Tutte le notizie

° Principi e l'attualità della Carta costituzionale. Nel sito MIUR, i bandi per le scuole.
La D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica rende note le opportunità, per progetti, offerte dal MIUR in collaborazione con Camera e Senato.

Lo scopo è quello di offrire alle scuole strumenti finalizzati a favorire, nei percorsi didattici, la riflessione e la rielaborazione sui principi e l'attualità della Carta costituzionale. Ecco i progetti:
1. "Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione", rivolto alle Secondarie.
2. "Un giorno in Senato", rivolto alle classi del terzo e del quarto anno degli istituti secondari.
3. "Vorrei una legge che...", rivolto alle classi quinte delle scuole primarie.
4. "Testimoni dei diritti", rivolto alle classi delle scuole secondarie di primo grado.
5. "Giornata di formazione a Montecitorio", rivolto alle classi terminali secondarie superiori.
6. "Parlawiki–Costruisci il vocabolario della democrazia", per le ultime classi delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado.

° Olimpiadi del Patrimonio. Per le scuole secondarie di II grado, a.s. 2012/2013
Con una Nota del 5 settembre, la D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e l’Autonomia dà notizia di una iniziativa dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte.
Le scuole che intendono partecipare all’iniziativa devono inviare il modulo di adesione entro il 15 gennaio 2013. Nel sito del MIUR si può leggere il bando. La prima prova verterà su argomenti di archeologia e arte medievale e sui principali artisti e movimenti artistici dal Rinascimento al Novecento. La seconda prova riguarderà argomenti relativi alla protezione del patrimonio di musei e monumenti del territorio italiano nel corso della II guerra mondiale. Entro il 10 febbraio 2013 dovrà concludersi la selezione d’istituto; il 6 marzo avrà luogo la selezione regionale (vi saranno ammesse squadre composte dagli studenti primi classificati di ogni istituto di quella regione); a inizio maggio, a Roma, si svolgerà la finale nazionale (riservata alle squadre prime classificate in ogni regione). I contenuti delle prove e i materiali utili per la preparazione saranno precisati sul sito Anisa (www.anisa.it) entro il 20 Ottobre. L’iscrizione va effettuata scaricando dal sito www.anisa.it il modulo Allegato I, che va inviato al referente regionale per le Olimpiadi. V’è da pagare una quota di iscrizione (euro 50,00) e parte delle spese di viaggio sono a carico della scuola. Informazioni: tel.0644230899 fax 064402294 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° De minimis non curat. Al sottosegretario Marco Rossi Doria sfuggiva che….
Il sottosegretario all’istruzione ignora che il Direttore Colosio ha escluso dall’incarico annuale i precari di Mantova che hanno ottenuto ragione dal giudice del lavoro. Prevale ormai lo stile berlusconiano: qualunque cosa la magistratura stabilisce, i governanti tirano dritto per la propria strada fidando nel tempo e nello sfinimento dei governati; non è però una buona politica, perché l’erario deve poi pagare i danni.

Durante una trasmissione andata in onda su RaiTre lo scorso 8 settembre, è venuto fuori che il sottosegretario ignora ciò che succede a Mantova: i precari che hanno fatto ricorso al giudice del lavoro contro l’abuso di un eccesso di reiterazione degli incarichi annuali sono stati esclusi dall’incarico annuale. Riportiamo la notizia da La tecnica della scuola (9 settembre 2012).
La cronaca del misfatto sta in questi termini: due giorni fa i precari inseriti nelle GAE si sono presentati all’Ambito Territoriale per avere come ogni anno il loro posto, ma a sorpresa il Coordinatore dell’AT di Mantova ha presentato loro una circolare del direttore scolastico regionale della Lombardia Giuseppe Colosio in cui era scritto: “Non potranno essere stipulati con i ricorrenti nuovi contratti a tempo determinato stante che il carattere illecito dei contratti vieta all’amministrazione di avvalersi nuovamente di quel lavoratore per il futuro “. Una circolare sciagurata che sicuramente ha un evidente scopo di provocazione, ma è ancora più grave l’imbarazzo del sottosegretario Doria che non conosceva un fatto di così enorme gravità. Forse bisognerebbe, da parte dei nostri politici dell’istruzione, partecipare meno alle trasmissioni televisive e pensare di più alla reale situazione dei problemi della scuola italiana.
(Fonte: La tecnica della scuola - 9 settembre 2012)

 

 


° Il bando del concorso a cattedre che sarà indetto il prossimo 24 settembre
 
La tecnica della scuola ha pubblicato notizie ufficiose sullo svolgimento delle prove e sulla valutazione dei titoli, e una bozza del bando (in atto all’esame del CNPI). Le cattedre da bandire sono 11.892, da graduatorie concorsuali valide per un triennio: nel 2013 seimila cattedre; nel 2014 tremila; le rimanenti nel 2015. Una miseria.
 
Il documento pubblicato da La tecnica della scuola ha il titolo: “Estratto della bozza di decreto di indizione dei concorsi, per titoli ed esami, finalizzati alla copertura di 11.892 cattedre e posti nelle scuole dell’infanzia e del I e II ciclo di istruzione, risultanti vacanti, disponibili in ciascuna regione”). Il concorso si svolgerà in quasi tutte le regioni o gruppi di regioni e non riguarderà tutte le classi di concorso. Le graduatorie dureranno 3 anni. La prova preselettiva, unica per tutti i posti e le classi di concorso e per tutto il territorio nazionale, sarà di 50 quesiti a risposta multipla (50 minuti), così ripartiti: – capacità logiche 15 domande; – capacità di comprensione verbale del testo 15 domande; – competenze informatiche 10 domande; – conoscenza della lingua straniera 10 domande (in una lingua tra inglese, francese, tedesco e spagnolo). La risposta corretta vale 1 punto, la risposta non data vale 0 punti e la risposta errata vale –0,5; il punteggio conseguito non concorre alla formazione del voto finale in graduatoria di merito. La prova scritta (unica in tutte le regioni) relativa alle discipline di insegnamento nelle cattedre e posti per cui è indetta la procedura concorsuale sarà del tipo “semi strutturato” composta da quesiti a risposta aperta e volta a valutare la padronanza delle discipline anche attraverso riferimenti interdisciplinari. La prova scritta dei candidati ai posti di insegnamento della scuola primaria è costituita anche da una prova atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese (nella scuola primaria gli esperti di lingua sono via via sostituiti dagli insegnanti curricolari). La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso, e valuta la padronanza delle medesime da parte dei candidati, la capacità didattica anche con riferimento alle TIC e agli studenti con bisogni speciali, le competenze di trasmissione delle discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso per cui si concorre, le competenze informatiche e di conversazione nella lingua comunitaria prescelta dal candidato. Consiste: a) in una lezione (30 minuti) simulata su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della calendarizzazione della prova orale; b) in un colloquio (max 30 minuti), nel corso del quale sono approfonditi contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione tenuta.
 
La tabella di valutazione dei titoli è articolata nelle seguenti sezioni: A1. Titolo di abilitazione o di idoneità specifico per l’accesso al concorso (Massimo punti 6) - l’abilitazione verrebbe a incidere fino a 5 punti (a seconda del voto riportato) ma un punto aggiuntivo è dato alle abilitazioni conseguite presso le SISS. A2. Ulteriori titoli di abilitazione, altri titoli accademici o di post diploma, lauree e diplomi accademici Afam, altri titoli professionali (Massimo punti 6) – vi sono contemplati 16 sotto tipi: abilitazioni aggiuntive, diplomi di specializzazione, diplomi di laurea magistrale aggiuntiva, lauree triennali, specializzazione su sostegno, certificazioni e diplomi di perfezionamento di tipi ben individuati. B1. Area delle alte professionalità (Massimo punti 5) – dottorati e attività di ricerca, attività di insegnamento universitario, abilitazione alla libera professione, pubblicazioni (max 3 punti).              (Fonte: La tecnica della scuola - 07/09/2012)
 
Riservandoci di commentare la versione definitiva della tabella titoli, riportiamo già un rilievo mosso da Fabio MilitMo Pagliara, funzionario della sezione ANIEF di Milano. Il bonus di un punto che si attribuirebbe al titolo SSIS non corrisponde (sottovaluta) a quanto stabilito nella normativa vigente. L’art. 3 del DI 460/1998 stabilisce che, nei concorsi a cattedre per titoli ed esami nella scuola secondaria ed in quelli per soli titoli, a coloro che abbiano concluso positivamente la specifica scuola di specializzazione, i bandi di concorso devono attribuire un punteggio aggiuntivo rispetto a quello spettante per l'abilitazione conseguita secondo le norme previgenti alla istituzione delle scuole di specializzazione all'insegnamento secondario e più elevato rispetto a quello attribuito per la frequenza ad altre scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari; considerando che la tabella prevede un bonus di +2 punti per le scuole di specializzazione, il punteggio aggiuntivo per il titolo SSIS dovrebbe superare il + 2. 
 
 
 
° www.governarelascuola.it 
 
Dopo la pausa estiva, la rivista telematica diretta da Pietro Perziani riprende le pubblicazioni. Due gli argomenti, trattati con la consueta competenza e completezza. 
 
CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO. -Contrattazione di istituto. Basta con le questioni di principio. -I poteri, le competenze e le finalità. -I tempi e le procedure. -Le parti. -Le materie. -La contrattazione in pillole. -Una bozza di Contratto di Istituto. -Una bozza di Intesa su organizzazione ed orario di lavoro. STIPENDI E CEDOLINI DEI DIRIGENTI. -Lo stipendio, questo sconosciuto. -Leggere il cedolino. -La contrattazione regionale. -La situazione regione per regione. Dedichiamo questo lavoro ai dirigenti neo assunti, perché siamo sicuri che gli avranno parlato di tutto, ma non dello stipendio che percepiranno.
 

° Indicazioni nazionali per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione
La D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica rende noti (prot. 5559 del 5 settembre 2012) i risultati della consultazione con le scuole.
La procedura di revisione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, effettuata secondo i criteri stabiliti con circolare ministeriale 18 aprile 2012 n. 31, ha coinvolto le istituzioni scolastiche nella consultazione svoltasi dal 31 maggio al 7 di luglio, nonché associazioni professionali, sindacati e organismi rappresentativi. Tenuto conto delle osservazioni raccolte il MIur ha proceduto alla stesura di una seconda bozza delle Indicazioni nazionali che, avuto il parere favorevole del CNPI (25 luglio 2012), è stata trasmessa al Consiglio di Stato per il parere. Nel sito istituzionale del MIUR si può leggere una sintesi dei risultati della consultazione e il testo delle Indicazioni come riveduto.

° Programma LLP - Visite di Studio
Una Nota (5 settembre 2012) della Direzione Generale per gli Affari Internazionali.
Entro il 12 ottobre 2012 è possibile candidarsi per partecipare ad una Visita di Studio in uno dei paesi europei. La scadenza fa riferimento alle Visite di Studio che si svolgeranno da marzo a giugno 2013 alle quali possono prendere parte gli esperti e i decisori politici, ovvero le persone che, nell’ambito dell’ istruzione e/o formazione professionale, svolgono un ruolo di responsabilità in enti nazionali, locali, o regionali. Tutte le informazioni necessarie sono disponibili sul sito dell'Agenzia Nazionale LLP Italia alla voce Trasversale – Visite di Studio – Partecipare a una visita (http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=426).

° Rischio sismico per gli edifici scolastici, e classi superaffollate.
Tuttoscuola dà notizia dell’inchiesta della rivista Wired. Riportiamo alcuni passaggi.
(La rivista citata)… farebbe ammontare a 22.858 (su circa 42.000) il numero delle scuole pubbliche identificate dal ministero delle Infrastrutture e dalla Protezione Civile come vulnerabili da eventi sismici e quindi da verificare. Ma secondo la rivista negli ultimi dieci anni nei fatti solo meno di una su dieci sarebbe stata adeguatamente ispezionata. Il dato risultante alla rivista non è stato però confermato dal Ministero dell’Istruzione, che secondo quanto avrebbe detto la Protezione civile a Wired, è l’unico a poter disporre di dati ufficiali. …. A noi risulta che il Ministero svolga numerose rilevazioni di dati, anche nel settore dell’edilizia. A questo punto se il Miur ha dati che riguardano la condizione e la sicurezza delle scuole farà bene a divulgarli tutti e al più presto. (Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 548 - 3 settembre 2012)
Secondo il Codacons il 30% delle classi italiane, 110 mila su 367 mila non rispetta i limiti stabiliti dalle leggi italiane, e con riferimento alle norme comunitarie (1,80 metri quadrati a disposizione ad alunno fino alle scuole medie, 1,96 mq per gli studenti delle superiori), le classi non a norma sarebbero il 70%.
“Per decreto ministeriale, nelle scuole dell'infanzia possono esserci non più di 26 bambini per classe e non meno di 18, con la possibilità di ripartire eventuali eccedenze fino a 29 alunni per classe. Nella scuola primaria (ex elementare) devono esserci non meno di 15 e non più di 26 bambini, che possono diventare 27 in caso di resti. Nella scuola secondaria di primo grado (ex media) le classi devono essere costituite da non più di 27 alunni e da non meno di 18. Anche le prime classi delle scuole secondarie di secondo grado non possono contenere più di 27 alunni, ma anche qui, in caso di eccedenze, si può arrivare fino a 30 alunni. …il governo ha messo a punto un piano di riqualificazione dell'edilizia scolastica, e ha individuato 20 mila scuole che presentano una situazione «significativa», e dove le condizioni logistiche non consentono di aumentare il numero di alunni per classe. Questo piano è stato dal ministro Profumo annesso in un piano generale per l'edilizia scolastica nazionale, che contempla anche i requisiti per i nuovi edifici scolastici. Il Cipe ha finanziato la risistemazione delle scuole con 556 milioni, fondi a cui vanno aggiunti 1,25 milioni per le scuole terremotate. (Fonte: Il corriere della sera, 4.9.2012)

° Una buona notizia: l’Italia è prima in Europa per qualità del Sostegno scolastico
Lo rende noto il rapporto Education and disability / Special needs redatto da NESSE.
Analizzando il percorso scolastico dei ragazzi con disabilità in ciascun dei 17 paesi UE il Network conclude che l’Italia è quello che ha proceduto con più coraggio verso una vera integrazione. I cittadini europei con disabilità in età lavorativa, sono invece 15 milioni i bambini che hanno bisogni educativi speciali. (fonte: Giuseppe Frangi - http://blog.vita.it – 3 settembre 2012)

° Orientascienze per i docenti: Premio Didattica della Scienza - Firenze 15.11.2012
Il bando può essere letto nel sito del MIUR, allegato alla nota che riportiamo.

La Confindustria e Confindustria Firenze, in collaborazione con la Scrivente, con il Comitato per Sviluppo Cultura Scientifica e Tecnologica, con la Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze, l’Associazione Italiana Editori e l’Associazione Nazionale Presidi, promuovono anche per questo anno il Premio nazionale Didattica della Scienza edizione 2012-13. I destinatari sono i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che parteciperanno con un gruppo di studenti o una classe a nome dell'istituto di appartenenza. Le attività richieste rientrano in due tematiche: “Orientamento verso la scienza e la tecnologia” e “Scienza e tecnologia” e dovranno consistere in uno o più percorsi con particolare riferimento al segmento dell'istruzione tecnico-professionale, e all'orientamento di genere. I percorsi dovranno avere natura fortemente laboratoriale. Gli interessati al Premio dovranno far pervenire entro il: - 21/09/2012 la Scheda di progetto allegata del progetto all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica – D.G. per gli Ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica), con oggetto – Premio didattica della Scienza 2011. - 28 settembre 2012 al seguente indirizzo: Miur – Comitato per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica – Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica, Via Ippolito Nievo, 35, 00195 ROMA la documentazione richiesta dal bando allegato.

° Il Ministro vuole sapere quali iscritti nelle GaE abbiano lavoro non dalle scuole
La dichiarazione del Ministro: «Abbiamo fatto un accordo con Inps che ci permetterà di valutare chi fra quei 163 mila iscritti alle vecchie graduatorie ha ancora bisogno di un posto di lavoro nella scuola. Alcuni, nel frattempo, si saranno sistemati altrove».
In attesa di chiamata per supplenze, i docenti precari – atterriti dalla eventualità di sentirsi dire “bamboccioni” o “sfigati” dal ministro di turno - cercano di sbarcare il lunario, di mangiare, di abitare, di vestirsi. E siccome è gente colta, sa che cosa è bene (cfr. Socrate) e possibilmente evita di accettare lavori in nero. E allora, che facciamo ? Tra i giovani specializzandi ho conosciuto una ragazza che, pur di insegnare, quando se ne è presentata l’occasione (perché i giovani hanno diritto a scegliere), ha lasciato il posto di orchestrale. In Ministro consideri come i diritti della persona siano stati consacrati, nell’età moderna. In un comunicato stampa a firma del segretario generale della Flc-Cgil si paventa che il ministro Profumo voglia cancellare le GaE. Non lo pensiamo possibile, e però constatiamo che, a dispetto di quanto aveva promesso a poche settimane dall’insediamento del governo, circa il c.d. organico “dell’autonomia”, Profumo non ha fatto alcunché per stabilizzare i precari; tutto ciò che sta facendo è in piena continuità con il tandem Tremonti/Gelmini, visto le nuove assunzioni (a misura del turn over pensionamenti) erano contenute nel piano di stabilizzazioni triennale definito dal precedente governo. All’ANIEF non basta: chiediamo un piano pluriennale di stabilizzazioni che riguardi tutte le cattedre che vengono assegnate di anno in anno con contratti a t.d., dagli ex UUSSPP.

° Gli “inidonei” negli uffici tecnico amministrativi.
L’ex ministro Gelmini ne autorizzò il trasferimento; la spending review ha confermato la disposizione; che ribadiamo, è lesiva della professionalità dei docenti e degli Ata. In attesa di conoscere il testo che comunque deve riprendere la legge sulla spending review, il sindacato ribadisce l'illegittimità del provvedimento amministrativo.
Si attende il decreto interministeriale attuativo, e si attende quello relativo al passaggio obbligatorio dei docenti ITP (C999 e C555) ai ruoli ATA; il decreto recherà la firma dei responsabili del MIUR, della Funzione pubblica e del MEF.

° “L’impresa di un’economia diversa”. Far ripartire la crescita economica sostenibile
Forum di “Sbilanciamoci!”, 7 – 9 settembre 2012, Comunità di Capodarco di Fermo
60 relatori, 3 giorni di incontri, 7 sessioni plenarie e workshop paralleli, dedicati alla crisi economica e al ruolo dell’Europa, in particolare al deficit di democrazia e di unità politica nei processi di costituzione/allargamento dell’U.E. INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel.06 8841880.
(Fonte: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – ANNO VII – NEWSLETTER N. 59 – 30/08/12)

° Sentire parole chiare.
Riportiamo passi di una dichiarazione dell’ex ministro (2006/2008) Giuseppe Fioroni, al Il Messaggero, e passi della precisazione di Profumo che spazza via l’allarmismo.

Tenere i precari delle GE sulla graticola è uno sport molto praticato, se è vero che su la Repubblica del primo settembre, e su il Manifesto del 2 settembre si leggeva, virgolettato, il timore del segretario Flc-Cgil Domenico Pantaleo: per il quale il «vero obiettivo del ministro Profumo è cancellare le graduatorie e con esse i precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole. Il ministro considera il lavoro una merce che si utilizza quando serve e poi si può buttare nel cestino». Disconoscere i diritti dei precari iscritti nelle GAE ? Ci rifiutiamo di credere che la patria del diritto possa generare un ministro capace di tanto. E però questo ministro non ha mantenuto quanto aveva annunciato in materia di “organico della autonomia”, e quanto necessario per corrispondere alle necessità della Scuola (stabilità degli organici; continuità didattica), alle aspettative dei precari (le cattedre libere e disponibili sono numerose), e agli indirizzi normativi dettati da Bruxelles in materia di reiterazione dei contratti di lavoro a t.d. E’ inevitabile che questo autunno sia “caldo” sul fronte della Scuola. Lo preannunciano tutti i sindacati e già la Rete degli studenti organizza una manifestazione per il 12 ottobre “in difesa della Scuola pubblica e per il diritto al lavoro e i diritti nel lavoro".
Chiarimento: la precisazione di Profumo. «Nessuno ha mai detto di voler cancellare le attuali graduatorie ha precisato il ministro le attuali graduatorie, finché’ non saranno esaurite, resteranno. Si svuoteranno man mano. Ma non ci saranno nuove graduatorie derivanti dai concorsi che stiamo per bandire. Questi concorsi avranno un numero di vincitori pari al numero di posti messi a concorso… Evitando di creare nuove graduatorie ha spiegato Profumo si supera il problema dei precari a vita, che è una condizione ingiusta». (Fonte: l’Unità – 03/09/2012)
Chiarimento: Il punto di vista di Fioroni. «Profumo ha bandito un concorso avvalendosi della norma introdotta dal governo Prodi nel 2007, quando il Parlamento approvò la delega all’esecutivo per definire le modalità di nuovo reclutamento. Questo passo fondamentale non è stato fatto da Gelmini né da Profumo; siamo solo all’ultimo atto della vecchia metodologia».
Il Messaggero: Non crede che risolverà il problema dei docenti in attesa della cattedra? Fioroni: «L’attuale sistema di reclutamento prevede graduatorie permanenti. E’ precarizzante. Significa che fa salire un docente a 25 anni su un ascensore e lo porta a 50 senza che abbia la certezza del proprio lavoro. Nonostante, la scuola italiana deve dire grazie ai precari generati da questo sistema sadico, che sono riusciti comunque a educare milioni di ragazzi negli ultimi decenni».
Il Messaggero: Qual è, o qual era, la sua ricetta per uscire da questo ginepraio ? Fioroni: «Le graduatorie permanenti devono essere trasformate in graduatorie a esaurimento, come facemmo noi nel 2006. Vanno chiuse riconoscendo agli insegnanti il diritto di accedere al tempo indeterminato, frutto di anni di sacrificio e di impegno. Nel Quaderno bianco scritto con il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa noi varammo un piano triennale per 150mila assunzioni che avrebbe portato all’esaurimento delle graduatorie nel 2012-13; purtroppo il ministro Tremonti le bloccò a 75mila, i fondi per la scuola furono tagliati di 8 miliardi...».
Il Messaggero: Quindi che cosa bisognerebbe fare oggi ? Fioroni: «Chiudere definitivamente le graduatorie come nel 2006. Calcolare il numero dei precari. Stabilire la data entro la quale potranno vedere riconosciuti i loro diritti. E’ una vergogna che questi docenti che ogni mattina educano i nostri figli vengano equiparati a gente senza merito. Il precario non è un abusivo, né un furbo che ha rubato allo Stato, ma è la vittima di un sistema che lo ha sfruttato».
Il Messaggero: E il passo successivo? Fioroni: «Predisporre un nuovo regolamento per il reclutamento basato su principi che modifichino la formazione del docente. Oltre alla teoria, bisogna dare valenza al tirocinio pre-laurea e al praticantato post-laurea, quindi alla scuola vissuta, perché io posso essere bravissimo nelle mie conoscenze ma non bravo a insegnare. Mettere mano a questa forma di reclutamento è ben più di un concorso».
Il Messaggero: Ritiene troppo lungo l’iter per diventare insegnante? Fioroni: «Indubbiamente. Oggi funziona così: 3 anni per la laurea più altri 2 per la specialistica dopo aver superato un esame a numero chiuso, e ancora altri 2 di tirocinio formativo attivo sempre a numero chiuso. Quindi 7 anni per avere il titolo per partecipare al concorso: sono troppi. Bisognerebbe incorporare almeno la parte teorica del tirocinio nella laurea specialistica, così gli anni diventerebbero 3 più 2 più 1, 6 in tutto, con l’ultimo non più a numero chiuso. Poi la valutazione spetterebbe alle scuole». (Fonte: Il Messaggero – 03/09/2012)
 

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