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Il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblica l’ordinanza, firmata dalla ministra Lucia Azzolina, in merito alle elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e alle designazioni e nomine dei suoi componenti, attraverso indicazioni su termini e modalità delle elezioni delle componenti elettive del CSPI oltre alle designazioni e nomine dei suoi componenti. Le operazioni di voto sono fissate per il giorno 13 aprile 2021 dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annuncia cha il giovane sindacato ha già predisposto la sua lista di candidati: “Sono lavoratori della scuola, docenti che vanno dall’infanzia alle superiori – dice il sindacalista a Italia Stampa – ma presenteremo anche rappresentanti del personale Ata e delle minoranze tedesca slovena e valdostana. Siamo convinti oggi più che mai che il parere del CSPI sia importantissimo nelle scelte della decisione dell'amministrazione. Tanto più che recentemente si sono ristretti i tempi per l'analisi”.
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Riparte il concorso riservato, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di nuovi docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno: dopo il via libera, seppure con limitazioni, da parte del governo con l’ultimo Dpcm, oggi il ministero dell’Istruzione ha pubblicato un avviso nel quale annuncia che le prove ancora non ancora espletate - nelle ultime quattro giornate già programmate - si svolgeranno, per effetto di quanto previsto dal D.P.C.M del 14 gennaio 2021, secondo il calendario che sarà pubblicato in giornata sul sito dello stesso dicastero.

Marcello Pacifico ricorda che “il concorso straordinario non è affatto risolutivo, oltre che viziato da una serie di esclusioni illegittime che abbiamo combattuto in tutte le sedi possibili: occorre anche introdurre corsi abilitanti periodici, senza numero chiuso, e la riapertura annuale delle GaE. Oltre che trasformare i concorsi straordinari in non selettivi, così da permettere a tutti i precari di parteciparvi, prevedendone stavolta uno anche per la scuola dell’infanzia e primaria, per gli insegnanti di religione cattolica e per gli educatori”.
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Stipendio: ieri 18 gennaio è stato il giorno dell’emissione speciale per i supplenti temporanei e i cosiddetti supplenti COVID. Di questi ultimi, alcuni non hanno ancora ricevuto nessuno stipendio dall’inizio del contratto. Per questo motivo la data era particolarmente attesa e il non aver trovato l’accredito ha generato sconforto e disillusione.
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L’amministrazione promuove la “call veloce”: introdotta la scorsa estate, per favorire le immissioni in ruolo, il ministero dell’Istruzione avrebbe deciso di confermare la procedura anche nel 2021. E ciò malgrado abbia mostrato grossi limiti. La sua introduzione si è materializzata con il decreto ministeriale 25 dell’8 giugno 2020, attraverso il quale è stata data la possibilità delle assunzioni a tempo indeterminato in territori diversi da quelli di pertinenza delle graduatorie di appartenenza.

L’organizzazione sindacale Anief ritiene necessario estendere con immediatezza il sistema della ‘Call veloce’ alle nuove graduatorie di istituto per la chiamata dei supplenti. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “introdurre la call veloce anche a livello di singoli istituti scolastici permetterebbe di fare un importante passo in avanti contro la supplentite. Se parallelamente si cancellasse anche l’organico di fatto, con tutti i posti liberi collocati in organico di diritto, avremmo aperto le porte alla stabilizzazione di tanti docenti che hanno dimostrato sul campo di avere le loro competenze. Ovviamente, ci aspettiamo che con il nuovo sistema cada anche il vincolo quinquennale che sopprime il diritto alla famiglia anche in presenza di posti vacanti e disponibili”.
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C’è anche il mancato rinnovo dei contratti per oltre 10 milioni di lavoratori nel Rapporto sul mercato del lavoro e contrattazione collettiva 2020 presentato in questi giorni dal Cnel. Il rapporto si sofferma su una condizione che nell’ultimo periodo ha prodotto un aumento significativo della povertà e delle disuguaglianze, anche tra nord e sud Italia. Nel Rapporto sono messi in luce i riflessi dell’impatto della pandemia Covid-19 sul lavoro e sulle imprese, con un forte incremento del lavoro digitale e l’interdipendenza tra lavoro, salute e contesto ambientale. Di contro, continua a emergere “l’inadeguatezza del sistema scolastico e formativo nella formazione delle competenze”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che “i lavoratori a tempo determinato non possono essere abbandonati. Si proceda con ‘ristori’ straordinari per salvarli. Anche nella scuola, dove i 70 mila docenti-Ata Covid vanno confermati anche dopo il 30 giugno 2021 e inseriti in organico di diritto. Allo stesso tempo, è il momento di procedere con il rinnovo contrattuale: i tempi sono maturi. Si proceda, perché non è possibile continuare a dare a fine mese al personale pubblico, a partire da quello della scuola, dei compensi ancora diversi punti sotto il costo della vita. Una volta centrato questo obiettivo, si proceda, alla parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, pure per la ricostruzione di carriera e la mobilità, mettendosi alle spalle quei vincoli che oggi sopprimono il diritto alla famiglia. Sarà questo uno dei punti centrali sui quali ci batteremo nel 2021 quando verremo convocati all’Aran”.
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Marcello Pacifico (Anief): Serviva ancora un po’ di tempo e un’analisi immediata con screening adeguati. Senza certezza di dati sul rischio contagio sarebbe stato meglio attendere ancora qualche giorno prima della riapertura. Ma non andrà così: con il parere positivo del Comitato Tecnico Scientifico si può ritenere certo che domani, lunedì 18 gennaio, torneranno in classe - nella misura del 50% e fino al 75% come previsto dal Dpcm del 14 gennaio - circa 650mila studenti. Sono i ragazzi di Lazio, Emilia Romagna, Molise e Piemonte: 256mila nel Lazio, 197mila in Emilia Romagna, 13mila in Molise e 176mila in Piemonte. Si andranno ad aggiungere agli studenti di Toscana, Trentino, Valle d’Aosta e Abruzzo, che sono tornati in classe l’11 gennaio. Tutte le novità Regione per Regione.

Il presidente nazionale del giovane sindacato ribadisce che “si tratta di una scelta bizzarra. Il rientro in classe degli studenti delle superiori dovrebbe essere previsto solo se in possesso di dati certi che confortino in modo adeguato la presenza in classe per diverse ore consecutive. Altrimenti, abbiamo sottoscritto un contratto integrativo a quello nazionale, specifico per la didattica a distanza, che permette di avere comunque regole chiare e condivise: un contesto ben diverso rispetto a quello del lockdown che la scuola ha subito sul finire dello scorso anno scolastico. Per noi la via maestra da seguire rimane quella della massima cautela, da perseguire attraverso screening scuola per scuola e vaccini immediati per tutto il personale scolastico. Le accelerazioni per rientrare con rischi, anche se minimi, non sono ammissibili”.
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Da qualche giorno vi sono nuove regole sulla proclamazione e gestione dello sciopero nelle scuole. Con la pubblicazione della Nota ministeriale 1275 del 13 gennaio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, facenti seguito all’Accordo Aran-sindacati del 2 dicembre 2020, sono infatti appena entrare in vigore le nuove modalità di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca.

Marcello Pacifico (Anief): “Siamo parzialmente soddisfatti delle nuove norme entrate in vigore. La nostra azione ha infatti contribuito non poco nel riuscire a difendere determinati pilastri costituzionali, che non debbono mai portare a far prevalere il diritto allo sciopero su quello allo studio e al lavoro. E viceversa. Si tratta di prerogative che devono convivere, senza prevaricarsi. Pensiamo di esserci riusciti, come più non si poteva fare. Nella fattispecie siamo convinti di avere fatto bene a escludere gli insegnanti dal contingente minimo che ogni scuola dovrà garantire in ogni tornata di sciopero: la mission del corpo docente della scuola, infatti, non può essere circoscritta alla mera sorveglianza, così come l’istituzione scolastica non va considerata un ‘parcheggio’ di alunni”.
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L'azione legale contro la circolare ministeriale 2020/2021 sugli organici di sostegno è gratuita. Il sindacato rivendica pure l’immediata immissione in ruolo dei docenti specializzati

La Circolare Interministeriale n. 113/2020 determina i nuovi organici di sostegno per l'anno scolastico 2020/2021, ma contravviene al giudicato già consolidato del Tribunale Amministrativo. Marcello Pacifico (Anief): “Già il TAR del Lazio, sezione Terza Bis, con la sentenza passata in giudicato n. 149/2019, aveva annullato il precedente decreto interministeriale di determinazione degli organici di sostegno riferiti all’anno scolastico 2018/2019 proprio nella parte in cui non correlava il numero dei posti di organico e in deroga a una puntuale istruttoria alla luce delle risultanze emergenti anno per anno, limitandosi a un’applicazione, per così dire, automatica della norma”. Per questo motivo, Anief avvia le adesioni allo specifico ricorso rivolto a tutti i docenti di sostegno per contestare la nuova circolare e rivendicare la corretta attribuzione di un organico di sostegno consono all'effettivo fabbisogno e il relativo diritto all'immissione in ruolo. Adesioni gratuite aperte fino al 15 febbraio 2020.
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Il Consiglio dei Ministri ha deciso di sbloccare i concorsi pubblici in presenza, ma per un massimo di 30 partecipanti per sessione, attraverso disposizioni precise contenute nell’imminente Decreto introdotto per fare fronte allo stato emergenziale pandemico. Lo annuncia la stampa specializzata: il protocollo dovrà essere inoltre autorizzato dal ministero della Funzione pubblica e dal Comitato tecnico scientifico. La selezione, che deve ancora esaminare in media, con la prova unica scritta, le competenze di un candidato su tre, quindi oltre 20mila partecipanti su un totale di 64mila, necessiterà di conseguenza di tempi più dilatati. L’obiettivo degli organizzatori, quindi dell’amministrazione scolastica, rimane sempre quello di concludere le operazioni prima dell’estate e immettere in ruolo i vincitori a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, possiamo compiacerci che riprendano le selezioni, ma il concorso straordinario rimane viziato da esclusioni illegittime, contro le quali abbiamo e continuiamo a combattere legalmente, e comunque non è risolutivo per cancellare la supplentite. Come non lo sono i concorsi ordinari e ancora straordinari che seguiranno. È tutto il sistema del reclutamento che va rivisto, a partire dalla trasformazione in organico di diritto di decine di migliaia di posti oggi in quello di fatto, con la vergogna nazionale delle 80mila cattedre di sostegno bloccate perché in deroga: non è possibile che una maestra che vinse il concorso 20 anni fa è ancora precaria mentre abbiamo 250 mila posti che vanno a supplenza. Nel frattempo, i diplomati magistrale continuano pure loro a essere respinti. Come continua a essere aggirata la direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE sull’assorbimento nei ruoli di chi svolge 36 mesi su posto libero, con la conseguenza che crescono in modo esponenziale i ricorsi al giudice del lavoro per recuperare pure un indennizzo equo per il danno subito. I passaggi da normare, poi, sono quelli di introdurre corsi abilitanti periodici, senza numero chiuso, la riapertura annuale delle GaE, le assunzioni da graduatorie d’Istituto”.
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Personale Amministrativo Facente Funzione di DSGA sfruttato dal Ministero: non solo è stato pagato poco e male, ma hanno anche subito la revoca dell'incarico per consentire l'immediata presa di servizio dei vincitori del concorso DSGA. Marcello Pacifico (Anief): “Se da una parte è giusto che chi ha vinto un concorso entri in ruolo immediatamente, dall’altra non si può pensare che a chi ha contribuito a gestire le nostre scuole in piena pandemia possa essere revocato l'incarico prima della naturale scadenza. I facenti funzione DSGA, inoltre, percepiscono un'indennità di funzioni superiori che diminuisce in base al livello stipendiale goduto dal dipendente nel profilo di appartenenza: è evidente, a nostro avviso, come la normativa non rispetti in pieno il principio della retribuzione proporzionale e sufficiente ex art. 36 della Costituzione”. Per questo l'Anief ha avviato gli specifici ricorsi gratuiti e dedicati ai Facenti Funzione DSGA sia per contestare la revoca anticipata dell'incarico di Facente Funzione sia per rivendicare in tribunale il recupero di un'indennità di funzioni superiori decorosa e nel rispetto della propria professionalità.
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Una delegazione Anief ha incontrato oggi il Ministero dell'Istruzione sulle bozze elaborate dall'Amministrazione per il concorso IRC, l'aggiornamento della terza fascia ATA, le procedure selettive per la progressione degli assistenti amministrativi che hanno svolto per 3 anni scolastici funzioni di DSGA e per l'elaborazione degli elenchi aggiuntivi delle GPS docenti per quanti abbiano conseguito l'abilitazione all'insegnamento o la specializzazione sul sostegno. Tante le modifiche e le integrazioni ai bandi proposte dal nostro sindacato con una richiesta particolare di attenzione per i docenti di ruolo “con riserva” che non avevano presentato domanda GPS. Marcello Pacifico (Anief): “Urgente garantire personale specializzato e abilitato ai nostri alunni, urgente stabilizzare i precari della scuola e pensare anche alle progressioni ATA da profilo A a B e la creazione dei profili AS e C”.
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Domani, venerdì 15 gennaio 2021, Anief organizzerà due webinar dedicati al personale Ata: dalle ore 16 alle 17 ci sarà l’incontro “Aggiornamento graduatorie Ata terza fascia”, tenuto da Cristina Dal Pino, e dalle ore 17.30 alle 18.30 ci sarà l’altro incontro “Bando di concorso Dsga. Passaggi verticali. Call Veloce”, tenuto da Martino Todaro

Continuano i webinar promossi dal sindacato Anief: domani sarà la volta del personale Ata, con due incontri telematici che avranno luogo nel pomeriggio.

TEMA: “Aggiornamento graduatorie Ata terza fascia”

DATA: venerdì 15 gennaio 2021, ore 16\17

RELATORE: Cristina Dal Pino

Link di registrazione: https://attendee.gotowebinar.com/register/308669610124068363



TEMA: “Bando di concorso Dsga. Passaggi verticali. Call Veloce”

DATA: venerdì 15 gennaio 2021ore 17.30\18.30:

RELATORE: Martino Todaro

Link di registrazione: https://attendee.gotowebinar.com/register/3814193054939107595


La missione 4 del piano dei finanziamenti UE, dedicata a istruzione e ricerca, prevede il potenziamento delle competenze di diritto allo studio, delle Competenze Stem e del multilinguismo, ma anche la valorizzazione degli insegnanti. Nel testo approvato dal CdM si indica la necessità di “costruire una carriera docente dando l’opportunità ai docenti più dinamici e capaci di assumere responsabilità all’interno della scuola, accompagnata alla possibilità di crescere in ruolo. Potranno avere funzioni di coordinamento, progettazione o formazione dei loro colleghi e per le loro mansioni aggiuntive e per la qualifica raggiunta avranno una retribuzione mensile maggiore. I migliori docenti del Paese potranno dedicare alcuni anni a inizio o fine carriera all’insegnamento in scuole svantaggiate”. Inoltre, “si incoraggerà la mobilità dei docenti (e la loro permanenza) presso aree svantaggiate o scuole con particolari criticità socio-economiche”. Per favorire l’autonomia scolastica si valorizzeranno, riporta il testo approvato dal CdM, si investirà per valorizzare “docenti e dirigenti e il ruolo attivo di studenti e genitori nella vita scolastica e nella progettazione dei piani di offerta formativa”. Concetti che si ritrovano nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale del 2021 con cui la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha appena stabilito le priorità politiche e gli obiettivi strategici sulla destinazione delle risorse finanziarie disponibili nello stato di previsione della spesa per il 2021 e per il prossimo triennio.

Su questo tema, Marcello Pacifico, leader dell’Anief, ha detto ad Italia Stampa che “l’arrivo di risorse aggiuntive per chi si impegna particolarmente, andando oltre le proprie mansioni, può essere considerato positivo, ma a patto che rientri in una politica di rivalutazione complessiva degli stipendi. Anche del personale Ata. Sono i più bassi in Europa e nei Paesi Ocse. E sono addirittura più bassi dell’inflazione. La scuola autonomia è giusto che debba contare su figure meritevoli, ma allo stesso tempo tutti i lavoratori”, precari compresi, “devono ricevere un compenso almeno allineato all’inflazione e tendente a quello degli altri Paesi europei. Sarà questo uno dei punti centrali sui quali ci batteremo nel 2021 quando verremo convocati per il rinnovo del contratto”.
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Così come il sindacato la ministra dell’Istruzione ritiene che le vaccinazioni contro il Covid debbano riguardare prioritariamente il personale scolastico. "Per quanto riguarda i vaccini – ha detto Lucia Azzolina rispondendo al question time alla Camera - è chiaro a tutti che la scuola sia un servizio pubblico essenziale. Sin dall'avvio del confronto sulla elaborazione del piano vaccinale ho chiesto e ottenuto di garantire priorità al personale scolastico”. L’Anief sostiene questa tesi da oltre un mese, tanto che il giovane sindacato ha chiesto un periodo “cuscinetto” di 10 circa, precedente alla ripresa delle lezioni in classe, durante il quale poter fare uno screening al personale scolastico e agli studenti, così da poter riaprire le scuole in sicurezza.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’attuale situazione di confusione, con ogni Regione che procede per la sua strada, non fa bene alla scuola. I monitoraggi vanno fatti scuola per scuola e mirati alle singole situazioni. L’uniformità, da attuare con estrema urgenza, deve invece riguardare docenti, personale Ata e dirigenti scolastici: devono avere la possibilità, ovviamente su base volontaria, di vaccinarsi contro il coronavirus. Ecco perché – ha precisato il leader del sindacato autonomo - è necessario somministrare in fretta i vaccini a questi lavoratori, a partire dai 300 mila over 55, quindi più a rischio del resto della popolazione”.
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Il Ministero ha inviato nei giorni scorsi alle scuole la nota n. 484 con oggetto “: Indicazioni per le istituzioni scolastiche in merito al premio previsto dall’art. 63 del DL 17 marzo 2020 n. 18, in favore del personale scolastico che ha lavorato in presenza nel mese di marzo 2020.” La nota, come chiarito, riguarda tutto il personale scolastico, compresi i DSGA.
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Continua il dibattito sulle tempistiche di vaccinazione del personale scolastico. La ministra Azzolina chiede la priorità, secondo Anief non si può più aspettare. Nell’ultimo dl approvato nella serata di ieri si prevede l’istituzione di una piattaforma per supportare le Regioni.
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Il Ministero dell’Economia informa che è stata riattivata la funzione di autorizzazione dei ratei contrattuali per le sostituzioni del personale nominato in applicazione art. 231bis del D.L. 34 (il cosiddetto Organico Covid).


È prevista da NoiPA un’emissione straordinaria per il 18 gennaio 2021 finalizzata al pagamento di tutti i ratei autorizzati dalle scuole entro le ore 15:00 del 14 gennaio.

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Al capitolo Istruzione e Ricerca il Recovery plan dovrebbe stanziare 28,49 i miliardi: di questi 16,72 per ‘Potenziamento delle competenze e diritto allo studio’ e 11,77 per il punto ‘Dalla ricerca all’impresa’. A ricordarlo è stata oggi la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante un intervento televisivo, sostenendo che “Il Recovery Plan è un’occasione storica per il nostro Paese e per la scuola ancor di più sulla quale abbiamo più di 27 miliardi: parte anche sull’edilizia scolastica, costruzione di nuove scuole e sull’efficientamento energetico, la digitalizzazione”. La maggiorazione dello stanziamento al comparto della Conoscenza è scaturito in queste ultime ore dall’esito del confronto con le forze di maggioranza, che sulla base delle varie osservazioni critiche da queste formulate ha prodotto una bozza diversa da quella iniziale. Con maggiore attenzione, appunto, per Istruzione Ricerca. Per avere la certezza dell’assegnazione dei fondi, però, bisognerà attendere questa sera, quando è previsto il Consiglio dei Ministri proprio su questo tema.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la vera sfida per il nostro Stato è ora quella di investire al meglio questi finanziamenti provenienti dall’Europa, senza disperdere un solo euro: siamo pronti a dare una mano per indicare le stradi migliori che a nostro parere dovrebbero essere intraprese. Oltre ai processi di digitalizzazione e ammodernamento o rifacimento di un alto numero di strutture scolastiche, è bene puntare dritto alla valorizzazione del personale: questo significa cancellare una volta per tutte le supplentite, assumendo in ruolo tutti i precari con titoli ed un minimo di servizio svolto, anche da graduatorie d’Istituto, incrementare in modo sostanzioso (almeno 250 euro) quegli stipendi di docenti e Ata che risultano vergognosamente tra i più bassi dell’area Ocde: questo processo andrebbe attuato anche introducendo quell’indennità di rischio biologico che il Covid ha fatto emergere ma che già da tempo è in essere, vista l’alta percentuale di burnout rilevata tra il personale scolastico. Servirà quindi un aumento sostanziale degli organici, con conseguente abbattimento delle classi ‘pollaio’, come delle scuole autonome, andando a reintrodurre quelle che avevamo prima della sciagurata Legge 133/08: in questo modo, si otterrebbero anche nuove dirigenze scolastiche e posti di Dsga, mandando in soffitta l’inefficace formula delle sedi in reggenza”.
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