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Molte richieste di modifica del decreto, presentate oggi, riguardano il tema del reclutamento del personale docente, amministrativo, educativo, di religione cattolica e del personale all’estero, ma anche la semplificazione degli attuali concorsi ordinari, la stabilizzazione di tutto il personale precario insieme a proposte sui vincoli relativi alla mobilità e all’assegnazione provvisoria e al concorso per dirigenti scolastici. Indicazioni risolutive vengono proposte anche per i facenti funzione Dsga, per il riconoscimento del rischio biologico, per l’ampliamento degli spazi nelle scuole, per il mantenimento del calendario per il nuovo anno scolastico e per la conferma dei ruoli per i neo-assunti con riserva. È possibile approfondire le proposte inviate alle V Commissione Bilancio: cliccare qui.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, chiede ai deputati di “prendere in considerazione le proposte emendative, perché hanno l’unico scopo di dare risposte puntuali a problemi annosi della scuola italiana, che con il Covid sono diventati ancora più complessi. Assunzioni da graduatorie e da concorsi vanno celermente semplificati, non certo pensando a scorciatoie o sanatorio, ma producendo quel normale epilogo che porta alla stabilizzazione che in altri Paesi europei è la normalità. Lo stesso buon senso si chiede per rispondere alle tantissime domande motivate di trasferimento di sede, di collocazione su ruolo professionale superiore e di assegnazione di una diaria per i rischi oggettivi che comporta la professione, oltre che di conferma nei ruoli di chi è stato assunto con riserva e ha svolto l’anno di prova. Non si comprende, inoltre, per quale motivo il Cts continua a raccomandare il distanziamento e noi manteniamo classi da 25-30 alunni, in aule oggettivamente inadeguate: ridurre il numero di iscritti per classe e ampliare gli spazi rappresentano la risposta inevitabile a queste necessità, che anche dopo il Covid bisognerà mantenere a regime. Abbiamo chiesto anche, inoltre, di fare attenzione a non stravolgere la tempistica sul calendario di inizio anno, di potenziare i mezzi di trasporto per arrivare a scuola e di salvaguardare tutte le professionalità”.
Leggi il comunicato integrale.

LA SCUOLA PROTESTA
ADEGUARE IL DECRETO AL PATTO

Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto.

MANIFESTIAMO PER CAMBIARE IL DECRETO

e ottenere misure urgenti

● per la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio
● per la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio
● per il superamento dei blocchi sulla mobilità del personale
● per il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla
conferma dell’organico Covid
● per la riduzione del numero massimo di alunni per classe
● per consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato
superamento del precedente

Il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre.
Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge.

NO A SCELTE UNILATERALI

Nella stessa giornata saranno organizzate manifestazioni in tutta Italia.

Scarica il comunicato e il manifesto

Si rendono disponibili i documenti di accompagnamento alle ordinanze del Ministero dell'Istruzione che regolamentano lo svolgimento degli esami di stato conclusivi dell'anno 2020/2021, primo e secondo ciclo di istruzione.
A seguito delle ulteriori indicazioni fornite dal Ministero dell'Istruzione circa lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi per l'anno 2020/2021, si rendono disponibili le note ministeriali a completamento del fascicolo n. 17/18 di Notizie della Scuola dedicato alle ordinanze n. 52 e 53 del 3 marzo 2021 che disciplinano gli esami di stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione.
Leggi l'articolo integrale.


L’anno scolastico volge al termine, ma l’attenzione è già tutta spostata sul nuovo: se ne è parlato oggi, durante una riunione con rappresentanti del Governo, delle Regioni e degli Enti locali. Ciò che è emerso è la necessità di procedere verso una revisione delle regole per il riempimento dei mezzi pubblici e sul mantenimento della distanza fisica in classe. Mentre non sarebbe stato risolto e affrontato il problema degli spazi nelle aule in caso di didattica in presenza per tutti, con le classi pollaio che continueranno ad essere presenti in alto numero. Tanto che si ricomincia a parlare di didattica a distanza da praticare pure nel prossimo mese di settembre.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che se questi sono i presupposti si sta andando verso un altro anno scolastico all’insegna dei problemi: “La didattica in presenza si garantisce certamente potenziando i mezzi di trasporto e mettendo in pratica le regole sulla sicurezza negli istituti che noi stessi abbiamo sottoscritto nell’accordo nazionale. Tuttavia, rimane indispensabile provvedere ad aumentare il numero di classi, quindi di plessi e di scuole, reintroducendo i 15mila plessi chiusi del dimensionamento del 2008. Inoltre, bisogna ridurre la quantità massima di alunni per classe prevista da quelle stesse norme, perché in tempo di Covid, ma pure quando sarà finita la pandemia, non possono convivere in un’aula di meno di 50 metri quadrati 30 e più studenti, più il docente e non di rado un altro in compresenza e pure il collega di sostegno. Si approfitti del calo demografico, che continuerà a scendere nei prossimi anni, per centrare questi obiettivi, arrivando a 15-18 alunni per classe. Stavolta le risorse per farlo ci sono: sono quelle del Recovery plan. Manca però la volontà politica”, conclude Pacifico.
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Perché le nuove norme sui concorsi che fanno diventare insegnante si applicano retroattivamente per l'ultimo bando del concorso a cattedra solo per alcune discipline - come matematica, informatica e tecnologia - che riguardano appena 3mila posti sui 30mila banditi? Lo chiede Marcello Pacifico, presidente Anief, ritenendo "che questa semplificazione debba avvenire per tutte le altre classi di concorso”. Intervistato dall’agenzia Teleborsa, il sindacalista autonomo ritiene che in occasione della verifica scritta “bisogna dare più tempo ai candidati, almeno un minuto a risposta, perché non è la velocità che serve per valutare il merito nello svolgimento di una prova scritta di un concorso ordinario. Come bisogna abbassare la soglia, perché è inutile pensare di raggiungere 70 centesimi piuttosto che 60 centesimi, mentre è più importante garantire la soglia della sufficienza".
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(ANSA) - ROMA, 25 MAG - "La didattica in presenza si garantisce certamente potenziando i mezzi di trasporto e mettendo in pratica le regole sulla sicurezza negli istituti che noi stessi abbiamo sottoscritto nell'accordo nazionale. Tuttavia, rimane indispensabile provvedere ad aumentare il numero di classi, quindi di plessi e di scuole, reintroducendo i 15mila plessi chiusi del dimensionamento del 2008. Inoltre, bisogna ridurre la quantità massima di alunni per classe prevista da quelle stesse norme, perché in tempo di Covid, ma pure quando sarà finita la pandemia, non possono convivere in un'aula di meno di 50 metri quadrati 30 e più studenti, più il docente e non di rado un altro in compresenza e pure il collega di sostegno. Si approfitti del calo demografico, che continuerà a scendere nei prossimi anni, per centrare questi obiettivi, arrivando a 15-18 alunni per classe. Stavolta le risorse per farlo ci sono: sono quelle del Recovery plan. Manca però la volontà politica". A dirlo è Marcello Pacifico, leader di Anief, dopo l'incontro tra governo-Regioni ed Enti locali dedicato in particolare al trasporto e alla ripresa delle scuole a settembre. (ANSA).

Oggi pomeriggio, a partire dalle 14.30, Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, interverrà su Orizzonte Scuola Tv per parlare di assunzione dei precari e vincolo quinquennale. Infatti, la scuola è a “un bivio tra Decreto Sostegni bis e Patto per la scuola”. Di questo e di molto altro si parlerà “nell’approfondimento giornalistico di Orizzonte Scuola”. Interverranno il “presidente di Anief, Marcello Pacifico, la responsabile del dipartimento ‘Precari’ della Flc Cgil, Manuela Pascarella, e il senatore del Partito Democratico Francesco Verducci”.
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Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i bandi per la procedura di selezione per la copertura di posti di personale docente, personale ATA e Dirigente scolastico da destinare all'estero, dall'anno scolastico 2021-2022. Domande dal 1 al 21 giugno 2021.
Il 21 maggio 2021 sono stati pubblicati i bandi di concorso per per la procedura di selezione per la copertura di posti di personale docente e personale ATA, oltre che per la copertura di posti di dirigente scolastico per le aree linguistiche francese, spagnolo e tedesco da destinare all'estero, dall'anno scolastico 2021-2022.
Leggi l'articolo integrale.

Comunicazione della Direzione Generale: si comunica che all’Albo Pretorio di questo Ufficio Scolastico Regionale è stato pubblicato l’Avviso per la selezione per soli titoli del Coordinatore regionale di Educazione Motoria, Fisica
e Sportiva presso l’USR Veneto – anno scolastico 2021/2022.

Le domande per la selezione dovranno pervenire all’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto esclusivamente con l’invio entro il 31 maggio 2021 da un indirizzo di posta elettronica certificata al seguente indirizzo pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Avviso prot. AOODRVE n. 9317 del 24-05-2021 e Albo n. 103/2021


Sulla fase transitoria del reclutamento dei docenti precari della scuola, prevista dal Decreto Sostegni-bis approvato dal Governo, il Parlamento deve intervenire per cambiare il testo: a chiederlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista a Italia Oggi. “Va bene l’assunzione da Gps, però va attuata da tutte le graduatorie, non solo dalla prima, quindi anche dalla seconda fascia. Noi vorremmo, in pratica, che anche la terza fascia GI, che ora a livello provinciale è la seconda fascia Gps, fosse utile a questo scopo. E poi non si possono mettere dei ‘paletti’: perché per essere individuati come candidati per l’immissione in ruolo bisogna avere 36 mesi di servizio? E perché solo nella scuola statale?”, ha chiesto il sindacalista. Pacifico ha anche contestato la mancata considerazione, ai fini dell’individuazione per l’assunzione in ruolo, per diversi profili di precariato.
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Sui trasferimenti del personale scolastico, il Decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei Ministri non ha portato la novità che chiedevano le organizzazioni sindacali: niente assegnazioni provvisorie nell’anno scolastico 2021/22 e solo una riduzione del vincolo sulla sede di assunzione da cinque a tre anni. Il Decreto dovrà adesso seguire l’iter parlamentare e potranno dunque essere apportate delle modifiche, ma di base la volontà politica di trovare una soluzione immediata alla problematica non è emersa, scrive Orizzonte Scuola.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, si rivolge proprio a quei politici che non hanno dato seguito agli emendamenti promossi dal giovane sindacato: “Il vincolo quinquennale non ha motivo di esistere in periodi non di emergenza, figuriamoci ora con il Covid19. Va bene la decisione di sopprimere il vincolo quinquennale sulla mobilità voluto con la Legge 145/2018, ma non è soddisfacente averlo portato a tre anni. Chiedevamo, alla luce della pandemia e dell’esigenza di operare in sicurezza, limitando al massimo gli spostamenti per raggiungere le proprie famiglie, una deroga già da quest'anno, attraverso l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione annuale. Stiamo al lavoro, con nuovi emendamenti da proporre in sede di conversione del decreto, per presentare un nuovo emendamento al decreto legge, per cancellare questo insensato divieto al riavvicinamento alla famiglia, introducendo almeno la possibilità perla deroga alla mobilità annuale, come pure per estendere l’immissione in ruolo da Gps ai precari della seconda fascia con tre anni di servizio”.
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“Con il Decreto Sostegni bis finalmente oggi si recluta da Graduatorie provinciali per le supplenze. Ma la norma si deve corregge. Questo provvedimento deve cambiare: assumere solo da prima fascia è sbagliato, non risolve il problema. Bisogna poi andare oltre le supplenze solo nelle statali. E non va bene l’esame dopo l’anno di prova”. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso della diretta dal proprio profilo Facebook. Il sindacalista ha ricordato che l’ultima volta che si era deciso di immettere in ruolo con una modalità simile era il 2012: “accadde – ha detto Pacifico – con un emendamento che riapriva le GaE proprio su proposta dell’Anief. Noi abbiamo sempre detto di riaprirle, ora si chiamano Gps. Ma noi avevamo detto anche di aprire alla tre fasce per il ruolo. Bisognava dare accesso almeno alla seconda, perché i precari vanno chiamati tutti per i ruoli”.
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In vista del nuovo anno scolastico, da avviare nella massima sicurezza, diventa imprescindibile revisionare gli organici del personale scolastico, ripristinare i plessi scolastici cancellati e ridurre il rapporto alunni-docenti: a sostenerlo sono Cisal e Anief, che – all’indomani del Patto per la Scuola sottoscritto a Palazzo Chigi - hanno presentato specifici emendamenti al decreto legge n. 59 del 6 maggio scorso sulle “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, già fatti pervenire alla V Commissione del Senato. L’obiettivo è quello di arrivare alla “riduzione del numero di alunni per classe e per istituzioni scolastiche, a partire dal prossimo anno scolastico, alla luce dell'andamento demografico della popolazione, finalizzato le risorse per migliorare il servizio e favorire la diffusione del tempo pieno" Le risorse serviranno anche, a regime, a finanziare quanto previsto per le scuole normodimensionate ai sensi del comma 978 dell'articolo 1 della legge 178/2020.

Marcello Pacifico ricorda, come è stato detto anche alla Conferenza Stato-Regioni, che se si vuole tornare a scuola tutti in presenze e in sicurezza “è importante rivedere il rapporto alunni-classi, alunni-plessi scolastici, alunni-insegnanti: è la chiave per sconfiggere il grande male della dispersione scolastica, acuito con la pandemia. Anche nella scuola dell’infanzia, le famiglie hanno portato sempre meno i loro bambini a scuola, ma il problema riguarda tutti, anche la scuola superiore dove il tasso di abbandono è aumentato. Solo con gli organici differenziati e riducendo il numero di alunni per classe si può mettere il docente nella possibilità, in concerto con le azioni di recupero, di incidere sul progetto di crescita degli apprendimenti di ogni studente, a partire da quelli che hanno più difficoltà. Ecco a cosa serve il miliardo che ora chiediamo”.
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Scarica e invia la diffida predisposta da ANIEF per interrompere la prescrizione quinquennale e richiedere, per ogni anno di servizio, la carta di 500 euro per la formazione e l’aggiornamento introdotta cinque anni fa. In attesa che sia sollevata questione di legittimità comunitaria dopo i ricorsi presentati al tribunale amministrativo, il giovane sindacato apre le pre-adesioni gratuite per aderire al ricorso al giudice del lavoro. Preadesioni sul portale ANIEF.

Marcello Pacifico (ANIEF): oggi più che mai, dopo mesi di didattica a distanza, appare più che mai irragionevole oltre che discriminatoria la norma (legge 107/2015) che mette a disposizione del solo personale docente di ruolo la Carta. Un insegnante su quattro, infatti, è stato chiamato su cattedre al termine delle attività didattiche o in supplenza annuale in questi cinque anni. Il nostro ufficio legale è più che convinto che, come per le questioni relative al trattamento economico del personale precario, anche questa debba essere scrutinata dalla Corte di Giustizia Europea per la evidente violazione della Direttiva 1999/70/CE.
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