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Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha pubblicato il decreto con le date di svolgimento dei test preselettivi per il VI ciclo del corso di specializzazione sul sostegno didattico
Con Decreto n. 755 del 6 luglio 2021, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha decretato che gli Atenei che hanno presentato la propria offerta formativa potenziale sono autorizzati ad attivare i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado.
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Alle 9.30 di domattina (12-7-21) prende il via la discussione generale e a seguire l'esame del disegno di legge di conversione del decreto 73/2021, comprendente le novità introdotte con gli emendamenti appena approvati dalla commissione Bilancio della Camera: per la Scuola, purtroppo, non ci sono buone notizie, perché sono stati mantenuti gli inutili soliti vincoli ed in definitiva non si è voluto rispondere in modo efficace all’enormità di cattedre vacanti e disponibili con soluzioni immediate. A settembre ci ritroveremo con un’altissima carenza di insegnanti di ruolo che non ha precedenti nella storia della scuola italiana: 100mila su organico di diritto e ancora di più in quello di fatto, con una percentuale altissima di posti di sostegno assegnati ancora una volta a personale non specializzato. Quello che scaturirà dal Parlamento sarà solo il là all’avvio di una serie di concorsi per diventare insegnanti di ruolo, dalla scuola dell’infanzia passando per la primaria fino alla secondaria: si avvieranno procedure straordinarie, ordinarie e abilitanti. Ma se va bene si partirà in autunno. Mentre la questione si doveva risolvere entro il 31 agosto, per salvare l’anno scolastico che inizia a settembre.

“Quanto prodotto sul reclutamento scolastico dalla commissione Bilancio della Camera – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – produrrà i suoi effetti solo nel 2022 e non avrà alcuna incidenza sull’avvio delle lezioni a settembre, che a questo punto si preannuncia davvero complicato. Perché al problema della pandemia e delle varianti da Covid si aggiungerà quello della mancanza di un docente ogni quattro, col solito ‘balletto’ di supplenti che si protrarrà per mesi. Con conseguenze nefaste per la didattica, per il servizio scolastico ma soprattutto per gli alunni. Un malcostume che si protrae ormai da anni e che raggiunge l’apice con la didattica speciale: diverse decine di migliaia di insegnanti di sostegno, infatti, verranno chiamati a coprire dei posti annuali senza specializzazione. Ora, in base a quanto deciso con decreto Sostegni bis è tutto dire che circa 10 mila avranno la possibilità di specializzarsi, in vista dell’assunzione, ma a loro spese. Ma può uno Stato moderno formare la classe insegnante in questo modo? Inoltre, sembra che a questi concorsi, con regoli e tempi del tutto diversi dagli originari, non potranno partecipare nuovi candidati: si tratterebbe di una modalità ancora una volta discriminante”.
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Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief a Orizzonte Scuola, preannunciando gli effetti negativi sul prossimo anno scolastico dei “deboli” emendamenti approvati dalla commissione Bilancio della Camera: a settembre, ha detto il sindacalista autonomo, “avremo più di 50mila insegnanti non specializzati che continueranno a essere chiamati come supplenti”. Purtroppo, ha continuato il sindacalista autonomo, “è stata sconfessata la linea del governo che voleva gli insegnanti in cattedra il primo settembre. Questa è la prima grande sconfitta della soluzione presa. Avremo tra le altre cose confermata l’idea di accantonare i 64 mila posti banditi con i concorsi ordinari e straordinari e quindi di fatto su 113 mila posti più della metà non sono utilizzabili per le immissioni in ruolo. E di questi 150 mila posti soltanto una minima parte saranno assegnati alle graduatorie vigenti”. In cnclusione “il prossimo anno scolastico avremo più di 100 mila cattedre” vacanti “non assegnate e sarà il record”, a cui si aggiungerà “il record di cattedre andate deserte rispetto al record di insegnanti inseriti nelle graduatorie per le supplenze”.
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ASSUNZIONE 11MILA DOCENTI DI SOSTEGNO CON EMENDAMENTO AL DL SOSTEGNI BIS, ANIEF: SOLUZIONE INUTILE, LA POLITICA DIMENTICA GLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “se fosse stata approvata la richiesta suggerita da Anief lo scorso mese di settembre, da introdurre già su altre leggi in fase di approvazione, avremmo avuto finalmente in ruolo tutti gli insegnanti su posti di sostegno che si sono accumulati in questi anni a condizione di conseguire la specializzazione, durante l'anno di prova. Con l'emendamento approvato oggi, invece, solo un precario di sostegno su cinque potrà entrare di ruolo. Per noi non ci sono dubbi: ora si aprirà una guerra di ricorsi in tribunale per l’ennesimo abuso di precariato”.
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Per quanto riguarda le proposte emendative segnalate dai parlamentari per modificare il Decreto Legge cosiddetto “Semplificazioni”, tre sono quelle segnalate dal sindacato Anief. Infatti, la I e VIII Commissione della Camera dei Deputati valuteranno la possibilità di mettere mano all’articolo 55 (Misure di semplificazione in materia di Istruzione) del testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine maggio su alcuni punti reputati dal sindacato fondamentali per ridurre la portata di criticità che si stanno prospettano in corrispondenza del ritorno sui banchi di scuola. gli argomenti toccano la riapertura immediata delle GaE; la stabilizzazione di migliaia di insegnanti di religione cattolica che rischiano di lasciare il lavoro e andare in pensione da precari; l’accesso alla mobilità annuale per tutti, prescindendo dalla data di immissione in ruolo.

Marcello Pacifico (Anief): “Noi chiediamo di vagliare le proposte di modifica del decreto; infatti, assumere il personale precario con competenze e permettere lo spostamento del personale di ruolo in presenza di posti vacanti sono passaggi di cui non può fare a meno una scuola che guarda al bene dei propri lavoratori e studenti”.
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Solo poche modifiche e non tra quelle ritenute prioritarie dal sindacato Anief: è questa la decisione presa sinora dalla V commissione Bilancio della Camera nell’esaminare alcune delle proposte emendative sulla scuola presentate al decreto legge 73/2021, il cosiddetto Sostegni-Bis. Il giovane sindacato si appella l’ennesima volta alla sensibilità e competenza dei deputati perché prendano in esame le richieste emendative Anief che porterebbero a una migliore organizzazione del nuovo anno scolastico.

In particolare, Anief caldeggia l’emendamento 59.76 del gruppo Fratelli d’Italia, che andrebbe a cancellare il limite del servizio minimo triennale richiesto per le immissioni in ruolo da prima fascia e autorizzerebbe l’avvio delle stabilizzazioni da seconda fascia attraverso una nomina annuale da tramutare in contratto a tempo indeterminato al termine dell’anno di prova e della frequenza con verifica finale di un corso straordinario abilitante-specializzante di tipo Tfa o Pas. Una proposta sulla quale potrebbero convergere anche partiti di Governo, come Pd e Lega, oltre che tutti i sindacati che a maggio con lo stesso Governo hanno sottoscritto il Patto per la Scuola che aveva, tra le varie finalità, proprio quella di snellire e agevolare la stabilizzazione di personale con competenze e che da anni è in servizio come precario. Marcello Pacifico, leader dell’Anief, si augura che “si arrivi ad un esame obiettivo degli emendamenti salva-scuola, anche, al limite attraverso la modalità legislativa che porta all’inserimento degli stessi direttamente nell’Aula della Camera, dove il testo potrebbe arrivare a partire già da domani”.
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Immissioni in ruolo docenti per l’anno scolastico 2021/22: il Ministero mette a punto il sistema informatico che permetterà di gestire online le convocazioni, sulla base di una azione coordinata a livello di Uffici Scolastici regionali e provinciali. Già utilizzata lo scorso anno scolastico, ha necessità di essere implementata prevedendo anche le nuove graduatorie che saranno utilizzate quest’anno.
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In vista delle assunzioni in ruolo, l’amministrazione starebbe “partorendo” un contingente risicato e da individuare con regole non molto diverse da quelle tradizionali, quindi del tutto inadeguate a rispondere all’emergenza supplentite che si sta abbattendo più che mai sulla scuola pubblica italiana. Secondo la stampa economica, il ministero dell’Economia e delle Finanze “vorrebbe impegnare fondi per settembre subito per l’organico covid e pensare di ‘spalmare’ la stabilizzazione dei precari storici di seconda fascia nei prossimi anni”. Solo che l’assunzione non si realizzerebbe da graduatorie Gps - come stanno invece chiedendo la stragrande maggioranza dei partiti di maggioranza e d’opposizione, come i sindacati compatti – ma con la la partecipazione ai concorsi, con la proposta di riconoscere una riserva di posti fino a un massimo del 30% ai precari con 36 mesi di servizio nell’ultimo decennio. Anief rifiuta in modo netto, senza ombra di dubbio, un’ipotesi di questo genere.

“In un colpo solo – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – assumendo i precari solo da concorso si riuscirebbe a eludere la Direttiva Ue 1999/70/CE, secondo la quale dopo 36 mesi il personale va assorbito in ruolo, oltre che la recente espressione del Comitato europeo per i diritti sociali, che accogliendo il nostro ricorso 146/2017 ha rimarcato che questo modo di procedere sconfina nell’abuso di precariato. Diciamo ‘no’, senza se e ma, alla possibilità di assumere i supplenti storici da concorso, semplicemente perché sono già stati tutti individuati, formati e sperimentati: non hanno nulla da dovere dimostrare. Né tantomeno c’è motivo di umiliarli, come è avvenuto nei mesi passati con il concorso straordinario della secondaria, per non parlare della procedura Stem, che hanno visto percentuali alte di candidati reputati non idonei pur essendo da anni dietro una cattedra e avendo dimostrato ai loro alunni e dirigenti scolastici la loro pertinenza con l’insegnamento”.
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Comunicazione dell’Ufficio III: si comunica che all’Albo Pretorio di questo Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto è disponibile il Dispositivo per le assunzioni a tempo indeterminato personale docente Scuola dell’Infanzia, Scuola primaria, Scuola Secondaria di I e di II grado dalle graduatorie di Merito dei concorsi regionali e dalle G.A.E. a.s. 2021/22.
PROCEDURA INFORMATIZZATA dal 10 luglio al 13 luglio 2021

Dispositivo AOODRVE REGISTRO UFFICIALE n. 12024 del 06-07-2021 e Albo n. 209/2021
Visita la pagina dell'ufficio scolastico regionale.
Di seguito i link alle pagine degli uffici scolastici provinciali con le disponibilità dei posti per le immissioni in ruolo.

L'Anief, visto l'avvio delle procedure di nomina in ruolo 2021 in alcune regioni e l'imminente avvio nel resto d'Italia, rende note le risposte alle domande più frequenti per permettere agli interessati di avere in modo sintetico ma esaustivo, un quadro più chiaro in vista di questi “turni di nomina” 2021/2022 da effettuarsi online. Marcello Pacifico (Anief) “Abbiamo voluto, come sempre, organizzare le nostre consulenze attraverso le modalità più dinamiche e dirette che sono state sempre apprezzate dai nostri iscritti. Per questo motivo già lunedì partirà il primo degli incontri in videoconferenza dedicati all'argomento e in tutte le regioni le nostre sedi organizzeranno ulteriori incontri di consulenza per guidare i futuri immessi in ruolo in queste procedure. Anche la pubblicazione delle FAQ elaborate dal nostro sindacato ci è stata richiesta da tanti, proprio a conferma della professionalità e della competenza riconosciuta ai dirigenti sindacali Anief”
Lunedì prossimo, 5 luglio dalle ore 15:30 alle ore 18:30, infatti, è già calendarizzato il primo webinar dedicato alle procedure di immissione in ruolo 2021/2022 tenuto dalla Segretaria Generale Anief Chiara Cozzetto cui tutti gli interessati possono partecipare. Nella prossima settimana ulteriori date per seguire tutti gli aspiranti alla nomina in ruolo 2021/2022 in ogni fase della procedura online. A breve saranno organizzati anche incontri riservati organizzati dalle singole strutture provinciali e regionali Anief. Al via già da domani in alcune regioni d'Italia le procedure informatizzate per accedere alle immissioni in ruolo, primi a partire saranno i candidati inseriti nelle Graduatorie di Merito dei concorsi; nei prossimi giorni le prime FAQ informative sulla gestione e la partecipazione alle procedure online anche per i candidati dei concorsi 2020 o inseriti in GPS.
DETTAGLI PRIMO WEBINAR ANIEF GRATUITO
TEMA: Immissioni in ruolo 2021/2022 da Graduatorie di Merito – Fase 1 - cosa c'è da sapere

DATA: 5 luglio 2021

ORA: 15.30 - 18.30

RELATRICE: Chiara Cozzetto

Link per registrarsi: https://register.gotowebinar.com/register/6777375795979386381

Anche la Commissione Istruzione della Camera si schiera a favore delle modifiche richieste agli articoli 58 e 59 del decreto Sostegni-bis, così da andare a mutare il testo iniziale. Dalla VII Commissione c’è innanzitutto il via libera al reclutamento dei docenti di sostegno: una posizione, hanno spiegato i deputati nel parere sugli emendamenti, che partendo dalla “carenza dell’organico di docenti di sostegno”, arriva alla necessità di “prevedere un percorso più agile e semplificato per il loro reclutamento, al fine di garantire la presenza di un docente specializzato che sappia applicare le strategie più adeguate per la piena inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità”. Dai deputati del settore Cultura della Camera arriva anche la bocciatura alla norma che impedisce a chi non ha superato un concorso di partecipare al successivo, la necessità di avviare in fretta dei corsi abilitanti all’insegnamento, più una formazione più mirata all’accesso all’immissione in ruolo.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il reclutamento semplificato, a partire dai docenti di sostegno, la norma incostituzionale che impedisce di svolgere prove concorsuali a chi non ha superato l’ultima tornata, l’avvio dei corsi di abilitazione, sono punti affrontati più volte da Anief attraverso emendamenti specifici, e dopo avere anche sottoscritto con il Governo e il ministro dell’Istruzione il Patto per la Scuola di Palazzo Chigi. Sapere che su molti punti la pensa come noi la VII Commissione della Camera può solo che farci piacere. Adesso attendiamo il parere più importante, decisivo, quello dei deputati della Commissione Bilancio”.
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“Perché, però, dobbiamo iniziare il nuovo anno scolastico con decine di migliaia di insegnanti privi di specializzazione su sostegno? Questo è assurdo”. Lo sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: intervistato da Italia Stampa, il sindacalista ricorda che il sindacato “ha vinto un ricorso presso il Tribunale amministrativo su questo punto, ovvero sul fatto che i corsi banditi dal ministro dell’Università e della Ricerca, Cristina Messa, non corrispondono al bisogno didattico effettivo: la loro organizzazione non è tarata del numero dei supplenti, del numero dei docenti non specializzati e nemmeno dell’incremento annuo degli alunni disabili. Ecco perché rispetto a questi argomenti, sin da subito occorre aprire il numero chiuso che oggi impedisce il libero accesso ai corsi di sostegno universitari, così da permettere la loro frequenza anche al personale di ruolo e a tutti coloro che hanno ragione di frequentarli”.

Le dichiarazioni di Pacifico giungono negli stessi giorni in cui il ministero dell’Istruzione ha autorizzato l’avvio dei corsi di specializzazione su sostegno per 16mila posti: lo ha detto il ministro Patrizio Bianchi sulla base delle autorizzazioni dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ma vi sarebbe anche l’impegno di specializzare con altri corsi altri 60mila docenti nel prossimo triennio. È bene che si proceda allora subito in questa direzione, cancellando gli inutili paletti per l’accesso, considerando anche che in alcune province le richieste di accesso sono state inferiori ai posti messi a bando.
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Comunicazione dell’Ufficio III: si informano i candidati presenti nelle Graduatorie di Merito e nelle Graduatorie ad Esaurimento della regione Veneto che le procedure annuali di nomina in ruolo verranno effettuate esclusivamente tramite una procedura informatizzata articolata in più fasi.
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Prende ufficialmente il via l’iter delle immissioni in ruolo dei docenti nella scuola pubblica italiana da effettuare prima dell’inizio dell’anno scolastico 2021/2022: con alcune settimane di anticipo rispetto agli anni passati, nella giornata di lunedì 28 giugno, infatti, il Ministero dell’Istruzione metterà a punto il sistema informatico con cui si procederà alle prossime immissioni in ruolo previste con la modalità a distanza: si tratta dello stesso sistema attuato nel 2020. Le procedure di assunzioni prevedono quanto previsto dal decreto Sostegni-bis approvato dal Cdm, che non va oltre l’assunzione a tempo indeterminato dalla prima fascia Gps pure con vincolo di servizio di almeno tre anni. Da dopodomani, martedì 29, la V commissione della Camera ha comunque la possibilità di cambiare le cose approvando gli emendamenti proposti da Anief, i cui contenuti sono pure in linea col Patto per la Scuola sottoscritto a Palazzo Chigi solo un mese fa: l’esame delle richieste di modifica del DL 73/2021 entrerà nel vivo, con la definizione di quelle che potranno approdare in Aula per la votazione finale prevista attorno all’8 luglio.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è bene che il Mef proceda alla definizione di un contingente che copra tutte le 113mila cattedre vacanti e disponibili, non fermandosi quindi alle 70mila annunciate nei giorni scorsi. Allo stesso tempo, per non vanificare la procedura, come avvenuto nell’ultimi biennio, quando si è portata a compimento solo una immissione in ruolo ogni quattro autorizzate, è indispensabile aprire alla seconda fascia Gps e cancellare l’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima. Altrimenti, con le Gae e graduatorie di merito ormai svuotate, molte immissioni in ruolo si perderanno ancora. Non cambieranno di molto le cose le assunzioni dei vincitori della procedura secondaria, peraltro saranno 10mila in meno rispetto alle 32mila messe a bando. Come vanno cambiate le norme sui nuovi concorsi. Sono temi che abbiamo spiegato per bene il 9 giugno ai componenti della commissione Bilancio, assieme a quasi tutti i sindacati rappresentativi, nel giorno dei presidi svolti in diverse piazze d’Italia e davanti Montecitorio. Adesso, i politici hanno la possibilità di rispondere coi fatti a quelle istanze legittime. Molti, anche della maggioranza di Governo, hanno detto di essere d’accordo con noi: ora siamo alla resa dei conti, è bene che non si tirino indietro. Altrimenti, saranno corresponsabili dell’ennesimo boom di supplenze annuali che già quest’anno ha toccato il record con 220mila contratti annuali di cui la metà su sostegno”.
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Il mancato avvio della procedura straordinaria per conseguire l’abilitazione all’insegnamento riservata ai docenti con almeno tre anni di servizio crea un gravissimo danno al personale interessato, che rimane escluso dalle immissioni in ruolo che saranno conferite dalla prima fascia GPS, previste dal Decreto Sostegni Bis. Per questo ANIEF ha predisposto una diffida e avviato un ricorso gratuito cui è possibile aderire fino al 26 luglio. Marcello Pacifico (Anief): “Non possiamo tollerare oltre l’inerzia del ministero, se la procedura non sarà avviata immediatamente chiederemo al TAR di farla partire”.
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"Ci sono 200mila precari nella scuola italiana che subiscono l'abuso dei contratti a tempo determinato, assieme ai precari degli altri settori pubblici, italiani ed europei: è un vero schiaffo alle regole, perché c'è una risoluzione dell'Unione europea del 2018 che impegna la Commissione a trovare delle soluzioni e c'è anche una sentenza della Corte di Giustizia europea, che Anief ha ottenuto con un reclamo collettivo nel 2020, sull'abuso dei contratti a termine. Vogliamo che ci sia un rispetto del diritto perché solo così si può costruire un'Europa più giusta". A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief e vice presidente accademia CESI, durante il dibattito organizzato da Cesi@noon con la vice presidente della commissione europea Dubravka Suica.
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