Tutte le notizie

° Concorso a cattedre e potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale, le priorità indicate dal ministro Profumo in Friuli, parlando all’Isis “Malignani”.
I dati sulla disponibilità dei posti da bandire saranno pronti nell’arco di due mesi, calcolando il turn over – anche alla luce dell’ultima riforma pensionistica – e l’incidenza della c.d. “riforma” Gelmini (o meglio,. gli effetti della l.133/2008); massima attenzione si farà nel distinguere le esigenze delle diverse classi di concorso. L’istruzione tecnico professionale – ha detto il ministro - è, in Italia, in ritardo rispetto agli standard, ad es., della Germania, sia dal punto di vista dei numeri (abbiamo un eccesso di studenti che seguono un percorso liceale), sia in termini di sistema di relazioni tra scuola e realtà socio-economica ("La connessione tra scuola e azienda va migliorata con un lavoro sul dettaglio…. maggiore investimento nelle ore di laboratorio. Inoltre gli studenti devono lavorare su sistemi e apparecchiature moderne”.
(Fonte: Tuttoscuola, 27/02/2012

° Il Miur prevede di avviare le prove di accesso al TFA entro giugno 2012".
E’ detto in una nota ministeriale riportata da Tuttoscuola (27 febbraio). E’ ciò che in molti avevamo previsto e temuto: si è perso un anno accademico sulla questione TFA

Le prove selettive daranno accesso a oltre 20mila posti nei corsi da attivare nelle diverse regioni: 4275 posti per l'insegnamento nella scuola secondaria di I grado, e ben 15792 per quella di II grado. “Il d.m. n. 249/2010 che regola il sistema di formazione iniziale del personale docente stabilisce che, in regime transitorio, possono conseguire l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado, attraverso il tirocinio formativo attivo: - coloro che alla data di entrata in vigore del regolamento sono in possesso dei requisiti previsti dal d.m. n. 22/2005 per l’accesso alle scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario e i possessori di laurea magistrale corrispondente a una delle lauree specialistiche cui fa riferimento il d.m. n. 22/2005; - coloro che nell’anno accademico 2010-2011 risultano iscritti a uno dei percorsi finalizzati al conseguimento di uno dei suddetti titoli; - coloro che sono in possesso del diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica". La Tecnica della scuola riassume così la tabella analitica di distribuzione dei corsi regionali:
La ripartizione del Miur è stata realizzata sulla base delle vacanze delle titolarità effettive, delle proiezioni dei pensionamenti e delle esigenze nelle scuole paritarie. …. L’incrocio dei dati penalizza pure Basilicata, Liguria e Friuli. È il Lazio, con 3.285 posti complessivi, a detenere la palma della regione con il più alto numero di posti disponibili per le immatricolazioni al Tfa per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo (595) e secondo grado (2.690): il primato - individuato dal Miur sulla base delle vacanze delle titolarità effettive, delle proiezioni dei pensionamenti e delle esigenze nelle scuole paritarie - emerge dalla tabella ministeriale, pubblicata il 27 febbraio, contenente la ripartizione dei posti che il Miur intende attribuire attraverso le prove di accesso al TFA e che verranno svolte entro e non oltre il prossimo mese di giugno. Dietro al Lazio, ma a debita distanza, figura la regione Lombardia, dove verranno messi in palio 2.306 posti. Al terzo e quarto posto per numero di candidati cui andranno le abilitazioni all’insegnamento vi sono due regioni del Sud: la Puglia, dove verranno assegnati 1.770 posti alle superiori e 530 alla secondaria di primo grado; la Sicilia, dove i candidati si contenderanno quasi 2mila posti (1.610 alle superiori e 335 da indirizzare nelle scuole medie). Tra le regioni più “fortunate” c’è anche l’Emilia Romagna…. Decisamente basso è, invece, il numero di posti che verranno contesi in Trentino Alto Adige: appena 66… in Basilicata, i posti sono rispettivamente 60 e 135. Davvero dura si profila la selezione anche in Liguria (80 e 187 posti) e Friuli Venezia Giulia (65 e 214).
(Fonte: La tecnica della Scuola, 27/02/2012

° Convegno “Lavagna Interattiva Multimediale e Inclusione: dal dire al fare”
Il convegno nazionale si terrà presso Aula Magna, ITC”L. Lombardo Radice” Piazza Viola 6 – Roma, 11-12 maggio 2012.

L'iniziativa coinvolge i centri di supporto territoriale e nasce dal corso di aggiornamento finanziato dall'ATR Lazio per formare i docenti in servizio, sull'integrazione scolastica, con specifico riferimento all’uso inclusivo della LIM. Tra i relatori, Elena Duccillo, dell’Anief Lazio. La partecipazione è gratuita, ed è previsto l’esonero dal servizio (Prot.1102/ 15/02/2012). Per l’iscrizione inviare una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Nella richiesta di iscrizione specificare le giornate di partecipazione ed il Workshop desiderato.

° Gli eccezionali eventi atmosferici occorsi nel mese di febbraio hanno indotto il Miur a diramare, con due note, precisazioni circa la validità dell'anno scolastico, e circa i termini di scadenza per le iscrizioni scolastiche per l’a.s. 2012/13. Le riportiamo.
Validità dell'anno scolastico;adeguamenti dei calendari scolastici regionali (22 febbraio n.1000)
Come noto l'art. 74 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, contiene alcune norme di carattere generale relative alla definizione del calendario scolastico, quali quelle che riguardano la fissazione dell'inizio e del termine dell'anno scolastico e del periodo di svolgimento delle attività didattiche. In particolare, il comma 3, stabilisce che "allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni". Tali disposizioni e nello specifico la norma appena richiamata, rappresentano i limiti entro i quali si esercita la competenza delle Regioni a determinare il calendario scolastico (art. 138 D.Lgs 112/98) e quella delle istituzioni scolastiche a disporre eventuali adeguamenti dello stesso in relazione a specifiche esigenze del Piano dll'Offerta Formativa (art. 5 D.P.R. 275/99). … Può tuttavia accadere , come è di fatto avvenuto nelle scorse settimane durante le quali alcune aree del nostro Paese sono state interessate da eccezionali nevicate, che si verifichino eventi imprevedibili e straordinari … Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell'anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200, per effetto delle ordinanze sindacali di chiusura delle scuole. Resta inteso che le istituzioni scolastiche, soprattutto se interessate da prolungati periodi di sospensione dell'attività didattica, potranno valutare, a norma dell'art. 5 del DPR 275/99 "in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa", la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati...
Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado - a.s.2012/2013. Termine
(22 febbraio n.992). Com’è noto, la CM n.110 del 29 dicembre 2011 ha fissato, per l’anno scolastico 2012/2013, al 20 febbraio 2012 il termine di scadenza per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia, alle classi del primo ciclo, alle classi del secondo ciclo. Tuttavia, in varie aree del Paese è emersa un’ oggettiva difficoltà da parte di molte scuole a rispettare la scadenza del 20 febbraio a causa degli eventi atmosferici delle scorse settimane che hanno spesso costretto alla sospensione dell’attività didattica e amministrativa. Al riguardo, è utile ricordare che il termine di scadenza delle iscrizioni non ha carattere perentorio, ma ordinatorio, in quanto è predisposto in funzione della successiva programmazione degli organici. Pertanto, preso atto dell’eccezionalità della situazione, si ritiene che le istituzioni scolastiche interessate da prolungati periodi di sospensione delle attività, conseguenti alle ordinanze dei Sindaci di chiusura delle scuole, possano completare le procedure di iscrizione degli alunni nei prossimi giorni. Tali scuole, avranno comunque, riguardo alla necessità di acquisire quanto prima i dati indispensabili alla formulazione delle proposte di organico, da presentare successivamente agli Uffici Scolastici Regionali secondo la tempistica che verrà a breve definita dalla Direzione generale per il personale della scuola.

° L’ANIEF è pienamente solidale con tutte le iniziative a tutela dei precari
I sindacati “rappresentativi” hanno badato a primeggiare tra loro più che a difendere la Scuola, e ne hanno accodato strumentalmente le vertenze a quelle generalistiche.

Condividiamo le ragioni che lo scorso 24 febbraio hanno portato i precari della scuola a manifestare rispondendo all’appello del Cps. Il prossimo 3 marzo, toccherà a noi manifestare, a Roma, con contenuti rivendicativi che sono, in buona parte, in sintonia con quelli del Cps.

° Conferenza Nazionale "Cresce il welfare, cresce l'Italia"
Si terrà a Roma il 1° e 2 marzo, al Centro Congressi di Via dei Frentani, 4.
Numerose le organizzazioni coinvolte nell'evento, e particolarmente qualificati i relatori. Il sistema di protezione sociale, vanto della civiltà europea, sostiene i Cittadini nella realizzazione del loro progetto lavorativo ed esistenziale consentendo di affrontare le difficoltà individuali e gli effetti dei cambiamenti sociali ed economici che condizionano la vita delle persone. Creare le condizioni per sviluppare queste risorse è diventato il compito di una responsabilità pubblica, collettiva, ancorata alla tutela dei diritti di cittadinanza. E’ importante anche notare che a coesione sociale, la fiducia, la solidarietà, la redistribuzione delle risorse aiutano l'economia. Alla luce di queste convinzioni, i soggetti che promuovono l'iniziativa Cresce il welfare, cresce l'Italia propongono a tutti i Cittadini responsabili del proprio e altrui futuro, agli addetti ai lavori e ai decisori politici un'importante occasione di confronto e di riflessione sullo stato del welfare italiano, sulle sue criticità, nonché sulle proposte concrete e attuabili per renderlo più adeguato agli standard europei e a bisogni sociali sempre più acuti, e dunque più equo e più efficiente. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. /06 85797231(Beppe De Sario) /06 83393772 (Daniela Bucci).
(Fonte: www.superando.it -febbraio 2012)

° Gentili colleghi, questo è il “fiato innovatore” dell’ANIEF
I sindacalisti ANIEF, chi sono ? Sono giovani che contano esclusivamente sulle proprie forze e qualità (notevoli). Che cosa fanno per l’Italia ? Proclamano il valore della scuola e il prestigio del suo personale; ottimizzano le chance dei precari rivendicando per essi i medesimi diritti e doveri attribuiti al personale di ruolo .

Chi sono. Tra i giovani di cui di recente si è straparlato, quelli che devono riprogrammare il proprio futuro ogni giorno, ci sono questi dell’ANIEF: Sono diventati una presenza sindacale, culturale e politica senza avere cognomi biaccademici o biconfindustrali, né avere pubblici finanziamenti, né attendere la fantomatica alba che liberalizzerà la mobilità sociale verticale. Speriamo vivamente che, all’atto di votare per il rinnovo delle RSU, nei giorni dal 5 al 7 marzo, i colleghi di ruolo si ricordino di questo fiato innovatore: lo stile nuovo ANIEF di fare sindacato. Osservate nel sito dell’Anief la composizione del Direttivo, osservate i sindacalisti nelle sedi provinciali (decine ormai, in tutte le regioni, proliferate in tre anni dal nucleo creato da Marcello Pacifico con i colleghi dell’ateneo di Palermo): l’età media è inferiore ai 35 anni (non tenendo conto di alcuni dd.ss. e docenti che, stupiti ed ammirati del loro spirito di iniziativa, danno supporto esterno). Anche i referenti dell’Anief sono giovani: i professionisti degli studi legali che, incaricati dall’Anief, patrocinano i ricorsi giudiziari; alquanto giovani sono anche i parlamentari la cui attività legislativa più spesso è stata consentanea alla nostra linea . Che dire, poi, dell’età media degli iscritti, che in massima parte sono docenti o ata precari ? La quota associativa che versano, fiduciosi in noi, è denaro di gente che non ha soldi da buttare. Che cosa fa l’Anief. Collabora con le istituzioni, nel segno della giustizia e dell’equità intergenerazionale; preme sul Miur per la tutela dei diritti del personale scolastico. Queste funzioni, l’ANIEF ha esercitato, a volte, per alcune questioni, in supplenza alle parti politiche e a quelle sindacali a ciò deputate. Nel quadro del sistema democratico, tali funzioni sono imprescindibili (quando il sistema democratico non sia inteso nell’accezione elitaria, qual è stata nella dottrina di Pareto e qual è nel modello del governo dei tecnici), di contrappeso al potere del governo nella presa delle decisioni. Tra tali funzioni v’è la propositività a supporto dell’attività legislativa dei parlamentari, e la contrapposizione, quando necessaria, all’attività del governo. A tali funzioni, i partiti e i sindacati possono fare fronte grazie al lavoro di qualificati uffici studi, sovvenuti da solide risorse economiche (possiamo farcene un’idea leggendo su la Repubblica di ieri l’altro, il calcolo dell’ammontare dei contributi dello Stato all’ex partito della Margherita). Ebbene, alle finanze pubbliche nulla è costato ciò che l’ANIEF ha fatto, in più occasioni, sia a supporto dell’attività legislativa dei parlamentari, sia a contrasto di provvedimenti governativi. Citiamo, ad esempio della nostra attività presso il Legislatore, le numerose audizioni ottenute presso le competenti commissioni legislative di Camera e Senato, alle quali abbiamo presentato puntuali analisi e avanzato proposte. Il documento più recente, appena presentato in VII Commissione, e contenente ben dieci emendamenti al decreto Semplificazioni, all’esame della Camera, lo si può leggere in questo stesso sito: meraviglia il fatto che un così giovane sindacato sia in grado di formulare analisi e proposte tanto puntuali e pertinenti; ci entusiasma la competenza che dimostrano, la carica propositiva, appunto il fiato innovatore. Citiamo ad esempio (ma c’è molto altro) della nostra attività a difesa della scuola, il contrasto alla gestione della Gelmini: la storica sentenza della Corte Costituzionale n.41 del 9 febbraio 2011, e interventi della magistratura amministrativa che dispose, a seguito di nostri ricorsi, la nomina di commissari ad acta presso i CCSSAA, per la corretta gestione delle GE. E citiamo altresì il contrasto in atto verso l’attuale Ministro, sulla questione dei 23mila abilitati da inserire nelle GE: l’abbiamo spuntata contro il parere del governo, alla Camera - dove il decreto Milleproroghe è giunto per l’approvazione in terza lettura -, grazie all’azione tenace dei soliti parlamentari più sensibili al tema del precariato.

° La circolare n.23 del 16 febbraio informa di un servizio SMS attivato dall’Inps
Giungerà sul cellulare del lavoratore, il messaggio che comunica l’effettuata attestazione on line da parte del medico.

A richiesta degli interessati, l’Istituto comunica – all’indirizzo telefonico da loro indicato - il numero di protocollo. L’attestato di malattia sarà consultabile dal sito internet www.inps.it.
(Fonte: ItaliaOggi - 17 febbraio 2012)

° Le domande di mobilità e di pensionamento dovranno essere fatte tutte on line
Il personale dovrà collegarsi, dal sito www.istruzione.it/istanzeonline/index.shtml, all’area Istanze on line, Presentazione delle istanze. Anche il personale docente di scuola dell’Infanzia deve inoltrare via web. Gli interessati devono preliminarmente registrarsi al sito per le domande on line, per ottenere username e password. Diamo alcuni passi della Nota 16 febbraio 2012 n.1132, del Dipartimento per l’Istruzione.

E’ utile precisare che gli utenti già accreditati per la presentazione di precedenti istanze conservano l’accesso purché non siano trascorsi più di 15 mesi dall’ultima fruizione nell’area Istanze On Line.
Oggetto: Presentazione via web delle domande di mobilità per la scuola primaria e secondaria di I e II grado ed estensione di tale modalità alle domande per la scuola dell’infanzia. …. A partire dalle operazioni di mobilità per l’anno scolastico 2012/13, anche il personale docente di scuola dell’infanzia, come già quello di scuola primaria e secondaria di I e II grado, inoltrerà le domande di mobilità utilizzando tale modalità. Accedendo alla sezione “Istanze on line”, inserendo direttamente la propria domanda ed utilizzando la modalità guidata di compilazione, si otterrà una riduzione degli errori formali di compilazione e si potranno seguire i vari stati della domanda stessa, ricevendo via email/sms la notifica delle operazioni disposte dai vari uffici su di essa. Le scuole, con una semplice operazione di presa in carico, consulteranno le domande acquisite, verificheranno la congruenza tra i dati inseriti e la documentazione presentata, invieranno contestualmente la lettera di notifica via e-mail, e spediranno tutta la documentazione all’Ufficio scolastico competente…. Per l’a.s. 2012/13 l’inoltro delle domande di mobilità per e nell’ambito della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado avverrà esclusivamente mediante l’accesso a POLIS. L’operazione sarà effettuata tramite apposite funzionalità messe a disposizione nell’area Istanze On Line (Presentazione delle Istanze via Web) presente sul sito internet dell’amministrazione all’indirizzo www.pubblica.istruzione.it/istanzeonline/index.shtml. Per l’utilizzo della funzionalità web, sono state previste due fasi: quella della registrazione nel servizio “Istanze On Line” da parte del personale interessato e quella della presentazione della domanda via Web. Si precisa che la registrazione richiede il possesso di una casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° Viaggio-soggiorno di studio in Germania. Scadenza delle domande: 17 marzo 2012.
Bando e allegati sono nel sito del MIUR (Nota prot.n. 1953 del 16 febbraio 2012).

Viaggio-soggiorno di studio offerto dalla Repubblica Federale di Germania a 43 studenti italiani. Modalità di selezione e invio della documentazione ad opera degli Uffici Scolastici Regionali.

° Per i dirigenti degli UU.SS.RR. e delle scuole, una rogna in vista
Tuttoscuola segnala che l’Avvocatura dello Stato ritiene non di propria competenza assistere le scuole in giudizio, in materia di ricorsi dei precari. La nota di Tuttoscuola.

Verranno discusse nei prossimi mesi davanti ai giudici del lavoro migliaia di cause avviate un anno fa dal Codacons con una class action contro il Miur a favore dei precari della scuola. Secondo i dati diffusi a suo tempo, sono più di 17 mila i precari che con quella azione giudiziaria chiedono la trasformazione a tempo indeterminato del loro rapporto di lavoro (con relativi arretrati). Altre decine migliaia di precari, tramite organizzazioni sindacali, hanno presentato ricorsi individuali con le stesse rivendicazioni. In tutto sarebbero almeno 40 mila le cause che pendono come macigni sul Miur. …. L’Avvocatura dello Stato, chiamata a difendere l’Amministrazione scolastica, ha preferito non caricarsi di questo onere giudiziario, avvalendosi di una possibilità offerta dalle disposizioni contenute nel decreto legislativo 165/2001. “Trattasi di controversia relativa a rapporto di lavoro – scrive l’Avvocatura – per la quale codesta P.A. può stare in giudizio avvalendosi di propri funzionari… Considerata la natura della presente controversia ritiene di non dover assumere direttamente la trattazione della causa”….Una rinuncia che testimonia una sottovalutazione della portata della questione, che in caso di esito sfavorevole del giudizio potrebbe avere forti ripercussioni non solo economiche anche di valenza politica. Ma chi sono i funzionari pubblici che dovrebbero, da soli, affrontare la causa? I direttori generali scolastici regionali e i dirigenti scolastici firmatari dei contratti di lavoro a tempo determinato ora impugnati. Direttori generali e dirigenti scolastici a mani nude, senza l’assistenza giuridica delle avvocature distrettuali, sono chiamati a difendere personalmente i provvedimenti dell’amministrazione nelle controversie giurisdizionali, in condizioni di evidente inferiorità anche sotto l’aspetto dell’esperienza professionale, aprendo la strada al quasi sicuro successo della class action. Il Codacons ringrazia. E il ministro Profumo?
(Fonte: Tuttoscuola, n. 524, 20 febbraio 2012)

° Direttiva n.5 (16 gennaio 2012), in materia di linee guida per il secondo biennio e il quinto anno degli istituti professionali.
Ne riferiamo. Attua la previsione di cui all’art.8 comma6 D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87;fa seguito alle linee guida diramate nel 2010 per i percorsi educativi del I biennio.

Lo stesso 16 gennaio, il Ministro ha diramato la Direttiva n.4 (Linee guida per il II biennio e il V anno dei Professionali), della quale abbiamo detto ieri. Quanto alla Istruzione liceale, nel 2010 la Gelmini ha provveduto - in attuazione di quanto previsto nel D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89 (Regolamento recante la revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei) - a diramare (DM. 7.10. 2010 n. 211) le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani di studio
IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA, Visto (omissis….); Considerato (omissis….);
EMANA LA SEGUENTE DIRETTIVA. • Art. 1 Oggetto. 1. Sono definite, in relazione al secondo biennio e al quinto anno dei percorsi degli istituti professionali, le linee guida di cui all’unito documento tecnico, parte integrante della presente direttiva, rese in applicazione dell’articolo 8, comma 6, del decreto Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87. 2. Le linee guida del secondo biennio e del quinto anno sono poste in linea di continuità con la linee Guida del I biennio emanate con la direttiva n.65/2010, di cui costituiscono il completamento, e intendono fornire un supporto alla autonomia delle istituzioni scolastiche per sostenere il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali, a partire dalle terze classi funzionanti dall’a.s. 2012/2013, con particolare riferimento agli aspetti innovativi introdotti dal riordino e ai risultati di apprendimento di cui agli allegati B) e C) del regolamento n. 87/2010 sopra richiamato.
Art. 2 – Monitoraggio. 1. L’attuazione delle linee guida del secondo biennio e del quinto anno sono oggetto di periodico monitoraggio, anche ai fini della loro innovazione permanente. 2. Per le predette attività di monitoraggio ci si avvarrà della collaborazione dell’Ansas) e dell’Istituto nazionale valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione.
Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento - Secondo biennio e quinto anno - Istituti professionali
SETTORI SERVIZI e INDUSTRIA E ARTIGIANATO. - Area generale
SETTORE SERVIZI. - Indirizzo: Servizi commerciali; - Indirizzo: Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; - Indirizzo: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera;- Indirizzo: Servizi socio-sanitari
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO. - Indirizzo: Manutenzione e assistenza tecnica; - Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali - Circolare ministeriale n. 14 del 23 gennaio 2012, prot. n. 326 - Integrazione C.M. n. 110 del 29 dicembre 2011 - Iscrizioni alle classi terze degli istituti tecnici e professionali - Iscrizione ai percorsi Ifp
AREE DI INDIRIZZO DEI PERCORSI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI IN OPZIONI. - Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”. Opz.“Apparati, impianti,servizi tecnici industriali e civili” – Ind.“Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Manutenzione mezzi di trasporto” - Indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali” - Articolazione “Industria”
Opzione “Arredi e forniture d’interni” - Indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali” - Articolazione “Industria”
Opzione “Produzioni audiovisive” - Indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali” - Articolazione “Artigianato”
Opzione “Produzioni artigianali del territorio” - Indirizzo “Produzioni Industriali, Artigianali” - Articolazione “Artigianato”
Opzione “Produzioni tessili-sartoriali”. - Indirizzo “Servizi Commerciali”
Opzione “Promozione commerciale e Pubblicitaria”. – Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”
Opzione “Gestione risorse forestali e montane” - Indirizzo - Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
Opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ”. - Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” - Articolazione “Enogastronomia”
Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”.

° 115 milioni X 90 = 10.350 milioni di euro
L’IDV chiede al ministro Profumo di intervenire presso il premier Monti e convincerlo a dirottare i fondi destinati all’acquisto di 90 cacciabombardieri F-35, alla Scuola.

(Fonte: Corriere del Veneto – 21 febbraio)
La legge 133/2008 (Tremonti) ha sottratto alla scuola oltre 8 miliardi di euro, e il buon Berlusca, aerei ne avrebbe acquistato 131. Ma anche 90, secondo noi, sono una follia.

° Riconosciuta la cadenza annuale per il riconoscimento della riserva a favore dei docenti precari invalidi o malati oncologici. La segnalazione dell’On.Siragusa
Il Dl Milleproroghe contiene la nuova disposizione, come da emendamento del PD

“D’ora in poi i docenti precari invalidi o malati oncologici potranno richiedere annualmente il riconoscimento della riserva nelle graduatorie così come previsto dalla legge in altri ambiti lavorativi. E’ stato infatti approvato un emendamento del Pd al Milleproroghe nel suo passaggio al Senato. Io e le mie colleghe, On. Schirru e On. Ghizzoni siamo molto contente per l’esito di una battaglia che ci ha visto in prima linea in questi anni in parlamento: proposte di legge, interrogazioni, emendamenti e un’interlocuzione difficile con l’ex Ministro Gelmini. Finalmente, siamo riuscite a convincere l'attuale governo della necessità di dover porre rimedio all'assurda situazione per cui i docenti che ottenevano il riconoscimento dell'invalidità o di malattia oncologica dopo l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento non potevano godere dei diritti che pure la legge attribuiva loro, se non aspettando tre anni”.
(Fonte: Newsletter di Alessandra Siragusa – 17 febbraio 2012)
 

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