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"In questi giorni in ogni scuola il dirigente scolastico sta chiamando le organizzazioni sindacali per stabilire quali sono i contingenti minimi per garantire quello che dovrebbe essere il diritto all'istruzione e quindi il servizio all'utenza": a dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Durante una intervista a Teleborsa, commentando la pubblicazione della Nota ministeriale 1275 del 13 gennaio e del testo in Gazzetta Ufficiale, facente seguito all’Accordo Aran-sindacati del 2 dicembre 2020, il sindacalista ha commentato le nuove modalità di garanzia dei servizi pubblici essenziali e le procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca.
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Continuano le esternazioni da parte delle più alte cariche dell’Istruzione italiana sulla necessità di vaccinare il personale scolastico il prima possibile. Dopo l’appello lanciato alcuni giorni fa dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha chiesto di procedere “speditamente con la vaccinazione degli operatori sanitari e degli anziani, per arrivare subito alla scuola, partendo dal personale fragile e da chi ha una età più avanzata", è stata la volta della vice-ministra dell’Istruzione Anna Ascani (Pd): “Noi abbiamo chiesto che dopo le categorie più fragili, sia data priorità ai docenti che assicurano il diritto allo studio. La loro salute è fondamentale”, ha dichiarato oggi.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il ritorno a scuola degli studenti delle superiori per svolgere lezioni in presenza è un ulteriore motivo per accelerare i tempi sulla vaccinazione del personale, che ovviamente va posta su base volontaria. Assieme all’ambito all’ambiente sanitario, quello della scuola è il luogo dove si concentrano nove milioni di cittadini. Allo stesso tempo, diventa prioritario perseguire uno screening periodico scuola per scuola, con tamponi rapidi a cui far sottoporre gli studenti, a partire da quelli delle superiori perché più a rischio contagio per via degli spostamenti anche sui mezzi pubblici. Come sarebbe fondamentale attuare un tracciamento permanente della situazione. Qualora questo non dovesse profilarsi, in presenza di un numero di nuovi contagi ancora elevato e permanendo rischi per la salute, non dimentichiamo che oggi gli istituti scolastici e chi vi opera può contare su una didattica a distanza regolamentata, con regole chiare e certe, che non ha nulla a che vedere con quella del lockdown del 2020”.
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