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"In questi quattro anni abbiamo tutelato il personale della scuola, siamo cresciuti in termini di deleghe, abbiamo vinto la sfida della rappresentatività, abbiamo cominciato a sottoscrivere accordi con l'amministrazione per garantire il diritto di docenti e personale Ata nella didattica a distanza ma anche il diritto degli alunni ad avere una corretta istruzione, in un momento in cui viviamo un crisi che non avevamo mai affrontato come Paese dal Dopoguerra ad oggi". Lo dice Marcello Pacifico, appena riconfermato dal congresso nazionale, organizzato da remoto, presidente di Anief, sindacato della scuola con oltre 48mila soci e sedi in tutta Italia e che a oggi si è ritagliato il 6,16% di rappresentanza grazie a una serie di battaglie portate avanti. "Abbiamo dimostrato che siamo capaci di tutelare i diritti dei lavoratori - aggiunge - e continuiamo a confrontarci con il Parlamento per una serie di emendamenti alla legge di bilancio necessari a migliorare le condizioni del personale. Abbiamo lavorato, però, non basta, c'è bisogno di più sindacato, di più formazione, di più informazione e di più contrattazione". Una scuola che ancora manifesta non pochi problemi. "In questi mesi di emergenza - dice Pacifico - siamo riusciti a far capire quali sono le questioni fondamentali: gli spazi non ci sono e quelli che ci sono non bastano, abbiamo cercato di aumentare classi e plessi ma non bastano, rispetto a 12 miliardi di tagli e 200 mila posti di lavoro saltati. Bisogna aumentare i posti e stabilizzare i precari. La seconda grande sfida riguarda gli investimenti sul personale - prosegue il presidente - abbiamo i docenti più vecchi del mondo". Ma quanto era preparata la scuola italiana davanti alla pandemia? "Non era affatto preparata né prima né dopo - prosegue - Oggi c'è un'atmosfera nuova e si sta capendo quanto importante sia la didattica in presenza per arricchire apprendimenti e risultati degli alunni, vanno usate le risorse del 'Recovery plan', servono 15 miliardi subito". E sul ritorno in classe Pacifico chiude: "Si parla in alcune bozze di Dpcm di fare didattica al 50% dal prossimo 7 gennaio, ma non possiamo più assistere al balletto dei colori delle regioni, il diritto all'istruzione non può essere legato a un colore di matita, va garantito il diritto allo studio in tutto il territorio". (ANSA).

Il Ministero dell'Istruzione fornisce alcune indicazioni riguardo la ripresa della fase procedimentale relativa allo svolgimento della prova scritta.

Le misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 disposte con il precedente Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020, hanno comportato, anche con riguardo al sistema nazionale di istruzione e formazione, la sospensione generalizzata della fase procedimentale relativa allo svolgimento della prova scritta della procedura straordinaria per l’immissione in ruolo di personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

Comunicato Anief – Incremento dei posti di sostegno; cancellazione delle cattedre in deroga; ammissione al Tfa sostegno per tutti i candidati che hanno presentato domanda oppure sono risultati idonei nelle precedenti procedure di selezione, sono già di ruolo o hanno svolto 36 mesi di servizio; assunzione in ruolo degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.

Domani, giovedì 3 dicembre, alle ore 12, si terrà il dibattito “L’istruzione e la ricerca del tempo del Covid-19” su Orizzonte Scuola TV con il presidente Anief, Marcello Pacifico, e il presidente della Commissione Cultura del Senato, Riccardo Nencini (PSI). Il dialogo tra i due esponenti anticipa il terzo congresso nazionale del sindacato Anief che si terrà nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, in modalità telematica.

Possibile seguire la diretta del dibattito su Orizzonte Scuola TV dallo smartphone e dal tablet, tramite le applicazioni di Facebook e YouTube, ma anche sulla Smart TV (per i principali modelli in commercio) collegandosi tramite l’app YouTube.

Link: https://www.youtube.com/user/orizzontescuolatv

È stato sottoscritto oggi dall’ARAN e dalle organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative, dopo più di vent’anni dall’ultimo, il nuovo accordo per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero nel comparto istruzione e ricerca. Firma anche ANIEF ma con una dichiarazione a verbale sulle criticità che permangono nel testo finale

La trattativa, durata un anno, ha vissuto diversi momenti di tensione ed è andata in stallo più volte a causa della volontà della Commissione di garanzia, cui ANIEF ha opposto il proprio netto rifiuto, di inserire anche i docenti nel cosiddetto “contingente minimo” da garantire in caso di sciopero. Una decisione del tutto in contrasto, per ANIEF, con lo status del docente che non può essere limitato a compiti di mera sorveglianza, così come la scuola non può certo ridursi a qualcosa di più simile a un baby parking che a uno dei pilastri della nostra Costituzione.

L’ingiustizia del vincolo quinquennale entra in Parlamento. A porre la questione è stato oggi l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti annunciando che il suo emendamento alla bozza della Legge di Bilancio 2021, già approvata dal CdM, sull’abolizione del vincolo quinquennale (e la sua riduzione ad un anno) per le immissioni in ruolo degli insegnanti ha superato il vaglio di ammissibilità e quindi sarà discusso e votato in Commissione Bilancio.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “in passato il blocco di 5 anni della mobilità è stato inserito per due anni e dal 2019 è stato di nuovo introdotto. Adesso, in considerazione, della particolare situazione a rischio contagio, questo blocco non è solo ingiusto ma anche inappropriato: siamo nelle condizioni in cui c’è difficoltà oggettiva nel far viaggiare le persone. Il rischio è negare a decine di migliaia di cittadini assunti nei ruoli dello Stato di ricongiungersi alla famiglia. Ecco perché con la Legge di Bilancio i parlamentari, come ha chiesto l’Anief con due specifici emendamenti e anche l’ex ministro Lorenzo Fioramonti, hanno l’opportunità di mettere mano all’iniqua norma”.

Si allarga la richiesta formulata da tempo dall’Anief di riduzione a un anno, a fronte degli attuali cinque, sul vincolo quinquennale che lascia i docenti tanto tempo lontano da casa e affetti pur in presenza di posti vacanti. “Mai come quest’anno – ha spiegato l’on. Lorenzo Fioramonti, promotore di un emendamento nella Legge di Bilancio 2021 - si è evidenziata la necessità di una maggiore prossimità tra luogo di lavoro/formazione e vita personale. Abbiamo visto quanto sia stato difficile spostarsi sul territorio nazionale, per ragioni oggettive, che hanno ulteriormente aggravato il problema delle cattedre scoperte. Inoltre, abbiamo toccato con mano le tante contraddizioni di un sistema di mobilità che costringe tanti insegnanti a spostarsi lontano dalla propria provincia o regione quando invece sarebbero disponibili tante cattedre sotto casa, che magari vanno a supplenza. A ciò bisogna aggiungere che il lavoro fuori sede aumenta significativamente i costi della vita, cui è difficile far fronte con lo stipendio esiguo dei docenti”, ha concluso l’ex ministro.

Le proposte sono state suddivise in sezioni e riguardano la fiscalità, gli organici e l’emergenza covid-19, il salario accessorio e la ricostruzione di carriera, la mobilità, il reclutamento e il precariato, il sostegno e la specializzazione, il welfare e il pensionamento, il personale Ata, educativo, insegnante di religione cattolica, scuole estere, concorso DS, interventi per l’università, la ricerca, l’alta formazione artistica, coreutica e musicale, relazioni sindacali.

Consulta il testo inviato alla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Registrati al webinar di presentazione del presidente nazionale, Marcello Pacifico, lunedì 30 novembre 2020, ore 16.30-17.30.

Gli emendamenti sono stati proposti agli articoli inseriti nei seguenti titoli: RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA (II), CRESCITA E INVESTIMENTI (III), SUD E COESIONE TERRITORIALE (IV), LAVORO, FAMIGLIA, POLITICHE SOCIALI (VI), SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA (VIII), PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LAVORO PUBBLICO (XIV).

Il presidente Marcello Pacifico illustrerà i temi in un webinar aperto a tutto il personale domani, lunedì 30 novembre, dalle ore 16.30 alle ore 17.30. Per registrarsi vai al seguente link:

https://register.gotowebinar.com/register/1266007786248871183

Elenco completo dei temi affrontati negli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021, cliccare qui

È stata accolta dal ministero dell’Istruzione la proposta da parte dell’Anief relativa alla formazione del personale amministrativo, tecnico e dei Dsga, oltre che alle attività indifferibili del personale ausiliario: venerdì 27 novembre 2020 si è svolto un secondo incontro presso il Ministero dell’Istruzione, alla presenza dei dirigenti Max Bruschi e Filippo Serra e delle organizzazioni sindacali. Anche in questa occasione Anief era presente, grazie all’attiva partecipazione del coordinatore nazionale del comparto Anief Ata, Cristina Dal Pino, e di Martino Todaro, appartenente allo staff della presidenza nazionale del giovane sindacato.

Come denunciato ormai da anni da parte della nostra associazione sindacale, per oltre un ventennio il personale Ata era scomparso dallo scenario del ministero dell’Istruzione, se non per i vari bandi relativi alle graduatorie provinciali oppure per le graduatorie terza fascia. Il fatto che adesso, finalmente, si ponga attenzione alle modalità operative relative al “lavoro agile” anche per il personale Ata è particolarmente significativo: una categoria di lavoratori “invisibili”, sia per il Ministero che per l’opinione pubblica, adesso comincia ad acquisire considerazione e dignità, anche se il tutto avviene in un momento di particolare emergenza a livello nazionale e non solo. “Neanche l’emergenza sanitaria ha frenato la volontà del nostro sindacato di prendersi cura di una categoria di lavoratori ancora purtroppo dimenticati. Anief c’è per gli Ata e non smetterà mai di lottare”, ha detto il presidente Anief Marcello Pacifico.

L’innalzamento degli stipendi del personale scolastico passa senza ombra di dubbio per degli stanziamenti economici adeguati nella Legge di Bilancio: i 100 euro di aumento previsti oggi, anche attraverso i 400 milioni previsti dalla stessa legge di fine anno, da considerare solo come un inizio. Parallelamente, infatti, le buste paga dei docenti italiani passano anche per il recupero di posizioni stipendiali perse nel tempo e del servizio intero svolto durante il periodo di precariato: una disposizione che fa leva anche sulla sentenza del 25 ottobre 2018 della Corte di Giustizia Europea sulla causa C-331/17 Sciotto sul precariato. Vanno quindi fatte anche cadere le attuali discriminazioni tra personale di ruolo e supplente. Allo stesso modo vanno incrementati gli stipendi del personale Ata. Per incentivare le istituzioni ad esaudire finalmente tali diritti, l’Anief si accinge a presentare alla V Commissione della Camera degli emendamenti specifici al Disegno di Legge di Bilancio 2021.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Sul fatto che in Italia si continuano ad assegnare tra gli stipendi più bassi in Europa siamo tutti d’accordo. È ora di metterci d’accordo anche su come uscire da questa ingiustizia. Una delle strade percorribili è agire, oltre che sugli aumenti attuati attraverso i finanziamenti diretti e il sovvenzionamento definitivo della perequazione, anche sulle indennità specifiche, come l’alto rischio biologico, invece mai considerato per la categoria del personale scolastico. Come pure per il ripristino dello scaglione del terzo anno, il recupero della validità del 2011 e del servizio pre-ruolo (svolto pure in sedi non statali) da considerare al 100%. Una circostanza inevitabile che poggia anche sulla sentenza Mascolo del 26 novembre 2014 sulle cause riunite C-22/13, da C61/13 a C-63/13 e C-418/13. Su questo puntano i nostri emendamenti alle Legge di Bilancio ora all’esame della Camera”.

Anief ricorda che domani avrà luogo il webinar riguardante proprio le proposte emendative presentate.

Tema Webinar: "Presentazione proposte emendative ANIEF

Data: lunedì 30 novembre 2020 – Ore: 16.30 - 17.30

Relatore: Marcello Pacifico - Presidente nazionale ANIEF

Link: https://register.gotowebinar.com/register/1266007786248871183

Quello delle difficoltà di reclutamento nella scuola diventa un tema del Disegno di Legge di Bilancio 2021, in questi giorni esaminato dalla Camera dopo il testo varato dal CdM: a porre il problema, che quest’anno ha toccato l’apice della consistenza con più di 250 mila supplenze annuali, 50 mila immissioni in ruolo saltate e oltre il 20% di supplenti rispetto al totale dell’organico, è il sindacato Anief con la proposta di alcuni emendamenti specifici. Ne ha parlato il presidente nazionale Marcello Pacifico in una intervista ad Italia Stampa: “Abbiamo chiesto da una parte l’applicazione delle assunzioni previste dalla Comunità Europea, ma anche in Italia nel settore privato. Si tratta di assunzioni che riguardano tutti i docenti e il personale della scuola con dopo 36 mesi di supplenze, ma anche con altri ruoli, pure nell’Università, nell’Afam e negli enti di ricerca”. Per raggiungere questo obiettivo sacrosanto, il sindacalista chiede “di riattivare quel doppio sistema di reclutamento che per la Cassazione italiana e la Corte Costituzionale, ma anche per la Corte di Giustizia europea, sono stati sempre lo strumento principale per evitare l’abuso dei contratti a termine”.

Migliorare il Disegno di Legge di Bilancio 2021: è quello che intende realizzare l’Anief attraverso la presentazione – alla V Commissione della Camera – di oltre 50 emendamenti specifici per il settore dell’Istruzione messo a dura prova dal Covid19 e con il paese che si appresta ad affrontare il 2021 con un deficit di quasi 200 miliardi. Il presidente Pacifico illustra le novità in un webinar aperto a tutto il personale docente venerdì 27 alle ore 17. Per registrarsi vai al seguente link. A dicembre se ne riparlerà nei seminari di legislazione scolastica di formazione del personale in ogni provincia.

Le richieste di modifica del sindacato autonomo si occupano di molti dei titoli affrontati nel provvedimento legislativo: dalla riduzione della pressione fiscale e contributiva alla crescita e investimenti, dal sud e coesione territoriale a lavoro, famiglia, politiche sociali, dalla scuola, università e ricerca alla pubblica amministrazione e lavoro pubblico.

Le modifiche puntano soprattutto a dare impulso agli organici, alla lotta al precariato, agli stipendi, a dei concorsi finalmente giusti ed utili ad assumere su un numero record di posti vacanti, ad una mobilità più equa, ad un trattamento corretto del personale Ata, con il caso clamoroso dei Dsga, alla stabilizzazione degli insegnanti di religione che attendono ormai da oltre 15 anni, a delle ricostruzioni di carriera che continuano a non considerare in toto gli anni di precariato.

"Riteniamo – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief presentando l’alto numero di emendamenti alla stampa – che questo sia il momento opportuno per rilanciare in fretta la scuola e il settore tutto della Conoscenza. Una operazione indispensabile per la crescita dei cittadini e dall’economia del paese, la cui importanza si è ben palesata in questa fase di emergenza sanitaria. Le nostre richieste intendono tutelare tutte le parti in causa, ad iniziare dai lavoratori che rappresentiamo ai quali si continuano ad assegnare tra gli stipendi più bassi in Europa sebbene proprio durante la pandemia abbiano dimostrato un altissimo attaccamento alla professione e ai loro studenti. L’incremento dello stipendio per il personale di 100 euro, quindi, va considerato solo un inizio, visto che lascerebbe comunque le buste page ben sette punti sotto il costo della vita. Senza dimenticare il rischio biologico mai riconosciuto. E poi c’è sempre da sperare che venga rifinanziata la perequazione che non riduce gli stipendi più bassi. Tra le proposte presentate non abbiamo di certo dimenticato il rilancio di settori altrettanto strategici, come l’Università, la Ricerca e l’Alta formazione”.

Tema Webinar: "Presentazione proposte emendative ANIEF

Data: venerdì 27 novembre 2020, ore 18 - 19

Relatore: Marcello Pacifico - Presidente nazionale ANIEF

Link: https://register.gotowebinar.com/register/1266007786248871183

Video introduttivo ambiente INDIRE per docenti neoassunti 2020/21
Comunicazione dell’Ufficio II: INDIRE ha pubblicato un breve video (durata 13 min), che illustra i principali strumenti messi a disposizione nell’ambiente Neoassunti (https://neoassunti.indire.it/2021/), inquadrando le scelte e le funzioni entro una cornice metodologica e concettuale con il contributo dei Proff. Lorella Giannandrea, Patrizia Magnoler e Pier Giuseppe Rossi:

https://www.youtube.com/watch?v=qI2WvSdgWhY&feature=youtu.be

Nel video sono presenti spunti per lo svolgimento ottimale delle attività e opportunità di riflessione sul proprio percorso formativo ed operativo.

ANIEF: in arrivo le linee guida e l’Ordinanza Ministeriale, via al voto in pagella. Il giovane sindacato chiede nel frattempo in Parlamento l'aumento dei mille posti aggiuntivi su potenziamento per infanzia e il ripristino dell'insegnamento modulare nella scuola primaria in vigore fino al 2009.
Si è svolto in videoconferenza oggi pomeriggio l’incontro tra Ministero dell’istruzione e organizzazioni sindacali, alla presenza del capo dipartimento dott. Marco Bruschi e della delegazione ANIEF, composta dal Segretario Generale Giuseppe Faraci e dal Presidente Regionale Anief Veneto e membro del Consiglio Nazionale Rita Fusinato. Nel corso della riunione sono state illustrate l’Ordinanza ministeriale e le linee guida sulla formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria, così come introdotte dal decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41 e in ultimo dalle modificazioni della legge 14 ottobre 2020, n° 126.

La nota n. 37467 del 24 novembre 2020 “Formazione docenti in servizio a.s. 2020-2021. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative” definisce le priorità per la formazione docenti per l’a.s. 2020/2021: didattica digitale integrata (DDI), educazione civica con particolare riguardo alla conoscenza della Costituzione e alla cultura della sostenibilità (Legge 92/2019), discipline scientifico-tecnologiche (STEM, temi specifici di ciascun segmento scolastico relativi alle novità introdotte dalla recente normativa. Considerato l’attuale stato di emergenza da COVID-19 tutte le iniziative di formazione riguardanti il personale docente dovranno essere realizzate con modalità telematiche svolte a distanza

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