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PIERANGELA VESENTINI

Treviso

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COLLABORATORI

LUIGIA RONZANI

FRANCESCA FIDONE

MICHELE D'ANDREA

DAVIS ZAPPIA

345 3302370

In Italia anche nell’ultimo anno gli insegnanti di sostegno sono aumentati di numero, facendo ancora più sentire la mancanza di tanti docenti specializzati. A sostenerlo è l’Istat, attraverso il Report “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità”, che si pone l’obiettivo di rilevare le risorse, le attività e gli strumenti di cui si sono dotati i singoli plessi scolastici per favorire l'inserimento scolastico degli alunni disabili: dallo studio nazionale risulta “che nell’anno scolastico 2020/2021 i docenti di sostegno in servizio nelle scuole italiane sono stati oltre 191mila – poco più di 184mila nella scuola statale (fonte Miur) e circa 7mila nella scuola non statale (fonte Istat) - in crescita di oltre 8mila rispetto all’anno scolastico precedente (+4,4% registrato quasi esclusivamente nella scuola statale)”.



In media, almeno uno ogni tre insegnanti di sostegno che hanno affiancato uno o più alunni disabili per tutta o una parte dell’anno non sono specializzati: una percentuale che al Nord diventa quasi di un insegnante su due. In tutto i prof non specializzati sono oltre 65mila. Rimane da risolvere il problema della copertura immediata di tutte le cattedre: oltre il 20% rimangono vuote almeno fino a metà ottobre, arrivando ad assegnare il supplente annuale con grave ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico.
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Aspiri al ruolo di Dirigente scolastico? Per raggiungere un nuovo traguardo professionale è necessario prepararsi con largo anticipo ed acquisire le numerose conoscenze e competenze che servono per fare la differenza nelle prove selettive.

Il Ministero dell’istruzione ha diffuso alcune settimane fa, attraverso un’informativa, alcune anticipazioni in merito al prossimo concorso per dirigenti scolastici

Il reclutamento sarà su base regionale, non nazionale come l’ultimo bandito nel 2017. L’obiettivo è avere le graduatorie pronte per le assunzioni del 2023/24.

Sarà un concorso selettivo per titoli ed esami; la novità eclatante è che non saranno più previsti il corso di formazione ed il tirocinio. In altre parole, chi vincerà la procedura, sarà immediatamente un Dirigente scolastico; naturalmente l’anno di prova è confermato e non ha nulla a che vedere con il corso/tirocinio.

Tutto ciò lo si deduce dall’articolo 2, comma 1, lett a) del Decreto Legge n. 126/2019.



Il 13 dicembre abbiamo trasmesso il webinar “In arrivo il nuovo concorso per Dirigenti Scolastici - Management, dirigenza e leadership nella scuola dell'autonomia”
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Si comunica che dal 17 gennaio 2022 i nuovi giorni ed orari di risposta telefonica per la provincia di Vicenza sono i seguenti:
martedì, giovedì e venerdì dalle 15:30 alle 17:30.
Rimangono attivi l'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e il numero di telefono 3453302370.

Nuovo appuntamento con i seminari di legislazione scolastica organizzati da Anief.
Prossima data per il Veneto:

- lunedì 24 gennaio dalle ore 8:00 alle ore 11:00

Il seminario è rivolto al personale scolastico e dà diritto all'esonero dal servizio (previa richiesta al dirigente ed espressa concessione).

E' possibile scaricare la locandina con il link per la registrazione all'evento.

Argomenti trattati:
*Organici
* Contrattazione
* Reclutamento
* Sicurezza
* Obbligo vaccinale
* Mobilità
* Pensioni
* Indennità
* Formazione
* Sostegno e Pei
* Educazione Motoria Scuola Primaria

I termini di adesione dei seguenti ricorsi, promossi da Anief, Radamante ed UDIR, sono prorogati di alcuni giorni.
E' possibile ancora aderire previa registrazione a portale ed iscrizione.

ANIEF
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE PERSONALE SCOLASTICO - scadenza 10/01/2022
https://anief.org/ricorsi/obbligo-vaccinale/ricorso?id=1256:ricvaccino&cid=142:obbligo-vaccinale


GDL - RICORSO CONTRO LE SOSPENSIONI DA OBBLIGO VACCINALE - scadenza 30/01/2022
https://anief.org/ricorsi/obbligo-vaccinale/ricorso?id=1257:sospensioni-obbligo-vaccinale&cid=142:obbligo-vaccinale


RADAMANTE
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE PER TUTTE LE CATEGORIE - scadenza 10/01/2022
https://radamante.org/index.php?option=com_anief&view=ricorso&id=49:ricorso-contro-obbligo-vaccinale-per-tutte-le-categorie-di-lavoratori&cid=69:obbligo-vaccinale&Itemid=983


UDIR
TAR - RICORSO CONTRO OBBLIGO VACCINALE DIRIGENTI SCOLASTICI - scadenza 10/01/2022
https://www.udir.it/iscrizione-ricorsi/ricorso-contro-obbligo-vaccinale-dirigenti-scolastici.html?view=ricorso&id=44:ricorso-obbligovac-ds&cid=78:obbligo_vaccinale

Copia ed incolla o clicca sul link dedicato

Il 2021 è alle spalle: è stato un anno difficile, contrassegnato ancora da Covid, con le scuole costrette a ricorrere spesso alla didattica a distanza, ma soprattutto con il Governo che non è stato in grado di mettere nelle condizioni migliori i docenti e il personale scolastico per garantire le lezioni in presenza.
Anief nel corso degli ultimi 12 mesi ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per pungolare il legislatore nell’assicurare una didattica comunque di qualità, ma anche per difendere i diritti dei lavoratori, docenti e Ata, precari e di ruolo, che mai come in questo periodo di pandemia hanno pagato il conto di norme sbagliate e di un contratto di categoria da rivedere in molte parti.
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Il Ministero dell'Istruzione ha fornito alle scuole le prime indicazioni relative alla proroga dei contratti dei docenti e ATA assunti in più per la gestione dell'emergenza sanitaria.
il Ministero dell'Istruzione ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota n. 1376 del 28 dicembre 2021 con le prime indicazioni relative alla proroga dei contratti dell’organico docente e ATA assunto in più, a settembre, per la gestione dell’emergenza sanitaria.
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Anche la Corte Costituzionale sostiene la tesi del sindacato: assumere a tempo indeterminato serve a contrastare l’abuso dei contratti a termine. La posizione è giunta con la sentenza 250/21 del 21 dicembre scorso, con cui i giudici sono intervenuti in ordine a una questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale del Lavoro di Massa, su un contenzioso riguardante rapporti di lavoro con contratti di somministrazione presso le pubbliche amministrazioni. Secondo Orizzonte Scuola, la sentenza della Corte contiene alcuni “principi che possono essere in linea generale di riferimento anche per la scuola. dove la stabilizzazione pare ad oggi essere un miraggio”. Inoltre, la Corte aveva già chiarito con un’altra sentenza, la n. 89 del 2003, che la diversificazione, tra il settore pubblico e il settore privato, della disciplina dei rimedi dell’inosservanza delle regole imperative sul contratto di lavoro a termine non si traduce in una illegittima e discriminatoria riduzione della tutela attribuita al pubblico dipendente. Ne consegue che quella di assumere in ruolo il personale “altro non è che una questione di volontà politica che il legislatore dovrebbe raccogliere”: pertanto l’immissione in ruolo “sarebbe costituzionale, legittima e rispettosa dello Stato di diritto, cosa che il precariato ripetuto negli anni non lo è”.
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"Con l'antidemocratico voto di fiducia imposto dal Governo, arriva a poche ore dalla scadenza il sì definitivo della Camera alla Legge di Bilancio 2022: in questo modo - dopo che prima di Natale avevamo assistito all'approvazione del testo a Palazzo Madama - la manovra finanziaria diventa legge dello Stato, con 355 i favorevoli e 45 contrari. Se a livello parlamentare le decisioni imposte dall'esecutivo sembrano riscuotere consensi, almeno per quel che riguarda la Scuola tra il personale, gli studenti e le famiglie c'è tanto rammarico e un'alta dose di dissenso: ancora una volta, l'Istruzione è stata messa all'angolo. Siamo delusi e amareggiati - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché contro questa Legge di Bilancio avevamo espresso tutte le nostre remore. Abbiamo anche fatto uno sciopero, lo scorso 10 dicembre, e proposto prima 31 emendamenti in Senato e nei giorni scorsi altri 11 alla Camera. Ma è stato tutto quasi inutile e tra qualche giorno, con il ritorno in classe, ce ne accorgeremo. Tranne qualche lieve modifica, come l'introduzione incompleta dell'attività motoria alla primaria (perché solo nelle classi quarte e quinte?), il prolungamento dei contratti Covid (perché solo fino al 31 marzo 2022?), il riconoscimento dell'indennità di sede (perché solo nelle piccole isole?), alla fine l'impianto normativo rimane quello ampiamente incompleto del Governo".
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Cresce lo sconcerto per le ultime precisazioni fornite dal ministero dell’Istruzione riguardo l’obbligo vaccinale applicato dal 15 dicembre anche al lavoratore “assente dal servizio” per ferie o malattia: la Nota n. 1929, prodotta poche ore fa e firmata dal capo dipartimento Stefano Versari, prevede infatti la deroga all’obbligo solo per docenti, Ata e dirigenti “che non svolgono la propria prestazione di lavoro presso le istituzioni scolastiche” oppure “perché fruiscono di aspettative e congedi che comportano l’astensione piena e continuativa dalle attività lavorative a scuola” o ancora perché “versano nelle condizioni di infermità”.
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Quali sono gli argomenti su cui i lavoratori della scuola chiedono con maggiore insistenza un intervento legislativo? La mobilità bloccata del personale scolastico, a partire da quella dei neo-assunti, ma anche le assunzioni da cambiare, le abilitazioni e specializzazioni da riattivare, la riduzione della burocrazia nella professione e attribuzione di tutte le ore di sostegno agli allievi disabili, la questione stipendiale e delle mancate indennità, la riforma dei profili professionali, l’anticipo pensionistico, la riapertura dei plessi chiusi, l’aumento delle quote di PIL da destinare alla scuola, la riduzione del numero di alunni per classe e la revisione delle norme a scuola per contrastare il Covid. Le emergenze sono state individuate durante il Talk Pulser Anief – Cisal – Cesi tenuto oggi dal segretario generale Anief Daniela Rosano e moderato dalla dottoressa Sabrina Pellerito, vice presidente Com. SOC Cesi, durante il quale sono stati presentati i risultati dell'inchiesta pubblica sulla scuola italiana e il pilastro europeo dei diritti sociali realizzata dalle stesse organizzazioni sindacali.
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Per superare la legge Fornero con “Opzione Tutti”, l’uscita anticipata dal lavoro che il Governo propone ai sindacati consapevole che fa comodo solo ai conti dello Stato: applicando il sistema di calcolo interamente contributivo, chi governa il Paese vorrebbe arrivare a tagliare, a coloro che chiedono di lasciare l’occupazione qualche anno prima, magari anche con quattro decenni di contributi versati, anche più di un terzo l’assegno di quiescenza. Che corrispondono ai 600 euro in meno di Opzione Donna. La proposta dell’Esecutivo che fa capo al professore Mario Draghi verrà rilanciata oggi ai sindacati: viene considerata infatti dal Governo come un buona forma di “flessibilità in uscita sostenibile per i conti pubblici”.

“Sulle pensioni è il caso di dire che la toppa che il Governo vuole mettere è forse peggiore del buco creato dalla riforma Monti-Fornero”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Pensare di introdurre dei tagli alla pensione fino al 35%, significa volere bruciare una fetta consistente dei contributi regolarmente versati dai lavoratori. Per noi è una ‘polpetta avvelenata’ che rimandiamo subito indietro”. Il sindacalista autonomo, quindi, rilancia la proposta dell’Anief: “Dopo ‘Quota 100’ ci aspettavamo un provvedimento analogo, e parallelamente l’inclusione del personale scolastico tra quelli più a rischio burnout: lo dicono le statistiche sulle patologie, purtroppo anche tumorali, che però il ministero di competenza si guarda bene dal rendere pubbliche. L’Ape Sociale allargato ai maestri della scuola primaria, dopo quelli dell’infanzia, in larga parte donne, è un’ammissione di presa di coscienza. Che rende ancora più grave l’esclusione degli insegnanti della secondaria dall’anticipo pensionistico a 63 anni con 38 anni di contributi e senza riduzioni sostanziali dell’assegno. Ecco perché Anief rilancia ‘Quota 98’ per tutti i dipendenti della scuola e il riscatto gratuito della laurea: in questo modo – conclude Pacifico - si darebbe un’opportunità a ultra 60enni che alla scuola hanno dato tutto, oltre che di svecchiare la categoria”.
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“Le nostre scuole – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a proposito dell’ipotesi di maxiemendamento senza approvare alcuna modifica parlamentare – hanno bisogno estremo di ulteriori finanziamenti, a cominciare da quasi 200 milioni per salvare i 14mila Ata Covid che in piena emergenza pandemica altrimenti tra dieci giorni verrebbero licenziati. Come occorre cancellare i vincoli alla mobilità del personale e allargare a tutte le classi della primaria l’educazione fisica affidata per due ore a settimana a docenti specializzati. Sono, tra l’altro, provvedimenti su cui tutta la maggioranza si è detta d’accordo. Poi, sempre per la Scuola, ci sono molti altri nodi da sciogliere: le classi pollaio, gli organici all’osso, le scuole tagliate e da ripristinare, il tempo scuola di aumentare. Sullo sfondo, infine, c’è il rinnovo del contratto che non può essere liquidato con 4 miseri euro a dipendente, che poi non andranno nemmeno a tutti. Anche noi vogliamo la Scuola al centro degli interessi del Paese, ma per davvero: non solo a parole”, conclude il presidente Anief.
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Gli esiti della campagna mediatica e le conclusioni del progetto Pulser saranno resi pubblici durante il Talk in programma domani, 20 dicembre, dalle ore 18 alle ore 19, con il segretario generale Anief Daniela Rosano. Modererà l’incontro la dottoressa Sabrina Pellerito, vice presidente Com. SOC Cesi: l’evento di domani verrà trasmesso in diretta sul canale ufficiale Facebook del sindacato Anief.

“Domani – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si svolgerà l'ultimo incontro di presentazione del progetto Pulser, durante il quale verranno anche resi noti i risultati dell’inchiesta pubblica sugli argomenti trattati durante gli incontri e della campagna mediatica sugli stessi temi, sui quali è stato realizzato anche un sondaggio on-line, attraverso un questionario predisposto dal nostro giovane sindacato rappresentativo, al quale hanno risposto un alto numero di cittadini e addetti ai lavori. Tutto il materiale raccolto sarà presto anche presentato all'Accademia europea della Cesi, così da poterlo mettere a disposizione, come fonte aggiornata, del dibattito europeo sul miglioramento della formazione dei giovani, con tutte le problematiche che ha prodotto la pandemia da Covid19. Il fine ultimo – conclude Pacifico - è rendere la nostra società più giusta, equa e solidale realizzando una migliore attuazione possibile del pilastro europeo dei diritti sociali”.
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Mercoledì 22 dicembre ci sarà l'assemblea nazionale promossa da Anief per il personale educativo. Introdurrà l'evento il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico. I relatori saranno Marco Bencivenga, Anief Salerno, e Vincenzo Pazienza, Anief Foggia. Durante la diretta verranno trattati tanti argomenti e sarà presentato anche il calcolatore per quantificare le differenze retributive. Per registrarsi e seguire l’evento basta cliccare al seguente link

Leggi il comunicato integrale e scarica la locandina dell'assemblea nazionale Anief per il personale educativo.

I mancati investimenti e il rinnovo del contratto della scuola che tarda ad arrivare sono tra i temi centrali che hanno portato oggi in piazza i lavoratori della scuola, assieme a tanti studenti, per dire no alla Legge di Bilancio in via di approvazione. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “alla scuola manca un miliardo per adottare gli aumenti già previsti per gli altri comparti”. Intervistato da Orizzonte Scuola Live, il sindacalista, dopo avere sfilato per le vie della capitale e manifestato davanti al ministero dell’Istruzione, ha detto che “giungono voci che per la scuola potrebbero arrivare 200 milioni di euro: in questo caso si tratterebbe di 12 euro lordi a lavoratore. Non scherziamo – ha avvertito il sindacalista - perché la scuola merita rispetto, questo è lo slogan di oggi dell’Anief, e non si possono continuare a lasciare gli stipendi 13 punti sotto l’inflazione”.
Leggi il comunicato integrale

Il sindacato rappresentativo Anief ha oggi comunicato lo sciopero di tutti i dipendenti della scuola: per l’intera giornata di venerdì 10 dicembre, potrà non svolgere attività lavorativa tutto il personale - docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato – in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l'infanzia, oltre che dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, di quelli regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore.
Leggi i motivi dello sciopero.

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