Tutte le notizie

° 25 Novembre: Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione, per educare alle pari opportunità e alla prevenzione e contrasto della violenza sulle donne.
Il MIUR, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri svilupperanno una serie di iniziative e campagne di sensibilizzazione sul tema, rivolte alle scuole e agli studenti; hanno altresì attivato il Servizio telefonico di pubblica utilità 1522, a sostegno delle donne vittime di violenza, e un nuovo spazio web (www.noisiamopari.it) nel quale saranno raccolti materiali didattici e progetti realizzati da scuole e associazioni sui temi delle pari opportunità.

° Tempo pieno nella scuola primaria
Riportiamo alcuni dati emersi in un seminario tenutosi a Milano per iniziativa della Cisl-scuola, della Flcgil di Milano e di Scuolaoggi.
A cominciare dall’anno scolastico 2007/2008 v’è stato un aumento costante delle classi a tempo pieno: nel 2007/08, le classi a tempo pieno erano 33.224 (con percentuale nazionale del 24,15%); nell’anno in corso sono 39.735 (con percentuale nazionale del 30 %). La distribuzione regionale, tuttavia, è parecchio difforme: Basilicata e Lombardia risultano essere le regioni virtuose (con oltre il 47% di classi a tempo pieno); Campania e Sicilia risultano le meno virtuose (con poco più del 7%).

° Viva sollecitudine per la Scuola (non statale)
Le grandi manovre elettorali sono iniziate; si sa, occorre posizionarsi al “centro”.
La Commissione Bilancio ha approvato un emendamento al ddl Stabilità proposto dall’on. Simonetta Rubinato (Pd): consente di sboccare i pagamenti (223 milioni) dei Comuni alle scuole paritarie. E ciò dopo che il Governo ha ridotto il numero delle scuole pubbliche, e adesso lesina sul Fondo di istituto, sugli “inidonei”, sugli insegnanti soprannumerari e sulle assunzioni del personale ATA.

° Permessi al familiare che assiste un lavoratore con disabilità
Con il Parere n. 44274 del 5 novembre 2012, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha precisato che il familiare che assiste un lavoratore con disabilità può fruire dei permessi lavorativi ex art. 33 della Legge 104/1992 anche, in via straordinaria, in giorni diversi da quelli in cui ne fruisce l’assistito. Riportiamo un passo del Parere.
« […] La situazione ordinaria è che le giornate fruite come permesso […] coincidano, ma ciò non esclude che qualora il lavoratore che assiste il disabile abbia la necessità di assentarsi per svolgere attività, per conto del disabile, nelle quali non è necessaria la sua presenza, il primo possa usufruire dei permessi anche nelle giornate in cui la persona disabile si rechi regolarmente al lavoro».
(http://www.superando.it - 18/11/2012)

° Nel sito RAI, un video documenta lo stato di abbandono delle scuole nel Sud Italia
Sono immagini tratte dalla trasmissione, di Gloria De Simoni, ‘La scuola non è uguale per tutti’, mandata in onda da "TG2 - Dossier", lo scorso 17 novembre.
Cosa hanno in comune gli studenti dell'Istituto tecnico Pilati di Cles, vicino Trento -aule e palestra impeccabili, registri elettronici, computer portatili in comodato d'uso- con i loro coetanei del Professionale Marconi di Canicatti'stipati in un un garage adibito a scuola? Davvero poco. Se il panorama scolastico nazionale è problematico, al sud la situazione è drammatica. La scuola in Italia non è uguale per tutti, neanche per i docenti. Alla stazione di Villa Literno, vicino Caserta, ogni giorno un gruppo di insegnanti parte per Roma, in attesa della chiamata di una scuola. Al concorso indetto dal governo trecentomila docenti senza cattedraogni giorno un gruppo di insegnanti parte per Roma, in attesa della chiamata di una scuola. Al concorso indetto dal governo trecentomila docenti senza cattedra si contenderanno gli undicimila posti a disposizione. Decine di migliaia sopravviveranno con le supplenze. Ma istruzione e lavoro non erano diritti costituzionali ?
(Fonte: www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE - 18 novembre 2012)l

° Il MIUR formerà le commissioni giudicatrici dopo la prova preselettiva.
I requisiti culturali che potranno essere accertati in sede di concorso a cattedre sono così elencati nel D.M. n.80/2012. Riportiamo parte dell’All.3 “Avvertenze generali”.
I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia, primaria, e per gli istituti secondari di I e II grado, devono essere in possesso dei deguenti requisiti culturali e professionali:
- Sicuro dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento. - Conoscenza critica delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici per poter individuare gli itinerari donei per una efficace mediazione didattica, impostare e seguire una coerente organizzazione del lavoro, adottare opportuni strumenti di verifica de l'apprendimento, di valutazione degli alunni, miglioramento continuo dei percorsi messi in atto. - Conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interattivi per la gestione della classe; conoscenza della sitografia di ambito disciplinare e delle biblioteche online, cui far ricorso anche per il proprio aggiornamento culturale e professionale. - Conoscenza dei principali strumenti didattici delle discipline di riferimento (libri di testo, sussidi e tecnologie informatiche della comunicazione) e dei criteri per valutarli. - Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo e della psicologia dell'educazione. - Conoscenze approfondite pedagogico-didattiche che consentano di attivare la relazione educativa al fine di promuovere apprendimenti significativi e in contesti interattivi in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico, e con l’intera comunità professionale della scuola; capacità di progettazione curriculare. - Competenze sociali, relative all'organizzazione dell'apprendimento, alla gestione di gruppi e alle relazioni interpersonali, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti che agiscono nella scuola. - Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all'attuazione di una didattica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione alle disabilita, ai disturbi specifici dell’apprendimento e ai bisogni educativi speciali, anche all’interno di classi multiculturali. - Conoscenza delle problematiche legate alla continuità didattica e all’orientamento. - Padronanza delle tematiche legate alla valutazione (sia interna sia esterna), anche con riferimento alle principali ricerche comparative internazionali e alle rilevazioni nazionali (INVALSI); - conoscenza delle prospettive teoriche riferite alla valutazione e all’autovalutazione, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico, dei gruppi di lavoro e delle persone (studenti e docenti). - Conoscenza approfondita delle Indicazioni nazionali vigenti per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo e per i licei, e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, anche in relazione al ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti all’interno dei profili delle competenze. - Conoscenza della legislazione e della normativa scolastica con particolare riferimento ai seguenti temi: a) L’evoluzione storica della scuola italiana; b) La Costituzione italiana e le linee essenziali dell’ordinamento amministrativo dello Stato; c) L’autonomia scolastica e l’organizzazione amministrativa del sistema scolastico; d) Le competenze degli enti locali territoriali; e) Gli ordinamenti scolastici; f) Il governo, la gestione della singola scuola e le funzioni degli organi collegiali; g) Le reti e le associazioni di scuole; h) Lo stato giuridico del docente e il contratto di lavoro; i) La promozione della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione nella scuola; l) La formazione in servizio; m) Invalsi e Indire. - Conoscenza dei documenti europei in materia educativa recepiti dall’ordinamento italiano (es. Quadro Europeo delle Qualifiche e relative definizioni di competenza, capacità e conoscenza; competenze chiave) anche in riferimento alle differenze di genere e alle pari opportunità; conoscenza della dimensione europea dell’educazione (cooperazione ed opportunità educative, programmi di partenariati transnazionali, scambi/mobilità di docenti e studenti). - Conoscenza di una lingua straniera comunitaria al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere. - Competenze digitali inerenti l’uso e le potenzialità delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

° Profumo vuole lasciarci in dono il “Patto per la scuola”.
Si intravedono quelle che, nella prossima legislatura, potrebbero essere le propaggini del ministero Profumo: revisione dell’orario dei docenti, flessibilità, valutazione dei docenti. Riportiamo da A.M.Bellesia, La Tecnica della Scuola.

“…. Il ministro Profumo pare intenzionato a lasciare in eredità un “lavoro preliminare” che tratteggi la sua idea di scuola “moderna ed europea”. Appena cancellato, per ora, il comma del DdL di stabilità sulle 24 ore, si moltiplicano gli interventi sulla stampa nazionale per rivedere l’orario, valutare e compensare diversamente la qualità del lavoro dei docenti…Il docente oggi presta il suo lavoro di pubblico dipendente misurabile solo in ore: classe, supplenze, obblighi connessi e compiti vari. In futuro sarà richiesta più flessibilità, per fare altre ore di scuola o dopo scuola, e magari per realizzare il sogno del “centro civico, culturale, teatrale, ludico” tanto caro al ministro Profumo…”.
(Fonte: tecnicadellascuola.it – 16 novembre 2012)

° Nuove modalità di certificazione della contrattazione integrativa
Nel numero di novembre del suo periodico digitale, Pietro Persiani si sofferma sulla Circolare MEF n. 21, 19 luglio 2012. Di seguito ci limitiamo al sommario e a pochi cenni, rimandando a: www.governarelascuola.it
1-LE INNOVAZIONI DEL D.LGS 150/2009. Il D.Lgs 150/2009 ha innovato profondamente la legislazione previgente, anche in tema di certificazione della contrattazione integrativa, procedendo ad una nuova formulazione delle disposizioni del D.Lgs 165/2001.
2-LE RELAZIONI DA ALLEGARE ALLA CONTRATTAZIONE. Il D.Lgs 165/2001 stabilisce che la contrattazione integrativa debba essere certificata sulla base di due Relazioni, una illustrativa ed una tecnico-finanziaria, che vanno formulate secondo degli schemi predisposti dal MEF in accordo con la Funzione Pubblica (Allegato alla Circolare MEF n. 21 del 19.07.2012).
3-LA RELAZIONE ILLUSTRATIVA. E’ composta da 2 moduli, la cui compilazione è obbligatoria: -“Illustrazione degli aspetti procedurali e sintesi del contenuto del contratto”; -“Illustrazione dell’articolato del contratto e attestazione della compatibilità con i vincoli derivanti da norme di legge e di contratto nazionale; modalità di utilizzo delle risorse accessorie; risultati attesi in relazione agli utilizzi del fondo ed all’erogazione delle risorse premiali; altre informazioni utili”.
4-LA RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA. E’ composta da quattro moduli: - “Costituzione del Fondo per la contrattazione integrativa”; - “Definizione delle poste di destinazione del Fondo per la contrattazione integrativa”;- “Schema generale riassuntivo del Fondo per la contrattazione integrativa”; - “Compatibilità economico-finanziaria e modalità di copertura degli oneri del Fondo con riferimento agli strumenti annuali e pluriennali di bilancio”.
BOZZA DI RELAZIONE ILLUSTRATIVA. Modulo 1 – Scheda. Modulo 2- Illustrazione dell’articolato del contratto. BOZZA DI RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA. Modulo 1 – La costituzione del Fondo. Modulo 2 – Destinazione delle diverse poste del Fondo. Modulo 3 – Confronto con l’anno precedente. Modulo 4 – Compatibilità degli oneri con le risorse disponibili.

° Le Olimpiadi di statistica
La Società Italiana di Statistica le ha bandite anche per questo anno scolastico; sono rivolte agli studenti del IV e V anno delle scuole secondarie di secondo grado. La competizione prevede due categorie di partecipanti: la prima riguarda gli studenti che frequentano corsi specifici di statistica, mentre la seconda riguarda studenti che studiano la statistica nei corsi di matematica. La S.I.S. mette a disposizione di ciascuna delle categorie anzidette un premio pari a 1.000 euro da assegnare agli Istituti di appartenenza dei vincitori. Le Istituzioni Scolastiche interessate dovranno individuare un insegnante referente con l’incarico di seguire tutte le procedure necessarie alla partecipazione alle Olimpiadi di Statistica. L’iscrizione degli studenti alla competizione deve essere effettuata online entro il 14 gennaio 2013 compilando il modulo apposito nel sito della Società Italiana di Statistica (www.sis-statistica.it/olimpiadi). Il bando e il regolamento delle Olimpiadi sono consultabili nel sito istituzionale del MIUR, allegati alla Nota prot.n.7410 del 14 novembre 2012.

° Commissioni giudicatrici concorso
Riportiamo un comunicato emesso dal Ministero lo scorso 14 novembre.
“Si comunica che i provvedimenti relativi alle modalità di formazione delle commissioni giudicatrici del concorso per il reclutamento del personale docente stanno completando il loro percorso di perfezionamento. Pertanto, le domande degli aspiranti presidenti e commissari non potranno essere presentate prima della pubblicazione della relativa Ordinanza Ministeriale . Di conseguenza, le notizie diffuse in questi giorni circa le date di inizio e termine della procedura di acquisizione delle domande sono destituite di fondamento“

° Abbandoni nella Scuola dell’obbligo.
Il presidente dell’Istat rimarca con preoccupazione l’incidenza degli abbandoni scolastici dei figli degli immigrati
“Il fatto che il 45% dei figli di immigrati lascia l’istruzione prima del tempo, a fronte del 15% degli italiani, rappresenta un dato preoccupante, visto l’andamento demografico. Ciò vuole dire che in Italia il futuro del capitale umano è a rischio”. (Fonte: Il Messaggero - 12/11/2012)

 

° Istruzione e formazione professionale in carcere
Firmato un Protocollo d'Intesa tra i ministeri della Istruzione e della Giustizia

Obiettivo del Protocollo - che avrà una durata di tre anni - è organizzare percorsi di istruzione e formazione modulari e flessibili attraverso cui i detenuti possano acquisire, o recuperare, abilità e competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro. Nei percorsi formativi sarà utilizzato un corredo didattico strumentale moderno (con attrezzature tecnologiche avanzate che onsentano collegamenti virtuali tra carcere e mondo esterno); all’interno degli istituti penitenziari saranno potenziate le mediateche e saranno allestiti laboratori, quali ad esempio quelli per l’insegnamento dell’Italiano dedicati specificamente ai detenuti stranieri e/o nomadi. A conclusione di ogni anno scolastico e formativo, e nel rispetto delle normative vigenti, potranno essere attivati stage presso aziende, enti pubblici e privati e associazioni per almeno il 10% dei partecipanti alle attività educative, purché abbiano seguito con continuità e profitto l’intero percorso formativo.

° Responsabilità per incidenti a scuola
La sentenza n.19160/2012della Cassazione precisa l’ambito della responsabilità del MIUR per incidenti che occorrano agli alunni. Riportiamo da Latecnica della scuola

L'obbligo della scuola di vigilare sulla sicurezza e sulla incolumità degli scolari sussiste dentro gli edifici scolastici, e non sulle scale esterne di ingresso; sullo stato di uso di queste è, però, da considerare l’eventuale responsabilità di chi ne ha la custodia (in genere, l’ente locale). La responsabilità delle scuole, e per esse del MIUR, non si estende agli ambiti e agli orari (nel caso sollevato dal ricorrente, l’ingresso nell'edificio scolastico) nei quali il personale scolastico non è tenuto ad esercitare le proprie funzioni: “La scuola non è responsabile degli eventuali incidenti che capitano agli studenti sulle scale dell'istituto. Fintantoché l'alunno non e' dentro l'edificio, la responsabilità è di chi accompagna i ragazzi”. (FONTE: latecnicadellascuola.it – 07.11.2012)

° La riorganizzazione del MIUR, nel mirino della Spending review
Riportiamo le anticipazione, contenute in un articolo di Alessandra Ricciardi, di un decreto che, a breve, sarà presentato all’esame del Consiglio dei Ministri.
…. C'è chi a viale Trastevere si è portato avanti con l'attuazione della Spending review. E in particolare con la norma che impone di ridurre del 20% il contingente dei dirigenti. Non un semplice taglio di posti, ma una vera riorganizzazione dell'architettura del dicastero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Con accorpamenti di direzioni regionali che sul territorio prefigurano quelle macroregioni…. Lo schema di dpcm, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, è stato trasmesso per un primo esame al dicastero della funzione pubblica, dove il ministro Filippo Patroni Griffi sta gestendo il pacchetto complessivo dei tagli agli organici di stato ed enti parastatali. Il decreto è atteso al consiglio dei ministri nel giro di un paio di settimane, per consentire di chiudere entro metà gennaio l'intera procedura, che prevede il passaggio in parlamento e presso il Consiglio di stato per i pareri. Le forbici di Profumo si abbattono sul dipartimento della Programmazione…. Soppressa la direzione degli Affari internazionali; …l'Internazionalizzazione passa allo Sviluppo della ricerca….. E poi le direzioni interregionali: l'Abruzzo annetterà il Molise, la Puglia avrà la gestione della Basilicata; al Friuli Venezia Giulia toccherà far capo al Veneto, la Liguria risponderà al Piemonte, l'Umbria alle Marche. Nulla si dice sulla fine che farà il  prsonale che è in servizio presso le attuali direzioni: esteranno presso gli uffici territoriali provinciali, anche questi destinati a confluire presso il entro unico di servizi, oppure dovranno essere trasferiti presso la nuova regione di titolarità? Poi c'è un effetto meno dirompente…: con l'entrata in vigore della nuova organizzazione, scatta lo spoils system, tutti gli incarichi generali decadranno e dovranno essere riassegnati….”

° Convegno scientifico–professionale: "I servizi alla persona e le figure pedagogiche"
Si terrà nella mattina del prossimo 17 novembre, in via Udine, 19 - a Trieste.
Lo organizza l’Unione Italiana Pedagogisti e la Scuola di Formazione Istituto ITARD, in partnership con il Centro Italiano Dislessia, e con la partecipazione della Comunità San Martino al Campo di Trieste. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.uniped.it

° Centri d’istruzione per gli adulti.
Imminente la pubblicazione del D.P.R. 4 ottobre 2012, “Regolamento Centri Provinciali Istruzione”. Eccone un abstract.

Art. 1 - Oggetto 1. Il presente regolamento detta le norme generali per la ridefinizione, graduale ai sensi dell’art.11, a partire dall’a.s. 2013/2014, dell'assetto organizzativo e didattico dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti ivi compresi i corsi serali (…) al fine di una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali… 2 3. (omissis). Art. 2 - Identità dei centri 1. I centri costituiscono una tipologia di istituzione scolastica autonoma, dotata dello specifico assetto didattico e organizzativo di cui agli articoli 4 e 5, articolata in reti territoriali di servizio, di norma su base provinciale, nel rispetto della programmazione regionale… 2. I centri realizzano un’offerta formativa finalizzata al conseguimento di titoli di studio (…). 3. 4. (omissis). 5. I centri possono ampliare l’offerta formativa, nell’ambito della loro autonomia e nei limiti delle risorse allo scopo disponibili e delle dotazioni organiche (…) nel rispetto delle competenze delle regioni e degli enti locali…. Art. 3 - Utenza 1. Ai centri possono iscriversi gli adulti anche stranieri che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del I ciclo di istruzione; (…) resta comunque ferma la possibilità per gli adulti stranieri in età lavorativa, anche in possesso di titoli di studio conseguiti nei Paesi di origine, di iscriversi ai percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana (…). 2. Ai centri possono iscriversi anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, ferma restando la possibilità, a seguito di accordi specifici tra regioni e uffici scolastici regionali, di iscrivere, nei limiti dell’organico assegnato e in presenza di particolari e motivate esigenze, coloro che hanno compiuto il quindicesimo anno di età. 3. 4. (omissis). Art. 4 - Assetto didattico 1. I percorsi di istruzione degli adulti sono riorganizzati in: a) i percorsi di istruzione di primo livello realizzati dai centri di cui all’articolo 2, sono finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del I ciclo di istruzione (…) b) i percorsi di istruzione di secondo livello, realizzati dalle istituzioni scolastiche di cui al comma 6, sono finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica; c) i percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, realizzati dai centri di cui all’art. 2 e destinati agli adulti stranieri di cui all’art. 3, nei limiti dell’organico assegnato, sono finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d’Europa. 2. 3. (omissis).4. I percorsi di primo livello relativi al primo periodo didattico di cui al comma 2, lett. a), hanno un orario complessivo di 400 ore (…). In assenza della certificazione conclusiva della scuola primaria, l’orario complessivo può essere incrementato fino ad un massimo di ulteriori 200 ore (…). 5. 6. 7. 8. 9. (omissis). Art. 5 - Assetto organizzativo 1. 2. 3. (omissis). Art. 6 - Valutazione e certificazione 1. La valutazione è definita sulla base del Patto formativo individuale (…) in modo da accertare le competenze degli adulti in relazione ai risultati di apprendimento attesi (…). 2. Il primo periodo didattico dei percorsi di primo livello e il terzo periodo didattico dei percorsi di secondo livello si concludono entrambi con un esame di Stato (…). 3. 4. 5. 6. 7. (omissis). Art. 7 - Organi collegiali dei centri 1. (omissis). 2. Fino alla costituzione del consiglio di istituto e della giunta esecutiva le relative funzioni sono svolte dal commissario straordinario nominato dal direttore generale dell’USR senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Art. 8 - Gestione amministrativo-contabile 1. 2. (omissis). Art. 9 - Dotazioni organiche 1. 2. 3. 4. 5. 6. (omissis). Art.10 - Monitoraggio e valutazione di sistema 1. I percorsi di istruzione di cui al presente regolamento sono oggetto di costante monitoraggio da parte del Miur, anche attraverso l’INDIRE. 2. I risultati di apprendimento dei percorsi di cui al presente regolamento sono oggetto di valutazione periodica da parte dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo e di istruzione. 3. Il Ministro presenta al Parlamento, ogni tre anni, un apposito rapporto sui risultati del monitoraggio sui percorsi di istruzione di cui al presente regolamento e della valutazione dei risultati di apprendimento. Art.11 -Disciplina transitoria, abrogazioni e norme finali 1. L’attuazione del nuovo assetto organizzativo e didattico dei centri è graduale e, per l’anno 2012/2013, si realizza attraverso progetti assistiti a livello nazionale senza nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Tutti i centri territoriali per l’educazione degli adulti (…), e i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore di cui all’ordinamento previgente cessano di funzionare il 31 agosto 2015. 2. A partire dall’a.s. 2013/2014, le disposizioni del presente regolamento si applicano alle classi prime, seconde, terze e quarte dei corsi serali dell’istruzione tecnica, dell’istruzione professionale e dei licei artistici, al fine di rendere conformi gli ordinamenti dei corsi serali con quelli dei corsi diurni in vigore per le citate quattro classi dall’anno scolastico 2013/2014. 3. (omissis). 6. Dall’attuazione del presente regolamento non devono derivare nuovi, maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 7. 8. (omissis). 9. L’istituzione dei centri avviene esclusivamente in presenza di una corrispondente riduzione di ulteriori autonomie scolastiche (…). 10. 11. (omissis).

° Blocco dello stipendio, quanto ci costi !
La retribuzione degli statali si è ridotta in valore reale
Tra il 2010 e il 2012 i dipendenti hanno perduto 1.600E, in media, per erosione monetaria prodotta dall'inflazione (dato ARAN); nello stesso periodo le retribuzioni del settore privato (stipendio base più componenti accessorie) sono invece cresciute del 2,1 per cento. Il blocco dei rinnovi sarà prorogato per il biennio 2013-2014. (FONTE: ilsole24ore – 12 novembre).

° Una sentenza del Tribunale civile di Roma, in merito alle prove INVALSI
DD.SS. condannati (Sentenza N.16718 del 17/10/2012) per azione antisindacale.
Per consentire lo svolgimento delle prove INVALSI, i dd.ss. avevano sostituito i docenti scioperanti contro l’effettuazione delle prove. “La sentenza precisa che lo svolgimento delle prove INVALSI non è contemplato tra i casi di servizi pubblici essenziali che debbono essere comunque garantiti”. (FONTE: Osservatorio sull’integrazione – AIPD Nazionale – Scheda n.406 – 08.11. 2012)

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