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° Programma Pestalozzi di formazione continua. Candidature 2014
Le candidature devono essere inoltrate telematicamente all’Ufficio Scolastico della regione in cui presta servizio, entro il 31 luglio 2014. Può presentare domanda di partecipazione esclusivamente il personale scolastico in servizio a t.i..
Nell’ambito delle attività del settore di istruzione e formazione del Consiglio d’Europa, il “Programma Pestalozzi” offre al personale scolastico l’opportunità di partecipare a seminari, scuole estive e moduli di formazione europei. Obiettivi: diffondere la conoscenza dei differenti sistemi scolastici, di metodi innovativi d’insegnamento/apprendimento e di formazione in uso tra gli Stati Membri; ampliare gli orizzonti culturali e professionali mediante scambi di idee, delle migliori pratiche di insegnamento e dei materiali educativo-didattici; disseminare presso l’istituzione scolastica di appartenenza le esperienze e le conoscenze acquisite durante i corsi. I Dirigenti Tecnici, Scolastici e i Docenti di ogni ordine e grado che aspirino a partecipare alle selezioni regionali effettuate dalle SS.LL. devono possedere i seguenti requisiti di ammissione: - contratto a tempo indeterminato e superamento del periodo di prova; - svolgere a scuola (se Dirigenti Scolastici o docenti) l’effettivo servizio proprio della qualifica; - avere una o più certificazioni linguistiche di livello non inferiore a B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Sono esonerati dall’allegare tale certificazione i laureati in lingue e letterature straniere. Entro il 31 luglio 2014, i candidati dovranno inoltrare agli UU.SS.RR.: - domanda avente per oggetto Partecipazione al Programma Pestalozzi promosso dal Consiglio d’Europa. Selezioni 2014, e attestante i suddetti requisiti di accesso; - curriculum vitae (format europeo allegato); - certificazione linguistica attestante il livello di competenza di una o più lingue straniere, secondo i livelli del QCER (se non laureati in lingue e letterature straniere). Per partecipare alle attività del Programma Pestalozzi, i candidati selezionati dalle SS.LL. nel corrente anno 2014 potranno presentare la propria candidatura a partire dal mese di gennaio 2015, scegliendo nell’elenco del sito del Consiglio d’Europa - www.coe.int/pestalozzi - i seminari, le scuole estive e i moduli di formazione europei a cui proporsi in base al target group richiesto dal Paese ospitante e alle proprie motivazioni, competenze professionali e capacità linguistiche. Si precisa che, come previsto dal regolamento del Consiglio d’Europa, coloro che parteciperanno ad un’attività del Programma Pestalozzi in uno degli Stati Membri dovranno attendere due anni prima di presentare una candidatura per un nuovo corso. INFO: ttp://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-affari-internazionali//programma_pestalozzi. Per ogni chiarimento, rivolgersi alla dr.ssa Rita Renda (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 06 5849 2097) o alla prof.ssa Loredana Lombardi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 06 5849 2922).

° Renzi, il guerrigliero Việt Cộng è penetrato nel santuario della Rai. Ne uscirà vivo?
Sacrifici, i giornalisti non devono farne: perché – spiegano dal sindacato Rai - Renzi non è “il padrone”. Sguinzaglieranno i parlamentari ospiti fissi dei talk-show?
La tesi dell’USIGRai è che il premier, alla ricerca di coperture per il famoso bonus di 80 euro (che, speriamo, riuscirà ad estendere agli incapienti), stia “espropriando” di 150 milioni la RAI. A che cosa serva quel danaro, non importa. Il sindacato sospetta che Renzi, d’accordo con Berlusconi, voglia indebolire la RAI per favorire Mediaset… Ci sarà necessarior capire: perché il numero dei giornalisti RAI è di migliaia di unità; perché certi giornalisti, sempre gli stessi padroncini, debbano essere pagati con contratti d’oro; quanto ha succhiato la RAI, per lustri e lustri, alla fiscalità generale; perché alla RAI non bastano i soldi del canone, e invece altre TV non lo richiedono. In attesa di capire ciò, una cosa ci è già chiara: il motivo per cui ci suda la schiena quando il giornalista di turno fa la faccia contrita intervistando le famiglie che non arrivano alla IV settimana: cinismo e ipocrisia. Il ragionamento dell’USIGRai è: non pochi italiani non pagano il canone; Renzi gaccia un giro nelle tasche di questi:” Il presidente del Consiglio lascia impuniti gli evasori … Ci sono 500 milioni di euro evasi ogni anno dal canone” (http://www.usigrai.it – 15.05.2014). E se questi delinquenti evasori sono tra coloro che non arrivano alla IV settimana ? L’importante è blindare gli stipendi (e che stipendi !).

° Dispersione scolastica: Anche questo fenomeno conferma il gap nord-sud.
La “questione meridionale” resta confinata nelle ricerche degli studiosi
Le regioni che fanno segnare le percentuali più alte di dispersione scolastica sono: la Sardegna (36,2%), la Sicilia (35,2%), la Campania (31,6%), a fronte della media nazionale al 27%.

° Programma Pestalozzi di formazione continua. Candidature 2014
Le candidature devono essere inoltrate telematicamente all’Ufficio Scolastico della regione in cui presta servizio, entro il 31 luglio 2014. Può presentare domanda di partecipazione esclusivamente il personale scolastico in servizio a t.i..
Nell’ambito delle attività del settore di istruzione e formazione del Consiglio d’Europa, il “Programma Pestalozzi” offre al personale scolastico l’opportunità di partecipare a seminari, scuole estive e moduli di formazione europei. Obiettivi: diffondere la conoscenza dei differenti sistemi scolastici, di metodi innovativi d’insegnamento/apprendimento e di formazione in uso tra gli Stati Membri; ampliare gli orizzonti culturali e professionali mediante scambi di idee, delle migliori pratiche di insegnamento e dei materiali educativo-didattici; disseminare presso l’istituzione scolastica di appartenenza le esperienze e le conoscenze acquisite durante i corsi. I Dirigenti Tecnici, Scolastici e i Docenti di ogni ordine e grado che aspirino a partecipare alle selezioni regionali effettuate dalle SS.LL. devono possedere i seguenti requisiti di ammissione: - contratto a tempo indeterminato e superamento del periodo di prova; - svolgere a scuola (se Dirigenti Scolastici o docenti) l’effettivo servizio proprio della qualifica; - avere una o più certificazioni linguistiche di livello non inferiore a B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Sono esonerati dall’allegare tale certificazione i laureati in lingue e letterature straniere. Entro il 31 luglio 2014, i candidati dovranno inoltrare agli UU.SS.RR.: - domanda avente per oggetto Partecipazione al Programma Pestalozzi promosso dal Consiglio d’Europa. Selezioni 2014, e attestante i suddetti requisiti di accesso; - curriculum vitae (format europeo allegato); - certificazione linguistica attestante il livello di competenza di una o più lingue straniere, secondo i livelli del QCER (se non laureati in lingue e letterature straniere). Per partecipare alle attività del Programma Pestalozzi, i candidati selezionati dalle SS.LL. nel corrente anno 2014 potranno presentare la propria candidatura a partire dal mese di gennaio 2015, scegliendo nell’elenco del sito del Consiglio d’Europa - www.coe.int/pestalozzi - i seminari, le scuole estive e i moduli di formazione europei a cui proporsi in base al target group richiesto dal Paese ospitante e alle proprie motivazioni, competenze professionali e capacità linguistiche. Si precisa che, come previsto dal regolamento del Consiglio d’Europa, coloro che parteciperanno ad un’attività del Programma Pestalozzi in uno degli Stati Membri dovranno attendere due anni prima di presentare una candidatura per un nuovo corso. INFO: ttp://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-affari-internazionali//programma_pestalozzi. Per ogni chiarimento, rivolgersi alla dr.ssa Rita Renda (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 06 5849 2097) o alla prof.ssa Loredana Lombardi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 06 5849 2922).

° Renzi, il guerrigliero Việt Cộng è penetrato nel santuario della Rai. Ne uscirà vivo?
Sacrifici, i giornalisti non devono farne: perché – spiegano dal sindacato Rai - Renzi non è “il padrone”. Sguinzaglieranno i parlamentari ospiti fissi dei talk-show?
La tesi dell’USIGRai è che il premier, alla ricerca di coperture per il famoso bonus di 80 euro (che, speriamo, riuscirà ad estendere agli incapienti), stia “espropriando” di 150 milioni la RAI. A che cosa serva quel danaro, non importa. Il sindacato sospetta che Renzi, d’accordo con Berlusconi, voglia indebolire la RAI per favorire Mediaset… Ci sarà necessarior capire: perché il numero dei giornalisti RAI è di migliaia di unità; perché certi giornalisti, sempre gli stessi padroncini, debbano essere pagati con contratti d’oro; quanto ha succhiato la RAI, per lustri e lustri, alla fiscalità generale; perché alla RAI non bastano i soldi del canone, e invece altre TV non lo richiedono. In attesa di capire ciò, una cosa ci è già chiara: il motivo per cui ci suda la schiena quando il giornalista di turno fa la faccia contrita intervistando le famiglie che non arrivano alla IV settimana: cinismo e ipocrisia. Il ragionamento dell’USIGRai è: non pochi italiani non pagano il canone; Renzi gaccia un giro nelle tasche di questi:” Il presidente del Consiglio lascia impuniti gli evasori … Ci sono 500 milioni di euro evasi ogni anno dal canone” (http://www.usigrai.it – 15.05.2014). E se questi delinquenti evasori sono tra coloro che non arrivano alla IV settimana ? L’importante è blindare gli stipendi (e che stipendi !).

° Dispersione scolastica: Anche questo fenomeno conferma il gap nord-sud.
La “questione meridionale” resta confinata nelle ricerche degli studiosi
Le regioni che fanno segnare le percentuali più alte di dispersione scolastica sono: la Sardegna (36,2%), la Sicilia (35,2%), la Campania (31,6%), a fronte della media nazionale al 27%.

° PAS - Convenzione MIUR-Università degli Studi Roma Tre-CAFIS
L’ateneo attiverà Percorsi Abilitanti Speciali con modalità on line
In data 8 maggio u.s. l’Università Roma Tre ha emanato l’apposito bando nel quale vengono descritte le modalità ed i tempi di iscrizione a detti corsi. Il bando può essere letto anche nel sito del MIUR; riporta, in allegato, il Modello di domanda.

° Acquisizione dati sull’organico di diritto del personale educativo – a.s. 2014/15
Riportiamo dal comunicato ministeriale.
I termini di acquisizione delle disponibilità e di pubblicazione dei movimenti, fissati nell’O.M. n. 32 del 28.02.2014, sono stati rideterminati, con la nota n. 4226 del 30 aprile 2014, come segue: - il termine ultimo di comunicazione all’ufficio delle domande di mobilità e dei posti disponibili è il 23 maggio; - la pubblicazione dei movimenti è fissata al 4 giugno. Per la determinazione dell’organico del personale in oggetto, le funzioni sono disponibili fin dal 7 maggio, a: ORGANICO DI DIRITTO \ GESTIONE ISTITUZIONI EDUCATIVE \ GESTIONE U.S.P. \ ACQUISIZIONE E RETTIFICA. I dati vanno trasmessi al Sistema Informativo entro il 23 maggio 2014.

° Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione: Prova nazionale INVALSI
Diramate le istruzioni per le scuole sedi dell’esame nell’a.s. 2013/2014: Individuazione uffici e responsabili della ricezione, custodia e consegna dei pacchi.
La prova si terrà, in sessione ordinaria, il 19 giugno 2014. Si tratta della prova di Italiano e Matematica che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Il ministro è nuovo ma come in passato il punteggio che i candidati riporteranno nella prova peserà parecchio sul voto finale complessivo. E’ confermato anche il modello organizzativo adottato dall’INVALSI negli anni passati. Pertanto, il testo della prova sarà riprodotto in sede nazionale, in due fascicoli per ciascun candidato, e consegnato agli Uffici scolastici territoriali e/o alle “scuole polo”, in appositi pacchi, predisposti per ciascuna scuola sede di esame, contenenti i plichi per ogni classe. Ogni plico ordinario contiene due fascicoli per ogni candidato della classe, ed è racchiuso in un involucro di plastica sigillato; ogni plico speciale contiene prove in formato dedicato per disabili visivi. I plichi per disabili visivi verranno prelevati dai dd.ss. degli istituti sedi d'esame nei tempi, nei luoghi e secondo le modalità che saranno comunicati dagli UU.SS.TT. Per informazioni più dettagliate si può consultare il sito del MIUR e www.invalsi.it. Su http://www.invalsi.it/invalsi/statapp.php?page=snv12-13 si leggono i risultati delle prove dello scorso anno. Intanto, gli esperti dell’INVALSI stanno preparando, per il quinto anno dei corsi di istruzione secondaria di II grado, modelli alternativi di prove. Fervet opus, sotto gli auspici della nuova presidente Ajello che le prove le vuole “ben fatte”: «Alcune formulazioni sono troppo complicate. Ho provato a leggere le domande del test di seconda elementare, in alcuni casi ho dovuto leggerle due volte prima di capire la domanda. Non è ammissibile… Non si possono effettuare le prove sulla base di tranelli o furbizie. Non vanno rese più difficili i test ricorrendo a queste complicazioni… Sto già incontrando gli esperti per capire come all’interno del quadro delle indicazioni nazionali si possano mettere a punto delle prove ben fatte». In sostanza, tutto quando è stato detto, in chiave docimologica, da prestigiosi studios sulla improponibilità dei test, alla Ajello è entrato da un orecchio ed è uscito dall’altro. La neo presidente dell’INVALSI e la neo ministro Giannini non sembra abbiano riflettuto sugli effetti che questa attività di pseudo-valutazione, diretta da tecnici estranei alla scuola, sta producendo sulla didattica inducendo a barattare lo studio con pratiche mnemoniche funzionali alla prova INVALSI. E dire che da decenni, la scuola italiana – insegnanti e pedagogisti - ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle il nozionismo e per attivare metodiche idonee a suscitare negli alunni il pensiero autonomo e produttivo. Se fossimo personaggi della commedia plautina, potremmo esclamare: “Oleum et operam perdidi”. Non si tratta però di commedia, quanto di una controriforma ai danni dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento. Il MIUR autorizza l’ingerenza (illegittima), nella valutazione degli alunni, di personale estraneo all’attività didattica, e per questa operazione dirotta dalla Scuola milioni di euro della Scuola. L’INVALSI interviene in posizione sovra eminente, senza consultare le scuole per conoscerne la programmazione e gli obiettivi che (a norma del DPR 275/2009) ciascuna ha scelto come prioritari formalizzandoli nel POF. Si aggiunga che tra i milioni che sperpera per questa rilevazione, il MIUR non trova quanto basterebbe a designare i referenti in ciascuna scuola.

° PAS - Convenzione MIUR-Università degli Studi Roma Tre-CAFIS
L’ateneo attiverà Percorsi Abilitanti Speciali con modalità on line
In data 8 maggio u.s. l’Università Roma Tre ha emanato l’apposito bando nel quale vengono descritte le modalità ed i tempi di iscrizione a detti corsi. Il bando può essere letto anche nel sito del MIUR; riporta, in allegato, il Modello di domanda.

° Acquisizione dati sull’organico di diritto del personale educativo – a.s. 2014/15
Riportiamo dal comunicato ministeriale.
I termini di acquisizione delle disponibilità e di pubblicazione dei movimenti, fissati nell’O.M. n. 32 del 28.02.2014, sono stati rideterminati, con la nota n. 4226 del 30 aprile 2014, come segue: - il termine ultimo di comunicazione all’ufficio delle domande di mobilità e dei posti disponibili è il 23 maggio; - la pubblicazione dei movimenti è fissata al 4 giugno. Per la determinazione dell’organico del personale in oggetto, le funzioni sono disponibili fin dal 7 maggio, a: ORGANICO DI DIRITTO \ GESTIONE ISTITUZIONI EDUCATIVE \ GESTIONE U.S.P. \ ACQUISIZIONE E RETTIFICA. I dati vanno trasmessi al Sistema Informativo entro il 23 maggio 2014.

° Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione: Prova nazionale INVALSI
Diramate le istruzioni per le scuole sedi dell’esame nell’a.s. 2013/2014: Individuazione uffici e responsabili della ricezione, custodia e consegna dei pacchi.
La prova si terrà, in sessione ordinaria, il 19 giugno 2014. Si tratta della prova di Italiano e Matematica che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Il ministro è nuovo ma come in passato il punteggio che i candidati riporteranno nella prova peserà parecchio sul voto finale complessivo. E’ confermato anche il modello organizzativo adottato dall’INVALSI negli anni passati. Pertanto, il testo della prova sarà riprodotto in sede nazionale, in due fascicoli per ciascun candidato, e consegnato agli Uffici scolastici territoriali e/o alle “scuole polo”, in appositi pacchi, predisposti per ciascuna scuola sede di esame, contenenti i plichi per ogni classe. Ogni plico ordinario contiene due fascicoli per ogni candidato della classe, ed è racchiuso in un involucro di plastica sigillato; ogni plico speciale contiene prove in formato dedicato per disabili visivi. I plichi per disabili visivi verranno prelevati dai dd.ss. degli istituti sedi d'esame nei tempi, nei luoghi e secondo le modalità che saranno comunicati dagli UU.SS.TT. Per informazioni più dettagliate si può consultare il sito del MIUR e www.invalsi.it. Su http://www.invalsi.it/invalsi/statapp.php?page=snv12-13 si leggono i risultati delle prove dello scorso anno. Intanto, gli esperti dell’INVALSI stanno preparando, per il quinto anno dei corsi di istruzione secondaria di II grado, modelli alternativi di prove. Fervet opus, sotto gli auspici della nuova presidente Ajello che le prove le vuole “ben fatte”: «Alcune formulazioni sono troppo complicate. Ho provato a leggere le domande del test di seconda elementare, in alcuni casi ho dovuto leggerle due volte prima di capire la domanda. Non è ammissibile… Non si possono effettuare le prove sulla base di tranelli o furbizie. Non vanno rese più difficili i test ricorrendo a queste complicazioni… Sto già incontrando gli esperti per capire come all’interno del quadro delle indicazioni nazionali si possano mettere a punto delle prove ben fatte». In sostanza, tutto quando è stato detto, in chiave docimologica, da prestigiosi studios sulla improponibilità dei test, alla Ajello è entrato da un orecchio ed è uscito dall’altro. La neo presidente dell’INVALSI e la neo ministro Giannini non sembra abbiano riflettuto sugli effetti che questa attività di pseudo-valutazione, diretta da tecnici estranei alla scuola, sta producendo sulla didattica inducendo a barattare lo studio con pratiche mnemoniche funzionali alla prova INVALSI. E dire che da decenni, la scuola italiana – insegnanti e pedagogisti - ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle il nozionismo e per attivare metodiche idonee a suscitare negli alunni il pensiero autonomo e produttivo. Se fossimo personaggi della commedia plautina, potremmo esclamare: “Oleum et operam perdidi”. Non si tratta però di commedia, quanto di una controriforma ai danni dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento. Il MIUR autorizza l’ingerenza (illegittima), nella valutazione degli alunni, di personale estraneo all’attività didattica, e per questa operazione dirotta dalla Scuola milioni di euro della Scuola. L’INVALSI interviene in posizione sovra eminente, senza consultare le scuole per conoscerne la programmazione e gli obiettivi che (a norma del DPR 275/2009) ciascuna ha scelto come prioritari formalizzandoli nel POF. Si aggiunga che tra i milioni che sperpera per questa rilevazione, il MIUR non trova quanto basterebbe a designare i referenti in ciascuna scuola.

° Organico di diritto del personale docente di religione cattolica per l’a.s. 2014/15
Il decreto interministeriale sulla consistenza degli organici IRC sarà emanato dopo la chiusura (31 maggio p.v.) delle funzioni per l’acquisizione dei dati di organico.
Le funzioni sono descritte nel manuale utente, disponibile nel portale SIDI.

° Ministri che non conoscono e poco apprezzano la funzione docente
La Giannini ha ipotizzato l’“eventuale taglio di un anno per la scuola secondaria superiore” (con risparmio di 1.380 milioni di euro).
La Carrozza pensava l’aggiornamento obbligatorio per i professori le cui classi si collocassero sotto la media nazionale, nelle prove Invalsi (e che prove !). Profumo, ritenendo che i professori lavorassero poco a fronte dello stipendio (non conosceva o fingeva di non conoscere, i dati in area OCSE), vagheggiava di accrescerne l’orario di servizio; il Sorridente insediò un gruppo di studio per ridurre l’iter scolastico da 13 a 12 anni. Togli la maschera sul volto della Giannini e trovi quello della Carrozza. Togli la maschera a questa e vedi il sorriso eterno di Profumo; togli, togli… e vedi Monti (politico della corporazione degli economisti che accusava la categoria degli insegnanti di strumentalizzare gli alunni a fini “corporativi” !) o Gelmini (quella sul tandem con Tremonti)… Tutti fan della spending review, che i tagli li hanno cercato nella spesa per l’istruzione pubblica, senza vedere se, per caso, siano i malversatori delle caste a prosciugare l’erario. Decisori politici che non avendo specifica competenza ed essendo, in materia di istruzione e formazione, come pesci fuor d’acqua (né potrebbero essere onniscienti) hanno sparato “fuoco amico”. Giunti al MIUR, questi ministri dichiarano candidamente di non conoscere la Scuola. Considerando quanti problemi la Scuola ha, le imprese della Gelmini, di Profumo, della Carrozza e della Giannini richiamano l’immagine dei barconi in gurdite vasto. Tornando alla Giannini. 1). Il taglio. Segnaliamo una valutazione espressa da Giorgio Israel a proposito dell’ipotesi di accorciare l’istruzione secondaria: “Ci si pensi 10 volte prima di toccare medie e superiori… In Germania si sta tornando indietro rispetto all’accorciamento. Abbiamo martoriato istruzioni tecniche e professionali tra le migliori del mondo. È indispensabile potenziarle….”. Aggiungiamo un passo, a firma Eleonora Fortunato, che Orizzonte Scuola” riporta sotto il titolo: “In Italia si va verso i licei di 4 anni, negli Usa si sperimentano quelli da 6. Nascono i P-Tech, modello integrato di scuola, università e azienda” (www.orizzontescuola.it - 03.03.2014). “Sono anche dette ‘hollege’, dalla fusione tra high school e college, le nuove scuole superiori pubbliche americane che, con alle spalle sponsor come IBM, promettono una formazione spendibile e un buon successo lavorativo anche senza fare l’università. La prima P-Tech ha visto la luce nel 2011 a New York, ma ne stanno già per nascere altre 29. Un modello interessante che promuove la saldatura tra formazione professionale e istruzione secondaria di cui tanto si parla anche in Italia, ma che richiede anche non indifferenti investimenti economici, già stanziati in circa 730 milioni di euro dal Presidente Obama in persona. La svolta dovrebbe stare nell’associate's degree, il titolo di studio che ottiene chi frequenta un P-Tech (Pathways in Technology Early College High School), garanzia di un percorso che ha testato la preparazione teorica degli studenti sulle discipline più richieste nel mondo del lavoro, e la loro capacità di stare in azienda dopo aver ricevuto il mentoring professionale di un manager.”. 2. 2)Valutazione dei docenti. Consideriamo l’ipotesi che la Giannini intenda in qualche misura utilizzare l’esito che gli alunni conseguono nei test INVALSI. Riportiamo, ancora da Israel: “Il ministro ha osservato che, come un buon medico si valuta se i suoi malati guariscono o restano in buona salute, così l’insegnante si valuta dal risultato del processo di apprendimento. Ma già qui non ci siamo. Perché quel che fa la differenza è l’oggetto: altrimenti, i peggiori medici sarebbero gli oncologi e i migliori quelli che curano i raffreddori…. Valutare un medico è cosa molto più complessa che non fare test sull’evoluzione dello stato dei suoi pazienti. Lo stesso dicasi per gli insegnanti: la bravura di un insegnante può essere offuscata da un contesto difficile mentre può rifulgere la mediocre qualità di un insegnante che opera in un contesto facile. Né la qualità degli apprendimenti è riflessa, se non a livelli minimali, dalle prestazioni nei test. Del resto, se il ministro ha accolto l’idea di sostituire i test d’ingresso a medicina con un modello di tipo francese, in cui la selezione viene fatta con esami di merito dopo un anno, non può ritenere che i testi possano servire a valutare il sistema dell’istruzione, gli studenti e addirittura gli insegnanti…. Curiosi tempi i nostri, in cui si straparla di “complessità” e poi si pretende di ridurre tutto a schemini semplici…”.
(Fonte: Il Messaggero – 13 maggio 2014)

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