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LUIGIA RONZANI

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L'ufficio III dell'USR Veneto comunica che all’Albo pretorio è pubblicato l’AVVISO relativo all’apertura della procedura informatizzata FASE 1 per le operazioni di individuazione per il conferimento dei contratti a tempo determinato ai docenti inseriti nelle graduatorie di merito per le seguenti classi di concorso: A007, A020, A022, A026, B020.
Per le altre classi di concorso seguiranno analoghi avvisi una volta pubblicate e rese definitive le graduatorie di merito.

Tutti i candidati inseriti nelle graduatorie delle predette classi concorso, sono convocati per la prima fase di scelta della provincia.
La scelta delle province e delle sedi per il conferimento dei contratti a tempo determinato ai sensi della procedura concorsuale ex art. 59, comma 9-bis, DL 73/2021 può essere effettuata esclusivamente in base alle disponibilità precedentemente accantonate e pubblicate sul sito della Direzione regionale all’indirizzo

https://istruzioneveneto.gov.it/20221012_21133/

Le funzioni per esprimere l’ordine di preferenza delle province saranno aperte dal 19 ottobre alle ore 23.59 del 20 ottobre 2022

Gli Avvisi pubblicati per ciascuna fase della procedura hanno valore di convocazione a tutti gli effetti.
La rinuncia su una determinata provincia corrisponderà inderogabilmente alla
definitiva ed irrevocabile rinuncia all’eventuale nomina sui posti che dovessero risultare disponibili presso tale provincia.
In mancanza di espressa rinuncia, la nomina a tempo determinato per l’a.s.2022/2023 verrà conferita d’ufficio.
La fase 2 per l’assegnazione della sede all’interno della provincia assegnata verrà aperta successivamente alla pubblicazione degli esiti della fase 1, con apposito Avviso.

A partire da giovedì 20 ottobre 2022 sarà attivo uno sportello Anief presso la scuola secondaria di primo grado di Valeggio sul Mincio, in via B. Barbarani n. 4.
La consulenza sarà effettuata esclusivamente su appuntamento, da richiedere scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lo sportello si terrà ogni giovedì di apertura dell'Istituto, nella fascia oraria 14:30-17:00.

Si è svolto oggi, 13 ottobre, l’incontro tra ministero e sindacati sulle procedure telematiche di aggiornamento delle GPS. L’incontro, che fa seguito a quello recentemente svoltosi sulle procedure di nomina informatizzate, aveva lo scopo di analizzare gli aspetti più critici della procedura di aggiornamento conclusa la scorsa primavera e proporre dei correttivi per gli anni a venire.
ANIEF, presente con una delegazione composta dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha avanzato diverse proposte di modifica per snellire la procedura e risolvere, anche in prospettiva futura, diversi problemi.
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Mancano poco più di dieci giorni alla scadenza per le domande di pensionamento per il personale docente e ATA: venerdì 21 ottobre, infatti, secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Istruzione con Decreto e Circolare 31924 dell’8 settembre scorso, sarà l’ultimo giorno per insegnanti, amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e tutti gli altri profili Ata per chiedere di uscire anticipatamente rispetto ai 67 anni di età previsti dalla riforma Monti-Fornero. Rispetto a quanto previsto dalla quella legge, in particolare dall’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, "Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici", si consentirà, ma solo per quest’anno, grazie a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, di potere uscire anticipatamente usufruendo di Quota 102, ovvero avere maturato 64 anni di età e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2022. Ciò comporterà riduzioni all’assegno pensionistico non troppo forti, a differenza di Opzione donna, che permette a docenti, dirigenti e ATA di uscire con almeno 58 anni di età e 35 di anzianità contributiva (invece maturati al 31 dicembre 2021, ma con tagli alla pensione anche del 35%, che corrispondono a riduzione fino a 600 euro rispetto all’assegno che si prenderebbe a 67 anni. Poi, nel 2021 la Commissione Lavori gravosi ha collocato stabilmente quelle svolto dalle maestre della scuola primaria, dopo averlo fatto in passato per quelle dell’Infanzia, tra le professioni più logoranti che possono comportare un anticipo pensionistico a 63 anni di età, se in possesso di almeno 36 anni di contributi.
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Le priorità che dovrà affrontare il nuovo Governo sono la lotta al precariato, la firma immediata del contratto e i vincoli sulla mobilità da cancellare che tengono tanti lavoratori, soprattutto donne, lontano dai loro affetti: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista a Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha detto che “agli insegnanti bisogna riconoscere prima di tutto la dignità e questa passa dalla lotta al precariato. Non si può più tollerare che la scuola italiana sia precaria”. Quindi, Pacifico ha ribadito che occorre adoperarsi con celerità per il rinnovo del contratto, scaduto da quasi quattro anni, con l’obiettivo di arrivare alla firma prima di dicembre, e cambiare le norme che regolano trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni del personale scolastico.
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In Italia gli stipendi iniziali degli insegnanti non sono solo modesti e abbondantemente sotto l’inflazione, inoltre dopo 35 anni di servizio crescono nemmeno del 50%; ci sono Paesi europei, invece, come Irlanda, Cipro, Paesi Bassi e Polonia, dove lo stipendio iniziale degli insegnanti può aumentare di oltre il 60% già nei primi 15 anni di carriera; in altri Paesi del Vecchio Continente, come il Portogallo, lo stipendio finale, dopo 34 anni di servizio addirittura supera il doppio di quello iniziale arrivando al 115,9%. Sono numeri e percentuali che potevamo immaginare, ma non in queste proporzioni, quelli contenuti nel rapporto di Eurydice sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa, Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2020/2021, pubblicato in corrispondenza della Giornata mondiale degli insegnanti svolta il 5 ottobre.
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Sul caos supplenze generato dall’algoritmo delle Gps il ministero dell’Istruzione non può più fare finta di nulla. Dopo l’esplosione di problematiche e di errori degli ultimi giorni, l’amministrazione ha deciso di convocare i sindacati due volte in pochi giorni: il 6 ottobre, quando Anief ha presentato la richiesta di introdurre delle urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico, e adesso si apprende di un nuovo incontro, fissato dall’amministrazione per il 13 ottobre. Giovedì prossimo, alle ore 14.30, la convocazione avrà come oggetto proprio una “analisi delle problematiche tecniche relative alla gestione informatizzata delle graduatorie provinciali per le supplenze”.
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Il Ministero dell’Istruzione sta seriamente valutando importanti modifiche da apportare al sistema informatizzato per l’assegnazione delle supplenze: lo si appreso nell’incontro tra amministrazione centrale e sindacati rappresentativi svolto il 5 ottobre. Durante il confronto, Anief ha illustrato ai dirigenti del Ministero e ai tecnici informatici le modifiche necessarie per rendere più funzionale il sistema delle nomine e garantire l’assegnazione degli incarichi secondo il principio meritocratico.

Sono numerose le criticità sull’assegnazione delle supplenze tramite il sistema informatizzato “INS” (Informatizzazione Nomine Supplenze) che la delegazione ANIEF, formata dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha prospettato al Ministero dell’istruzione unitamente a proposte concrete per la loro risoluzione. “Se per quest’anno il Ministero sembra volersi limitare a interventi di rettifica dei singoli errori di sistema accertati, diverse sono le modifiche all’algoritmo che il sindacato chiede di apportare per l’immediato futuro, così da risolvere con celerità il problema che ha portato ad un numero altissimo di errori nelle attribuzioni delle supplenze e ad un inevitabile aumento del contenzioso”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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I continui errori sull’attribuzione delle nomine del personale docente, attraverso delle Graduatorie provinciali delle supplenze tutte da rivedere, stanno confermando la scarsa vena organizzativa del ministero dell’Istruzione sul reclutamento scolastico: a sostenerlo è il sindacato Anief che negli ultimi giorni ha presentato formale richiesta al Ministero dell’Istruzione per accedere al codice sorgente telematico da cui con ogni probabilità deriva il caos-nomine che sta caratterizzando questo inizio di anno scolastico, con danno non indifferente sulla didattica, a partire da quella ‘speciale’ di sostegno agli alunni disabili. Inoltre, il sindacato autonomo ha chiesto ai dirigenti dello stesso ministero, nella riunione di ieri con l’amministrazione, di introdurre delle urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico.
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Le certificazioni di dislessia, disgrafia e disortografia degli alunni italiani stanno raggiungendo numeri altissimi: dal Focus del ministero dell’Istruzione, pubblicato in questi giorni, sugli alunni con disabilità frequentanti le scuole italiane di ogni grado di istruzione – statali, paritarie e non paritarie -, risulta che nel corso degli ultimi due anni scolastici gli alunni catalogato come DSA sono passati da 318.678 del 2019/20 a 326.548 del 2020/21, con un incremento dal 5,3% e al 5,4% sul numero complessivo dei frequentanti. Si tratta, scrive oggi la stampa specializzata, di alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo d’apprendimento “frequentanti il terzo, quarto e quinto anno della scuola primaria, la scuola secondaria di I e di II grado in possesso di certificazione di DSA ai sensi della legge 170/2010”. Entrando nel dettaglio, le diagnosi certificate di alunni iscritti ad un corso scolastico sono salite da circa 94 mila a oltre 198 mila, le certificazioni di disgrafia da 30 a 99,8 mila unità. Anche il numero di alunni con disortografia sono aumentati notevolmente, passando da circa 37 a 117,8 mila e gli alunni con discalculia da 33 a 108 mila.
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Nell’anno scolastico appena iniziato gli alunni stranieri risultano in leggero calo, in linea con il dato in riduzione complessivo, ma comunque i non italiani sfiorano le 800 mila unità: sono 795.560 e se si considera il totale degli alunni iscritti in Italia (7.286.151) gli stranieri costituiscono il 10,9%: lo riporta il Focus sui “Principali dati della scuola – Avvio anno scolastico 2022-2023”, elaborati dall’Ufficio statistica del Ministero dell’Istruzione. “Abbiamo ormai iscritta una percentuale importante di alunni non italiani – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché ben uno studente su otto è alloglotto. In tutto sono quasi 800 mila, davvero tanti e questo non può che arricchire le nostre scuole, ma è un dato di fatto che mancano in organico gli insegnanti di lingua italiana per stranieri. Assieme ai docenti specializzati, servirebbero anche le compresenze, per permettere di lavorare in classe in sottogruppi. Anche per loro – conclude Pacifico - servono risorse immediate”.
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Fase transitoria precariato, risorse per il rinnovo del contratto fermo dal 2018 e conferma dell’organico aggiuntivo di docenti e Ata attivato nell’ultimo biennio: sono le urgenze che il Governo dovrà affrontare per la Scuola già all’indomani del proprio insediamento. I punti sono stati indicati da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista all’agenzia Teleborsa, ha detto che "ci sono tre priorità che il nuovo governo dovrà affrontare subito, per la scuola, per il personale della scuola e per i nostri studenti", ha detto il sindacalista autonomo.
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Si è svolto questa mattina l'incontro tra Ministero dell’Istruzione e sindacati per la presentazione del Decreto attuativo della Legge 79/2022 sull’attribuzione dell’indennità aggiuntiva da riconoscere ai docenti che risiedono in provincia diversa da quella di servizio per premiare la continuità didattica. Da parte dell’amministrazione scolastica è previsto il requisito - retroattivo - di 5 anni di permanenza nello stesso istituto senza aver presentato domanda di mobilità, assegnazione provvisoria o cambiato sede usufruendo dell'art. 36 CCNL sia per ottenere l'indennità relativa al servizio svolto in sede differente rispetto alla propria residenza o domicilio sia per beneficiare dell'indennità specifica per chi presta servizio in zone caratterizzate da rischio di spopolamento e da valori degli indicatori di status sociale, economico e culturale e di dispersione scolastica. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è giusto prevedere un ristoro per chi lavora lontano da casa, ma il nostro sindacato aveva proposto una specifica indennità di sede che doveva riconoscere il sacrificio a tutti i lavoratori, docenti e ATA e a prescindere dagli anni di servizio nella scuola. Questa distinzione non ci può soddisfare”.
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Il webinar avrà luogo venerdì 30 settembre, dalle ore 17 alle 18; si parlerà delle Gps e delle azioni legali. A condurre il webinar Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, e Walter Miceli, avvocato del sindacato

DETTAGLI WEBINAR

Titolo: Webinar Anief speciale su Gps e azioni legali

Data: venerdì 30 settembre, dalle ore 17 alle 18

Relatrice: Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief, e Walter Miceli, avvocato del sindacato

Link di registrazione: https://register.gotowebinar.com/register/3796991209141020943

Anief Veneto organizza due webinar di formazione rivolti ai docenti neo immessi in ruolo.
Date e orari: 5 e 12 ottobre 2022, dalle 17:30 alle 18:30
La partecipazione è aperta ai soli associati ed è possibile registrarsi per una sola delle due date.
Per l'iscrizione al webinar ed al sindacato scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Senato ha approvato in via definitiva con 178 sì, 13 astensioni e nessun voto contrario il decreto Aiuti bis: vengono assegnati 17 miliardi di euro per finanziare una serie di misure per contrastare i rincari nei settori dell’energia, del gas naturale e dei carburanti, rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, sospendendo, tra l’altro, le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas. Il provvedimento definitivo, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, contiene anche delle modifiche rispetto al testo inizialmente approvato dal Governo, senza però incidere più di tanto sulla sostanza: viene modificata la denominazione di docente esperto in docente stabilmente incentivato. La progressione economica del docente stabilmente incentivato sarà precisata a regime dalla contrattazione collettiva. Nulla di fatto, invece, per le richieste Anief: niente docente esperto, sì all’organico aggiuntivo Covid e all’allargamento delle graduatorie dello Straordinario bis a tutti i partecipanti.

“Il sindacato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è fortemente deluso per l’esito del decreto Aiuti bis. Il nuovo Parlamento dovrà occuparsi di diverse azioni, come gli organici insufficienti, il precariato record, la mobilità bloccata, la numerosità delle classi, tutte segnalate nel Manifesto Anief del 25 settembre e nel Manifesto Ata, così da favorire il progetto che porti ad una scuola giusta e che fornisca un servizio migliore. Tra i temi da trattare nella nuova legislatura figurano anche la scuola dell’infanzia e primaria: due cicli con organici falcidiati dal ritorno al maestro unico, classi pollaio con la riduzione del rapporto con gli alunni. Come va affrontato il problema delle maestre con diploma magistrale licenziate dopo anni di servizio e abilitate all'Università in Scienze della formazione primaria senza prospettiva di assunzione. Come pure – continua il sindacalista autonomo – bisognerà mettere necessariamente mano agli stipendi, troppi lontani da quelli europei ma anche della scuola secondaria, peraltro a fronte di orari di lezione frontale maggiori e trattenuta ENAM obbligatoria. Sono soltanto alcuni dei problemi da affrontare per valorizzare il personale dell'infanzia e primaria e migliorare i risultati di apprendimento dei nostri bambini”, conclude Pacifico.
Leggi il comunicato integrale.

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