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° Adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto. A.s. 2013/2014.
Lo scorso 4 luglio, la D.G. per il Personale scolastico ha inviato ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali la importante circolare n.18. Ne diamo breve abstract
… Quanto al quadro delle disposizioni che attualmente disciplinano la definizione degli organici, si fa rinvio al Decreto interministeriale (in corso di registrazione), al quale pertanto le SS.LL. faranno riferimento per la trattazione e per la soluzione delle complesse questioni che caratterizzano la materia degli organici. Si rammenta che i criteri e i parametri per la formazione delle classi sono individuati dal Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica e sul razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola (DPR 81/2009), che ha sostituito integralmente il D.M. n.331 del 24 luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni e il D.M. n.141, 3 giugno 1999 concernente le classi che accolgono alunni disabili…. Per l’a.s. 2013/2014, le dotazioni organiche del personale docente, sono state definite secondo le quantità determinate nell'a.s. 2011/2012 e ciò in base all’art. 19 comma 7 della legge 15 luglio 2011, n.111. Ne consegue che l’organico di fatto di ogni regione non potrà…… superare la consistenza di quello già previsto per l’a.s. 2012/2013, incrementato o diminuito dei posti in più o meno assegnati nell’organico di diritto a.s. 2013/14. Si conferma, pertanto, che tale dotazione non potrà in nessun modo essere incrementata nell’organico di fatto dell’a.s. 2013/2014 considerata imprescindibile esigenza di conseguire gli obiettivi di contenimento della spesa previsti dall’art. 64 della legge 133 del 2008 e dall’art. 19, comma 7, della legge n. 111/2011. … Determinazione del numero delle classi e dei posti. Le SS.LL….. individueranno le misure e le soluzioni atte a contenere ed eventualmente a ridurre le consistenze degli organici di fatto rispetto alle quantità dell’ anno 2011/12. E’ appena il caso di precisare che tali quantità devono intendersi comprensive anche degli spezzoni orario che non hanno concorso a costituire in organico di diritto posti o cattedre. Per conseguire gli obiettivi di contenimento, si richiamano le tipologie di intervento già segnalate nelle precedenti circolari relative all’organico di fatto, da ultimo la n. 63/2011. Si sottolinea solo che una attenta gestione degli spezzoni orari inferiori a sei ore potrà, sicuramente contribuire al raggiungimento dell’obiettivo … Per quanto sopra, i dd.ss…. prima di procedere all’eventuale attivazione di nuove classi, per far fronte ad incrementi del numero di alunni non preventivabili in sede di determinazione degli organici di diritto, dovranno acquisire formale autorizzazione da parte del Direttore generale regionale… Si richiama l’attenzione sulla disposizione dell’articolo 2 della legge n. 268 del 22 novembre 2002, concernente l’obbligo… di disporre accorpamenti di classi allorché il numero degli alunni, accertato successivamente alla definizione dell’organico di diritto, risulti inferiore a quello preventivato…. Sempre ai sensi del citato articolo 2 della legge n. 268/2002, non sono consentiti sdoppiamenti e/o istituzioni di nuove classi, comprese quelle serali, successivamente al 31 agosto, fatta salva la deroga contemplata dall’art. 14, comma 3, del decreto interministeriale, relativa alle variazioni in aumento o in diminuzione del numero degli alunni derivanti dal mancato recupero dei debiti formativi, qualora la relativa verifica si sia resa necessaria dopo il 31 agosto. Le SS.LL. inviteranno gli uffici competenti e le istituzioni scolastiche a comunicare tempestivamente e, comunque, non oltre il 15 settembre c.a., al Sistema Informativo e a questo Ufficio, le variazioni in aumento del numero delle classi in applicazione delle leggi n. 333/01 e n. 244/2007, nonché gli accorpamenti disposti ai sensi della legge n. 268/2002. … Le variazioni in aumento del numero delle classi non comportano modifiche nella composizione delle cattedre. Tuttavia il titolare di cattedra costituita tra più scuole potrà completare l’orario nella scuola di titolarità qualora nella stessa si determini la necessaria disponibilità di ore o, comunque, una disponibilità che, nel rispetto degli orari previsti dalle norme vigenti, consenta di ridurre il numero delle scuole di servizio dello stesso. Tale possibilità si applica anche nei confronti degli insegnanti di religione. La modifica della composizione della cattedra non comporta riaggregazione dell’eventuale spezzone rimasto inutilizzato nella scuola lasciata dal docente. Quadro delle disponibilità Le ore di insegnamento che conseguono ad eventuali autorizzazioni di ulteriori classi concorrono, unitamente agli spezzoni residuati dalla determinazione dell’organico di diritto, alla formazione di posti e, quindi, alla definizione del quadro delle complessive disponibilità… Potranno essere disposti esoneri o semi esoneri solo se ricorrono le condizioni di cui ai commi 2 e 3 del citato art. 459 del dpr 297/94: - per la scuola del’infanzia e primaria (solo l’esonero) quando si tratti di circolo didattico con almeno ottanta classi; - per le scuola di I grado, istituti comprensivi, istituti di secondo grado e istituti comprensivi di scuole di tutti i gradi di istruzione, l’esonero quanto si tratti di istituti o scuole con almeno cinquantacinque classi, o il semi esonero quanto si tratti di istituti o scuole con almeno quaranta classi. Informatizzazione degli adempimenti finalizzati alla definizione dell’organico di fatto del personale docente. … La procedura proposta consentirà: a) la presentazione delle istanze on line di utilizzo e di assegnazione provvisoria per la scuola dell’infanzia e primaria; b) la rilevazione del quadro delle disponibilità per tutti i gradi di istruzione; c) solo per la scuola dell’infanzia e della primaria, l’elaborazione dei movimenti fino all’assegnazione provvisoria provinciale. PERSONALE DOCENTE . Per quanto attiene alle consistenze di organico relative ai singoli ordini e gradi di scuola si fa rinvio alle istruzioni ed indicazioni di cui alla C.M. n. 10/2013… Si ricorda che deve essere assicurato l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati…. La nota n. 26482 del 7 marzo 2011 chiarisce vari aspetti della materia e detta istruzioni per la parte della materia contrattuale e retributiva. Scuola dell’infanzia: La scuola dell’infanzia, com’è noto, non ha carattere obbligatorio e, pertanto, alla stessa non si applica il disposto di cui all’art. 3, comma 1, della legge n. 333/2001. Ne consegue che eventuali domande di iscrizioni in esubero non determinano la necessità di apportare variazioni in aumento del numero delle sezioni. … Scuola primaria: Com’è noto, la dotazione organica della scuola primaria è stata complessivamente determinata in ragione di 27 ore per ciascuna delle cinque classi del ciclo a tempo normale e in 44 ore per le classi a tempo pieno. Le tre ore recuperate relative alle classi quarte e quinte sono state riassegnate nell’organico regionale, prioritariamente per mantenere nelle stesse scuole il tempo scuola funzionante, e non recuperate come risparmio. L’esigenza di effettuare un calcolo delle risorse di istituto il più possibile puntuale, ha comportato l’istituzione, anche nella scuola primaria, di “spezzoni orario” il cui computo, debitamente rapportato a posti interi di 22 ore ciascuno, deve rientrare nel calcolo della complessiva dotazione organica assegnata con il decreto interministeriale relativo all’a.s. 2012/13. Detti spezzoni orario, ovviamente, vanno attribuiti in organico di fatto se non rapportati a posto intero in organico di diritto…. Le quattro ore residuate dalle 44 ore settimanali delle classi a tempo pieno, equivalenti all’orario frontale di due docenti per classe, comunque disponibili nell’organico di istituto, potranno essere utilizzate per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie, nonché per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani), nonché assicurare l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica. … L’insegnamento della lingua inglese è impartito in maniera generalizzata, nell’ambito delle classi loro assegnate congiuntamente ad altri insegnamenti, dai docenti in possesso dei requisiti richiesti, per le ore previste dalla normativa vigente (un’ora settimanale nelle classi prime, due ore nella classi seconde, tre ore nelle restanti classi). A tal fine i dirigente scolastici, sentito il collegio dei docenti… adotteranno le soluzioni organizzative più utili affinché tutti i docenti specializzati in servizio nell’istituzione scolastica, compresi quelli che conseguiranno la certificazione richiesta per l’insegnamento delle lingua inglese entro il 31 agosto p.v., a conclusione del corso di formazione linguistico-comunicativa e metodologico-didattica, siano impegnati nelle classi loro assegnate, nell’insegnamento della lingua inglese. Solo per le ore di insegnamento di lingua inglese che non sia stato possibile coprire attraverso una equa distribuzione dei carichi orario, sono istituiti posti per docenti specialisti, nel limite del contingente regionale. Di regola viene costituito un posto ogni 7 o 8 classi, semprechè per ciascun posto si raggiungano almeno 18 ore di insegnamento settimanali. Il totale dei posti e delle ore derivanti dall’applicazione delle disposizioni e indicazioni di cui sopra, unitamente ai posti e alle ore destinati all’integrazione degli alunni disabili, costituisce la dotazione organica di istituto; l’istituzione scolastica, nell’esercizio dell’autonomia didattica ed organizzativa (D.P.R. n. 275/99), articola il tempo scuola in modo flessibile, individuando le soluzioni più idonee …. Scuola secondaria di I grado. Due sono i modelli orario della scuola secondaria di I grado: - tempo scuola ordinario, corrispondente a 30 ore settimanali (29 ore di insegnamenti, più 1 ora di approfondimento di materie letterarie); - tempo prolungato di 36 ore settimanali, elevabili eccezionalmente fino a 40 ore. Le classi a tempo prolungato devono essere autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata, per un orario settimanale comprensivo di insegnamento e di attività di 36 ore, inclusa la mensa, fermo restando che la consistenza oraria di organico è di 38 ore settimanali, elevabili, a richiesta delle famiglie, fino ad un massimo di 40 ore, utilizzando le due ore di approfondimento delle discipline a disposizione della scuola. … La composizione delle cattedre derivanti dai quadri orario della scuola secondaria di I grado è stabilita dal D.M. n. 37 del 26 marzo 2009, che prevede la costituzione di tutte le cattedre con 18 ore di insegnamento. Per l’insegnamento di Italiano, storia e geografia, il citrato D.M. 37/09, per assicurare la continuità didattica delle tre discipline, ha previsto nove ore per classe senza precisare il numero di ore da destinare a ciascuna disciplina. E’ rimessa, pertanto, all’autonomia della scuola, la quantificazione del tempo di insegnamento da destinare a ciascuna disciplina. L’ora di approfondimento di materie letterarie nel tempo normale della scuola secondaria di I grado, le ore di approfondimento o di discipline scelte dalle scuole, da 38 a 40, nel tempo prolungato, concorrono a costituire il quadro delle disponibilità rispettivamente per la classe di abilitazione 43/A - italiano, storia e geografia e per le classi di abilitazione corrispondenti alle discipline richieste dalla scuola…L'offerta della seconda lingua comunitaria deve tener conto della presenza di docenti con contratto a tempo indeterminato nella scuola; eventuali richieste di trasformazione delle cattedre della seconda lingua comunitaria possono essere accolte dagli Uffici scolastici regionali qualora risultino prive di titolare, non comportino a regime la trasformazione delle cattedre interne in esterne, non vi siano nella provincia docenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato in attesa di sede definitiva o in soprannumero e non si determinino situazioni di soprannumerarietà, neanche in prospettiva. Scuola secondaria di II grado…. L’assetto dell’istruzione secondaria di II grado anche per il prossimo anno scolastico si baserà sul doppio regime, legato all’attuazione dei nuovi ordinamenti nelle classi prime, seconde, terze e quarte e dei previgenti ordinamenti nelle classi quinte. Si ricorda che: - il numero delle classi prime si determina tenendo conto del numero complessivo degli alunni iscritti, indipendentemente dai diversi indirizzi presenti nell’istruzione tecnica, nell’istruzione professionale e nei diversi percorsi liceali; - in applicazione dei regolamenti relativi ai licei, agli istituti tecnici e agli istituti professionali, le cattedre sono costituite, di norma, con 18 ore settimanali…. Si fa eccezione esclusivamente per quelle cattedre che non sia possibile formare per complessive 18 ore anche ricorrendo ad una diversa organizzazione modulare, fermo restando che le stesse non potranno comunque avere un orario inferiore alle 15 ore settimanali. In tale caso l’orario necessario per completare la cattedra sarà impiegato per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o per attivare ulteriori insegnamenti (anche per i corsi triennali di qualifica), finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa…… Classi di concorso. In attesa della definizione del regolamento sulle nuove classi di concorso (di prossima emanazione), per la costituzione degli organici e l’attribuzione della conseguente mobilità, sono state utilizzate le attuali classi di concorso, su cui vanno a confluire automaticamente, con le opportune integrazioni e variazioni, le discipline relative al primo, secondo, terzo e quarto anno di corso degli istituti di secondo grado interessati al riordino. Con note n. 2916 del 21 marzo e n. 4405 del 7 maggio 2013 sono pubblicate le tabelle all’uopo predisposte per i licei e per i diversi indirizzi, articolazioni ed opzioni dell’istruzione tecnica e professionale, relative alle prima quattro classi …Opzioni. Con l’a.s.2012/13, sono state attivate le ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo dei percorsi degli Istituti tecnici e degli istituti professionali con un numero contenuto di opzioni. Poiché la opzioni sono attivabili dal terzo anno di corso degli istituti tecnici e professionali la formazione delle classi deve seguire il principio generale relativo alle classi iniziali dei cicli conclusivi dei corsi di studio ai quali continua ad applicarsi l’attuale normativa, sicché il numero delle classi deve essere definito tenendo conto del numero complessivo degli alunni iscritti, indipendentemente dalla distribuzione degli stessi tra i diversi indirizzi, articolazioni e opzioni. Percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) L’attribuzione del personale alle classi di IeFP è effettuata dal D.s. nell’ambito delle procedure ordinarie riguardanti la formazione della generalità delle classi dell’istituzione scolastica, nel rispetto dell’articolo 7, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e delle specifiche contrattazioni decentrate da attivare sulla base del CCNI relativo alle utilizzazioni del personale docente. Posti di sostegno. … La Tabella E, colonna C, del decreto interministeriale relativo agli organici a.s. 2013/14, come per il corrente a.s., riporta il numero complessivo di posti fondatamente attivabili da ciascuna Regione nell’a.s. 2013/2014, comprensivo sia della dotazione di organico di diritto, sia di quella di organico di fatto. Gli eventuali ulteriori posti in deroga, in applicazione della citata sentenza della Corte costituzionale, vanno autorizzati dal Direttore Generale dell’U.S.R. ai sensi dell’art. 35, c.7 legge 27 dicembre 2002 n. 289…Istruzione degli adulti Le dotazioni organiche dei Centri Territoriali Permanenti rimangono confermate nelle attuali consistenze e non possono superare, in ciascuna realtà regionale, le dotazioni dell’organico di fatto dell’a.s. 2012/2013. In attesa di dare applicazione al regolamento che definirà l’assetto organizzativo e didattico dei CPIA, i docenti permangono in servizio presso i Centri Territoriali Permanenti di titolarità e i corsi serali degli istituti di II grado come già previsto dalla nota n. 1033 del 22 aprile 2009. Va comunque garantita la continuità delle classi dei corsi serali attualmente funzionanti. PERSONALE ATA. Organico DSGA. Per le scuole sottodimensionate (con meno di 600 ovvero di 400 alunni, se in deroga) il posto di DSGA può essere istituito, esclusivamente nella presente fase di organico di fatto, abbinando due istituzioni scolastiche sottodimensionate. E’ possibile, inoltre, assegnare la scuola sottodimensionata a DSGA di ruolo, ad integrazione dell’incarico originario nella scuola normodimensionata di titolarità e/o di servizio. Al fine, però, di evitare che i DSGA in esubero siano utilizzati, ai sensi del d.lgs. 165/2001 e ss., in altra provincia, è necessario che le SS.LL. procedano secondo i criteri riportati di seguito affinché il maggior aggravio del personale a disposizione, sia compensato dalle modalità operative indicate. Pertanto: 1) Nelle province nelle quali l’esubero di personale è superiore alle scuole sottodimensionate non si procede ad alcun abbinamento e il personale è utilizzato secondo i criteri definiti nel CCNI sulle utilizzazioni. 2) Nelle province nelle quali l’esubero di personale è inferiore alle scuole sottodimensionate, si procede all’abbinamento delle scuole nel limite del numero dei DSGA in esubero da riassorbire. 3) Nelle province nelle quali non vi è esubero, le scuole sottodimensionate sono affidate, ognuna, a DSGA di ruolo, già in servizio in istituzione scolastica normodimensionata.Organico degli altri profili ATA. …La dotazione dell’organico di diritto non può essere in alcun modo incrementata rispetto alle quantità comunicate con il più volte citato decreto interministeriale. Ne consegue che le SS.LL., sulla base delle indicazioni e delle richieste formulate dai dirigenti scolastici, possono autorizzare eventuali aumenti esclusivamente per compensazione, mediante revoca del funzionamento di un corrispondente numero di posti dell’organico di diritto, per i quali siano cessate le condizioni che ne avevano legittimato l’istituzione. …L’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto non deve superare quanto previsto per l’a.s. 2012/2013. Le SS.LL., tuttavia, autorizzeranno contenute, motivate deroghe….

° Giornate Formative gratuite per i Docenti, riconosciute dal MIUR
Le organizza OMRON ELECTRONICS S.p.A., d’intesa con il Ministero.

Tra Settembre e Novembre 2013 saranno erogati 4 tipologie di corsi per 10 Giornate Formative in totale. Si terranno nelle sedi: - Parma, IPSIA Levi; Bolzano, IPIA Galilei;- Jesi, ITIS Marconi; L’Aquila, Università degli Studi (Facoltà di Ingegneria); - Modena, ITIS Corni;- Parma, IPSIA Levi. La partecipazione al corso è gratuita; il trasporto è a carico del docente/istituto partecipante; il pranzo è offerto da Omron. I docenti iscritti con regolare form (reperibile nel sito del MIUR e in quello della OMROM ELECTRONICS), entro i tempi stabiliti, alla fine della giornata riceveranno un attestato di partecipazione al corso. INFO: Project Leader Educational Activities Omron Electronics S.p.A. Tel: 3463155579 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Web: http://www.omronscuola.it. Iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il giorno 26 Luglio 2013 per i corsi di Settembre, ed entro il giorno 27 Settembre 2013 per i corsi di Ottobre.

° Considerazioni di buon senso leggendo nel sito di un sindacato “rappresentativo”
Riportiamo parte di un comunicato stampa (26 giugno) a firma Francesco Scrima.

“Giù le mani dalla scuola. Decreto lavoro, il Governo toglie 8 milioni al fondo per gli insegnanti. Da notizie che filtrano dal Consiglio dei ministri sembrerebbe che il decreto legge sul lavoro sottragga circa 8 milioni dal fondo per la valorizzazione e lo sviluppo professionale della carriera del personale della scuola per finanziare i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Tutto ciò è inaccettabile. Se la notizia sarà confermata, ci troveremmo davanti all’ennesimo scippo ai danni degli insegnanti, di cui il Governo continua a tessere le lodi solo a parole…. Non è questo il nuovo corso che ci aspettavamo.” Parole che suscitano perplessità.
Notazioni. A) I massimi responsabili di un sindacato “rappresentativo” hanno notizia delle politiche di Governo che riguardano la scuola in modo occasionale (“notizie che filtrano”), senza esserne consultati dai vertici politici del MIUR. E’ storia vecchia; venti anni addietro, all’epoca in cui il Doctor subtilis Amato (cui auguriamo tutto il bene che merita), alle prese con i vincoli posti dal Trattato di Maastrict, varava i noti provvedimenti (uno famoso, nottetempo), i dirigenti nazionali del Sindacato, da giorni e giorni al tavolo della trattativa, giungevano al convincimento che il contratto di lavoro sarebbe stato rinnovato, e di ciò informavano le sedi provinciali. La mattina dopo, si apprese dai media che i contratti non sarebbero stati rinnovati.
B. I massimi responsabili di un sindacato “rappresentativo” sono stati delusi dalla Ministro: “Non è questo il nuovo corso che ci aspettavamo”. Ma che cosa potevano aspettarsi, dopo avere constatato che questo “nuovo corso” è identico al precedente ? Hanno preso visione di ciò che la Ministro ha deciso in ordine all’assunzione di tremila unità di personale universitario da retribuire con risparmi sulle pulizie scolastiche ? Hanno notato una qualche novità di linea politica sulla vergognosa questione dei docenti “inidonei” ? Il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi ha confermato, in VII Commissione al Senato che il Governo risparmierà demansionando gli inidonei. Oltre 4 mila docenti inidonei, e quasi mille Itp titolari delle classi di concorso C999 e C555 sono le cavie sulle quali il Governo vuol sperimentare l’atto di arbitrio decretato nel D.L. 95/2012 sulla spending review, convertito nell’art-18 della Legge 135/12. I sindacati che accettassero il provvedimento si assumerebbero la corresponsabilità in ordine al “demansionamento” cui il provvedimento ministeriale è sotteso. Sono favorevoli i sindacati “rappresentativi” alla prospettiva di ruoli del pubblico impiego disancorati dal titolo di studio ?
Quesiti. A. Quanti sono i dipendenti del comparto Scuola disposti ancora a tollerare una linea sindacale tanto arrendevole ? Possono ancora i sindacati andare avanti nello stile della concertazione, se sono nella condizione di subalternità da cui non è possibile contrattare nulla di sostanziale (come sarebbe il rinnovo contrattuale), ed essendo occasionalmente informati ?
B. C’è ancora qualcuno – tra i dipendenti del comparto Scuola – disposto a tollerare linee politiche tanto ciniche nei confronti della Scuola ? Tre, quattro lustri di declassamento del comparto nelle strategie politiche hanno ottuso la percezione stessa dei problemi della Scuola, e non è un caso che a suscitare uno dei pochi lampi di luce che abbiano attraversato il grigiore, nelle stanze istituzionali, sia venuto da un neofita: Fabrizio Bocchino (M5S), vice presidente della Commissione Istruzione e Cultura. Da neofita, il senatore ha visto l’evidenza: la direttiva comunitaria 1999/70/CE non ammette deroghe sulle assunzioni a tempo determinato per i precari con almeno 36 mesi di servizio svolto (la UE ha attivato la procedura di infrazione UE 2010/2124); è cinismo avere escluso i precari della scuola. E’ evidente !

° On line, nel sito istituzionale del Ministero, il “Portale della lingua italiana”
www.italiano.rai.it vuol essere un strumento multimediale per sostenere gli stranieri nel percorso di integrazione e acquisizione di competenze e conoscenze linguistiche.
E’ realizzato dal Ministero dell’Interno, dal Miur e da RAI Educational, e cofinanziato dal Fondo Europeo. Potrà favorire l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi, come previsto dall’apposito Accordo di Integrazione. Il sito è organizzato in sezioni: Impariamo l’italiano, dedicata agli stranieri adulti che potranno migliorare la conoscenza della lingua italiana, Naviga nell’italiano, per i docenti dei Centri Territoriali Permanenti (CTP) che potranno disporre di materiali multimediali di supporto all’insegnamento e Cultura civica e vita civile, contenente materiali e documenti per promuovere la partecipazione attiva e responsabile dello straniero in Italia e per conoscere i principi della Carta Costituzionale. All’interno del Portale sono inseriti materiali e strumenti coerenti con le Linee guida elaborate dal MIUR, per la progettazione dei percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per stranieri.

° “Percorsi speciali abilitanti”. La normativa dovrà corrispondere alle attese di tutti gli aventi diritto
Sono parecchie decine di migliaia i docenti interessati a partecipare a questi corsi.
“Percorsi speciali abilitanti” è la denominazione (poco male se PSA evoca le analisi cliniche) da adottarsi per i TFA riservati al personale che può vantare un certo periodo di servizio nella Scuola. Al decreto 25 marzo 2013 n.81, pubblicato in G.U. Pubblicato lo scorso 4 luglio (Regolamento recante modifiche al decreto 10 settembre 2010, n. 249, concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di I e II grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244») faranno seguito le norme applicative che sono - spiega Alessandro Giuliani su La tecnica della scuola (5 luglio) – ancora in fase di elaborazione: “Alla direzione del ministero dell’Istruzione che si occupa di reclutamento, gestita dal direttore generale Luciano Chiappetta, stanno infatti ancora pervenendo le osservazioni dei sindacati, formulate a seguito dell’incontro tenuto al Miur il 3 luglio… Pervenendo le ultime osservazioni dei sindacati: la direzione generale vorrebbe però chiudere in fretta e far approdare il provvedimento in G.U. non oltre il 16 luglio”. Effettivamente occorre attendere che il MIUR dia seguito al decreto 25 marzo 2013 n.81 con le disposizioni applicative e lì dove non contempla il buon diritto di aspiranti che – ad avviso dell’ANIEF– dovrebbero poter partecipare, con le necessarie integrazioni. In particolare, occorrerà, ad esempio, che il MIUR riconsideri il buon diritto di: - coloro che hanno cumulato comunque almeno 365 giorni di supplenza; - coloro che hanno svolto servizio nell’a.s. 2012/13; - i docenti già di ruolo nelle scuole pubbliche; - i dottori di ricerca. L’entrata in vigore del provvedimento ministeriale è prevista per il 19 luglio 2013; c’è dunque tempo sufficiente perché il Ministero disponga i necessari aggiustamenti: questi da noi prospettati e altri prospettati da altri sindacati in ordine ai requisiti di accesso e all’organizzazione dei “percorsi speciali abilitanti”. Se così non fosse, l’ANIEF darebbe assistenza ai ricorrenti presso i tribunali.

° Conferenza Internazionale: Sustainable Development for the Mediterranean Region
Riportiamo un passaggio dell’intervento della Ministro Maria Chiara Carrozza
….La sostenibilità mette in evidenza la capacità delle società di sopportare, mentre l'innovazione ha molto a che fare con il cambiamento. Uno sviluppo sostenibile è, prima di tutto, un equilibrio, perché soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Come può essere raggiunto? Naturalmente, attraverso l'innovazione. In poche parole, l'innovazione è un investimento per il presente, al fine di rendere il futuro sostenibile. … La comunità scientifica mondiale è sempre più guidata dalla necessità di trovare soluzioni ad una serie di questioni che minacciano la sostenibilità… Molte delle sfide di oggi sono globali, e quindi richiedono una azione coordinata e di un rafforzamento della cooperazione internazionale in tutte le sfide globali…. Da un lato, questi sono tempi di crisi, di incertezza, di instabilità. D'altra parte, queste difficoltà potrebbero sottolineare le sfide comuni che dobbiamo affrontare e offrire un'opportunità unica di scambio e di collaborazione per i nostri studenti e ricercatori”.
(Fonte: Ufficio Stampa del MIUR)

° Conferma degli incarichi di presidenza per l’a.s. 2013/2014
Registrata dalla Corte dei conti la Direttiva n.20 del 24 maggio 2013.
Concerne la conferma degli incarichi di presidenza nelle scuole primarie, secondarie di I grado, secondarie di II grado e negli istituti educativi. Gli aspiranti alla conferma hanno presentato domanda tra il 28 maggio e il 14 giugno 2013. Gli incarichi di presidenza già conferiti negli anni precedenti saranno confermati sui posti residuati dopo eventuali nomine in ruolo e autorizzazioni all’accoglimento di istanze di riammissione e trattenimento in servizio. Gli aspiranti che abbiano chiesto di permanere nella stessa scuola o istituto in cui hanno ricoperto l’incarico di presidenza nell’a.s. in corso, qualora, in relazione ai posti disponibili, rientrino nel novero di coloro che abbiano titolo alla conferma secondo la graduatoria formulata in base al punteggio attribuito nell’a.s. 2005/2006, e qualora sia disponibile la sede di cui trattasi, sono confermati nel medesimo incarico, per esigenze di continuità di direzione. Successivamente si procede all’assegnazione della sede in relazione ai posti conferibili - secondo il turno di nomina e tenendo conto delle precedenze di cui all’art. 3, c. 4, della citata O.M. n. 40/2005 -, sia per coloro la cui attuale sede d’incarico non sia più disponibile per conferma e sia nei confronti di coloro che desiderino essere assegnati ad altra sede. Dopo le conferme degli incarichi di presidenza, in caso di riduzione dei posti vacanti e disponibili, l’U.S.R. acquisisce i nominativi degli eventuali docenti che non hanno trovato conferma sul posto ricoperto nell’a.s. 2012/2013 e che abbiano dichiarato di voler essere confermati anche in altra provincia, il punteggio ad essi attribuito nelle graduatorie relative all’anno scolastico 2005/2006 e le province per le quali i medesimi abbiano espresso la propria disponibilità ad essere assegnati; acquisite le sedi vacanti e disponibili nell’ambito delle province della Regione, l’U.S.R convoca i docenti che non hanno trovato conferma sul posto ricoperto nell’a.s. 2012/2013 e li invita a scegliere, seguendo l’ordine di punteggio, tra sedi residue delle varie province. Ai fini delle conferme nelle scuole aventi particolari finalità hanno precedenza coloro i quali siano in possesso dei titoli di specializzazione di cui all’art. 325 del D.lgs. n. 297/1994. I posti disponibili non assegnati per conferma ai sensi delle disposizioni contenute nei precedenti articoli sono successivamente conferiti con incarico di reggenza.

° Dialogo interreligioso e interculturale, e percorsi formativi nelle scuole
L’Ufficio Stampa del MIUR rende noto che è stata insediata una commissione Miur - Co.Re.IS., Comunità religiosa islamica italiana.
La Commissione è incaricata di favorire la divulgazione dei valori della multiculturalità e la promozione di percorsi di formazione ed educazione sui temi del dialogo interculturale e interreligioso. La preside Giovanna Boda (Direttore generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione). L’intesa tra il Miur e la Comunità Religiosa Islamica Italiana è finalizzata all’avvio di progetti formativi rivolti a studenti e insegnanti di ogni ordine e grado e alle Università, con l’obiettivo di promuovere attività di scambio, formazione e divulgazione di corretti percorsi di integrazione socio-culturali.

° Tirocini con credito, per gli alunni delle quarte superiori
Nel decreto legge sul lavoro, il Consiglio dei ministri ha inserito norme su tirocini formativi e istruzione tecnica e professionale. Avranno attuazione dal prossimo a.s.
Nei prossimi due mesi, le iniziative, di respiro triennale, saranno pianificate d’intesa tra la Ministro dell'Istruzione e il ministro dell'Economia; si confida che potranno contribuire a contenere la disoccupazione. Saranno tirocini formativi in orario extracurriculare, presso imprese, strutture produttive di beni e servizi o enti pubblici, destinati agli studenti della IV classe delle scuole secondarie di II grado, con priorità per gli istituti tecnici e professionali. Nello stesso decreto saranno stabiliti i criteri di attribuzione dei crediti formativi ai tirocinanti. Limitatamente alle prime 3 classi di corso, gli istituti professionali statali potranno modificare il curricolo, con flessibilità entro il 25% dell'orario annuale delle lezioni (la medesima percentuale stabilita nella c.d. Riforma Gelmini, DD.MM. nn.87/88/89 del 15 marzo 2010) per svolgere percorsi di istruzione e formazione in regime di sussidiarietà integrativa, ovvero nei corsi regionali (IeFP) che rilasciano le qualifiche professionali. Tutto ciò, senza determinare ampliamento dell’organico, né esuberi di personale, e a parità di spesa. In sostanza, il Decreto invoca l’impegno della Scuola contro la disoccupazione, «senza oneri per la finanza pubblica».
(Fonte: Alessandra Ricciardi - ItaliaOggi – 02/07/2013)

° Déjà vu. All’esordio dei ministri, in Viale Trastevere si rinnova il rituale delle parti
Alla volenterosa ministro (non si dimette), i sindacati “concertativi” contrappongono richieste ( - si battano i pugni sul tavolo) ultimative, anzi penultimative. E intanto, anno dopo anno, il comparto Scuola è scivolato nel sottoscala del Pubblico impiego.

L’Ufficio Stampa del MIUR assicura che il primo incontro (giorno 1 luglio) tra la Ministro Carrozza e i sindacati “rappresentativi” è stato proficuo e costruttivo: la Carrozza ha ribadito il proprio impegno: “la scuola e l'istruzione siano temi centrali nell'agenda del governo. Con i primi provvedimenti dell'esecutivo abbiamo già registrato un' inversione di tendenza”. Bellicosa la posizione dei sindacati: urgono maggiori risorse, stabilità degli organici, sburocratizzazione e sostegno all'autonomia, mantenimento degli scatti di anzianità, interventi correttivi sulla legge Fornero, i Tfa speciali, la conferma del piano di assunzioni, sblocco del contratto. Su la Tecnica della scuola, Alessandro Giuliani riassume così le posizioni dei sindacati: “Basta tagli, basti indugi, basta con le promesse. La condizione economica e morale degli insegnanti è diventata ormai intollerabile”. Ad esempio, i sindacati hanno chiesto, tra altro, il completamento delle assunzioni previste dal piano triennale ! E la Carrozza non mancherà di accondiscendere (12 mila docenti e 3mila ATA !, tanto quanto il turn over minimizzato dalla Fornero piangente). Tra i leader sindacali, sembra – a dare fede alla ricostruzione di La Tecnica della scuola del 2 luglio – che uno si sia rallegrato per il fatto che la Ministra ha confermato gli impegni già dichiarati nella replica al Parlamento; ma nel resoconto di quanto la Ministro ha dichiarato, in sede di replica, dinanzi alle Commissioni riunite di Camera e Senato leggiamo che su docenti inidonei e pensionamento “quota 96” non ha preso impegno alcuno, e che di stabilizzare precari (che non siano insegnanti di Sostegno) non c’è alcuna intenzione perché: Bambole, non c’è una lira ! Non sappiamo leggere ? Ecco le brevi frasi che, nell’audizione del 27 giugno dinanzi alle Commissioni parlamentari Cultura, la Ministro ha dedicato ai mancati pensionamenti quota 96 e al trattamento riservato ai docenti non idonei all’insegnamento: “Sarebbe stato opportuno prevedere in considerazione della specialità del comparto scuola una deroga alla disciplina generale e consentire al personale scolastico che avesse maturato i previgenti requisiti nell’anno scolastico 2011/12 andare in pensione nell’anno scolastico successivo secondo la precedente normativa. Però, non posso sottacere che la misura legislativa da adottare avrebbe (nell’ipotesi più onerosa che possa verificarsi) un costo di circa 103 Milioni di euro, in quanto derivante dal risultato di 3.000 unità moltiplicate per il costo medio del docente (34.500 euro annui). Pertanto, spero si possa lavorare per trovare soluzioni concrete (con l’individuazione anche delle coperture finanziarie) a tale problema, come, del resto, a quello del personale inidoneo all’insegnamento, il cui onere finanziario è pari a circa 93 Milioni di euro”. Reclutamento: qualche sindacalista concertativo può spiegarci qual è la buona nuova che viene dalla Ministro Sarebbe stato opportuno ? Si intravede l’organico funzionale all’Autonomia ? Riportiamo un passo della citata dichiarazione della Carrozza alle Commissioni parlamentari: “Il concorso per docenti è stato indetto in base alle norme del T.U. scuola, in quanto normativamente era l’unica scelta possibile….. Al concorso per docenti non hanno potuto partecipare coloro che stanno seguendo il TFA ordinario… Naturalmente questo ha escluso soggetti che, laureatisi dopo l’anno accademico 2001-2002, stanno oggi frequentando la prima edizione del tirocinio formativo attivo avviato nel 2012. Per quanto riguarda la necessità di abbassare l’età media del personale docente…. (che vede un’età media di 50 anni)…. so bene che il concorso non è la panacea di tutti i problemi e non mi sfuggono le difficoltà di coloro che attendono lo scorrimento delle lunghissime graduatorie “ad esaurimento” e di coloro che non hanno mai smesso di sperare in un posto fisso nella scuola. Così come non mi sfugge la difficoltà della coesistenza di una modalità diversa di reclutamento”. E’ Carrozza, o è Profumo ? Si aggiunga che La Tecnica della Scuola (che ci azzecca quasi sempre) scrive impietosamente che durante le vacanze estive potrà esserci una spending review sulla Scuola: tagli ai fondi delle scuole all’estero, alla voce collaboratori dei dd.ss., e al numero degli ATA delle scuole oggetto di dimensionamento: “… I distacchi presso il Ministero sono ancora al livello di un paio di anni fa. Ma, soprattutto, ci sono i distacchi dei collaboratori del dirigente che in una prima versione della del 2012 erano stati ampiamente ridotti ma che erano stati salvati con un emendamento in extremis in fase di conversione in legge del provvedimento. E, infine, ci potrebbe essere anche una revisione degli organici del personale ATA…”. (Fonte: La Tecnica della Scuola - 30/06/2013). E ancora non sono state fatte le nomine in ruolo 2012/2013, per gli ATA.

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