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° Sul potenziamento del diritto allo studio, la ministro Carrozza è determinata
Dal suo intervento al Forum Europeo del Diritto allo Studio (Bologna, 14 giugno):
“…. La nostra Costituzione comprende alcuni precetti che ancora attendono una reale attuazione. L’articolo 34 è tra di essi….: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”…. In Italia, ottiene una borsa di studio solo il 7% degli studenti, con 258 milioni di euro di fondi pubblici, contro il 25,6% della Francia (1,6 miliardi), il 30% della Germania (2 miliardi) e il 18% della Spagna (943 milioni). In 5 anni il nostro dato è calato (- 11,2%), mentre è aumentato negli altri paesi (Francia +25,9%, Germania +18,6%, Spagna + 39%)…”.
Non c’era da dubitarne, la Ministro – di provenienza universitaria – comprende pienamente quali siano le ricadute, sulle famiglie italiane, della micragnosa gestione del diritto allo studio. Uguale consapevolezza e sensibilità, la Carrozza ha mostrato per sbloccare le assunzione negli atenei: il disegno di legge di semplificazione prevede, con il prossimo a.a., l’assunzione di 1500 professori ordinari e di altrettanti ricercatori (tra quelli che, da precari con contratto a termine, abbiano prodotto ricerca e pubblicazioni di qualità). Poiché la spesa per le assunzioni (25 mln nel 2014; 49,8 mln nel 2015) sarà coperta con il taglio delle spese di esternalizzazione dei servizi per le scuole, costatiamo che i risparmi della scuola non verranno spesi nella Scuola. Sulle questioni della Scuola statale, la Ministro sia parimente sensibile e determinata
E’ essenziale che in queste settimane della luna di miele la neoministro mostri determinazione anche sulle questioni pendenti del comparto Scuola; ad es.: - il nuovo blocco dei contratti e degli stipendi (il decreto Monti è a Palazzo Madama, all’esame della Commissione Affari Costituzionali); - il passaggio ai ruoli ATA, dei docenti inidonei all’insegnamento (in attuazione del d.l.95/2012, che è all’esame della Commissione VII del Senato, il provvedimento più riprovevole avallato dal ministro Profumo). Nel contempo, segnaliamo il lodevole impegno della Ministro circa l’edilizia scolastica; istituendo un fondo unico, si propone di affrontare le urgenze legate alla sicurezza (manutenzione ordinaria e straordinaria finanziata dall’INAIL).

° Accordo Upi-Anp per il risparmio delle risorse per l'edilizia scolastica
Tuttoscuola riporta la notizia dell’accordo intervenuto tra l'Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP), e l'Unione provincie d'Italia (UPI)

“… Attuare una voltura delle utenze dalle Provincie alle scuole, per consentire una riduzione dell'aliquota dell'Iva, e iniziare a risparmiare sulla spesa di gestione degli edifici, che verranno direttamente manutenuti dalle scuole. Un doppio intervento che porterà ad un contenimento della spesa del 5% … è centrato su quattro aree: edilizia scolastica e sicurezza; manutenzione degli edifici; risparmio energetico; progettazione di nuovi edifici….Oggi le Provincie hanno l'obbligo di un pagamento a piè di lista dei consumi energetici, ma adesso urge stabilire un criterio di responsabilità - afferma Antonio Saitta, presidente dell'Upi - i presidi avranno la incombenza delle utenze, in modo da garantire scuole migliori risparmiando, proprio come facciamo tutti noi nelle nostre abitazioni… In Italia le provincie gestiscono tutta la scuola media superiore, dunque 5.179 edifici scolastici che ospitano 3.226 istituti del secondo ciclo composti da 117.348 classi che accolgono 2.596.031 alunni”. (Fonte: Tuttoscuola – 14 giugno 2013)

° Quasi 100 mila studenti hanno partecipato ad una consultazione online sulla Scuola
Lo scorso 11 giugno, nella Sala Mercede di Montecitorio sono stati presentati i risultati della consultazione effettuata da Rete degli Studenti tra 15 aprile e 4 maggio

Il 77% degli studenti vorrebbe effettuare stage consentanei agli studi scolastici; il 73.4% dichiara di temere la precarietà nel futuro lavoro; il 62% è contrario all’ingresso dei privati nel finanziamento delle scuole statali e regionali; il 57% non gradisce l’accesso numero chiuso negli atenei; il 52% auspica che sia istituito il “reddito di formazione”. Risibile la percentuale del gradimento espresso (inferiore al 4%) per il “prestito d’onore”. (Fonte: l’Unità-12/06/2013)

° Scuola pubblica, come stai?
E’ l’incipit dell’inserto sulla scuola, nel numero di giugno di “Confronti”

Il numero 6 - Anno XL - del “periodico mensile di fede, politica, vita quotidiana”, edito dalla Cooperativa “com nuovi tempi”, reca interventi di Simonetta Salacone, Maria Luisa Costantini, Mauriizio Tiriticco, Graziella Priulla e Micaela Ricciardi.

° La nuova tabella di corrispondenza tra punteggio e voto all’esame di Stato
Fa parte del D.M. 12 giugno 2013 n.449, “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale per l'a.a. 2013-2014”, che sostituisce il decreto ministeriale del 24 aprile 2013, n. 334.

Il bonus, da 1 a 10 punti, verrà attribuito ai candidati che avranno ottenuto un voto all’esame di Stato almeno pari a 80/100, e non inferiore all’80esimo percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame nell’a.s. 2012/13 (e non più della propria scuola nell’a.s. precedente); i voti dell’esame di stato riferiti all’80esimo percentile di riferimento saranno pubblicati sul portale Universitaly del Ministero (www.universitaly.it) entro il 30 agosto 2013.
 

Voto dell’esame di stato non inferiore all’80 esimo percentile e pari a:
Punteggio
100 e lode
10 punti
99-100
9 punti
97-98
8 punti
95-96
7 punti
93-94
6 punti
91-92
5 punti
89-90
4 punti
86-87-88
3 punti
83-84-85
2 punti
80-81-82
1 punto

° La Ministro Carrozza intende affrontare la questione degli organici per il Sostegno
Riportiamo quanto, al riguardo, ha dichiarato alle commissioni riunite di Camera e Senato, lo scorso 6 giugno. Sui numeri occorre, tuttavia, che la ministro faccia una precisazione: intende, meritoriamente, stabilizzare l’organico fino a complessivi 90mila insegnanti (in atto il totale è di 63.348), non per ciò deve mettere in discussione il tetto attuale complessivo, che è di oltre 101 mila posti di sostegno; in sostanza, il aggiunta ai docenti stabilizzati, 11 mila precari continueranno con contratti a t.d. in deroga. Così delineata, la riconduzione in organico di diritto di 27.000 posti di sostegno costituirebbe l’ottima prima misura di stabilizzazione degli organici. Al personale di nuova assunzione, la ministro pensa di affidare, nei mesi estivi, la programmazione relativa ai BES. Anche su questa previsione occorre che la ministro faccia chiarezza, perché non saranno accettate difformità contrattuali.

“Azioni concrete e realmente incisive in questo senso nel breve periodo potranno riguardare la costituzione dell’organico dell’autonomia e dell’organico di rete, così come già previsto dalla legge (art. 50 del D.L. n. 5/2012)… Chiaramente il vero e proprio organico funzionale (strumento di flessibilità del quale il sistema scolastico non può più fare a meno per garantire un servizio efficiente) deve essere l’obiettivo cui tendere nel medio periodo. Il primo passo che può essere compiuto in tale senso nel breve periodo e che rappresenta una prima risposta in termini di più elevata efficienza del sistema, può concretizzarsi nella riconduzione in organico di diritto di 27.000 posti di sostegno, oggi (e da molti anni) regolarmente funzionanti in organico di fatto. Fino al 2006 l’organico dei posti di sostegno era fissato in 48.693 unità; con la finanziaria del 2007, si è provveduto ad un incremento di circa 15.000 posti. Attualmente a fronte di 63.348 posti in organico di diritto, risultano attivati 101.000 posti… Poiché, allo stato della normativa vigente il rapporto medio nazionale alunni/docente di sostegno si manterrà costante intorno al valore 1:2…., ben difficilmente… il numero dei docenti di sostegno realmente occorrente nella scuola italiana scenderà al di sotto delle 90.000 unità. Si conseguirebbe, in tal modo, con l’organico del sostegno quell’obiettivo già da molti anni raggiunto nell’organico delle classi, vale a dire la sostanziale equivalenza tra organico di diritto o organico reale. Al maggior onere di spesa (pagamento dello stipendio per i mesi estivi) si contrapporrebbe una indubbia crescita in termine di stabilità e programmazione, e non sarebbe poca cosa poter anche prevedere per il personale di nuova assunzione in ruolo una più attiva partecipazione, proprio nei mesi estivi, alle attività di programmazione per l’integrazione dei bambini con bisogni educativi speciali”. Rileviamo, con piacere, che finalmente un responsabile delle politiche di istruzione pubblica ha detto in modo esplicito che la stabilizzazione di personale fin qui destinatario costantemente di contratti a t.d. non crea all’erario soverchie difficoltà (si tratta di pagare i due mesi estivi, durante i quali non si svolge attività didattica).
 

° Un documento U.E. sulla dimensione sociale dell’istruzione universitaria
Il Consiglio Istruzione riunitosi a Bruxelles il 16 e 17 maggio, al quale ha partecipato la Ministro Carrozza, ha adottato “Conclusioni sulla dimensione sociale dell’istruzione universitaria”, delle quali così riferisce la D.G. Affari Internazionali del MIUR

“Il documento affronta la problematica di un numero insufficiente di giovani europei in possesso di un diploma di laurea nonostante gli ambiziosi obiettivi stabiliti al riguardo dalla Strategia Europa 2020. Come evidenziato dalla Commissaria Vassiliou infatti, l’Unione ha bisogno di una massa critica di laureati per crescere ed essere socialmente stabile, ed è quindi necessario fare un ulteriore sforzo per evitare che ragioni di natura economica e sociale portino a esclusioni dal percorso formativo completo oggi necessario per ogni giovane, concentrandosi sulla identificazione di modalità di insegnamento terziario più flessibili per migliorare il tasso di riuscita negli studi universitari da parte dei nostri studenti. … A tal fine vengono individuate alcune linee strategiche da perseguire a livello europeo:
a) promuovere una mappatura delle politiche di accesso e di dispersione che tenga conto delle specificità nazionali e di fattori strutturali (personali, socioculturali, socioeconomici) che influiscono su dropout e sul completamento degli studi;
b) proseguire il lavoro congiunto con Eurostat sullo studio di fattibilità per migliorare la metodologia di raccolta di dati amministrativi sulla durata degli studi e il livello di completamento degli studi nella istruzione superiore;
c) sviluppare uno studio sull’influenza di differenti modelli di finanziamento, o condivisione di costi sulla efficacia, efficienza ed equità della HE in base agli impegni scaturiti dall’Agenda per la modernizzazione della HE (2011).
Gli Stati membri, con il supporto della Commissione, sono stati invitati a rafforzare le sinergie tra cooperazione comunitaria e il Processo di Bologna, anche attraverso un migliore utilizzo delle risorse finanziarie, in primis quelle derivanti dai Programmi europei (per il futuro “Erasmus for All”) e a proseguire il lavoro sulla dimensione sociale della HE attraverso il metodo aperto di coordinamento e la collaborazione tra Paesi (peer learning). Specifico rilievo è dato alle opportunità finanziarie offerte dalla “Youth Employment Initiative” a favore dei gruppi di giovani al di sotto dei 25 anni svantaggiati o disoccupati, per consentire loro di acquisire competenze specifiche finalizzate alla occupabilità….”.

° E’ di scena la Scuola
Quando in Parlamento si discute di Scuola – com’è avvenuto lo scorso 11 giugno – sembra di assistere alla rappresentazione di un gioco delle parti.

Canovaccio: certi parlamentari non lesinano dichiarazioni circa la centralità della Scuola nelle politiche di investimento produttivo in capitale umano, ma glissano sul fatto di appartenere a partiti politici che, nella precedente legislatura, hanno votato i tagli alla Scuola. In risposta a queste dichiarazioni accorate e magniloquenti, trasudanti alte idealità, i rappresentanti del governo prontamente rassicurano: - ci stiamo lavorando in modo concreto Non abbiate fretta ! Non vorremmo che la seduta parlamentare dello scorso 11 giugno in tema di Scuola abbia seguito questo canovaccio. In breve: è passata a maggioranza bulgara la mozione (firmatari: Elena Centemero - PdL e Maria Coscia - PD) che chiede al governo di potenziare il finanziamento per la Scuola. E’ passata con la benedizione del sottosegretario Rossi Doria che, nel contempo, ha bacchettato le mozioni presentate dall’opposizione (M5S, Lega e SeL), mozioni, sì, alternative a quella approvata, ma anche queste di largo sostegno alla Scuola. Il rappresentate del governo ha espresso parere non favorevole con queste motivazione: avanzano proposte di finanziamento irrealistiche, da realizzarsi in troppo breve tempo. Campa cavallo ! Ci contenteremmo dei tempi lunghi e certi, ma diffidiamo perché Rossi Doria era sottosegretario anche col ministro Profumo, e la Centemaro è collega di partito della Gelmini.
(Leonardo MAIORCA)

° Come la Ministro Carrozza si propone di contrastare la dispersione scolastica
Disillusi per quanto si possa essere (dalle inaugurazioni precedenti), è nondimeno doveroso concedere ampie credenziali a un ministro che si presenta determinata. Riportiamo quanto ha dichiarato davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato.

“a. Riprogrammazione dell’azione mirata contro la dispersione scolastica con l’uso dei Fondi europei, nel periodo 2014-2020. Si tratta di interventi già avviati dal Ministero con il Ministro della Coesione Territoriale e con le Regioni …Si tratta di un’azione finanziata con un totale di 56 milioni di euro provenienti dai fondi POR, a cui si aggiungono 77 milioni di euro dei fondi PON presso il Ministero dell’Interno, questi tesi a dare risorse per centri sportivi e aggregativi…
b. Estensione dell’azione contro la dispersione scolastica… E’ già previsto che avvenga all’interno della riprogrammazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020, sia nel Sud che nelle aree di massima esclusione… c. Sviluppo della direttiva ministeriale del 27/12/2012 che migliora l’azione a favore del sostegno alle disabilità e fragilità degli studenti a scuola – i bisogni educativi speciali - implementando la rete territoriale di supporto, la formazione per i docenti e la realizzazione dei Piani didattici ed educativi personalizzati”.

° Regolamento recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Diamo un abstract del D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, pubblicato in G.U. n. 129 del 4 giugno 2013; sostituisce il decreto 28.11.2000 (G.U.n. 84/2001) del Ministro per la funzione pubblica. Il testo integrale, è pubblicato nel sito MIUR e nella rete Intranet.
Art. 1. Disposizioni di carattere generale. 1. Il presente codice di comportamento definisce, ai fini dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i doveri minimi di diligenza, lealta', imparzialita' e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare. 2. Le previsioni del presente Codice sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni ai sensi dell'articolo 54, comma 5, del citato decreto…
Art. 3 Principi generali. 1. Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialita' dell'azione amministrativa. Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui e' titolare. 2. Il dipendente rispetta altresi' i principi di integrita', correttezza, buona fede, proporzionalita', obiettivita', trasparenza, equita' e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialita', astenendosi in caso di conflitto di interessi. 3. Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione. …4. Il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicita', efficienza ed efficacia…. 5. Nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente assicura la parita' di trattamento a parita' di condizioni, astenendosi, altresi', da azioni arbitrarie che abbiano effetti negativi sui destinatari dell'azione amministrativa o comportino discriminazioni basate su sesso, nazionalita', origine etnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, convinzioni personali o politiche, appartenenza a minoranza nazionale, disabilita', condizioni sociali o di salute, eta' e orientamento sessuale o altro….
Art. 4 Regali, compensi e altre utilita'. 1. Il dipendente non chiede, ne' sollecita, per se' o per altri, regali o altre utilita'. 2. Il dipendente non accetta, per se' o per altri, regali o altre utilita', salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali…. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilita' a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore. 4. I regali e le altre utilita' comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell'Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali. 5. Ai fini del presente art., per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore orientativamente a 150 E….
Art. 5. Partecipazione ad associazioni e organizzazioni. 1. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza l’adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con l'attivita' dell'ufficio. Il comma non si applica all'adesione a partiti politici o a sindacati…
Art. 6 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse. 1. …Il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni… 2. Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attivita' inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado….
Art. 7 Obbligo di astensione. 1. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attivita' che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, societa' o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide il responsabile dell'ufficio di appartenenza….
Art. 11 Comportamento in servizio…. 3. Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione….
Art. 12 Rapporti con il pubblico. 1. Il dipendente in rapporto con il pubblico si fa riconoscere attraverso l'esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dall'amministrazione, salvo diverse disposizioni di servizio, anche in considerazione della sicurezza dei dipendenti, opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilita' e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera piu' completa e accurata … Il dipendente rispetta gli appuntamenti con i cittadini e risponde senza ritardo ai loro reclami. 2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione. 3. Il dipendente che svolge la sua attivita' lavorativa in un'amministrazione che fornisce servizi al pubblico cura il rispetto degli standard di qualita' e di quantita' fissati dall'amministrazione anche nelle apposite carte dei servizi. …
Art. 13 Disposizioni particolari per i dirigenti. … 2. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico. 3. Il dirigente, prima di assumere le sue funzioni, comunica all'amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che esercitano attivita' politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l'ufficio che dovra' dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attivita' inerenti all'ufficio. Il dirigente fornisce le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge. 4. Il dirigente assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa. Il dirigente cura, altresi', che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per finalita' esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali. 5. Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui e' preposto, favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaborator…
Art. 16 Responsabilita' conseguente alla violazione dei doveri del codice. 1. La violazione degli obblighi previsti dal presente Codice integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio. Ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute nel presente Codice, nonche' dei doveri e degli obblighi previsti dal piano di prevenzione della corruzione, da' luogo anche a responsabilita' penale, civile, amministrativa o contabile del pubblico dipendente, essa e' fonte di responsabilita' disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare…

° Esami di Stato Licei scientifici. Indagine nazionale sulla prova scritta di matematica
Il MIUR vuole fornire a tutte le commissioni d'esame un comune riferimento per rendere più omogenei e comparabili i risultati delle valutazioni delle prove d'esame. Di seguito, riportiamo, in parte, la Nota prot.n. 3096 del 05 giugno 2013.

“Oggetto: Indagine nazionale sulla prova scritta di matematica e sui risultati della sua valutazione. Si comunica che, anche per il corrente anno 2013, come per le decorse sessioni di esami di Stato, sarà effettuata l'indagine nazionale sui risultati della prova scritta di matematica nei licei scientifici, sia di ordinamento che sperimentali, che quest'anno interesserà 120.099 candidati appartenenti a 5891 classi diverse e assegnati a 3360 commissioni d'esame.L'indagine 2013 si pone come efficace strumento di confronto e di riflessione non solo sui vari aspetti della prova - le formulazioni e i contenuti delle tracce, la loro rispondenza ai programmi d'insegnamento effettivamente svolti, le preferenze espresse dai candidati e le eventuali difficoltà incontrate, le valutazioni riportate - ma anche sulla possibile preparazione di un Syllabus delle conoscenze da accertare in sede d'esame di Stato, in linea con le moderne Indicazioni Nazionali per i Licei, così come ripetutamente chiesto dalla comunità dei docenti. … L'indagine, effettuata con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'Informazione della Seconda Università di Napoli e della Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, Mathesis, sarà realizzata attraverso il sito www.matmedia.it dove è già attivato un forum di discussione aperto ai docenti interessati e sono indicati i nominativi dei referenti regionali cui rivolgersi per gli eventuali chiarimenti.Per ogni ulteriore notizia sulla iniziativa si rinvia, dunque, al già citato sito www.matmedia.it dove le SS.LL., ove interessate, vorranno procedere, per le commissioni di competenza, alla registrazione dei dati richiesti nel periodo dal 24 giugno al 15 luglio 2013. Si ringrazia per la collaborazione”.

° Le scuole paritarie: presidio di pluralismo del sistema pubblico di istruzione
La ministro Carrozza, al pari dei suoi predecessori al MIUR, non ha dubbi: la salvaguardia del sistema integrato è obbligo di legge e comporta risparmi per l’erario

Le dichiarazioni rese dalla Ministro, in audizione dinanzi alle commissioni Cultura riunite di Camera e Senato, sono inequivocabili: “Come stabilito dalla legge 62 del 2000 il sistema pubblico di istruzione è composto dalle scuole statali e dalle scuole paritarie. L’intero finanziamento verso le 13.657 scuole paritarie italiane consiste di 500 mln di euro circa, pari all’1,2 % della spesa relativa alle scuole statali, a fronte di una platea di 1.042.000 alunni che rappresenta il 12% della popolazione scolastica. Occorre salvaguardare il carattere plurale del nostro sistema di istruzione attraverso misure volte a tutelare la qualità e l’inclusività anche delle scuole pubbliche paritarie”. Anche la dichiarazione resa della Carrozza nei giorni che hanno preceduto il noto referendum a Bologna non lasciava dubbi: "Dobbiamo pensare ai bambini che devono andare a scuola e garantire la copertura per tutti i bambini, quindi il mio interesse e del ministero e' quello di appoggiare gli accordi che vedono il ruolo delle paritarie per coprire tutti i posto per i bambini… Le scuole paritarie … hanno un valore importante perché offrono un servizio che permette a un comune di soddisfare le esigenze delle famiglie".
D’altra parte, è la struttura di questo governo esposta al pressing delle scuole paritarie, anche nei vertici politici del dicastero di Viale Trastevere. Lo si evince dall’argomento prevalente delle questioni poste, in sede parlamentare, nella legislatura scorsa, dall’attuale sottosegretario Gabriele Toccafondi. Che, alle elezioni dello scorso febbraio, ha ripreso il leitmotiv: “Libertà di Educazione. Una battaglia che porto avanti da molti anni è quella in difesa della libertà di educazione ed in favore della Scuola PUBBLICA NON STATALE. Da anni ci troviamo di fonte ad una costante riduzione del Fondo destinato all’istruzione paritaria, riduzione che nel tempo e con molto lavoro siamo sempre riusciti a contenere. Da sempre ripeto, anche alzando la voce, che il contributo non è un “regalo” fatto a queste scuole, erroneamente definite private, come invece qualcuno continua a dipingerlo in manifestazioni di piazza, ma un aiuto per garantire una vera libertà di educazione”. Stando così le cose, per questo giro non aspettiamoci novità.

° Il nuovo libro di Giuseppe Savagnone: Educare nel tempo della post-modernità
Sarà presentato martedì 18 giugno (ore 17,45) alla CEI, via Mattarella 38, Palermo

Interverranno Francesco Beneduce S.J, Livia Romano e Maurizio Muraglia. L’autore – che sarà presente – ha voluto, con questo libro, focalizzare il tema del gap culturale che separa la generazione dei docenti e quella degli alunni.

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