Tutte le notizie

° Trasferimento del personale amministrativo iscritto nei ruoli del Miur, attraverso l'istituto compensativo dell'interscambio
Emanato il Decreto Direttoriale (30 ottobre 2013) che fissa i termini e le modalità di presentazione delle domande. Riportiamo parzialmente.
Art. 1. Il presente bando disciplina le modalità di interscambio tra sedi, dovendosi intendere, come interscambio, il reciproco trasferimento di due unità di personale amministrativo da una sede di servizio ad altra del MIUR. L’interscambio è rivolto esclusivamente al personale amministrativo appartenente ai ruoli del MIUR, in servizio presso le sedi centrali e periferiche dell’Amministrazione. Sono ammessi inoltre a partecipare alla procedura i dipendenti di ruolo del MIUR che prestino servizio in comando presso altre amministrazioni. Condizione per l’interscambio è che i richiedenti interessati siano inquadrati nella medesima Area funzionale, appartenenti allo stesso profilo professionale e alla medesima fascia retributiva. Art. 2 Le domande di partecipazione alla procedura di interscambio, da compilarsi secondo l’All.1, dovranno essere inviate, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente bando, alla Direzione generale per le risorse umane, Uff. IV, Viale Trastevere 76/a, 00153 Roma, Tel. 065849. Le domande, debitamente compilate, sottoscritte e digitalizzate, dovranno essere trasmesse esclusivamente via PEC, per il tramite dell’ufficio di appartenenza, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. …. Art.3 Le domande trasmesse entro il termine stabilito saranno esaminate dall’ufficio IV della D.G. per le Risorse Umane del MIUR, nei 30 giorni successivi alla data di scadenza del bando. A ciascuna domanda sarà assegnato un punteggio secondo i criteri di cui all’all.2. Il punteggio sarà riportato in una graduatoria finale, predisposta dall’ufficio e pubblicata sul sito internet e nella rete intranet del MIUR. Art.4 Entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria finale, si procederà al trasferimento dei candidati…. presso la sede centrale o gli Uffici Scolastici Regionali dell’Amministrazione. ….Ove siano presentate più domande per la stessa sede, fermo restando il disposto di cui all’art. 1 del presente bando: a) si procederà prioritariamente al trasferimento del candidato che si trovi nello stato di cui all’art. 21 della legge 5 febbraio 1992 n. 104; ove vi siano più candidati in possesso di tale stato, si procederà al trasferimento del candidato con punteggio più alto. b) Si procederà al trasferimento del candidato con punteggio più alto, calcolato in ragione dei criteri all.2. c) A parità di punteggio, in ogni caso, verrà data precedenza al candidato più giovane…..

° Convegno nazionale. “La Sicilia nell’assetto dello spazio euromediterraneo”
Lo scorso 27 ottobre, a Siracusa-Noto, sono convenuti i docenti aderenti all’AIIG
L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia ha dato vita al 56° Convegno Nazionale. In questa fase critica della politica scolastica, nella quale occorrerebbe riconoscere a pieno il ruolo strategico dell’insegnamento della Geografia, i convenuti hanno richiesto, nelle mozioni conclusive: - che l’ora di Geografia in tutti gli Istituti Tecnici e Professionali sia assegnata ai docenti della classe A39; - che il quadro orario di Geografia nella scuola secondaria di II grado sia ulteriormente rinforzato, estendendone la presenza anche nei Licei e nei trienni degli Istituti Tecnici che presentano maggiore connessione con le competenze geografiche; - che i percorsi universitari di formazione degli insegnanti dedichino più spazio all’educazione geografica; - che adeguate risorse siano destinate a un piano di formazione degli insegnanti di Geografia che abbia come obiettivo lo sviluppo di competenze professionali sull’educazione geografica.

° Una ricognizione della Legge di Stabilità com’è giunta all’esame del Parlamento
Riportiamo alcuni dati pubblicati da Salvo Intravaia su la Repubblica del 30 ottobre
Scuola paritaria. Arrivano 220 milioni di euro per il 2014. I fondi erogati nel 2013 sono stati pari a 260 milioni di euro e con i 220 previsti dalle legge di stabilità si arriverebbe a 480.
Contratto della scuola e scatti stipendiali. Tutto fermo ancora per due anni. Si consideri che nel comparto Scuola il contratto è scaduto da quattro anni con grave svalutazione in valore reale degli stipendi. I contratti nel pubblico impiego potranno essere rinnovati nella parte normativa.
Fondo di finanziamento ordinario e fabbisogno delle università. Arrivano 150 milioni di euro per il 2014 che andranno a sommarsi agli attuali 6.690 milioni di euro previsti per il 2013.
Assunzioni all'università e negli enti di ricerca. Sarà possibile nel 2016 assumere in ragione di un turn over al 60 per cento dei pensionamenti, nel 2017 in ragione dell'80 per cento, e nel 2018 si potranno sostituire tutti gli insegnanti e i ricercatori che andranno in pensione.
Ricerca. Attingerà al 5 per mille sulle dichiarazioni redditi 2013. A gennaio arrivano 400 mln.

° Su queste basi, è possibile aprire una riflessione
Traiano spunti di riflessione da una nota dell’ANDIS sulla sperimentazione finalizzata a ridurre di un anno la durata degli studi della scuola secondaria di secondo grado.
L’ANDIS scrive:… E’ necessario che la sperimentazione dia indicazioni sull'utilizzo del personale da reimpiegare, perché il “risparmio" di personale deve essere reinvestito nella scuola per garantire spazi di opzionalità in un modello in cui gli studenti diventino protagonisti almeno di una parte di scelte formative, impossibili con un organico blindato sulle cattedre. Per poter sperimentare anche questa opportunità è indispensabile un aumento di organico che "simuli" l'organico disponibile a regime dopo 4 anni. I risultati di questa sperimentazione… devono costituire la base per una discussione aperta ed approfondita, tesa al rinnovamento delle strutture organizzative e a una revisione dell’utilizzo dell’organico che deve realmente essere reso funzionale alla didattica laboratoriale e integrata con il territorio, così come delineata nelle Linee guida per l’istruzione tecnica e professionale e, parzialmente, nelle Indicazioni nazionali per i Licei….”. (Fonte http://www.andis.it/ - 28 ottobre 2013).
Se queste parole possono essere intese nel senso che l’offerta formativa complessiva attuale resterebbe quantitativamente immutata (se non, come sarebbe auspicabile, potenziata), e soltanto conclusa in anticipo, potremmo considerare con interesse questo modello di curricolo, e passare semmai a considerarne la fattibilità in relazione alle caratteristiche sociali e cognitive degli alunni nelle diverse fasi dell’età evolutiva. A naso – ma su questo la parola va agli studiosi – non dovrebbero esserci ostacoli sul versante cognitivo (i nostri alunni sono precoci intellettualmente rispetto a quelli delle generazioni precedenti). Sappiamo già, però, che l’abbreviazione sarebbe controproducente alla crescita psico-sociale se fosse rivolta a fanciulli: comprimerne il tempo-scuola comporterebbe la contrazione di una esigenza imprescindibile: “Prima di tutto i piccoli hanno un estremo bisogno di amici (non ne hanno perché non hanno la comunità del cortile, della strada come un tempo) e di una appartenenza (alla classe) che tra l’altro va costruita nei tempi lunghi dei cinque anni della primaria (e a volte non basta), poi hanno necessità di parlare, confrontarsi con i pari insieme con l’insegnante che conduce garbatamente e con discrezione la conversazione, e ancora hanno l’esigenza di sperimentare in concreto attività con i compagni di classe … Nessuno più riflette su come ricada la carenza di gioco e autonomia sulla crescita, sulla personalità, sull’apprendimento significativo, il quale a me pare risentire di un ritardo dello sviluppo emotivo”. (C.Fanti, edscuola.eu/wordpress –12.10. 2013). Detto ciò, e considerato che la sperimentazione contrae l’offerta formativa nel primo biennio dei corsi di istruzione secondaria di secondo grado (al posto dei due anni, si effettuano due semestri), varrebbe la pena di riflettere sulla fattibilità di concentrare il curricolo nella scuola secondaria, restando invariato il numero delle ore di erogazione dell’offerta formativa. In effetti, occorre anche considerare il vantaggio che gli italiani diciottenni avrebbero ad allinearsi ai diplomati di altri Paesi. Risulta che la sperimentazione autorizzata comporta, per il primo biennio, la erogazione di 1.122 ore di lezioni o di altre attività educative (34 ore settimanali a fronte delle 27 ore canoniche) e per il secondo biennio un analogo sostanziale incremento. In ogni caso, questa che contrae il curricolo scolastico di un anno non è operazione da concepire nella turris ministeriale (troppo e sempre condizionata dal Ministero del Tesoro), e che va pensata con i docenti, nelle organizzazioni professionali e con il sussidio della psicopedagogia. Intanto si ha notizia del fatto che sei istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado hanno chiesto al MIUR l’autorizzazione a sperimentare il curricolo quadriennale; sono: il Liceo “Garibaldi” di Napoli, il liceo “Flacco” di Bari, l’I.S. “Majorana” di Brindisi, l’I.S. “Carlo Anti” di Villafranca (Ve), l’I.T.E.E. “Tosi” di Busto Arsizio, l’I.S. “Telesia” di Telese Terme di Benevento.

° Nervo sensibile
L’ANP, sindacato dei dirigenti scolastici e delle alte professionalità della scuola è contrario alla previsione (presente nel d.l.104) di una graduatoria ad esaurimento
Lettera alla VII Commissione della Camera e al ministro dell'Istruzione Carrozza: no alle graduatorie 'ad esaurimento' dei dirigenti scolastici. Per il sindacato avviare assunzioni fuori dall'ordinario percorso concorsuale è in contraddizione con la ratio di base dell'art. 17 del Decreto, intesa a risolvere i problemi di organico della dirigenza scolastica attraverso la cadenza annuale delle procedure di reclutamento, affidate alla Scuola Nazionale di Amministrazione. (Fonte: latecnicadellascuola.it –29.10. 2013).

Corso online “Competenze Digitali” sulle tematiche di “Computer scienze”
Il Ministero rende noto che tutti i docenti che hanno fatto richiesta di partecipazione sono stati ammessi al corso di cui alla nota prot. 5330 del 9/10/2013.
In allegato all’Avviso, il MIUR rende pubblico anche l’elenco dei docenti che, oltre a partecipare al corso online, parteciperanno al seminario di apertura del corso che si terrà a Roma il 30 ottobre 2013, al Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza, via Ariosto, Roma. Del seminario ci sarà la diretta streaming all’indirizzo: http://conference.dis.uniroma1.it/cocodi. Il corso sarà replicato nel II semestre di quest’anno scolastico.

Concorso: "Sei AUTORE ? Premio Creatività 2013": Termine il 27 febbraio, ore 12,00
Riservato ai ragazzi che abbiano compiuto 16 anni di età, intende favorire la creazione di opere d’ingegno e la “cultura” del diritto d’autore.
Il concorso è promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il supporto del Formez PA. Il bando può essere consultato nel sito del MIUR; in allegato, il modulo di iscrizione e regolamento. INFO: Roma, Tel: 06448699-30 Fax: 06448699-49 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Quale pregio ha il modello del preside elettivo
Il D.L.n.104/13, nel pur meritorio intento di evitare i concorsi pastrocchio, affida la selezione/formazione dei dd.ss. alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione; conferma, così, il modello del capo d’istituto-manager (le origini ne sono nell’art.21 L.59/97, c.d.“Bassanini”). Segnaliamo la proponibilità di un altro modello, l’elettivo.
Quelli che ormai, purtroppo, non siamo più di primo pelo e abbiamo fatto in tempo a vedere come funzionava la comunità scolastica all’epoca in cui il Consiglio di presidenza era elettivo, abbiamo qualche titolo per entrare nella discussione sulla proponibilità del modello elettivo del capo d’istituto. Qualche parlamentare ha avanzato in merito proposte; ne sintetizziamo una, la proposta di iniziativa parlamentare presentata nel 2011 dagli onorevoli Laratta e Marini. Secondo i proponenti, lo stato giuridico dei docenti, non essendo assimilabile a quello di altri dipendenti pubblici, richiede una propria disciplina e uno specifico sistema di tutele affidato a organismi democratici interni: Le scuole autonome, in quanto titolari di un potere normativo sotteso alla loro mission educativa, istituiscono gli organi di governo distinguendo tra funzioni di indirizzo e di gestione; queste ultime sono demandate a un organo collegiale (la direzione). Il d.s., eletto dalla comunità rappresentata nel consiglio d'istituto, è scelto tra gli insegnanti con non meno di 15 anni di servizio appartenenti alla fascia superiore della funzione docente, e ha il mandato (temporaneo, con sospensione della sua funzione docente) di dirigere la scuola (“responsabilità del perseguimento delle finalità dell'istituzione scolastica secondo le linee di indirizzo generale definite dal consiglio d'istituto e secondo le linee programmatiche definite dal collegio dei docenti nel rispetto dei princìpi di trasparenza e meritocrazia”) e di rappresentarla legalmente. E’ questa una governance in cui la partecipazione, la responsabilizzazione e la condivisione implicano un modello di leadership distribuita nella comunità scolastica. Autorevoli studiosi hanno auspicato, nelle scuole, perché consentanea all’autonomia scolastica, la più vasta corresponsabilizzazione nei processi decisionali. Missaglia (1996) ha sostenuto che l’autonomia comporta la suddivisione a livelli professionali diversi di funzioni e responsabilità («complessità verticale»), e un coordinamento che incentiva l’efficienza degli operatori («complessità orizzontale»): «Quanto più le decisioni sono vicine alle persone, tanto più queste sono motivate ad agire: la decisione è il momento concreto in cui la motivazione diventa lo spazio della libertà e della responsabilità». Castoldi si è soffermato (1998) sul concetto di “apprendimento organizzativo” come fattore dell’immagine che ogni scuola fornisce all’esterno e come matrice della sua “identità culturale, educativa e organizzativa”: nella learning organization, ogni componente della comunità educativa mette a disposizione il proprio specifico apporto, di modo che le esperienze e le idee di tutti siano valorizzate. Entrambi i modelli ai quali accenniamo presuppongono una struttura orizzontale nella quale il dirigente scolastico conferisca ampie deleghe al personale, attenui il controllo gerarchico, accorci le distanze tra i sottosistemi organizzativi, allarghi la superficie di contatto con gli utenti, favorisca lo spirito di cooperazione. La Scuola Nazionale dell’Amministrazione è attrezzata a formare una tale figura di d.s. e a concepire una comunità scolastica a struttura orizzontale ?

Bonus maturità. Rieccolo per i corsi di Medicina e chirurgia, Odontoiatria, Medicina veterinaria e Architettura.
Troppe le scelte di politica scolastica condizionate dalla deterrenza dei ricorsi ?
Il girotondo del Bonus Maturità non può essere gradito alla Carrozza che, dalla minaccia dei ricorsi di massa, si vede costretta a conversioni a U. Quando nel settembre scorso, il CdM si orientò per l’abolizione del bonus, la Carrozza sembrò non avere incertezze; dichiarò che i test si superano studiando e non cumulando punti (come se i punti Maturità si ottengano non studiando ma nell’incarto delle merendine). In quella circostanza, adottando il tono tranchant di ministri suoi predecessori, e di sottosegretari e premier di infausta memoria, dichiarò: “Gli studenti italiani imparino a fare gli esami e a studiare”; e, quasi a volere esorcizzare i tribunali amministrativi, aggiunse: “Abbiamo troppa cultura dei ricorsi, in Italia”. La bacchettata non apparve sufficientemente autorevole, e da più parti si annunciarono ricorsi di massa. Così, travolta da un insolito destino (la Melato, nell’azzurro mare; la Carrozza, sotto le volte ministeriali decorate con allegorie della Letteratura, della Saggezza, della Scienza, della Storia, del Genio, dell’Arte), la Ministro dovrà benedire la giravolta fatta dala Commissione Istruzione della Camera per scansare questa ondata di ricorsi da levante. Basterà ? Temiamo di no, perché se ne intravede un’altra ondata, da ponente. In realtà, c’è un solo modo per evitare che sia la magistratura a “supplire” nelle decisioni politiche in materia di Scuola: vanno prese non nella turris ministeriale ma con le forme più larghe possibili della condivisione. Nelle politiche scolastiche, il centralismo dovrebbe essere finito col decentramento e l’autonomia scolastica. Più in generale, vale ciò è stato autorevolmente detto: democrazia e condivisione della legalità si alimentano reciprocamente. Tornando all’emendamento votato dalla VII Commissione parlamentare, diciamo che consente l’iscrizione ai corsi universitari, per gli aa.aa. 2013/2014 e 2014/2015, ai “maturati” che ne sono stati esclusi perché i valutatori incaricati dei test preselettivi non hanno conteggiato i loro punteggi di valutazione del percorso scolastico. Queste matricole “ripescate” andranno in sovrannumero. Analogamente, è data la possibilità di esprimere nuovamente la preferenza per la sede degli studi alle matricole utilmente collocate altrove.

L’Agenzia delle Entrate darà supporto ad attività educative
Le iniziative, previste da un apposito Protocollo d’intesa di validità triennale, saranno rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
La collaborazione con il MIUR è definita sotto il titolo: “Educazione alla legalità e contribuzione come strumenti di equità sociale posti alla base del funzionamento della cosa pubblica”. L’Agenzia potenzierà il proprio sito “Entrate in classe” e attiverà percorsi informativi sui propri servizi, in particolare quelli telematici, destinati agli studenti.

Concorso nazionale “Green Technologies Award - Energia nuova per le Scuole”
E’ destinato agli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado. Le adesioni entro fine dicembre.
Organizzato dalla Schneider Electric , d’intesa con il MIUR, l’iniziativa mira a sensibilizzare sulle tematiche inerenti l’efficienza energetica e l’utilizzo di energie rinnovabili. Le informazioni relative al concorso e alle modalità di partecipazione sono reperibili nel sito del MIUR e in www.schneider-electric.it/sites/italy/it/prodotti-e-servizi/scuole-tecniche/concorso-green-technologies.page

I sindacati Scuola, quelli “rappresentativi”, già pensano a una manifestazione
Dopo la manifestazione di lunedì (tre ore, presso un Centro Congressi), che è servita ai dirigenti di Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Gilda per confrontarsi, se ne annuncia una all’aperto, entro un mese, e non si esclude lo sciopero ! Governo avvisato….
I
vertici sindacali hanno espresso “…netto dissenso sulla politica del Governo in merito alla scuola… rispettivamente sullo sblocco del contratto, la corresponsione degli scatti di anzianità e la soluzione del problema del precariato scolastico”. Doverosamente, ci associamo. E chi non lo farebbe ? Anche perché il malcontento tra i lavoratori è alto. Basterà ?
(Fonte: Alessandro Giuliani – latecnicadellascuola.it – 27 ottobre 2013)

Una scadenza, il prossimo 15 novembre
I docenti appartenenti a posto o classe di concorso in esubero nell'organico di diritto a livello provinciale a.s. 2013/2014 che intendano partecipare ai corsi di riconversione sul Sostegno (a.s. 2013/2014) potranno richiedere i permessi del diritto allo studio (150 ore) entro quella data.
Il prossimo 15 novembre è il termine ultimo per richiedere i permessi tuttavia, i contratti integrativi regionali – che regolamentano le modalità di fruizione e le priorità di accoglimento delle domande - possono avere fissato date differenti di scadenza nelle singole regioni. Sul n.4 di La Tecnica della Scuola, si legge una guida a questi permessi e il fac simile della domanda. Al prossimo 20 novembre è fissato il termine di presentazione alla Direzione generale regionale competente delle domande di partecipazione ai corsi di riconversione (si veda in questa rubrica l’Aggiornamento del 24 ottobre) sul Sostegno, che sono volontari. La ripartizione regionale dei posti disponibili si legge in allegato alla C.M. n. 11235 del 22 ottobre 2013.

La Rete della Conoscenza: “Dovrete fare i conti con noi”
In prevalenza studenti e giovani in formazione, ma anche precari dell’insegnamento e della ricerca, protestano contro la legge di Stabilità: mobiliteranno scuole, università, accademie, conservatori, centri di ricerca, la formazione professionale.
Autunno. Cadono le foglie di fico e si scopre che coprivano la fotocopia del governo Monti. Ora, chi li tiene gli studenti ? Se il proposito che dichiarano è di avere la rappresentanza sociale delle vittime della macelleria perpetrata dalla Casta ? Lo scorso 11 ottobre hanno mostrato la propria consistenza riunendosi numerosi, in molte piazze. Adesso al Governo dicono: “Avevate promesso politiche per il futuro dei giovani, investimenti in scuole e università, nuovi posti di lavoro… Tutte menzogne. Con questa Legge di Stabilità continuate a condannare un’intera generazione all'invisibilità… Nelle vostre politiche sociali ed economiche non avete tenuto conto di una variabile: noi con i nostri sogni, la nostra voglia di contare, la nostra voglia di decidere… Avete scelto di essere deboli coi forti e forti coi deboli. State rendendo invivibili le città e impossibili le vite di migliaia di pendolari, precari, fuorisede”. Sul disagio sociale, sono i numeri a dare loro ragione. Del resto, sono i numeri e le ragioni che ogni giorno l’ANIEF denuncia facendo riferimento al disagio dei precari della Scuola; gli obiettivi della Rete della Conoscenza sono, però, più ampi, sono “le politiche recessive che continuate a propinarci, che vogliono rafforzare un modello di sviluppo oramai insostenibile per l'ambiente e per le nostre stesse vite; e più ampio – marcatamente politico – è l’obiettivo: “Riscattare le nostre vita e quella di chi come noi vive ai margini della società”. Potrebbero prepararsi cavoli amari per la Casta ma per certi magnaccioni a scrocco i cibi amari possono essere salutari. Questo il programma della Rete: “A partire dal 7 e 8 Novembre irromperemo nelle nostre scuole, università, nelle case dello studente e nei nostri quartieri con blitz e assemblee straordinarie perché crediamo sia necessario discutere delle vere emergenze sociali e democratiche del Paese, riappropriarci di quei luoghi per dare un segnale di speranza e di riscatto. Non ci siamo arresi all'austerità e vogliamo che a partire dalle prossime settimane si inneschino meccanismi di partecipazione espansivi e capaci di rimettere al centro i nostri bisogni, le nostre aspirazioni e i nostri diritti. Il 15 Novembre. Riempiremo le piazze e le strade di tutto il Paese, non c'è più tempo per aspettare! Dovrete rispondere all'ultimatum di una generazione che continuamente è costretta ad abbandonare gli studi, a scappare dall'Italia, dovrete rendere conto non alla Commissione Europea ma ad una popolazione stanca di subire la gestione autoritaria e ingiusta della crisi”.
(Fonte: http://www.retedellaconoscenza.it - 25 Ottobre 2013)

Regge l’occupazione nel settore dell’economia sociale. Un’oasi nel deserto
Alcuni dati forniti dalla Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza sociale
Le quasi 15mila imprese sociali (in prevalenza, cooperative) iscritte nei Registri delle Camere di Commercio impiegano circa 435mila lavoratori; i laureati costituiscono, quest’anno, il 28% delle entrate programmate, quasi il doppio della media nel complesso delle imprese italiane. Dal 2008 al 2012, i dipendenti delle imprese non profit sono aumentati di quasi il 6% l’anno; tuttavia, in questo 2013 s’è registrata una perdita di 5.400 posti di lavoro, flessione occupazionale che è percentualmente inferiore a quella che si registra nel resto delle imprese.
(Fonte: http://www.uneba.org - 18 Ottobre 2013)

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