Tutte le notizie

° E’ imminente il decreto per il rinnovo delle graduatorie d’istituto
Le novità maggiori interesseranno gli aspiranti di III fascia (i non abilitati).
Il Miur cerca, per queste che sono le ultime leve, di attualizzare le norme e di adeguarle alle reali esigenze delle scuole. Ecco perché, limitatamente alle graduatorie di III fascia, sarà previsto un punteggio aggiuntivo (max tre punti) per gli aspiranti che potranno documentare le proprie competenze informatiche, nella lingua inglese (di livello minimo B2), in metodologia Content and Language Integrated Learning, e nell’uso delle Lim. Nelle graduatorie delle scuole secondarie di II grado, l’insegnamento di sostegno farà capo a una graduatoria che unifica le tradizionali aree di riferimento. Le convocazioni dei supplenti avverranno sulla loro casella di posta elettronica, meglio se di posta certificata.

° Scioglimento della riserva: aventi diritto e modalità
Riportiamo i passaggi principali dell’efficace articolo di sintesi (Carlo Forte) che elenca le tipologie utili al pieno riconoscimento giuridico, attraverso lo scioglimento della Riserva (SSIS, COBASLID, titoli rilasciati dalla UE, diploma di didattica della musica, laurea in Scienza della formazione primaria, primo corso biennale di II livello di Educazione musicale, primo corso accademico di II livello per l’insegnamento di Educazione musicale, abilitazione in strumento musicale conseguita in uno Stato UE.

“ … lo scioglimento presuppone la previa inclusione in graduatoria con riserva. Tale beneficio è stato riconosciuto ad alcune categorie di personale in occasione della precedente tornata di aggiornamento delle GaE. E dunque, solo costoro avranno diritto a pretendere lo scioglimento della riserva. Sempre che siano in grado di far valere il conseguimento del titolo entro i termini. Oltre ai soggetti che si trovano in questa condizione, il riconoscimento tardivo del titolo vale anche per coloro che, essendo già iscritti nelle GaE, abbiano conseguito il diploma di specializzazione per il sostegno. Non così, invece, per coloro che abbiano conseguito abilitazione in assenza di riserva. La deroga vale solo per il sostegno perché si tratta di competenze altamente specialistiche… Fin qui la procedura on line. Lo scioglimento della riserva dovrà, invece, essere richiesta con istanza cartacea dagli aspiranti che si trovano a dovere sciogliere la riserva relativa a titoli di accesso diversi da quelli sopraelencati, che dovranno rivolgersi direttamente all’USP competente per la gestione delle domande. Analogamente dovranno essere indirizzate all’USP tute le istanze di scioglimento della riserva relative alla risoluzione di un contenzioso pendente. Si pensi ai soggetti che abbiano ottenuto una decisione favorevole da parte di un giudice, in sede cautelare, oppure a coloro che abbiano vinto la causa in primo grado, e l’amministrazione abbia impugnato la decisione in appello….”.
(Fonte: ItaliaOggi – 21 giugno 2011)

° Finanziamento ai partiti / finanziamento alla istruzione pubblica: reciproci negativi
Dieci anni di crescita esponenziale del finanziamento alla politica, e di pollice verso per il finanziamento alla istruzione pubblica, nell’inchiesta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (Corriere della Sera, 18 giugno), che riportiamo da TuttoScuola.

Gli italiani sono tassati per contribuire alle spese della politica, per tre volte rispetto a francesi e tedeschi; in Usa, i cittadini, questo balzello quasi non conoscono nemmeno. I privilegi della casta politica resistono ad ogni crisi economica, come se i politici non fossero cittadini italiani.
Tra il 1999 e il 2008, i rimborsi elettorali sono cresciuti del 1.110% e i parlamentari solo promettono di ridursi gli introiti. Un 10% di riduzione degli introiti è stato deciso per gli alti dirigenti (ma non sotto la franchigia fissata a 90 mila euro di reddito, cioè fino a circa 7 mila euro al mese di stipendio). Nel periodo considerato, la spesa per pubblica istruzione è lievitata del 33% (se si tiene conto dell’inflazione nei dieci anni, corrisponde a un decremento).
(Fonte: TuttoscuolaNEWS del 20 giugno)

 

° Una opportunità per i docenti di madre lingua diversa da quella italiana
Diamo notizia della procedura di selezione indetta (17/06/2011) per il reclutamento di personale docente, per la Scuola per l’Europa, di Parma, classi e sezioni del ciclo materno, primario e secondario (D.M. n. 49 del 30 maggio 2011).

PROFILO RICHIESTO PER LE SEZIONI ANGLOFONA, FRANCOFONA E ALTRE LINGUE MATERNE DIVERSE DALL’ITALIANO. I candidati devono possedere una specifica abilitazione all’insegnamento o titoli idonei all’insegnamento riconosciuti in Italia o nel Paese di provenienza; il titolo abilitativo o il suo riconoscimento, secondo i casi, dovrà essere fornito in Italiano, Francese o Inglese; in caso contrario, insieme al titolo dovrà essere fornita una sua traduzione in una delle tre lingue veicolari. In caso di nomina il candidato dovrà far pervenire, prima del contratto, l’originale, se in una delle tre lingue veicolari, o una traduzione giurata. I candidati devono essere nati o avere la cittadinanza in un Paese dell’UE o in Paesi che abbiano sottoscritto accordi bilaterali con l’Italia in merito al settore culturale e scientifico, in cui la lingua richiesta è la lingua ufficiale o una delle lingue ufficiali. I candidati devono essere di madrelingua nella materia per cui ci si propone come docente e possedere il livello C1 in una seconda delle 3 lingue veicolari. I candidati che non abbiano il requisito della nascita o cittadinanza, purché siano madrelingua e in possesso di titolo idoneo riconosciuto nel loro paese di origine per l’insegnamento nella disciplina per cui si propongono come docenti, possono presentare domanda di partecipazione al Bando ed essere selezionati qualora non fossero disponibili candidati con i profili…. I candidati non madrelingua possono presentare domanda di partecipazione al Bando purché in possesso, nella materia per cui si propongono, del livello di conoscenza della lingua non inferiore a C1, secondo il quadro di conoscenza delle lingue europee di riferimento; in questo caso potranno essere selezionati qualora non fossero disponibili candidati con profili… A parità di condizioni costituisce titolo di preferenza: - la conoscenza della lingua italiana, la conoscenza di altre lingue veicolari in uso nella Scuola per l’Europa di Parma, la conoscenza di un’ulteriore lingua; - l’esperienza di insegnamento in Scuole Europee o associate; -l’esperienza di insegnamento internazionale; -l’esperienza di insegnamento; - Pubblicazioni.
DOMANDA DI AMMISSIONE E TITOLI. La domanda, redatta in lingua italiana o francese o inglese, secondo l’allegato modello (All.1) e corredata della documentazione attestante il possesso dei requisiti richiesti, da inviare alla Scuola per l’Europa di Parma, via Saffi, 8 - 43100 PARMA, dovrà pervenire a mezzo raccomandata a/r o corriere, entro la scadenza di 30 giorni dalla pubblicazione del Bando; tale termine è da considerarsi perentorio. Alla domanda va allegato, pena l’esclusione, il curriculum vitae, modello europeo. Nella domanda vanno dichiarati ed elencati i documenti, le certificazioni e i titoli valutabili. I candidati in possesso dei requisiti richiesti dal presente bando dovranno sostenere un colloquio (e/o test da verificare) finalizzati ad accertare una elevata professionalità attraverso: 1. la conoscenza delle lingue di docenza, della disciplina da insegnare e di eventuali altre lingue di comunicazione parlate nella Scuola; 2. la conoscenza del sistema formativo, organizzativo e didattico in uso nelle Scuole Europee. PROVE- MODALITA’ DI SVOLGIMENTO. La Commissione procederà ad una prima valutazione delle candidature sulla base dei titoli di studio, dei titoli accademici, dei titoli professionali e delle pubblicazioni edite. Verranno anche considerati il servizio e le esperienze d’insegnamento nella materia di docenza, preferibilmente effettuati in contesti multiculturali. I documenti presentati dovrà essere posseduto o conseguito dagli aspiranti entro il termine di consegna previsto. La valutazione della documentazione e delle dichiarazioni inviate dagli aspiranti secondo la tabella all’allegato n. 1 stabilirà l’accesso alle prove di selezione. La Commissione giudicatrice disporrà di 100 punti; supererà il colloquio il candidato che riporterà punteggio non inferiore a 70/100. Le graduatorie saranno pubblicate nel sito della Scuola per l’Europa di Parma, e valide per gli aa.ss. 2011/2012. Le operazioni concorsuali ed i colloqui avranno luogo presso la scuola per l’Europa, Via A. Saffi 8 di Parma secondo il calendario definito con provvedimento che sarà pubblicato: - all’Albo della scuola per l’Europa di Parma (Via Saffi 8 Parma); - all’Albo dell’USR (Via de’Castagnoli 1 Bologna); - all’Albo dell’Ufficio XIII Ambito territoriale Provinciale di Parma (Viale Vittoria 33 Parma); - sul sito internet www.csa.provincia.parma.it ; -sul sito internet www.scuolaperleuropa.eu. La pubblicazione del calendario colloqui equivale a convocazione. I candidati utilmente collocati in graduatorie sono chiamati a stipulare contratti a t.d. di durata biennale, rinnovabili. Il trattamento economico è quello previsto dall’art. 24 del D.I. 18 giugno 2010, n. 138, n allegato: tabella titoli; modulo-domanda alla scuola di Parma.

° La Gelmini e i tagli negli organici della scuola: solo rose e fiori, dice
Riportiamo passi di una dichiarazione che Tuttoscuola riprende da Style.
“I tagli hanno rappresentato un salto necessario per invertire alcune tendenze. Nessuno ama tagliare ma la crescita a dismisura della pianta organica, l'approccio quantitativo della moltiplicazione degli insegnanti, del numero delle ore e degli indirizzi, avevano causato un aumento della dispersione scolastica, cioè molti abbandoni, un continuo peggioramento della qualità e una spesa insostenibile”, ma non si può guardare alla scuola solo come stipendificio… Il 97 per cento delle risorse veniva utilizzato per le spese correnti… abbiamo puntato sul miglioramento della qualità degli insegnanti, sulla continuità didattica..”.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS del 17 giugno)

 

° Trasparenza, Valutazione e Merito
Sul sito del Miur è pubblicata la Direttiva 17/06/2011, in materia di azione amministrativa e gestione anno 2011, con la quale si dà attuazione a quanto previsto dall'art. 21 comma 1 della legge 18 giugno 2009, n. 69 - "Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale
"
Nell'area ORGANIZZAZIONE sono messi on-line i recapiti telefonici, gli indirizzi e-mail e i curricula dei dirigenti. Nell'area ASSENZE E PRESENZE DEL PERSONALE sono pubblicate mensilmente le percentuali di assenza di tutto il personale in servizio nell'Amministrazione centrale e periferica. Nell'area RETRIBUZIONE DEI DIRIGENTI sono pubblicati gli importi retributivi desunti dai contratti individuali di lavoro. L’utente può accedere ai link. Si riportano, altresì, il DM n. 1142/GM del 27/1/2011; il Sistema di misurazione e valutazione della performance; il Piano triennale della performance 2011-2013.

° Rilevazione della soddisfazione degli utenti del sistema informativo MIUR
La Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi (Miur) ha avviato (Nota prot.n. 3394 del 17 giugno 2011) un sondaggio di Customer Satisfaction, su un campione di utenti che nei prossimi giorni riceveranno una comunicazione, tramite posta elettronica, contenente il link al sito del sondaggio, e che sono invitati a compilare il questionario entro e non oltre il 5 luglio 2011.

Il questionario è rivolto al personale degli uffici centrali e territoriali del Ministero e delle scuole
Statali, che si suppone abbiano maggior contatto con il Service Desk:
 Referenti per la sicurezza e referenti informatici presso gli Uffici Centrali del Ministero, gli USR e gli ATP;
 DSGA e personale di segreteria presso le scuole statali.

° Scuole secondarie di secondo grado: corsi per gli studenti con debiti formativi
La retribuzione oraria per i docenti dei corsi è di 50 euro lordi all’ora, ma la carenza di fondi è ormai a livelli tali da legare le mani ai dd.ss.
Nel 2007, primo anno di attuazione, il Ministro Fioroni dispose un finanziamento, a disposizione delle scuole, di 200 milioni. La quota si è assottigliata di anno in anno e adesso è di 27 milioni.
(Fonte: Il Sole 24Ore - 18 giugno 2011)

° Non è lecito utilizzare il docente di sostegno per ore curricolari di supplenza a colleghi assenti, quando l'alunno con disabilità a lui affidato è presente a scuola.
Lo avevano già chiarito il Miur (n.4274 del 04.08.2009) e l’USR Puglia (Direttiva del 11/09/08); lo ha ribadito l’USP di Bari (nota del 04.05.2011, ai dd.ss.). Di questa diamo alcuni passi, come riportati nella Scheda n. 340 del 13-06-2011 dell’AIDP.
“…Appare doveroso rammentare che la funzione professionale del docente di sostegno è quella di garantire la fruizione del diritto all’istruzione degli alunni portatori di handicap, favorendone il processo d’integrazione. Ne discende che utilizzare tale insegnante per effettuare supplenze, oltre a costituire inadempimento contrattuale, comporta innegabilmente anche l’illecita preclusione di un diritto costituzionalmente garantito, ai danni dell’alunno disabile affidatogli. Lo stesso Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, d’altro canto – attraverso le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (nota prot. n.4274 del 04.08.2009) – l’aveva chiarito…. Si richiama la nota della Direzione USR Puglia datata 11 settembre 2008 (AOODRPU prot. n. 7938), che chiariva come l’integrazione costituisce un vero e proprio diritto soggettivo per i portatori di handicap, e dunque l’amministrazione non può comprimerlo o peggio disattenderlo, distraendo il docente di sostegno dalle sue funzioni istituzionali ed utilizzandolo per le supplenze nelle proprie o nelle altrui classi. … E che il diritto del disabile all’istruzione ed all’educazione sia un diritto soggettivo – garantito attraverso misure di integrazione e sostegno idonee a consentirgli la frequenza degli Istituti d’istruzione – è sancito inequivocabilmente da numerose sentenze della Corte Costituzionale, delle quali si ricorda, in particolare, la n° 80 del 26 febbraio 2010”.
(Fonte: Salvatore Nocera, Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale).

 

° Che cosa la Scuola deve attendersi dal Dl Sviluppo
La Camera dei deputati dovrebbe vararlo entro martedì (mercoledì, a Montecitorio ci sarà la delicata verifica politica sollecitata dal presidente Napolitano). Nel frattempo il dl passerà all’esame del Senato, ed anche qui verrà probabilmente blindato nel testo attuale, perché eventuali modifiche comporterebbero la necessità di un terzo esame (nuovamente alla Camera), e i tempi della vigenza del decreto sono stretti. Pertanto, ci è utile conoscere il testo attuale dell’art.9 (che riguarda: la Fondazione per il merito universitario; il piano triennale delle assunzioni nella Scuola; il divieto dell'immissione in ruolo automatica del personale scolastico anche se titolare di un triennio di contratti a t.d.; la triennalità di vigenza delle GaE, prima del prossimo rinnovo, e la possibilità di trasferire la titolarità in una sola provincia; il vincolo quinquennale, per il personale scolastico neo immesso in ruolo, di permanenza nella provincia di assegnazione, prima di poter chiedere trasferimento, utilizzazione o assegnazione provvisoria ad altra provincia. Riportiamo alcuni passi dell’art.9.

Art. 9 Scuola e merito. Artt. Da 1 a 16 Omissis. 17. Per garantire continuita' nella erogazione del servizio scolastico e educativo e conferire il maggiore possibile grado di certezza nella pianificazione degli organici della scuola, nel rispetto degli obiettivi programmati di finanza pubblica, in esito ad una specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della Scuola, che assicuri il rispetto del criterio di invarianza finanziaria, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica, e' definito un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato, di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall'articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133; il piano puo' prevedere la retrodatazione giuridica dall'anno scolastico 2010 - 2011di quota parte delle assunzioni di personale docente e ATA sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010 - 2011, fermo restando il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica. Il piano e' annualmente verificato dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze e con il Ministero per la pubblica amministrazione ed innovazione ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie, fermo restando il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all'articolo 39, comma 3 bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni. 18. All'articolo 10 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n.368, dopo il comma 4 e' aggiunto il seguente: "4-bis. Stante quanto stabilito dalle disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1999, n. 124, sono altresi' esclusi dall'applicazione del presente decreto i contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze del personale docente ed ATA, considerata la necessita' di garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo anche in caso di assenza temporanea del personale docente ed ATA con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed anche determinato. In ogni caso non si applica l'articolo 5, comma 4-bis, del presente decreto." 19. Il termine di cui all'articolo 4, commi 1 e 2, del decreto legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333 e' fissato al 31 agosto di ciascun anno. 20. Il primo periodo dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, e' cosi' modificato "a decorrere dall'anno scolastico 2011/2012 l'aggiornamento delle graduatorie, divenute ad esaurimento in forza dall'articolo 1, comma 605, lett. c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e' effettuato con cadenza triennale e con possibilita' di trasferimento in un'unica provincia". 21. L'articolo 399, comma 3, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, cosi' come modificato dal primo periodo dell'articolo 1, comma 1, della legge 3 maggio 1999, n. 124, e' sostituito dal seguente "i docenti destinatari di nomina a tempo indeterminato decorrente dall'anno scolastico 2011/2012 possono chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarita'".

° Bacchettato dal Tar Lazio sulla questione delle classi sovraffollate, il Miur si è appellato al CdS, con il risultato che….
Il Codacons può adesso avviare una class-action che potrebbe costare cara all’erario

Chiamato da un ricorso collettivo (Codacons) a pronunciarsi in merito allo sforamento del numero limite di alunni per classe scolastica (anche 30 e più alunni, in aule che non hanno i necessari requisiti di cubatura), il Tar aveva bacchettato il Miur; lo stesso ha fatto il Consiglio di Stato, in appello. E questa volta il Miur annuncia che è imminente il varo del piano per l’edilizia al quale lavora da tempo. Guarda la coincidenza. Scene da Striscia la notizia, quando gli intervistati sono colti con le dita nella marmellata. E’ confermato, dunque, che per ogni questione che deve affrontare, il Ministro ha bisogno di doppia spiegazione, dalla magistratura, e qualche volta tripla (come nel caso della nostra vertenza sul “pettine”, che giunse dal Tar del Lazio al CdS, e da questo alla Consulta). Un certo numero di edifici scolastici (due su tre, secondo i partiti di opposizione) non è a norma di legge.
(Fonte: Il Messaggero – 16 giugno 2011)


 

° La maturità nell’immaginario dei protagonisti
Riportiamo dati risultanti dalla recente inchiesta realizzata da Swg e Studenti.it

Il 46% degli intervistati, candidati che fra 7 giorni si presenteranno all’esame di Stato, ha timore principalmente del colloquio interdisciplinare, perché vi partecipano anche docenti esterni. Il 28% teme invece la seconda prova scritta. Pochi (il 5%) temono la prima prova.

° Inclusione a scuola: inizia il confronto politico con il Miur
Riportiamo il Comunicato Stampa (9 giugno 2011) con il quale Pietro Vittorio Barbieri (FISH) e Giovanni Pagano (FAND) danno notizia di un incontro al Ministero.
Sovraffollamento delle aule. Eccessiva concentrazione di alunni con disabilità nella stessa classe… Inadeguatezza del numero delle ore di sostegno per i casi più gravi che genera situazioni a rischio esclusione. Sono preoccupazioni forti più volte espresse e ribadite e che si accompagnano a quelle per la grave carenza di formazione, iniziale e in servizio, dei docenti e dei dd.ss. Ora queste istanze diventano oggetto di un confronto, finalmente politico, fra le Associazioni delle persone con disabilità e il Miur. La FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) hanno infatti incontrato il Sottosegretario Giuseppe Pizza, ponendo ai vertici politici del dicastero l’esigenza di soluzioni rapide e sostenibili. La volontà del Ministero, assicurata formalmente, va nella medesima direzione, unitamente al rafforzamento del confronto che proseguirà con altri appuntamenti a breve. A margine del significativo incontro, l’onorevole Pizza si è impegnato, a titolo personale e del Governo, a non sostenere in sede parlamentare il Disegno di Legge dei Senatori Bevilacqua e Gentile (Atti Senato 2594) che introdurrebbe la privatizzazione del sostegno scolastico ai disabili, accogliendo così le contrarietà espresse nei giorni scorsi dalle stesse Associazioni delle persone con disabilità.

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