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Oppure saranno collocati in cassa-integrazione e poi licenziati, a causa della volontà del Miur di non tenere conto dell’annullamento del dimensionamento e delle recenti norme sul personale sovrannumerario per la spending review. Unica soluzione rimane il ricorso al Tar Lazio contro il decreto interministeriale sugli organici. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 12 luglio 2012.

COMUNICATO ANIEF

Organico dei posti di direttore SGA per l’a.s. 2012/2013: “dalle parole ai fatti”, a cura dei DSGA siciliani Capuana e Gesù.

Oltre le parole, rispetto alle quali, seppure dotate di puntuali e pertinenti argomentazioni, il MIUR mantiene un atteggiamento di lucida indifferenza, l’ANIEF ha deciso di passare ai “fatti……”della tutela giurisdizionale. Non si tratta, nella situazione de qua, di ultima ratio, ma di stabilire un percorso alternativo, legale, cioè rispettoso della normativa vigente, rispetto alla diversità di posizioni non conciliabili rappresentate nello specifico  dalle necessità di parte datoriale(il MIUR) e da quelle dei lavoratori. Risponde ad esigenze di legalità tutelare anche la categoria dei direttori dei servizi generali ed amministrativi,  che sono “bersaglio” della logica di ottimizzazione aziendalistica non coerente con il vigente impianto normativo. E’ palese ed evidente la  discrasia tra le norme applicabili e quelle non applicabili,  perché abrogate! Peraltro, la stessa logica di razionalizzazione degli organici, funzionale alla “spending review” della spesa corrente, non trova, almeno ad un primo esame dei piani governativi, immediato e concreto riscontro in altri comparti della P.A. In relazione a quanto precede è stata disposta l’azione legale al T.A.R. Lazio per l’impugnazione del decreto che taglia migliaia di posti nella pubblica amministrazione, in primis, Direttori SGA, con l’irragionevole motivazione della tutela di quella continuità di erogazione del servizio che è compromessa proprio dai tagli. Inoltre, è chiaro che tutti i provvedimenti emanati in attuazione di una legge che definisce nuovi criteri per la formazione degli organici sono illegittimi: dai decreti assessoriali sul dimensionamento alle graduatorie dsga provinciali dei perdenti posto, all’ultimo decreto interministeriale in fase di registrazione alla Corte dei conti sugli organici del personale ATA.

Tutti i Direttori SGA interessati ad aderire all’iniziativa di tutela legale potranno rivolgersi presso la sede ANIEF – Corso Pisani n. 254 - dal Lunedì al Venerdì matt. 10:30-12:30 pom. 16:30-18:30 oppure contattare il settore assistenza legale (tel. 091.6598362– fax 091.6455845). Non perdere questa occasione!!! Ancora una volta l’Anief Ti è vicina!!!

La pre-adesione deve pervenire entro il 12 luglio con una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per inviare tutta la documentazione che sarà fornita in risposta entro il 14 luglio, al fine di chiedere la sospensione urgente del decreto da parte dei giudici amministrativi, vista la palese violazione delle norme di legge vigenti.

Questo è l'orientamento del Tar Lazio emerso nell'udienza del 4 luglio. Anief avvia le procedure per ottenere una pronuncia dei nuovi giudici prima dell'avvio del nuovo anno scolastico. Tutti possono ricorrere con i nostri legali. Basta inviare entro il 9 luglio una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni operative.

Possono ricorrere al giudice del lavoro sia gli originari ricorrenti che si sono rivolti all'Anief per patrocinare il ricorso al Tar Lazio, sia gli altri ricorrenti che si sono rivolti ad altri sindacati o studi legali privati. In questo caso il mandato sarà firmato con i legali convenzionati Anief e il ricorso riassunto all'indomani della pubblicazione della rispettiva sentenza che reca il difetto di giurisdizione.

Possono ricorrere, per l'occasione, anche coloro che non hanno mai ricorso al Tar Lazio ma hanno comunque prodotto domanda di pensionamento secondo i requisiti indicati da Anief.

Anief è l'unico sindacato in grado di gestire il contenzioso seriale in tutte le corti territoriali del lavoro in maniera tempestiva per cercare di ottenere dal nuovo giudice una pronuncia prima del 1° settembre, data di presa di servizio del personale ricorrente, che potrebbe interferire con il diritto alla continuità didattica degli studenti e causare il pregiudizio grave e irreparabile.

E salvare le scuole autonome dimensionate dai piani regionali a seguito dell’applicazione di una legge cancellata dalla Corte costituzionale. Il ricorso al Tar Lazio intende annullare il D.M. n. 55 del 25 giugno 2012 e ripristinare le dotazioni organiche previste dal D.M. n. 21 del 10 giugno 2011.

Nel silenzio-assenso dei sindacati rappresentativi alle scelte compiute dal Miur, che continua a ignorare la sentenza della Corte costituzionale nel citare tra le premesse una norma di legge cancellata dalla Consulta, Anief intende offrire ai dirigenti scolastici collocati in mobilità coatta e costretti a chiedere trasferimento, indipendentemente dalla domanda presentata, la possibilità di impugnare il decreto che definisce la consistenza complessiva delle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici, a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, secondo i contingenti indicati della tabella “A”, con riferimento alle dimensioni regionali da dichiarare illegittime per effetto dell’incostituzionalità della norma sottesa.

Per ricevere le istruzioni operative è necessario scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 5 luglio 2012.

Dimensionamento scolastico: dopo i tagli di 1.100 presidenze e coordinamenti di segreterie oggi è arrivato l’accordo tra Stato e Regioni. Solo i ricorsi Anief potranno salvare oltre 1.100 dirigenti scolastici e Dsga che dal 1° settembre perderanno il posto: ricorreremo in loro favore e contro questa politica, mirata solo al risparmio ad oltranza, che sta sempre più dequalificando l’istruzione pubblica italiana.

Ora si può dire senza più ombra di dubbio: nel prossimo anno scolastico le scellerate decisioni dell’amministrazione scolastica, ora anche con l’avallo delle Regioni, produrranno una grande quantità di istituti privi di una propria dirigenza ed amministrazione. La conferma è arrivata con la tabella allegata al Decreto Ministeriale n. 55, firmato il 25 giugno dal Ministro dell'Istruzione, da dove si evince che in alcune Regioni si arriverà ad avere quasi il 50% delle scuole senza più la loro presidenza. Ma anche dall’incontro svolto oggi a Roma tra i rappresentanti del Governo e delle Regioni per definire le linee su dimensionamento ed organici del prossimo anno scolastico.

Pensare che un numero così alto di istituti – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief - possa essere affidato a dei reggenti, spesso nemmeno remunerati per il carico di lavoro aggiuntivo loro imposto d’ufficio, rappresenta un motivo di sicura disfunzione scolastica e di irregolarità dell’attività didattica e amministrativa. Inoltre, secondo l’Anief il numero di scuole coinvolte in questa operazione di dequalificazione dell’istruzione pubblica è altissimo: saranno almeno 3.000 gli istituti, infatti, che nel corso dell’anno scolastico 2012/13 si ritroveranno con i loro dirigenti e i Direttori dei servizi generali e amministrativi a dover dosare tempo e energie per operare anche sulle altre sedi assegnategli dall’Ufficio Scolastico Regionale senza possibilità di replica”.

Secondo l’Anief di queste problematiche, che si ripercuoteranno su studenti e famiglie, non è si è tenuto conto nemmeno in sede di confronto tra Stato e Regioni: sull’accordo nazionale raggiunto oggi non sembra infatti avere alcuna influenza la nullità della cancellazione dei posti di lavoro (derivante dal dimensionamento) attraverso l’articolo 19, comma 4, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, dichiarato incostituzionale il 4 giugno scorso dalla Consulta.

Per questi motivi, il sindacato Anief ha deciso di mantenere ancora aperti i termini per presentare ricorso contro la normativa che ha dato seguito al dimensionamento scolastico, obbligando l’amministrazione a privare di dirigente e Dsga in tutti quei casi in cui le iscrizioni degli studenti non superino quota 600 (400 nei casi di istituti situati in zone di montagna o nelle piccole isole): le adesioni ai ricorsi contro la riduzione inopinata della rete scolastica italiana, con tantissimi istituti chiusi o accorpati, saranno quindi accettate da tutti i dirigenti scolastici e i Dsga perdenti posto fino a martedì 10 luglio compreso. Per produrre la propria adesione o per chiedere ulteriori chiarimenti, gli interessati potranno scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Delibere del consiglio di istituto e del collegio docenti e appello ai responsabili territoriali dell’istruzione in Piemonte come in Sardegna. L’autonomia non si tocca, nel rispetto della cittadinanza. Centinaia di adesioni al ricorso giunte all’Anief, unico sindacato che vuole far rispettare la sentenza della Consulta. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per evitare di chiudere la tua scuola ed impedire l’esubero. Entro il 18 giugno.

L’ultimo in ordine a scrivere è il dirigente della scuola media statale di Tortona che, per conto dei suoi organi collegiali, chiede ai responsabili degli enti locali del Piemonte di attenersi alla pronuncia della corte costituzionale e di adottare gli atti conseguenti tesi a ripristinare la configurazione originaria dell’istituto, chiamando in causa le organizzazioni sindacali, tra cui l’Anief, l’unica a muoversi nel rispetto del diritto senza se e senza ma. Anche l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Olmedo scrive all’Anief chiedendo sostegno all’iniziativa legale intrapresa contro il piano di dimensionamento previsto dalla regione.

È evidente che la riduzione prevista dai decreti assessoriali - in attuazione di un decreto legge estivo, peraltro approvato in fretta dal Parlamento, per esigenze di bilancio - di circa un quinto (2.000) delle autonomie scolastiche (10.000) a cui è affidata la gestione e l’erogazione di 40.000 punti di servizio all’utenza su tutto il territorio nazionale, essendo basata su una norma cassata dalla Consulta è nulla o annullabile dai giudici amministrativi. Né convince il ricorso al buon senso, in queste ore offerto dai responsabili regionali all’istruzione, visti i tempi ridotti prima dell’inizio del nuovo anno scolastico che si vorrebbe salvare ma che è già compromesso proprio dal selvaggio dimensionamento attuato in un momento in cui, persino, le indennità di reggenza ai vicari non sono più attribuite e i presidi vanno in ferie lasciando le scuole sguarnite. Per non parlare dei 750 DSGA in esubero, a seguito dei pensionamenti e delle migliaia di docenti e ata in sovrannumero a seguito della pubblicazione delle nuove graduatorie interne d’istituto. E cosa dire dello spacchettamento di istituti comprensivi con l’assegnazione di scuole elementari a circoli didattici e scuole medie a scuole superiori solo per far quadrare i numeri, in spregio proprio alla continuità didattica data dalla verticalizzazione.

Anief lancia un appello a tutte le scuole autonome che vogliono mantenere la propria autonomia nel rispetto della normativa previgente. Gli interessati devono scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni operative per ricorrere al TAR di competenza e inviare le istruzioni entro il 18 giugno 2012. Il tempo stringe ma è ancora possibile salvare la scuola, il posto di lavoro, il servizio all’utenza, il diritto nel nostro Paese.

Le istruzioni per ricorrere

 

 

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