Precariato

ANIEF boccia l’ipotesi del ministro Gelmini

di introdurre nel regolamento sull’accorpamento delle classi di concorso i curricola dei docenti precari e di ruolo

perché delegittima la categoria e crea soltanto confusione nelle famiglie.

 

Così si esprime il presidente M. Pacifico in un’intervista radiofonica rilasciata oggi. 

Se questo sistema fosse veramente utile, allora, mi chiedo, perché non dovrebbe essere applicato a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, dai dirigenti scolastici ai direttori generali e ai ministri della Repubblica.

Gli italiani potrebbero avere amare delusioni se scoprissero a quale curriculum hanno affidato l’amministrazione della cosa pubblica. E’ noto che chi insegna ha superato uno o più pubblici concorsi e annessi esami di Stato per esercitare la professione; chi da precario è rimasto nelle graduatorie ha pure accumulato anni ed anni di esperienza e collezionato diversi titoli di specializzazione universitaria, con anche attività di ricerca, come risulta dall’ultimo rapporto ministeriale (La scuola in cifre 2009, nda).

Pubblicare on-line il curriculum dell’insegnante, pertanto, diventa l’ennesima operazione di propaganda messa in campo dal MIUR per coprire il caos che l’ultimo provvedimento della riforma, il regolamento sull’accorpamento delle classi concorsuali, porterà nelle aule dei nostri studenti quando, al di là delle abilitazioni e delle specializzazione possedute, ope legis, i docenti soprannumerari-perdenti posto saranno costretti dal ministro a insegnare materie diverse da quelle per cui si è specializzati, a dispetto proprio del tanto osannato c. v. che il ministro Gelmini vorrebbe in rete.

Il Governo, piuttosto, dovrebbe adeguare gli stipendi degli insegnanti italiani alla media di quelli erogati nella comunità europea, allineare anche la percentuale del PIL disposta per l’istruzione e la ricerca, e stabilizzare le migliaia di precari che nella Scuola e nell’Università assicurano la continuità didattica. Soltanto così può valorizzare l’insegnamento e offrire ai cittadini un servizio di qualità scevro della retorica dello spot pubblicitario.”  

 

 

Precariato: illegittimi i contratti dal 30 giugno al 31 agosto.

13.000 euro di risarcimento danni per un collega, secondo il giudice del lavoro di Brescia per l’abuso dell’amministrazione.  Ancora una volta la tesi dell’ANIEF è confermata nei tribunali. Le supplenza al 30.06 solo su posto vacante e disponibile.

Dopo la sentenza del giudice di Siena in merito alla stabilizzazione del personale precario, ora anche il giudice di Brescia conferma analoghe decisioni dei suoi colleghi prese su tutto il territorio nazionale, intimando al MIUR di corrispondere un cospicuo risarcimento danni per la mancata assegnazione dei contratti al 31 agosto 2010 per i supplenti della scuola.

Finalmente i giudici riconoscono che l’amministrazione sbaglia ad affidare contratti al 30 giugno invece che al 31 agosto su posto vacante e disponibile come la normativa impone. Anche per questo - dichiara il presidente Pacifico – abbiamo iniziato una dura campagna contro la precarietà perché il risparmio non può influire sulla corretta programmazione dell’attività didattica come sui diritti dei lavoratori.

Stiamo attivando migliaia di conciliazioni tutta Italia presso gli uffici del lavoro perché questo malcostume finisca e si renda merito alla professionalità di chi offre ogni giorno dedizione e sapere ai nostri alunni.

ANIEF respinge al mittente la PDL del senatore Pittoni presentata al ministro Gelmini per abolire le graduatorie ad esaurimento ed introdurre il domicilio professionale.  È  sciopero il 3 novembre 2010

       - Nella giornata mondiale dedicata agli insegnanti, in un convegno nazionale organizzato dalla GILDA il senatore Pittoni spiega la proposta di legge che ha illustrato al ministro Gelmini sul reclutamento e formazione iniziale:

 

       - Abolizione graduatorie ad esaurimento e nuovo concorso per l’inserimento degli aspiranti iscritti in nella graduatoria A che copre il 50% del reclutamento con elezione del domicilio professionale

       - Istituzione di una graduatoria B riservata ai nuovi abilitati con i corsi del TFA e ai non abilitati con nuovo concorso

 

Dopo il depotenziamento delle graduatorie d’istituto, ecco che in clima di elezioni compare l’idea del concorsone locale per favorire i nepotismi di turno a dispetto delle graduatorie nazionali dove sono inseriti migliaia di docenti che hanno superato diversi pubblici concorso a seguito di esami di Stato.

È chiaro, dichiara il pres. Pacifico, che scioperiamo il 3 novembre anche per ribadire un concetto chiaro, costituzionalmente garantito: la Repubblica riconosce a ogni individuo il diritto al lavoro in ogni parte del suo territorio e secondo il merito acquisito nella parità di accesso alla pubblica amministrazione. Non bisogna valutare nuovamente i docenti precari ma immetterli in ruolo perché da anni hanno dimostrato di far funzionare la nostra scuola pubblica.

ANIEF respinge al mittente la Proposta di Legge del senatore Pittoni presentata al ministro Gelmini per abolire le graduatorie ad esaurimento ed introdurre il domicilio professionale. È sciopero il 3 novembre 2010.

Nella giornata mondiale dedicata agli insegnanti, in un convegno nazionale organizzato dalla GILDA il senatore Pittoni spiega la proposta di legge che ha illustrato al ministro Gelmini sul reclutamento e formazione iniziale:

-  Abolizione graduatorie ad esaurimento e nuovo concorso per l’inserimento degli aspiranti iscritti in nella graduatoria A che copre il 50% del reclutamento con elezione del domicilio professionale;

-  Istituzione di una graduatoria B riservata ai nuovi abilitati con i corsi del TFA e ai non abilitati con nuovo concorso.

Dopo il depotenziamento delle graduatorie d’istituto, ecco che in clima di elezioni compare l’idea del concorsone locale per favorire i nepotismi di turno a dispetto delle graduatorie nazionali dove sono inseriti migliaia di docenti che hanno superato diversi pubblici concorso a seguito di esami di Stato.

È chiaro, dichiara il presidente Pacifico, che scioperiamo il 3 novembre anche per ribadire un concetto chiaro, costituzionalmente garantito: la Repubblica riconosce a ogni individuo il diritto al lavoro in ogni parte del suo territorio e secondo il merito acquisito nella parità di accesso alla pubblica amministrazione. Non bisogna valutare nuovamente i docenti precari ma immetterli in ruolo perché da anni hanno dimostrato di far funzionare la nostra scuola pubblica.

13.000 euro di risarcimento danni per un collega, secondo il giudice del lavoro di Brescia per l’abuso dell’amministrazione. Ancora una volta la tesi dell’ANIEF è confermata nei tribunali. Le supplenze al 30.06 solo se il posto non è  vacante e disponibile.

Dopo la sentenza del giudice di Siena in merito alla stabilizzazione del personale precario, ora anche il giudice di Brescia conferma analoghe decisioni dei suoi colleghi prese su tutto il territorio nazionale, intimando al MIUR di corrispondere un cospicuo risarcimento danni per la mancata assegnazione dei contratti al 31 agosto 2010 per i supplenti della scuola.

Finalmente i giudici riconoscono che l’amministrazione sbaglia ad affidare contratti al 30 giugno invece che al 31 agosto su posto vacante e disponibile come la normativa impone. Anche per questo - dichiara il presidente Pacifico – abbiamo iniziato una dura campagna contro la precarietà perché il risparmio non può influire sulla corretta programmazione dell’attività didattica come sui diritti dei lavoratori.

Stiamo attivando migliaia di conciliazioni tutta Italia presso gli uffici del lavoro perché questo malcostume finisca e si renda merito alla professionalità di chi offre ogni giorno dedizione e sapere ai nostri alunni.

 
 

Le iniziative al giudice del lavoro

L’articolo sul giornale di Brescia

 

 

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