Parlamento

Stralciata la norma che prorogava le graduatorie e aggirava l'ordinanza della Consulta. Garantito l'aggiornamento delle graduatorie e il cambio di provincia.

Grazie alla tenace, costante e giusta azione sindacale condotta dall'Anief, osteggiata a più riprese da sindacati, partiti politici e ministero dell'istruzione, finalmente viene garantito ai 250.000 precari della scuola il diritto all'assunzione per merito, in ogni parte del territorio nazionale, all'atto del naturale aggiornamento previsto per la primavera, mentre viene salvaguardata la validità dell'attuale sistema di scorrimento delle graduatorie per l'assunzione del personale docente. I 15.000 ricorrenti al Tar e al Presidente della Repubblica, invece, potranno reclamare il giusto risarcimento in termini di punteggi e stipendi non percepiti fino a ottenere l'immissione in ruolo in una delle province di coda dove sarebbero dovuti essere collocati a pettine per il biennio 2009-2011.

Questo è il primo commento a caldo, rilasciato dall'Anief, in attesa che il nuovo maxi-emendamento venga approvato dai due rami del Parlamento e sia firmato dal Presidente Napolitano.

Alla fine hanno trionfato la giustizia e il buon senso, commenta il presidente Anief Marcello Pacifico. Il prossimo anno tutti i precari potranno aggiornare il punteggio e inserirsi nella provincia che sceglieranno, mentre i ricorrenti otterranno il ruolo, soldi e punti per gli anni pregressi. Grazie ai ricorsi Anief si è garantito il rispetto della Costituzione. Continueremo le nostre battaglie ora con maggiore decisione e fierezza per la difesa della scuola pubblica e dei diritti dei suoi lavoratori.

La prossima battaglia riguarda la stabilizzazione dei precari e la parità di diritti con i colleghi a tempo indeterminato, come la sentenza della Corte europea del 22 dicembre scorso ha ancora ribadito, senza ignorare il diritto di ogni lavoratore allo scatto di anzianità e alla firma del contratto collettivo nazionale. L'Anief agisce e ottiene successo al di là delle inutili polemiche di chi dovrebbe tornare a scuola per capire dove sta andando.

Così risponde il presidente ANIEF Marcello Pacifico alle dichiarazioni del ministro Tremonti rese oggi in aula in merito a una presunta violazione dell’ordinanza della Corte costituzionale rilevata dal Presidente della Repubblica nell’emendamento al mille–proroghe approvato in Senato.

La Consulta ha ribadito, infatti, di recente il diritto dei docenti al trasferimento a pettine da una provincia all’altra e all’aggiornamento del punteggio che ne costituisce, al momento, l’unica misura del merito ai fini dello scorrimento delle stesse graduatorie e della stipula dei contratti a tempo determinato e indeterminato.

Chiediamo, pertanto, al Parlamento e al Governo di sopprimere l’intesto articolo di legge sulle graduatorie al fine di ripristinare la normativa vigente (legge 124/99, legge 333/01, legge 143/2004, legge 296/2006) che prevede l’aggiornamento biennale delle stesse secondo il nuovo punteggio che dichiareranno i docenti all’atto dell’emanazione del nuovo decreto ministeriale.

Appello dell’Anief contro l’incostituzionalità dell’emendamento che proroga le graduatorie, per l’inserimento dei docenti abilitati presso le Afam, SFP, e per la stabilizzazione dei precari e la salvaguardia delle GaE. Pubblichiamo le modifiche approvate in Senato sulla scuola e la proposta di emendamenti

I Emendamento

Sostituire l’articolo 1, comma 4-sexties, con il seguente testo

“I termini previsti dall’articolo 5-bis del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono prorogati relativamente al biennio 2011-2012 e agli anni accademici successivi al 2007-2008. Conseguentemente, nelle graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, risultanti dalle operazioni di integrazione e aggiornamento previste dal decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, sono fatti salvi i nuovi inserimenti e gli adempimenti conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167”.

La motivazione

Il testo rispetta l’aggiornamento delle graduatorie previsto dalle leggi 124/99, 333/01, 143/04, 296/06 e quanto disposto dalla corte costituzionale con la sentenza n. 41/11 in merito alla possibilità dei candidati di dichiarare il punteggio maggiormente favorevole conseguito e al dovere della pubblica amministrazione di assumere il personale con maggiore punteggio. Si pone rimedio anche alla disparità di trattamento subito dal personale docente abilitato presso i conservatori, le accademie, le facoltà di scienze della formazione primaria e attualmente escluso dalle graduatorie perché non era iscritto nell’anno accademico 2007-2008.

 

II Emendamento

All’articolo 2-quater, c. 10, aggiungere il seguente testo.

“I termini previsti per la stabilizzazione dall’articolo 2, comma 90 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sono prorogati al 2011 ed estesi al personale dipendente e dirigente dell’amministrazione scolastica. Il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca è autorizzato a stipulare contratti a tempo indeterminato, per la copertura dei posti annualmente disponibili e vacanti della dotazione organica, con coloro che, inseriti nelle predette graduatorie, abbiano maturato almeno tre anni di incarico annuale di insegnamento nelle predette Istituzioni. Le assunzioni a tempo indeterminato di cui al comma precedente sono soggette al regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n.  449”.

La motivazione

Il testo intende prorogare i termini per la stabilizzazione del personale precario (15%) che garantisce annualmente l’ordinario funzionamento delle scuole, in osservanza della direttiva europea n. 1999/70/CE, della legge 167/09, 133/08, 296/06, e del decreto legislativo 368/01.

 

III Emendamento

Alla fine dell’articolo 1, comma 4-sexties, inserire il seguente testo

“All’articolo 5-bis del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, dopo le parole: ’’il biennio 2009/2010’’ e ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte, rispettivamente, le seguenti parole: ’’e successivi’’;

b) al comma 2, dopo le parole: ’’il primo corso biennale’’ sono aggiunte le seguenti parole: ’’e successivi’’;

c) al comma 3, dopo le parole: ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte le parole: ’’e successivi’’».

 

IV Emendamento

Sostituire l’articolo 1, comma 4-sexties, con il seguente

“1. All’articolo 5-bis del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, dopo le parole: ’’il biennio 2009/2010’’ e ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte, rispettivamente, le seguenti parole: ’’e successivi’’;

b) al comma 2, dopo le parole: ’’il primo corso biennale’’ sono aggiunte le seguenti parole: ’’e successivi’’;

c) al comma 3, dopo le parole: ’’nell’anno accademico 2007/2008’’ sono aggiunte le parole: ’’e successivi’’.

2. Nelle graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, risultanti dalle operazioni di integrazione e aggiornamento previste dal decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, sono fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167”.

 

V Emendamento

All’articolo 1, comma 4-sexties, eliminare il seguente testo

“al fine di consentire la definizione della nuova disciplina legislativa del reclutamento”

 

Emendamenti approvati al mille-proroghe riguardanti la scuola

Graduatorie

Art. 1

c.4-sexies. Il termine di efficacia delle graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, risultanti dalle operazioni di integrazione e aggiornamento previste dal decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è prorogato fino al 31 agosto 2012, al fine di consentire la definizione della nuova disciplina legislativa del reclutamento. Sono fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167. A decorrere dall’anno scolastico 2011/2012 l’inserimento nella prima fascia delle graduatorie di istituto, previsto dall’articolo4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, è consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta.

 

Servizio all’estero prorogato da 5 a 9 anni

Art. 1

c.4-octies. Il servizio all’estero del personale docente e amministrativo della scuola è prorogato, nella stessa sede, fino al raggiungimento di un periodo di permanenza non superiore complessivamente a nove anni scolastici non rinnovabili. La durata del servizio all’estero non può quindi essere superiore ai nove anni scolastici. La proroga del servizio all’estero non si applica conseguentemente al personale che abbia già prestato un servizio all’estero per un periodo pari o superiore ai nove anni scolastici. Limitatamente agli anni scolastici 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013, sono sospese le procedure di mobilità estero per estero relative al predetto personale a tempo indeterminato in sevizio presso le iniziative e istituzioni scolastiche italiane all’estero e presso i lettorati. Sono comunque garantite le procedure di mobilità del personale in servizio presso le Scuole europee. Sono altresì assicurati i trasferimenti d’ufficio e quelli da sedi particolarmente disagiate. Ai fini dell’applicazione del presente comma, sono utilizzate sino al 31 agosto 2012 le graduatorie riformulate e aggiornate per la destinazione all’estero del personale scolastico a tempo indeterminato, relative al triennio scolastico 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010.

 

Ansas proroga commissario

Art. 1

c.4-sexiesdecies. Fino al 31 agosto 2012 è prorogato il Commissario straordinario attualmente in carica presso l’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ANSAS).

 

Corpo ispettivo per valutazione

Art. 1

c. 4-septiesdecies. Al fine di definire il sistema nazionale di valutazione in tutte le sue componenti, con regolamento da emanare, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, è riorganizzata, all’interno del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, la funzione ispettiva, secondo parametri che ne assicurino l’autonomia e l’indipendenza, finalizzata alla valutazione esterna della scuola, da effettuare periodicamente, secondo modalità e protocolli standard definiti dallo stesso regolamento. La relativa pianta organica rimane quella già prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17. La riorganizzazione non comporta alcun onere a carico della finanza pubblica.

 

Invalsi

Art. 1

c. 4- octiesdecies. Con regolamento da emanare, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, è individuato il sistema nazionale di valutazione definendone l’apparato che si articola:

a) nell’istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, con compiti di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca didattica;

b) nell’istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, con compiti di predisposizione di prove di valutazione degli apprendimenti per le scuole di ogni ordine e grado, di partecipazione alle indagini internazionali, oltre alla prosecuzione delle indagini nazionali periodiche sugli standard nazionali;

c) nel corpo ispettivo, autonomo e indipendente, con il compito di valutare le scuole e i dirigenti scolastici secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.”.

 

Proroga ricorsi precari

Art. 2 – quater:

c.10: All’articolo 32 della legge 4 novembre 2010, n. 183, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente: “1-bis. In sede di prima applicazione, le disposizioni di cui all’articolo 6, primo comma, della legge 15 luglio 1966, n. 604, come modificato dal comma 1 del presente articolo, relative al termine di sessanta giorni per l’impugnazione del licenziamento acquistano efficacia a decorrere dal 31 dicembre 2011.”

Presentata da 30 deputati del Pd-IdV un’interpellanza urgente, primo firmatario, on. Antonino Russo, dopo la denuncia dell’Anief sulla incostituzionalità della norma inserita nel mille-proroghe. La mattina del 17 febbraio, la diretta su web tv della Camera.

Il testo dell’interpellanza

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

la Corte costituzionale con la sentenza n. 41 del 9 febbraio 2011 ha cancellato l'articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge n. 134 del 2009 per la violazione dell'articolo 3 della Costituzione, rendendo in executivis le ordinanze di commissariamento disposte dai giudici del Tar Lazio, ex plurimis le nn. 5140, 5141, 5142, 5143, 5144, 5145, 5146, 5147, 5148, 5149 e 5150 R.G. del 2009, su ricorsi presentati dall'Anief per l'inserimento a pettine e non in coda nelle province aggiuntive scelte dai docenti inseriti nelle graduatorie e per il trasferimento a pettine in altra provincia;
la nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca protocollo n. AOODGPER./1999 del 17 febbraio 2010 a firma del direttore generale, dottor Luciano Chiappetta, faceva esplicito riferimento alla sospensione delle ordinanze del TAR Lazio sopra indicate, sospensione che l'ordinanza n. 41 del 9 febbraio 2011 ha di fatto revocato, riconoscendo pertanto piena e immediata efficacia ai provvedimenti di commissariamento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sopra citati che hanno acquisito l'autorità del giudicato cautelare;

il contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità e il Contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni e sulle assegnazioni provvisorie, rispettivamente del 16 febbraio e del 16 luglio 2010, garantiscono per l'anno scolastico 2010-2011 al personale docente di ruolo il diritto al trasferimento da un'istituzione scolastica all'altra, anche tra regioni e province diverse, mentre la direttiva comunitaria 1999/70/CE sancisce la parità di trattamento tra personale a tempo determinato e personale a tempo indeterminato;

diversi atti di sindacato ispettivo presentati da deputati del Partito Democratico (interrogazioni a risposta in Commissione n. 5-01418 di giovedì 14 maggio 2009,

seduta n. 177, n. 5-01622 di lunedì 13 luglio 2009,

seduta n. 201, n. 5-01684 di lunedì 27 luglio 2009,

seduta n. 209, n. 5-02192 di mercoledì 9 dicembre 2009,

seduta n. 255, n. 5-0336 del 30 luglio 2010) hanno sollecitato e invitato più volte il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, fin dalla pubblicazione delle graduatorie per l'anno scolastico 2009-2010, a garantire il trasferimento da una provincia all'altra del personale docente precario nel rispetto di quanto previsto dalla legge 3 maggio 1999 n. 124, articolo 1, comma 6, della legge 20 agosto 2001, n. 333, articolo 1, comma 1 e dalla legge 4 giugno 2004, articolo 1, comma 4, e a rispettare le ordinanze cautelari emesse dall'autorità giudiziaria;
non risulta ancora ultimato il piano di 150.000 immissioni in ruolo voluto dal precedente Governo di centro-sinistra con l'approvazione della legge n. 296 del 2006;

al contrario, l'attuale Governo ha previsto tagli di 87.000 posti di personale docente con il decreto-legge n. 112 del 2008;

tali decurtazioni hanno provocato un drastico malfunzionamento della scuola, una grave discontinuità didattica a detrimento dell'apprendimento dei ragazzi e una profonda incertezza in tutti gli operatori del settore dell'istruzione;

nel comparto scuola non sembra applicato quanto previsto dal decreto legislativo n. 368 del 2001, in ottemperanza all'accordo quadro comunitario sui rapporti di lavoro a tempo determinato e sulla stabilizzazione del personale a tempo determinato con tre anni di contratto anche non consecutivi, come disciplinato dalla direttiva dell'Unione europea n. 1999/70/C -:

quali iniziative intenda predisporre per riformulare le graduatorie ad esaurimento del personale docente;

quali iniziative intenda predisporre per consentire il trasferimento in altra provincia all'atto del prossimo aggiornamento biennale delle graduatorie ad esaurimento previsto dalla legge n. 296 del 2006, in ottemperanza alla sentenza della Corte costituzionale che ripristina la normativa vigente in materia;

quali iniziative intenda promuovere, a garanzia della valorizzazione della professionalità del personale precario della scuola, in particolare già presente in posizione utile nelle medesime graduatorie e che ha prestato servizio negli scorsi anni, per consentire la copertura con contratto a tempo indeterminato di tutti i posti vacanti e disponibili, la stabilizzazione prevista già dalla normativa italiana e comunitaria del personale scolastico, e un nuovo massiccio piano di immissioni in ruolo.

(2-00970)

«Antonino Russo, Siragusa, Leoluca Orlando, Colombo, Ghizzoni, Rugghia, Pes, Samperi, Lulli, Veltroni, Pedoto, Calvisi, Zamparutti, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Merloni, Bernardini, Beltrandi, Iannuzzi, Sarubbi, Bachelet, Schirru, De Pasquale, Melandri, Lo Moro, Di Giuseppe, Favia, Cambursano, Di Stanislao, Paladini, Piffari, Aniello Formisano, Zazzera, Evangelisti, Palagiano, Barbato, Palomba, Cimadoro, Rota, Mecacci, Trappolino, Martella».

 

La dichiarazione dell’on. Russo

MILLEPROROGHE, GRADUATORIE SCUOLA, RUSSO (PD): “BLOCCO DELLE GRADUATORIE IRRAGIONEVOLE”

“Il blocco delle graduatorie contenuto nel milleproroghe, approvato dal Senato, con il voto di fiducia, riconferma la norma "irragionevole", voluta dalla Lega, e non tiene in alcuna considerazione quanto autorevolmente sancito dalla Consulta, che ha dichiarato l’illegittimità del comma 4-ter dell’articolo 1 del decreto legge 134/2009 per 'palese irragionevolezza'  ”. Lo dice l’on Tonino Russo (Pd), componente della commissione Cultura della Camera, che ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione, che verrà discussa domani nell’Aula di Montecitorio. L’interpellanza è stata sottoscritta da numerosi parlamentari del Pd e dell’Idv, per chiedere come il ministro Gelmini intenda rispettare la pronuncia della Consulta, che ribadisce il criterio meritocratico per la formulazione delle graduatorie del personale docente.

“Spiace riscontrare – prosegue Russo (Pd) - che questo emendamento, voluto dalla Lega, al fine di penalizzare i docenti meridionali sia stato votato dai senatori siciliani della maggioranza, che come spesso accaduto in questa Legislatura, anche quando dalla loro hanno una sentenza della Corte Costituzionale, non sanno andare oltre il ruolo di servitori di un governo antimeridionalista, ostaggio della Lega”.

“Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale – dichiara il deputato democratico - le graduatorie vanno riformulate: ai docenti va riconosciuta la professionalità acquisita ed il diritto al trasferimento da una provincia ad un’altra”.

“La sonora bocciatura inflitta dalla Consulta alla Gelmini non è servita da lezione: intende perseverare nell’errore e ignorare quanto autorevolmente sancito nella sentenza”.

“Dopo la Corte Costituzionale – si chiede - a chi dovrebbero rivolgersi i docenti per vedersi riconosciuti i propri diritti costituzionalmente sanciti? Confidiamo – conclude Russo - che la Gelmini, almeno questa volta, ritrovi il buon senso e che il Governo, alla Camera faccia marcia indietro per dare piena attuazione alla sentenza”.

In votazione oggi il maxi-emendamento del Governo al mille-proroghe. Si inseriranno a pettine i soli ricorrenti grazie all’ordinanza della Corte costituzionale. Pronto l’intervento del Commissario ad acta. Anief, comunque, invita gli onorevoli deputati a cambiare il nuovo testo perché incostituzionale. Graduatorie in pensione dal 2012.

L’emendamento voluto dalla Lega nord e condiviso dal Governo congela le graduatorie per evitare lo spostamento a pettine di tutti i docenti inseriti nella terza fascia delle graduatorie ex-permanenti, all’atto del naturale aggiornamento previsto in primavera. La norma consente l’inserimento a pettine, secondo il proprio punteggio, ai soli docenti che hanno promosso un ricorso al Tribunale Amministrativo, al Presidente della Repubblica, al Giudice del Lavoro. Almeno 15.000 di essi sono dell’Anief che così si conferma come il sindacato vincente nelle aule dei tribunali e parlamentari, il solo che tutela gli interessi della categoria. Nel frattempo, nel primo incontro interlocutorio con le OO. SS. - la cui rappresentatività è stata prorogata per legge come per le graduatorie, contrariamente al recente parere del Consiglio di Stato - il Miur, in attesa delle decisioni parlamentari, sembra orientato a salvaguardare sia i diritti individuali dei ricorrenti operando una ricognizione di quanti vantano una mancata nomina annuale, un’immissione in ruolo e un equo indennizzo, sia le nomine già effettuate. A tal proposito l’Anief invierà un elenco aggiornato dei ricorrenti iscritti alla nostra organizzazione sindacale, ancora interessati al contenzioso in oggetto, a fine mese, comunicando i nominativi anche al commissario ad acta. È evidente che laddove il Mef taglia posti di lavoro, l’Anief li ripristina con nomine in surroga, grazie proprio ai ricorsi.

Sebbene questa nuova norma renda merito ai ricorsi promossi dall’associazione professionale e sindacale - dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief -, tuttavia riteniamo che debba essere ancora modificata durante la discussione nell’altro ramo del Parlamento, perché contraria alla nostra Costituzione in quanto discrimina i docenti che sono inseriti nella stessa fascia (art. 3), impedisce la libera circolazione di tutti gli altri docenti non ricorrenti nella ricerca di un posto di lavoro (art. 16), annulla la parità di accesso agli uffici pubblici e l’assunzione per merito (art. 51, 97). Inoltre, nel violare la legislazione vigente improntata all’aggiornamento biennale dei punteggi e al trasferimento da una provincia all’altra, introduce un ulteriore pericoloso elemento che lega la fine delle attuali graduatorie non al loro naturale esaurimento quanto all’approvazione di un nuovo sistema di reclutamento - sostitutivo di quello attuale - che, dalle prime indiscrezioni, violerebbe proprio gli articoli richiamati. Pertanto, non possiamo che essere contrari alla mortificazione dei diritti acquisiti dai docenti precari. Dopo tutti gli esami di stato superati, gli anni di servizio espletati, i titoli acquisiti, si meritano la stabilizzazione senza nuove valutazioni dal sapore politico, lontane dalla tutela dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione.

Non siamo affezionati alle code o ai pettini, ai terroni o ai padani ma alla qualità della didattica e del servizio scolastico offerto alle nostre famiglie. La Costituzione è il nostro faro, dalla cui luce traggono vigore la legge e la giustizia.

 

Il maxi-emendamento n. 1.900 del Governo

 

Il comma 4-sexties che proroga le graduatorie e salva gli effetti dell’ordinanza della Corte Costituzionale

«4-sexies. Il termine di efficacia delle graduatorie provinciali previste dall’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, risultanti dalle operazioni di integrazione e aggiornamento previste dal decreto legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, è prorogato fino al 31 agosto 2012, al fine di consentire la definizione della nuova disciplina legislativa del reclutamento. Sono fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla sentenza della Corte costituzionale che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 4-ter, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n.167. A decorrere dall’anno scolastico 2011/2012 l’inserimento nella prima fascia delle graduatorie di istituto, previsto dall’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124, è consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta.».

 

La dichiarazione del sen. Pittoni (Lega) autore dell’emendamento recepito dal Governo

Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 502 del 15/02/2011

PITTONI (LNP). Signora Presidente, signori rappresentanti del Governo, colleghi senatori, un nostro emendamento al decreto in discussione chiede di mantenere le attuali graduatorie provinciali degli insegnanti precari fino al 31 agosto 2012.

Vorrei ricordare al senatore Lusi, intervenuto ieri, che queste graduatorie sono state chiuse non su indicazione di quei «brutti, sporchi e cattivi» della Lega - che secondo Lusi vogliono togliere il diritto di poter lavorare in ogni luogo del Paese - bensì per una scelta precisa di Giuseppe Fioroni, ministro dell'istruzione nell'ultimo Governo Prodi e collega di partito del senatore Lusi, il quale, trasformando le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento, intendeva preparare il terreno alla riforma del reclutamento.

La nostra richiesta, da realizzarsi ovviamente «fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla declaratoria di illegittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 4-ter del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2009, n. 167», ha le stesse motivazioni. Non sappiamo ancora quanti insegnanti grazie all'ultima sentenza della Consulta, potranno inserirsi "a scavalco" nelle graduatorie. È certo però che diversi docenti, non solo del Centro-Nord, che negli ultimi anni, pur precari, hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno il posto (cosa che a una parte della sinistra pare proprio non interessare). Questo in conseguenza di punteggi abnormi (a volte più che doppi, e non capiamo come mai a chi straparla di merito non venga qualche dubbio su certi numeri, che danneggiano prima di tutto le persone serie del Sud) maturati in alcune aree del Paese da molti di coloro ai quali è stato consentito di iscriversi come riserva nelle graduatorie di altre Province.

Ora viene imposto che questi docenti si possano riposizionare su una graduatoria diversa da quella originaria, inserendosi a pettine, cioè in base al punteggio, stravolgendo le liste e facendo saltare quello che chi era già presente in graduatoria considerava ormai un diritto acquisito. Un diritto reale, stando alle parole di Fioroni nel 2007, ma che rischiava di svanire del tutto senza l'intervento dell'emendamento che abbiamo inserito nel provvedimento in discussione che limita le conseguenze della sentenza della Consulta a coloro che hanno presentato ricorso.

Ora, se davvero, come dice la Corte costituzionale, si vuole valorizzare il merito, va riformato con la massima urgenza il meccanismo di reclutamento degli insegnanti. Abbiamo già consegnato al ministro Gelmini una proposta articolata, sulla quale le principali forze sindacali, CGIL esclusa, hanno manifestato disponibilità. Proponiamo un meccanismo su base regionale, ma non ci sono fili spinati. Il progetto, che non ha nulla di discriminatorio nei confronti di nessuno, come invece vorrebbe dare ad intendere qualcuno, è in linea con la Costituzione, la legge nazionale e la normativa europea.

Per assegnare il punteggio di base ai candidati non si farà più riferimento, se non in misura ridotta, alla valutazione acquisita sul proprio territorio. Si dovrà scegliere una e una sola Regione nella quale eleggere il proprio domicilio professionale e sottoporsi a quello che abbiamo chiamato test di preparazione con cui si verificherà la attitudine all'insegnamento e l'effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole materie. Il tutto - questo è il punto fondamentale - nella Regione di arrivo, a parità di condizioni con i candidati del posto. Chi è stato valutato in maniera troppo generosa in altre realtà, non potrà più scavalcare chi effettivamente merita, sia che venga dal Nord, sia che venga dal Centro, sia che venga dal Sud. (Applausi dal Gruppo LNP. Congratulazioni).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Casson. Ne ha facoltà.

 

Il resoconto delle OO. SS. ricevute al Miur per l’interlocutorio sulla questione dell’aggiornamento delle Gae

Gilda

Si è tenuta stamani al Miur una riunione con la partecipazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative (CGIL, CISL, UIL, SNALS, FGU-GILDA) per affrontare il tema degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n.41/2011 che ha abrogato le code nelle graduatorie ad esaurimento. In particolare il MIUR e le OO.SS. hanno concordato sulla necessità di garantire la piena legittimità ai contratti a tempo determinato già stipulati e delle immissioni in ruolo già effettuate. La riunione è stata interlocutoria in attesa dell´approvazione dell´emendamento Pittoni della Lega sul congelamento delle graduatorie per il 2011-12 e in attesa del parere dell´Avvocatura dello Stato. La FGU-GILDA, con la presenza del coordinatore nazionale Rino Di Meglio, ha ribadito che è necessario in tempi brevi aprire un tavolo politico sulla questione della riforma del reclutamento e sull´applicazione del regolamento sulla formazione iniziale, recentemente approvato, per consentire di aver un quadro complessivo della situazione e per definire uno scenario certo per il futuro dei precari della scuola dopo anni di provvedimenti contraddittori e confusi. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori incontri sulle problematiche discusse.

Uil

Il giorno 15 febbraio 2011 si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione sulle problematiche relative al precariato, con particolare riferimento alla recente sentenza della Corte Costituzionale.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti. L’incontro ha avuto carattere interlocutorio, lo scopo è stato soprattutto quello di fare una ricognizione dei problemi e approfondire tutte le questioni legate all’applicazione della sentenza. Un approfondimento ulteriore ci sarà subito dopo la trasformazione in legge del decreto “milleproroghe” che, sulla base di un emendamento già approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, potrebbe portare ad un “congelamento” delle attuali graduatorie degli insegnanti fino al 31 agosto del 2012. Ad avviso dell’amministrazione, tutti gli atti posti in essere, nomine in ruolo e supplenze, sono validi e legittimi, quindi tutte le situazioni consolidate non dovranno essere messe in discussione. In applicazione della sentenza, dovranno essere successivamente individuati tutti i soggetti che avrebbero potuto essere destinatari degli atti di nomina, sia a tempo indeterminato che determinato, attraverso la ricostruzione dei diversi percorsi, al fine di ripristinare i diritti individuali. Per l’amministrazione, in questa fattispecie dovrebbero essere ricompresi tutti coloro che hanno vinto un ricorso o che, comunque, hanno un procedimento in corso da far valere. Per la UIL è fondamentale salvaguardare le posizioni consolidate, sia le nomine in ruolo che supplenze.
Rispetto agli effetti della sentenza della Corte Costituzionale la UIL ha evidenziato che vanno evitate situazioni che mantengono l’incertezza e determinano ulteriore diffuso contenzioso. La UIL ha rilanciato la proposta di una soluzione strutturale che passa attraverso una politica di stabilità degli organici e attraverso politiche di reclutamento che devono prevedere: nomine in ruolo sui posti disponibili, incarichi pluriennali e concorsi in presenza di graduatorie esaurite.

Cgilscuola

Miur sulla sentenza della Corte Costituzionale. Ancora nessuna soluzione definitiva in attesa del parere dell'Avvocatura dello Stato e della conversione in legge del "Milleproroghe". Si è tenuto il 15 febbraio 2011 un incontro al Ministero per affrontare le questioni relative all'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulle graduatorie ad esaurimento dei docenti. L'Amministrazione ha illustrato la situazione riservandosi di assumere provvedimenti una volta chiaro il quadro normativo determinato dal "Milleproroghe" e assunto il parere dell'Avvocatura dello Stato.. In particolare sarà determinante nelle successive decisioni l'eventuale approvazione definitiva dell'emendamento che proroga le graduatorie fino al 2012. I punti fermi dopo la sentenza sono che l'efficacia della stessa opera erga-omnes (su tutti gli aspiranti) e che la stessa assume valore retroattivo per tutti gli atti che non siano ancora consolidati. L'interpretazione del Ministero, per quanto riguarda l'eventuale intervento sulle graduatorie, è che essendo dichiarato illegittimo l'intero comma 4 ter dell'art. 1 della Legge 134, non possono più esistere le code e che quindi si ripristinano le modalità precedenti alla Legge stessa (e al DM 42/09): ogni candidato potrà/dovrà essere incluso in una sola provincia a pettine. Sulle modalità e le procedure per attuare tale intervento il Ministero si è riservato ulteriori approfondimenti. Come FLC CGIL abbiamo sottolineato l'esigenza che si proceda in modo equo e rispettoso della sentenza evitando l'insorgere di ulteriore contenzioso. In particolare, abbiamo sostenuto che vanno mantenute tutte le posizioni consolidate (contratti a tempo indeterminato e determinato) negli scolastici 2009/10 e 2010/11, e che l'applicazione della sentenza dovrà comportare assunzioni aggiuntive. Abbiamo sottolineato l'esigenza di affrontare prioritariamente il tema della stabilizzazione dei precari (vedi "operazione 100.000") chiedendo l'apertura del confronto sul reclutamento e sulla fase transitoria prevista dal Decreto sulla formazione iniziale.

Snals

Si è svolto il preannunciato incontro sulla tematica relativa alla gestione delle graduatorie ad esaurimento del personale docente alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale e delle iniziative legislative in fieri. Come è noto la recente sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato “la illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 4 ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134 (Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010), aggiunto dalla legge di conversione 24 novembre 2009, n.167.” I rappresentanti dell’Amministrazione, nell’introdurre l’argomento, hanno premesso che non vi è, al momento, una linea definita in quanto è in fieri la discussione di iniziative legislative in sede di conversione in legge del cosiddetto “decreto mille proroghe” e, quindi, non può essere definita una proposta operativa fino a quando non sarà definito e approvato il testo dell’emendamento.
 L’incontro è stato, quindi, interlocutorio e i rappresentanti dell’Amministrazione si sono limitati a commentare gli aspetti salienti della sentenza alla luce delle argomentazioni della Suprema Corte; da questa introduzione si può desumere che due sono gli aspetti sostanziali che emergono: a) il diritto alla mobilità; b) il diritto alla valutazione delle professionalità acquisite e, quindi, al punteggio. Dalla sentenza sembra emergere la possibilità del trasferimento di graduatoria da una provincia ad un’altra, ma non si trova con chiarezza quando questo può avvenire. Il problema che merita un’approfondita discussione non pare, però, di attualità per il prossimo anno scolastico stante la probabile approvazione di un emendamento che nella sostanza proroga la validità delle attuali graduatorie fino al 31 agosto 2012, fatti salvi gli adempimenti conseguenti alla recente citata sentenza di illegittimità. I rappresentanti dell’Amministrazione hanno sottolineato come, fino ad approvazione o meno di nuove norme legislative, non è né possibile né corretto proporre formali ipotesi. Al riguardo hanno rimandato ad una prossima riunione che sarà convocata non appena il Parlamento avrà legiferato. Una sola cosa comunque, è certa: la assoluta salvaguardia delle situazioni di nomina consolidate sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. I futuri beneficiari di eventuali accoglimenti di ricorsi saranno certamente garantiti, ma valutati situazione per situazione. I rappresentanti dell’Amministrazione hanno tenuto a sottolineare che la loro proposta sarà preceduta da uno specifico quesito all’Avvocatura di Stato in modo da scegliere una via giurisdizionalmente più sicura possibile. Su richiesta sindacale sono stati promessi, stante la stretta interconnessione con le tematiche delle graduatorie ad esaurimento, specifici “tavoli” inizialmente “tecnici” e poi “politici” in relazione al tema del reclutamento e dell’attuazione del regolamento di recente approvazione sulla formazione iniziale, con particolare riferimento alla fase transitoria. La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha preso atto della discussione e si è riservata un pronunciamento quando l’Amministrazione farà conoscere ipotesi concrete alla luce delle scelte Parlamentari. L'Amministrazione si è impegnata a convocarci a breve sia su questi temi che per approfondire le procedure per l'applicazione della sentenza.

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