Tutte le notizie

° Concorsi a cattedre. Precisazioni del Ministero, sullo svolgimento delle prove orali
La D.G. per il personale scolastico ha dato (21 maggio 2013) indicazioni sulla di conversazione nella lingua straniera, e sulla prova concernente le TIC. Le riportiamo.
Fanno seguito alle indicazioni contenute nella Nota Prot. n. 3833, del 17 aprile 2013.
“L’articolo 10, comma 2 del Bando prevede che la prova orale deve valutare “la capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato”. Nel caso in cui per lo stesso ambito debbano essere sostenute più prove orali (ad es: ambiti 8 e 9), si ritiene che l’esame di lingua straniera possa essere sostenuto solo una volta. In particolare, per l’Ambito 9, sarebbe auspicabile nel corso della prima prova (Ambito 4), in quanto comune e propedeutica. … Relativamente alla conoscenza, da parte del candidato, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) si ricorda che l’accertamento di tali conoscenza potrà scaturire sia implicitamente, nel caso in cui il candidato, nella presentazione della lezione simulata, dimostri di sapersi servire in modo appropriato di tali tecnologie, sia esplicitamente con richieste mirate a verificare il possesso di tali competenze sollecitando il candidato ad utilizzare concretamente il computer per acquisire informazioni o per sviluppare materiali didattici particolarmente efficaci. Si rammenta, altresì, che a norma delle “Avvertenze generali”, allegate al bando, la prova orale, che ha per oggetto le discipline di insegnamento, si svolge distintamente per ciascun posto o classe di concorso. A tal proposito si precisa che ciò vale anche per gli ambiti disciplinari, a meno che il superamento della prova relativa a una classe di concorso non sia condizione necessaria per essere ammessi a sostenere l'orale di altra classe di concorso ricompresa negli stessi ambiti (ad es.: prova di italiano, storia, geografia ed educazione civica per gli ambiti 4 e 9). Fuori da quest'ultima ipotesi, i candidati devono sostenere separatamente le prove orali previste per ciascuna classe di concorso dell'ambito (ad es., per l'ambito 7, la prova orale comune di filosofia deve essere sostenuta sia per l'A036 che per l'A037)”.
Alla prova orale, i candidati dovranno dimostrare padronanza delle discipline di insegnamento e capacità di programmarne ed esporne i contenuti. La prova si articola in una lezione simulata (sull’argomento estratto 24 ore prima) e in un colloquio tra candidato e commissione esaminatrice (sui contenuti disciplinari e/o sui criteri didattici e metodologici adottati per la lezione); la prova si considera superata se il candidato consegue almeno 28 punti su 40.

° A Bologna “Articolo 33” vince, senza però trascinare al voto
Nel referendum consultivo, i bolognesi consigliano all’Amministrazione di riflettere: i fondi comunali vanno destinati soltanto alle materne comunali e statali

E’ mancato, ai vincitori, il supporto di un numero congruo di votanti ma sarebbe da sprovveduti sottovalutare il portato politico generale della questione, anche perché i referendum di questo genere potrebbero adesso piovere. Temiamo – dalle dichiarazioni precedenti e dai trascorsi legislativi - che questa ministro e questi sottosegretari non siano propensi a capire la portata della questione; per non dire della maggioranza di governo: nel PD permane la influenza di Luigi Berlinguer, e sul PDL si fa sentire il pressing delle scuole paritarie. C’è, infine, da considerare che è rimasta sullo stomaco a molti la manipolazione del testo costituzionale (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato) che sta alla base del sistema “integrato” di istruzione e di formazione.

° Già in estate, i FTA “speciali”?
L’ipotesi è avanzata da Alessandro Giuliani, di La tecnica della scuola, che fa riferimento alla forte determinazione, sui TFA speciali, della Lega Nord. Riportiamo
“La lunga attesa sui Tfa speciali è finita. … Il testo di modifica del DM 249/2010 sul reclutamento scolastico sarebbe praticamente pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale… Secondo l’ex senatore del Carroccio, a quel punto, il nuovo ministro dell’Istruzioni Maria Chiara Carrozza, “se lo riterrà opportuno, sarà in condizione di poter firmare un decreto ministeriale affinché si tenga conto dell’ultimo anno scolastico (occorrono almeno tre supplenze annuali o dal 1° febbraio sino al termine dell’anno scolastico ndr), attualmente escluso dall’intervallo temporale considerato per la maturazione del diritto di accesso ai Tfa speciali… Secondo Pittoni la modifica dell’ultimo momento, che aprirebbe le porte a diverse altre migliaia di candidati, i quali potrebbero superare a quel punto anche quota 100mila (sempre da “spalmare” in tre anni), sarebbe inevitabile. “Visto il ritardo accumulato per il varo del provvedimento - conclude Pittoni - sarebbe un’operazione di semplice buon senso. Invitiamo perciò il Ministro a occuparsi della questione”. Per Carrozza, insomma, c’è un’altra decisione importante da prendere… basterebbe includere la novità dell’ultimo momento all’interno del decreto ministeriale…”.
.(Fonte: latecnicadellascuola.it - 23 maggio 2013)

° Perché i test INVALSI possono godere di buona stampa
Passata l’onda di maggio, ribadiamo la nostra opinione a fronte di giudizi tranchant

Leggiamo: “Dal 2007 anno di introduzione dei test nazionali, cosa normale nella maggior parte dei Paesi europei, ogni anno arrivano puntuali le polemiche: una parte della scuola non ha mai digerito la novità. Con il passare del tempo, però, i test hanno guadagnato fiducia dimostrando che non vince il nozionismo, bensì il «saper pensare»”. (Gubbini, larepubblica.it - 24/05/2013). E rifiutiamo la semplificazione secondo cui da una parte ci sarebbero i genitori (favorevoli ai test) e dall’altra gli insegnanti (timorosi). Per stabilire ciò, bisogna essere addentro alla questione e bisognerebbe disporre di una rilevazione statistica adeguata. Come spiegare, allora, la vulgata secondo cui le scuole temono sistemi esterni di valutazione ? Doverosamente, riconosciamo che una ragione dell’equivoco sta nella scarsa propositività del personale scolastico, in tema di Sistema nazionale di valutazione. Ribadiamo, allora, la nostra posizione, più volte esplicitata in questa rubrica di Aggiornamento. Al MIUR tocca definire i curricoli e stabilire gli OSA, all’INVALSI tocca predisporre i modelli delle prove nazionali (funzionali alle finalità statistiche nazionali e comparative internazionali), e alle singole scuole tocca dare contenuto ai modelli INVALSI predisponendo le prove per i propri alunni in riferimento ai curricoli nazionali e al piano dell’offerta formativa autonomamente programmato dal Collegio dei docenti. Ciò perché, ribaltando il non peregrino pericolo del “teaching for test“, occorre confinare l’attività dell’INVALSI all’ambito tecnico, strumentale all’offerta formativa delle scuole. Com’è impostata adesso la questione, è il viceversa (all’esame di Stato della scuola secondaria di primo grado, la prova INVALSI incide per un sesto sul voto finale complessivo). Sii legga quanto stabilito nel Regolamento dell’autonomia scolastica (D.P.R. 275/1999) circa:
- Identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche (art.3); - Autonomia didattica (art.4); - Progettazione formativa e ricerca valutativa (art.6); - Definizione dei curricoli (art. 8 II comma); - Iniziative finalizzate all'innovazione (art. 11); - Ricerca metodologica (art.13). Coloro che non credono nell’autonoma scolastica lo dicano senza ipocrisie e propongano la controriforma dell’art.117 Cost.: come novellato dalla L. n.3/2001 (“Sono materie di legislazione concorrente… istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche…”) l’articolo comporta il riconoscimento delle scuole come soggetti di rango costituzionale. Altro che INVALSI. Giù le mani dalla didattica ! Se ci sono le risorse finanziarie per l’INVALSI, il MIUR trovi anche quelle per dare, finalmente, attuazione all’autonomia di “ricerca” nelle Scuole.

° Da domani, a Roma il FORUM PA 2013 - Scuola Digitale
Al Palazzo dei Congressi, la 24^ edizione di FORUM PA: Expo sull'innovazione e modernizzazione del sistema pubblico italiano; si concluderà il 30 maggio 2013

Il Miur sarà presente alla manifestazione con un proprio spazio espositivo. Sarà presentato ResearchItaly, il nuovo portale della ricerca italiana ed URPSOCIAL un progetto, a cura della Direzione Generale per lo studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, risultato tra i 10 migliori contributi del Call "10x10 Dieci storie di qualità 2013". Il 30 maggio 2013 dalle ore 9.30 alle ore 11.30 al Palazzo dei Congressi, piazza Kennedy -1, la Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi presenterà le azioni e gli attori del Piano Nazionale Scuola Digitale, sviluppato in questi anni dal MIUR con l'ambizioso obiettivo di modificare la didattica, gli spazi e la struttura organizzativa delle scuole. L'ingresso alla manifestazione è gratuito; chi desidera partecipare ai convegni posso accreditarsi accedendo a: http://profilo.forumpa.it/forumpanet/m.php?a=accredito

° Borse Internazionali di Ricerca (NZIDRS) offerte dal Governo della Nuova Zelanda
Candidature a.a. 2013 per i dottorati internazionali, entro il 15 luglio 2013

Per candidarsi è necessario possedere una laurea di secondo livello (ovvero laurea specialistica o magistrale), un'ottima conoscenza della lingua inglese, con certificato di English Proficiency IELTS o TOEFL o il Cambridge Certificate (CAE), (CPE). I destinatari sono selezionati sulla base del merito accademico. Le borse, una decina, coprono la retta universitaria a tempo pieno e hanno durata di 3 anni. Sono previste una rendita mensile, un fondo per le spese di viaggio e un'assicurazione sanitaria. Le domande dovranno essere inoltrate alle autorità competenti. Per il bando New Zealand International Doctoral Research Scholarships: Educazione Nuova Zelanda Borse Studio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://nzeducated.com/int/en/why.
(Fonte: www.ialweb.it/int_ticker_formaz.asp?RecordID=8735)
 

° Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico

L’elenco aggiornato degli enti certificatori delle competenze linguistico-comunicativeè in un Avviso pubblicato dalla Direzione Generale per gli Affari Internazionali; in allegato reca il decreto direttoriale21.05.13 e la normativa precedente.Riportiamo.

LINGUA CINESE: Hanban/Confucius Institute Headquarters - 129 Deshengmenwai Street,Xicheng District - Beijing, China -www.hanban.org. LINGUA FRANCESE: -Alliance Française, ente operatore del Ministero francese dell'Educazione Nazionale per certificazioni rilasciate fino al 2008 101, boulevard Raspail 75006, Paris; - Camera di Commercio e d'Industria di Parigi, Francia; -Centre International d'Etudes Pédagogiques -(CIEP), ente operatore del Ministero francese dell'Educazione Nazionale1 avenue Léon-Journault 92318 Sèvres cedex, Francia.LINGUA INGLESE: Cambridge ESOL1, Hills Road, Cambridge, CB1 2EU, UK; - City and Guilds (Pitman)1, Giltspur Street, London, EC1A 9DD, UK; - Edexcel /Pearson Ltd190, High Holborn, London, WC1V 78H, UK; -English Speaking Board(ESB) 9, HattersleyCourt, Burscough Road, Ormskirk L39 2AY, UK; - International English Language Testing System(IELTS) 1 Hills Road, Cambridge, CB1 2EU, UK; - London Chamber of Commerce and Industries Examination Board(LCCIEB) LCCIEB EDI, International House, Siskin Parkway East, Middlemarch Business Park, Coventry, CV3 4 PE, UK; - Trinity College London(TCL) 89, Albert Embankment, London SE1 7TP, UK; - Department of English, Faculty of Arts - University of MaltaTal-QroqqMsidaMSD 2080, Malta; - National Qualifications Authority of Ireland - Accreditation and Coordination of English Language Services,(NQAI – ACELS) 5th Floor Jervis House, Jervis Street, Dublin 1, Irlanda; - Ascentis Anglia(www.angliaexams.com). LINGUA NEOGRECA:Centro di Lingua Greca di Atene, Grecia,Karamaouna 1, piazza Scra, 55132 Kalamaria,Salonico www.greeklanguge.gr. LINGUASLOVENA: Izpitni center Centra za slovenščinokot drugi/tuji jezikKongresni trg 12, SI-1000LjubljanaLINGUA SPAGNOLA: - IstitutoCervantes, C/Alcalà 34, 28014 Madrid, Spagna; - Ministerio de Educación, Cultura yDeporteC/Alcalà 34, 28071 Madrid, Spagna; -Consorzio Interuniversitario CELU, Argentina.LINGUA TEDESCA: - Goethe-InstitutMonaco di Baviera, Germania; - ÖsterreichischesSprachdiplom Deutsch(ÖSD) ÖSD-Zentrale,Hörlgasse 12/14, 1090 WienÖsterreich; - TelcLanguage Tests, Germaniawww.telc.net; -Kultusministerkonferenz der BundesrepublikDeutschland(KMK) /www.kmk.org

 

°  Assegnazione del personale docente eAta ai plessi e alle sedi

Reginaldo Palermo evidenzia la rilevanzapoltico-sindacale di una omissione nel Contratto Collettivo Nazionale Integrativo Scuola: all’assegnazione, non si fa cenno.

“Il CCNL del 2007 demandava alla contrattazione di istituto la definizione di criteri e modalità per l’assegnazione del personale; il decreto legislativo 150/2010 (il c.d. decreto Brunetta) attribuiva ai dirigenti scolastici taleresponsabilità; i sindacati hanno sempre tentano di far inserire nel contratto su assegnazioni e utilizzazioni norme e regole contrarie al dettato del decreto 150… Resta nella premessa del CCNI una formula che secondo i sindacati avvalora la loro interpretazione (“la contrattazione di istituto si svolge su tutte le materie previste dal CCNL”) ma è del tutto evidente che si tratta solo di una petizione di principio perché appunto il decreto 150 ha decontrattualizzato alcune materie. (Fonte: www.tecnicadellascuola.it - 18/05/2013)

 

° Come la pensa la Ministro Carrozza ? Come tutti i ministri dell’Istruzione.

Su Referendum bolognese sui fondi comunali alle scuole paritarie, e sullerisorse economiche per la Scuola. Riportiamo dall’Agenzia AGI (www.agi.it/- 22.05.2013)

"Dobbiamo pensare ai bambini che devono andare a scuola e garantire la copertura per tutti i bambini, quindi il mio interesse e del ministero e' quello di appoggiare gli accordi che vedono il ruolo delle paritarie per coprire tutti i posto per i bambini". E con convinzione aggiunge: “Le scuole paritarie hanno degli obblighi da rispettare nei contratti con gli insegnanti, nei programmi, nel come si pongono e hanno un valore importante perché offrono un servizio che permette a un comune di soddisfare le esigenze delle famiglie".

"Il governo intende mettere a punto una roadmap su istruzione, universita' e ricerca - ha proseguito il ministro - dobbiamo liberare le energie che sono ingabbiate. Le politiche della scuola venivano affidate ai ministeri economici bisogna recuperare la centralita' e tornare a investire su un settore cruciale". (AGI) .

° Si fa strada l’idea della “staffetta generazionale”
Il Governo e le parti sociali hanno fatto propria l’idea di un contratto di generazione: è buona e non è nuova. Quale ne è il senso, a parere nostro.

In atto, la solidarietà intergenerazionale è affidata alle famiglie; molto meglio (meno umiliante per i giovani) sarebbe se fosse regolamentata per legge favorendo il servizio di lavoro in part time dei pubblici dipendenti a fine carriera, per fare posto ai giovani. Non sappiamo se, nell’attuale quadro politico, si vorrà e potrà adottare questo provvedimento in forma radicale, cioè come disposizione obbligatoria modificando i contratti, ope legis, ai pubblici dipendenti che abbiano maturato i requisiti per l’assegnazione dell’ultimo scatto stipendiale, oppure che avrebbero i requisiti per il pensionamento quali erano previsti prima della riforma Fornero). Si consideri che la retribuzione del personale con maggiore anzianità di servizio è più dispendiosa, per l’erario, rispetto a quella attribuita al personale di nuova nomina. Una svolta del genere, nelle politiche del lavoro, è assolutamente necessaria nel comparto scuola, dove il tandem Tremonti Gelmini ha tagliato oltre 100 mila posti di lavoro, e dove l’età media del personale docente (assegnato a compiti che con il passare degli anni si fanno via via più gravosi) è tra le più alte nei Paesi della UE. E, comunque, la novità sarebbe utile in tutti i comparti lavorativi, come risposta all’esigenza (di natura psicologica e fisica) di una transizione graduale dal lavoro alla quiescenza.

° Distribuzione regionale del numero delle scuole sede di dirigenza
Con l’a.s. 2013/2014 si avranno sostanziali variazioni nella distribuzione regionale

Le regioni nelle quali vi sarà una variazione positiva saranno: Calabria (+12), Campania (+67), Sicilia (+44), Umbria (+7). Nessuna variazione numerica si registrerà in Molise. Si perderanno sedi dirigenziali in: Abruzzo (-9), Basilicata (-3), Emilia Romagna (-9), Friuli Venezia Giulia (-6), Lazio (-15), Liguria (-8), Lombardia (-57), Marche (-4), Piemonte (-18), Puglia (-2), Sardegna (-2), Toscana (-7), Veneto (-7). (Fonte : http://www.governarelascuola.it/ - 12 Maggio 2013)

° Interpretazione autentica
Sulla questione Bologna, chi ha titolo a pronunciarsi, se non Luigi Berlinguer che, da ministro della P.I., fece approvare la legge n.62/2000 sulla parità scolastica?
Il sistema “integrato” di istruzione e di formazione è rimasto sullo stomaco a molti, specie per la manipolazione del testo costituzionale (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato). Riportiamo alcune valutazione dell’ex ministro.
“Mi chiedo se il dibattito sul referendum di Bologna, che in questo periodo sta animando le pagine di quotidiani e riviste, oltre che di siti e blog, stia interpretando la sostanza del reale rinnovamento di cui necessita la nostra scuola e quindi stia centrando il vero obiettivo da sollecitare in ambito politico e istituzionale, o non sia piuttosto un modo, magari ideologico, che finisce per distogliere l’attenzione sui concreti problemi della realtà scolastica italiana. Anziché promuovere lo sforzo unitario di tutte le forze scolastiche per realizzare il cambiamento, in parte già evidente nelle straordinarie iniziative di innovazione metodologica e sperimentazione didattica, promosse da docenti e dirigenti all’interno delle scuole, certa politica rischia di allontanarsi dalla vita vera della scuola, abdicando a una coraggiosa azione progressista di rinnovamento del complessivo assetto dell’istruzione, condannando così l’Italia a restare in coda alle classifiche in Europa nell’attività educativa. Da questo punto di vista, allora, mi permetto di obiettare sulla valenza scolastico-educativa di questo referendum, particolarmente evidente nella situazione di Bologna, dove la condizione della scuola dell’infanzia è davvero unica in Italia. Grazie al sistema integrato fra scuole comunali, statali e paritarie, le scuole dell’infanzia della “dotta” città coprono il 98,4% della domanda, un vero record al confronto col resto del paese, all’avanguardia del dibattito internazionale, che cerca di orientare le scelte politiche verso l’implementazione complessiva di questo livello scolastico. … Se si analizza la struttura dell’offerta formativa nelle scuole dell’infanzia di Bologna si constata che il 59,27% dei posti appartiene alle scuole comunali; il 22,80% a quelle gestite da enti non profit e solo il 17,93% alle scuole statali. Se poi si guarda ai dati di spesa, dei circa 38 milioni di euro all’anno investiti dal comune nella scuola per l’infanzia, 6.900 sono per ogni alunno della scuola comunale, 700 per ogni alunno della scuola statale e 600 per ogni alunno della scuola paritaria. Infine, la discussione nell’ultimo mese ha messo in luce che il cambiamento del sistema della convenzione fra comune e paritarie porterebbe a una drastica diminuzione dei posti disponibili (alcune migliaia), a fronte di un aumento di sole alcune centinaia di unità nella scuola comunale: dunque un aumento dei costi, una riduzione dell’offerta e quindi della frequenza del numero di bambini. A ben vedere, allora, si corre il rischio di perdere il servizio scolastico e con esso l’uguaglianza sostanziale delle opportunità…”.
(Fonte: http://www.educationduepuntozero.it - 20.05.2013)

° Domani, il XXI anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio
Il MIUR invita a promuovere iniziative, momenti di ricordo e riflessione sui fatti accaduti, al fine di onorare e celebrare tutte le vittime delle stragi di mafia.

Il 23 maggio, converranno a Palermo alunni e personale scolastico da tutta Italia. Per dare voce e ascolto agli studenti e sottolineare l’importanza della sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi della legalità e per contrastare ogni atteggiamento mafioso, il MIUR ha realizzato un portale dedicato all’iniziativa- “Nave della legalità” raggiungibile al seguente url:
(http://archivio.pubblica.istruzione.it/nave_legalita/index.html); il portale è una nave virtuale che accompagna tutti gli studenti nel viaggio della legalità: si naviga sul web come sulla nave; gli studenti potranno inserire video e immagini in una apposita galleria, inviandoli all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° Un concerto concluderà la “Settimana nazionale della musica”
Si terrà il 6 giugno, dalle ore 10,00, nel palazzo di Viale Trastevere, sede del MIUR

Si esibiranno le orchestre delle scuole vincitrici al Concorso Nazionale “Indicibili (in)canti”, indetto dal MIUR tra le formazioni corale e/o orchestrale di ogni ordine e grado scolastico. La Settimana della musica e il concerto nel Cortile della Minerva si realizzano nel momento nel quale il DM 8/2011 comincia a trovare piena attuazione con l’avvio delle attività formative per gli insegnanti della scuola primaria e con la conseguente definizione delle modalità di introduzione dell’educazione e della pratica musicale in questo grado di scuola. Diamo, di seguito, l’elenco delle scuole vincitrici del concorso “Indicibili (in)canti”: Sezione I (GRUPPI STRUMENTALI O MISTI) & Sezione II (CORI). Primo premio assoluto: I.C. “DANTE ALIGHIERI”; Scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale – Muravera (Cagliari). Secondo Premio ex aequo: Scuola media “BACHELET” – I.C. “PALLAVICINI” – Roma; Scuola media “G. MACHERIONE” – Giarre (CATANIA). Terzo Premio: ex aequo D.D. “G. UNGARETTI – I.C. “P. MASCAGNI” – Melzo; ex aequo I.C. Scuola media “A. MISTRUZZI” – Basiliano (Udine). Sezione III (COMPOSITORI) Primo premio, Francesco Raspaolo per la composizione Concerto per violoncello e orchestra d’archi in si minore. Secondo premio Alessandra Montali per la composizione La nuova biliarda. Terzo Premio Emily Scopini per la composizione Dialogando.

° Assistenti di lingua italiana in Germania
Pubblicata, sul sito istituzionale del MIUR, la graduatoria finale

Si tratta della graduatoria dei vincitori della selezione per assistenti di lingua con destinazione Germania, relativa all’anno scolastico 2013/2014. In precedenza erano state pubblicate le graudtaorie definitive per: Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Regno Unito e Spagna.

° Save the Children: In Italia abbiamo rubato il futuro ai nostri figli
Riportiamo alcuni dati, dal Comunicato stampa che riporta le risultanze di una ricerca commissionata a Ipsos e realizzata in 16 città italiane, su un campione di 401 ragazzi fra i 14 e i 17 anni di tutta Italia, e un campione di 1487 genitori con figli minori. Per quantificare il furto di futuro che si sta commettendo ai danni delle giovani generazioni, Save the Children ha utilizzato 12 indicatori Eurostat che permettono di comparare le chance dei bambini italiani con quelle dei loro coetanei europei.

L’Italia è agli ultimi posti in Europa per “povertà di futuro” di bambini e adolescenti, deprivati di opportunità, prospettive e competenze. Il nostro paese è 7 volte in fondo alla lista nell’Europa dei 27 sugli indicatori principali relativi all’infanzia… Il 25% degli adolescenti italiani pensa che il proprio futuro sarà più difficile rispetto a quello dei propri genitori e 1 ragazzo su 4 (il 23%) pensa o spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunità; l’80% dichiara di aver fatto delle rinunce causa crisi. Aumentano le disuguaglianze per l’accesso all’università: il 30% dei genitori non ce la fa a pagare la retta dei figli. … E’ un vero e proprio furto di futuro quello in corso ai danni dei bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia…. Le principali e più pesanti “ruberie” commesse a spese del nostro ben poco considerato “giovane capitale umano”: il taglio dei fondi per minori e famiglia – con l’Italia al 18esimo posto nell’ Europa dei 27 per spesa per l’infanzia e famiglia, pari all’1,1% del Pil; quasi il 29% di bambini sotto i 6 anni, pari a 950.000 circa - vive ai limiti della povertà tanto che il nostro paese è al 21esimo posto in Europa per rischio povertà ed esclusione sociale fra i minori 0-6 anni…; il furto d’istruzione: Italia 22esima per giovani con basso livello d’istruzione – il 28,7% tra i 25 e i 34 anni (1 su 4), per dispersione scolastica, pari al 18,2% di under 25; (1 su 5); Italia all’ultimo posto per tasso di laureati, il 20% dei giovani fra 30 e 34 anni, pari a 760.000; furto di lavoro: i giovani disoccupati sono il 38, 4% degli under 25, il quarto peggior risultato a livello europeo mentre i NEET (giovani che non lavorano e non sono in formazione) sono 3 milioni e 200.000 e posizionano il nostro paese al 25esimo posto su 27. …Considerando i diversi indicatori, il nostro paese si posiziona per 7 volte oltre il ventesimo posto in classifica. Un posizionamento molto negativo che Save the Children ha tradotto in una mappa sintetica in cui l’Italia appare di dimensioni molto ridotte rispetto alle attuali, a indicare la perdita di futuro per i bambini e adolescenti, rispetto ai quali stanno peggio solo i minori di Bulgaria e Grecia..” (Fonte: www.savethechildren.it - 20 maggio 2013)

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