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 Modalità per la preliminare degli esami di Stato nelle Secondarie di II grado

Il prossimo 21 giugno si insedieranno, in ogni regione d’Italia, le 12.695 commissioni per la riunione preliminare all’esame degli oltre 500mila candidati. Proseguiamo (5) con l’abstract-sintesi dell’O.M. n.44 recante le istruzioni e modalità a.s. 2009/10.

 

ART. 13 RIUNIONE PRELIMINARE….il Presidente può delegare un proprio sostituto scelto tra i commissari, esterni o interni; sceglie un commissario,interno o esterno, quale segretario di ciascuna commissione……i componenti la commissione devono dichiarare per iscritto se abbiano istruito privatamente candidati assegnati alla commissione… Tutti i componenti la commissione devono dichiarare per iscritto l'assenza di rapporti di parentela e di affinità entro il quarto grado, ovvero di rapporto di coniugio con i candidati che essi dovranno esaminare…Nella seduta preliminare ed eventualmente anche in quelle successive la classe/commissione prende in esame gli atti e i documenti relativi ai candidati interni, nonché la documentazione presentata dagli altri candidati…… Il Presidente della commissione, qualora…..rilevi irregolarità insanabili, provvede a darne comunicazione al Ministero….i candidati sostengono le prove d'esame con riserva. Il Presidente della commissione, qualora, in sede di esame della documentazione relativa a ciascun candidato, rilevi irregolarità sanabili… La commissione stabilisce il termine e le modalità di acquisizione delle indicazioni da parte dei candidati finalizzate all'avvio del colloquio;... stabilisce i criteri di correzione e valutazione delle prove scritte e valuta se ricorrano le condizioni per procedere alla correzione della prima e seconda prova scritta per aree disciplinari…; individua, altresì, i criteri di conduzione e di valutazione nonché le modalità di svolgimento del colloquio……determina i criteri per l'eventuale attribuzione del punteggio integrativo, fino a un massimo di 5 punti, per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 70 punti,nonché i criteri per l’eventuale attribuzione di 1 punto di credito scolastico (art.8, c.11) nonché i criteri per l’attribuzione della lode. Le deliberazioni vanno opportunamente motivate e verbalizzate.

ART. 14 PLICHI PRIMA E SECONDA PROVA SCRITTA I Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali devono…. I plichi occorrenti per la prima e seconda prova scritta suppletiva debbono essere richiesti dai Direttori generali degli UU. SS.RR. alla Struttura tecnico – operativa di questo Ministero almeno dieci giorni prima della data di inizio delle prove….

ART. 15 PROVE SCRITTE. Per l'anno scolastico 2009/2010 valgono le disposizioni di cui al D.M. 23 aprile 2003, n. 41, relativo alle modalità di svolgimento della I e della II prova scritta ed al DM n. 429 del 20.11.2000, concernente le caratteristiche formali generali della III prova scritta, nonché le istruzioni per lo svolgimento della prova medesima per l'anno scolastico 2009/2010…. La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove: a ciascuna delle prove scritte giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10. Le commissioni, ai fini della correzione della prima e della seconda prova scritta, possono operare per aree disciplinari, di cui al D.M. 358/98, ferma restando la responsabilità collegiale… Le operazioni di correzione delle prove scritte si concludono con la formulazione di una proposta di punteggio in numeri interi relativa alle prove di ciascun candidato. I punteggi sono attribuiti dall'intera commissione a maggioranza. Se sono proposti più di due punteggi e non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta, la commissione vota su proposte del presidente a partire dal punteggio più alto proposto, a scendere. Ove su nessuna delle proposte si raggiunga la maggioranza, il presidente attribuisce al candidato il punteggio risultante dalla media aritmetica dei punti proposti e procede all’eventuale arrotondamento al numero intero più approssimato. Di tali operazioni è dato dettagliato e motivato conto nel verbale. Non è ammessa l’astensione dal giudizio da parte dei singoli componenti… i componenti le commissioni utilizzano l’intera scala dei punteggi prevista. Il punteggio complessivo delle prove scritte è pubblicato, per tutti i candidati di ciascuna classe, nell’albo dell’istituto sede della commissione d’esame un giorno prima della data fissata per l'inizio dello svolgimento del colloquio di tale classe. Vanno esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi intermedi. Ẻ facoltà di ogni candidato richiedere alla commissione di conoscere il punteggio attribuito alle singole prove…

 

Le classi a tempo pieno aumenteranno o diminuiranno, col prossimo settembre ? Sembra un discorso tra sordi: il Miur parla di 782 classi in più, ma in tutta Italia le famiglie protestano per l’impossibilità di iscrivere i figli in classi a tempo pieno.

Il contrasto è di facile spiegazione: il Miur ha aumentato il totale portandolo a 37275 classi, come si evince dalla seguente dichiarazione rilasciata, in maggio, dal Ministro in risposta alle proteste dei genitori e dei sindacati: “…dal 2010-11 saranno attivate nella scuola primaria 782 classi a tempo pieno in più, per un totale di 37.275 classi. Per il secondo anno consecutivo aumentano gli alunni che potranno fruire di questo quadro orario. Nel 2009-10, infatti, sono state attivate 2176 classi a tempo pieno in più rispetto all’anno scolastico 2008-2009. Significa che negli ultimi due anni… si è registrato un aumento di 2598 classi a tempo pieno”. Tuttavia, detti incrementi sono stati ricavati con risparmi ottenuti da modifiche strutturali (“maestro prevalente”, abolizione delle compresenze, riduzione del numero dei docenti nei moduli a tempo pieno nelle scuole con più di 20 classi, di modo che l’orario di 40 ore verrà coperto con spezzoni di orario dei docenti di tutte le classi). Dunque, si dovrebbe parlare della istituzione di 782 nuove classi “di tempo scuola”, e non di “tempo pieno”; infatti, questo prevedeva, per es., alle primarie, 40 ore di scuola, con un organico di due maestre per classe, più 2 ore di compresenza; questo che possiamo denominare “tempo scuola” prevede sempre 40 ore ma con un organico di una maestra che copre 22 ore di lezione, più insegnanti utilizzati secondo le ore che devono per contratto. Il secondo aspetto da considerare è che nelle prime classi (quelle decisive per l’assegnazione del tempo pieno negli anni a venire), c’è effettivamente una riduzione dell’offerta ministeriale che, si calcola, penalizzerà circa 150mila bambini

Come il decreto legge 78/2010 incide sul Sostegno

Stop all'aumento degli insegnanti di sostegno ma con deroga nei casi più gravi.

Per l'a.s. 2010/11 i docenti di sostegno saranno nello stesso numero di quello dell’attuale organico di fatto, e tuttavia potranno essere autorizzati posti di sostegno, per i casi di particolare gravità (ai sensi l'articolo 3, comma 3, legge n. 104 del 5 febbraio 1992), segnalati nel Piano Educativo Individualizzato, dai Gruppi di lavoro sull'handicap (Glh) di ogni scuola (con esplicita indicazione del numero delle ore di sostegno che riguardano solo gli aspetti didattici) ed accertati dalla Asl con riferimento alle classificazioni internazionali della Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il 21 giugno, la preliminare per gli esami nelle scuole secondarie di II grado

Non c’è stata la temuta falcidia di candidati all’ammissione (6,1 %, mezzo punto percentuale in più dello scorso anno, la percentuale dei non ammessi). Le commissioni d’esame saranno 12.695; oltre 500mila i candidati (27.000 gli esterni). Proseguiamo (4) con l’abstract-sintesi dell’O.M. n.44 recante le istruzioni e modalitàper gli esami di Stato conclusivi dell’istruzione secondaria di II grado, a.s. 2009/10.

ART. 12 DIARIO DELLE OPERAZIONI E DELLE PROVE. 1. Il Presidente e i commissari esterni delle due classi abbinate, unitamente ai membri interni di ciascuna delle due classi, si riuniscono presso l'istituto di assegnazione, il 21 giugno. Il presidente, o, in sua assenza, il componente più anziano di età, dopo aver verificato la composizione delle commissioni e la presenza dei commissari, comunica i nominativi di quelli eventualmente assenti all’USR se l’assenza riguarda il Presidente e i commissari esterni, oal D.S., se l’assenza riguarda commissari interni. il presidente…. fissa i tempi e le modalità di effettuazione delle riunioni preliminari delle singole commissioni…,individua e definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle commissioni, e l'ordine di successione tra le commissioni per l'inizio della III prova, per le operazioni da realizzarsi disgiuntamente di valutazione degli elaborati e valutazione finale… determinerà il calendario definitivo delle operazioni delle due commissioni abbinate… I Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali assicurano ogni opportuna assistenza alle commissioni operanti sul territorio, avvalendosi degli ispettori tecnici. La riunione preliminare di ciascuna commissione è finalizzata agli adempimenti di cui all'art. 13 della presente Ordinanza.

…. Il calendario delle prove per l'anno scolastico 2009/2010è il seguente: I prova scritta: martedì22 giugno, ore 8.30; II prova scritta, grafica o scritto-grafica: mercoledì23 giugno, ore 8.30. Per gli esami nei licei artistici e negli istituti d’arte lo svolgimento della seconda prova continua nei due giorni feriali seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti. III prova scritta: venerdì25 giugno ,ore 8.30: ciascuna commissione, entro il24 giugno, definisce collegialmente la struttura della terza prova scritta, in coerenza con il documento del consiglio di classe di cui all'art. 6 della presente ordinanza. Contestualmente, il Presidente stabilisce, per ciascuna delle commissioni, l'orario d'inizio della prova, dandone comunicazione all'albo dell'Istituto o degli eventuali istituti interessati. Non va, invece, data alcuna comunicazione circa le materie oggetto della prova. Il 25 giugno ogni commissione, tenendo a riferimento quanto attestato nel predetto documento, predispone collegialmente il testo della terza prova scritta, sulla base delle proposte avanzate da ciascun componente; proposte che ciascun componente deve formulare in numero almeno doppio rispetto alla tipologia o alle tipologie prescelte in sede di definizione della struttura della prova. La Commissione, in relazione alla natura e alla complessità della prova, stabilisce anche la durata massima della prova stessa. …. La IV prova scritta, che si effettua nei licei con sezioni ad opzione internazionale, nei licei classici europei e in alcuni indirizzi linguistici, prevista per il giorno successivo a quello dello svolgimento della terza prova scritta, viene effettuata – su tutto il territorio nazionale- lunedì 28 giugno ore 8.30…. La Commissione….terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), sia in sede di svolgimento delle prove scritte che, in particolare, di predisposizione della terza prova scritta, prevedendo la possibilità di riservare, comunque, alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. Ciascuna commissione stabilisce autonomamente, in conformità di quanto previsto al quarto comma, il diario delle operazioni finalizzate alla correzione e valutazione delle prove scritte. .. le commissioni definiscono la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe/commissione e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi/commissioni e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni ed interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi, secondo la lettera alfabetica. Ẻ altresì determinata la data di pubblicazione dei risultati, che deve essere unica per le due classi/commissioni… Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque. Prima dell'inizio dei colloqui, in prosecuzione dei lavori iniziati nella riunione preliminare, la commissione completa l'esame dei fascicoli e dei curricoli dei candidati……Il Presidente, il giorno della prima prova scritta, invita i candidati, indicando anche il termine e le modalità stabilite precedentemente dalla commissione, a comunicare la tipologia dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del D.P.R. n. 323/1998… del diario dei colloqui, il presidente della commissione dà notizia mediante affissione all'albo dell'istituto sede di esame. La prima prova scritta suppletiva si svolge il giorno mercoledì7 luglio, alle ore 8.30; la seconda prova scritta suppletiva nel giorno successivo, giovedì 8 luglio,alle ore 8.30…; la terza prova scritta suppletiva si svolge nel secondo giorno successivo all'effettuazione della seconda prova scritta suppletiva…L'eventuale integrazione del punteggio complessivo conseguito, fino ad un massimo di 5 punti, per quei candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno 15 punti ed un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 70 punti, è effettuata al momento della valutazione finale per ciascuna commissione…….. con congrua motivazione a verbale…. Le operazioni intese alla valutazione finale e alla elaborazione dei relativi atti iniziano subito dopo la conclusione dei colloqui di ciascuna classe/commissione.

(Fonte www.superabile.it del 6 giugno)

 

Iniziano gli esami di terza media, nelle oltre 7.000 scuole statali e 700 paritarie
L’attesa è per l’annunciata maggiore severità nella valutazione conclusiva.
Il calendario delle prove scritte e orali è deciso dai d.s., eccezione fatta per la prova Invalsi che si effettuerà ovunque il giorno 17 giugno, in due ore. Le commissioni applicheranno nuovi criteri di valutazione, e sarà difficile ai candidati conseguire il 10 (occorrerà essere ammessi a pieni voti e ottenere il massimo in ciascuna delle prove (quelle scritte di Italiano, Matematica, Lingua straniera, nella prova Invalsi e nel colloquio).
 
La decisione di innalzare l’età pensionabile per le donne peserà in modo particolare sul personale scolastico
Gli effetti di questo provvedimento non ricadono equamente, incidendo di più sul Meridione; ovviamente il governo fingerà di non capirlo.
L’Italia è uno tra i Paesi europei che hanno un’alta percentuale di donne nei ranghi della pubblica istruzione (circa l’80% degli insegnanti). Il 99% del personale nella scuola dell’infanzia è femminile; questa percentuale decresce nei gradi successivi di istruzione, fino a quasi il 60% nella secondaria di II grado. Negli ultimi 5 anni, il turn over ha prodotto un parziale ringiovanimento nella scuola dell’infanzia (con circa il 15% delle assunzioni totali di personale scolastico), nella primaria (circa il 30% delle assunzioni totali) e nel Sostegno (circa il 15% delle assunzioni, con picco nel 2008 del 27%). Il provvedimento governativo che uniforma la legislazione nazionale a quella della Unione Europea colpirà più pesantemente, nel prossimo decennio, il Meridione d’Italia, dove l’età media degli insegnanti è più alta che la media nazionale (circa 50 anni), e tra le più alte d’Europa. Né la età media nazionale potrà calare in modo significativo, perché le sparute immissioni annuali nei ruoli (8000/10000 mediamente) si fanno dagli elenchi GaE, nei quali l’età media degli aventi diritto è di quasi 39 anni. Discorso analogo può essere fatto per la dirigenza scolastica, che per oltre un terzo ha superato i sessanta anni (altrettanti hanno superato i 55 anni), e nella quale le donne, dopo la conclusione del corso del 2007, figurano in percentuale crescente (sono oltre 10.000). Nel 2005 le dirigenti scolastiche erano il 38%, oggi sono il 49%, e anche sotto questo profilo il personale femminile è al Sud in percentuale maggiore rispetto alla media del Paese. La sproporzione Nord-Sud è ancora più marcata tra il personale ATA (250mila unità, di cui over 50 il 60%), nel quale le donne sono in larghissima maggioranza (una su due a Nord; 3 su 4 a Sud). Questa repentina decisione di elevare l’età pensionabile accentuerà, nell’immediato, gli effetti di precedenti decisioni in materia pensionistica. Con l’ultimo pensionamento (2009), sono usciti 32.000 docenti (circa 5% di quelli in servizio), con accelerazione delle uscite da parte dei docenti che possono evitare di ricadere nell’applicazione di regole restrittive (la normativa più recente è la c.d. Riforma Maroni, L..234/2004 e la L.247/07). Il nuovo picco di pensionamenti, quelli richiesti nello scorso gennaio, è stato provocato dalla previsione circa il provvedimento, effettivamente ora sancito, dell’innalzamento a 65 anni per le donne.
 
Nel XVIII Rapporto ISTAT 2009, il declino economico-finanziario dell’Italia
Lo scorso 26 maggio, l’istituto pubblico di statistica ha presentato il consueto rapporto, incentrato questa volta sugli aspetti economico-finanziari, e sui loro effetti sociali e ambientali. Negativo il quadro della formazione scolastica.

In Italia, il Prodotto interno lordo è calato più che negli altri Paesi industrializzati dell’area UE, per la flessione produttiva nelle grandi imprese (in difficoltà nell’esportare). Se ne sono visti gli effetti negativi in termini di disoccupazione (specialmente giovanile, giunta quasi al 25%), di spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali a favore dei cassintegrati, e di livello medio dei redditi familiari (che hanno assottigliato i depositi a risparmio). Il sistema scolastico-formativo non appare in grado di qualificare la forza lavoro secondo le esigenze del Paese. 

Rilevazione esito degli scrutini nelle scuole statali e non statali – A.S.2009/2010

La D.G. Studi, Statistica e Sistemi Informativi - Ufficio VII - ne ha reso note le modalità.

La Rilevazione sugli esiti degli scrutini, prevista dal Programma Statistico Nazionale 2008 /10, è rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Viene effettuata dallo scorso 7 giugno, tramite il portale SIDI, e avrà termine il 10 luglio p.v.. Le istituzioni scolastiche di II grado con studenti per i quali sia stato sospeso il giudizio finale, a causa di insufficienze riportate, dovranno effettuare la trasmissione dei risultati a partire dal 30 agosto fino all’11 settembre 2010.

Il risultato del nuovo dimensionamento delle istituzioni scolastiche è che dal prossimo settembre scompariranno 47 scuole

Lo stabilisce il D.M. n.46/2010 del Miur.

Il numero totale della scuole passa a 10.431 nel 2010/11 (7.182 scuole primarie e secondarie di I grado; 3.128 istituti di istruzione secondaria di II grado; 47 convitti nazionali ed educandati; 74 Centri provinciali per l'istruzione degli adulti). Il tagli più consistenti riguardano Puglia e Piemonte (-12), nonché Campania e Lombardia (-10), e Lazio (-9). In tre regioni, il numero delle istituzioni scolastiche risulta, invece, accresciuto: Emilia Romagna (+6), Friuli Venezia Giulia e Sicilia (+5).

(Fonte: 28 maggio 2010 TuttoscuolaNEWS n. 443)

Il futuro dell'integrazione scolastica, nel Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti

Salvatore Nocera, della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, esprime perplessità sull’impostazione che si sta dando al settore.

Nel provvedimento, che ha ottenuto il parere della VII Commissione della Camera, sono previsti, per i futuri docenti curricolari di scuola secondaria, solamente sei crediti formativi sull'integrazione scolastica (la FISH chiedeva che la formazione fosse stabilità a misura di 31 crediti). Per l’esiguità della formazione i docenti specializzati risulteranno, a giudizio di Nocera, “..impreparati a farsi carico degli alunni con disabilità, che rischieranno di essere sempre più "allo sbando", quando mancherà l'insegnante per il sostegno, il quale non potrà ovviamente essere presente per tutta la durata dell'orario scolastico. Il che determinerà quindi o un abbandono di tali alunni o un aumento di cause legali da parte dei genitori, per ottenere il massimo delle ore di sostegno, con disagio per gli alunni stessi e per le finanze dello Stato. Ci si augura pertanto che il Ministero dell'Istruzione voglia ragionare su questo e aumentare il numero di quei crediti in funzione della qualità di tutta la scuola”.

(ANNO V – INFOHANDICAP - NEWSLETTER N. 41 DEL 03/06/10)

Curiosità appagata

Nella nota di apertura di questa rubrica di aggiornamento, ieri avevamo scritto del d.s. di Putignano che ha chiesto alle famiglie dei candidati un prestito (145 euro) per pagare i commissari d’esame; Avevamo concluso la nota scrivendo: “Siamo curiosi di sapere che cosa gli farà dire la Gelmini”. Diamo di seguito la nota (7 giugno 2010) dell’Ufficio stampa del Ministero, sulla questione.

Il MIUR diffida il preside del liceo “Majorana” di Putignano:“Vicenda totalmente infondata e pretestuosa”

Le dichiarazioni del preside del liceo scientifico “E. Majorana” di Putignano, prof. Pietro Gonnella, sono prive di qualsiasi fondamento. Le spese per gli Esami di maturità sono sempre state a carico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e naturalmente lo saranno anche quest’anno. Il Miur diffida dunque il preside dal chiedere soldi ai genitori, creando un inutile ed infondato allarmismo. Il Ministero ha già assegnato alla scuola 30.000 euro e, come tutti gli anni, al termine degli esami, chiederà all’istituto quale sia stata la cifra effettiva per assegnare il saldo finale. L’anno scorso la spesa finale del “Majorana” è stata pari a 31.953,36 euro. E’ comunque incomprensibile che alcuni media abbiano dato rilievo ad una denuncia assolutamente falsa, inventata e tesa a fare propaganda. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della volontà di alcuni dirigenti scolastici di fare politica piuttosto che pensare al bene degli studenti. Chi ha queste intenzioni dovrebbe candidarsi alle elezioni e non fare il preside.

Contro la manovra correttiva e i tagli di Tremonti-Gelmini, Cobas e Unicobas annunciano scioperi in ciascuna regione per rallentare le operazioni di scrutinio

Le strategie che tentano di attuare sono lo sciopero di singoli docenti in successione, e la diffida ai presidi perché si astengano dal convocare gli scrutini prima della conclusione dell’a.s.. Alcuni dd.ss. però hanno già convocato gli scrutini.

In occasione degli scrutini, l’attività del Consiglio di classe nella sua composizione di “collegio perfetto” è tra quelle che la legge e i contratti di lavoro regolamentano tra i “servizi minimi” che le PP.AA. sono tenute a erogare. Nel caso di scrutini che sanciscano l’ammissione o non ammissione agli esami, le operazioni non devono essere condizionate in alcun modo da astensioni sindacali; pertanto, le operazioni relative ai 575mila studenti che si apprestano all’esame di licenza media non subiranno ritardi; né ne subiranno quelle relative alle classi terminali delle scuole secondarie superiori. Negli altri casi, l’astensione di docenti delle classi iniziali e intermedie non potrà intralciare lo svolgimento degli scrutini per oltre 5 giorni. Le armi dei Cobas sono, quindi, le solite consentite da quando è entrata in vigore la legge sui servizi minimi, le stesse inaugurate all’epoca del blocco dei rinnovi contrattuali decretato da Prodi per le esigenze finanziaria connesse al Trattato di Maastricht (1992). In sostanza, a meno che gli scioperanti non vogliano incorrere nella censura erogabile dal Ministero della Funzione pubblica (e relativa multa), l’astensione non potrà che differire di pochi giorni l’esito dello scrutinio. E comunque non è cosa da poco, per il significato politico dell’iniziativa e per l’organizzazione delle scuole. I presidi farebbero volentieri a meno di questa complicazione, assillati come sono da altre, comprese le ristrettezze economiche. Segnaliamo la, crediamo inedita, vicenda di un d.s. che, a Bari, ha chiesto alle famiglie dei candidati un prestito (145 euro) per pagare i commissari; restituirà non appena il Miur avrà accreditato i fondi. Siamo curiosi di sapere che cosa gli farà dire la Gelmini. Altre rogne, i dd.ss. si gratteranno durante i lavori di scrutinio delle classi terminali della media di secondo grado, in riferimento ai criteri di maggiore severità che entrano i vigore per l’ammissione agli esami: ci vuole il sei in ogni materia. Per lo più, i presidi non gradiscono severità eccessive. Le discussioni accese non mancheranno, in seno ai consigli di classe, che si troveranno per la prima volta ad applicare la regola, interpretandola in autonomia. Di certo, si produrranno difformità molto marcate, tra i diversi consigli di classe: è storia vecchia ma questa volta non si tratterà di trasformare qualche cinque in un sei umanitario, bensì insufficienza grave in un sei umanitario. Se si vorranno evitare gravi difformità, sarà bene che con prossimo anno il Ministero intervenga a chiarire la materia.

Monitoraggio del progetto Cl@ssi 2.0 per le scuole secondarie di I grado.

Il progetto consiste nella sperimentazione di un modello didattico, tecnologico e organizzativo mirato alla realizzazione di nuovi ambienti per l'apprendimento.

Il Miur ha sottoscritto un protocollo di intesa con il quale affida il monitoraggio e la valutazione del progetto a una struttura scientifica della Fondazione Giovanni Agnelli e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

(Fonte: 7 giugno 2010 TuttoscuolaNEWS n. 443)

Il “tempo pieno”per le prime classi del prossimo a.s., in Sicilia.

In VII Commissione (Cultura, Scienza e istruzione), un’interrogazione al Ministro.

In Sicilia, nonostante le numerose richieste delle famiglie e la presa in carico da parte dei comuni, non è stato attivato sino ad ora neanche un tempo pieno per le prime classi del prossimo anno scolastico. Lo scorso 19 maggio (seduta n.324), l’on. Alessandra Siragusa (PD) ha presentato, al riguardo, un’interrogazione, della quale riportiamo alcuni passaggi. “…Premesso che il 16 maggio 2010 le agenzie battevano una nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal titolo «Aumenta il tempo pieno nella scuola italiana»…. «Il Ministero dell'istruzione rende noto che nel prossimo a.s. 2010/2011 saranno attivate nella scuola primaria 782 classi a tempo pieno in più, per un totale di 37.275 classi. Per il secondo anno consecutivo, quindi aumentano gli alunni che potranno usufruire di questo quadro orario»… Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro interrogato, all'interrogante risulta che in Sicilia, nonostante le numerose richieste delle famiglie e la presa in carico da parte dei comuni, non sia stato attivato fin qui neanche un tempo pieno per le prime classi del prossimo anno scolastico -:quante richieste di attivazione di tempo pieno ci siano state in Sicilia per le prime elementari dell'a.s. 2010/2011; quante ne saranno attivate il prossimo anno.

 

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