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Le proposte sono state suddivise in sezioni e riguardano la fiscalità, gli organici e l’emergenza covid-19, il salario accessorio e la ricostruzione di carriera, la mobilità, il reclutamento e il precariato, il sostegno e la specializzazione, il welfare e il pensionamento, il personale Ata, educativo, insegnante di religione cattolica, scuole estere, concorso DS, interventi per l’università, la ricerca, l’alta formazione artistica, coreutica e musicale, relazioni sindacali.

Consulta il testo inviato alla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Registrati al webinar di presentazione del presidente nazionale, Marcello Pacifico, lunedì 30 novembre 2020, ore 16.30-17.30.

Gli emendamenti sono stati proposti agli articoli inseriti nei seguenti titoli: RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA (II), CRESCITA E INVESTIMENTI (III), SUD E COESIONE TERRITORIALE (IV), LAVORO, FAMIGLIA, POLITICHE SOCIALI (VI), SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA (VIII), PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LAVORO PUBBLICO (XIV).

Il presidente Marcello Pacifico illustrerà i temi in un webinar aperto a tutto il personale domani, lunedì 30 novembre, dalle ore 16.30 alle ore 17.30. Per registrarsi vai al seguente link:

https://register.gotowebinar.com/register/1266007786248871183

Elenco completo dei temi affrontati negli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021, cliccare qui

È stata accolta dal ministero dell’Istruzione la proposta da parte dell’Anief relativa alla formazione del personale amministrativo, tecnico e dei Dsga, oltre che alle attività indifferibili del personale ausiliario: venerdì 27 novembre 2020 si è svolto un secondo incontro presso il Ministero dell’Istruzione, alla presenza dei dirigenti Max Bruschi e Filippo Serra e delle organizzazioni sindacali. Anche in questa occasione Anief era presente, grazie all’attiva partecipazione del coordinatore nazionale del comparto Anief Ata, Cristina Dal Pino, e di Martino Todaro, appartenente allo staff della presidenza nazionale del giovane sindacato.

Come denunciato ormai da anni da parte della nostra associazione sindacale, per oltre un ventennio il personale Ata era scomparso dallo scenario del ministero dell’Istruzione, se non per i vari bandi relativi alle graduatorie provinciali oppure per le graduatorie terza fascia. Il fatto che adesso, finalmente, si ponga attenzione alle modalità operative relative al “lavoro agile” anche per il personale Ata è particolarmente significativo: una categoria di lavoratori “invisibili”, sia per il Ministero che per l’opinione pubblica, adesso comincia ad acquisire considerazione e dignità, anche se il tutto avviene in un momento di particolare emergenza a livello nazionale e non solo. “Neanche l’emergenza sanitaria ha frenato la volontà del nostro sindacato di prendersi cura di una categoria di lavoratori ancora purtroppo dimenticati. Anief c’è per gli Ata e non smetterà mai di lottare”, ha detto il presidente Anief Marcello Pacifico.

L’innalzamento degli stipendi del personale scolastico passa senza ombra di dubbio per degli stanziamenti economici adeguati nella Legge di Bilancio: i 100 euro di aumento previsti oggi, anche attraverso i 400 milioni previsti dalla stessa legge di fine anno, da considerare solo come un inizio. Parallelamente, infatti, le buste paga dei docenti italiani passano anche per il recupero di posizioni stipendiali perse nel tempo e del servizio intero svolto durante il periodo di precariato: una disposizione che fa leva anche sulla sentenza del 25 ottobre 2018 della Corte di Giustizia Europea sulla causa C-331/17 Sciotto sul precariato. Vanno quindi fatte anche cadere le attuali discriminazioni tra personale di ruolo e supplente. Allo stesso modo vanno incrementati gli stipendi del personale Ata. Per incentivare le istituzioni ad esaudire finalmente tali diritti, l’Anief si accinge a presentare alla V Commissione della Camera degli emendamenti specifici al Disegno di Legge di Bilancio 2021.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Sul fatto che in Italia si continuano ad assegnare tra gli stipendi più bassi in Europa siamo tutti d’accordo. È ora di metterci d’accordo anche su come uscire da questa ingiustizia. Una delle strade percorribili è agire, oltre che sugli aumenti attuati attraverso i finanziamenti diretti e il sovvenzionamento definitivo della perequazione, anche sulle indennità specifiche, come l’alto rischio biologico, invece mai considerato per la categoria del personale scolastico. Come pure per il ripristino dello scaglione del terzo anno, il recupero della validità del 2011 e del servizio pre-ruolo (svolto pure in sedi non statali) da considerare al 100%. Una circostanza inevitabile che poggia anche sulla sentenza Mascolo del 26 novembre 2014 sulle cause riunite C-22/13, da C61/13 a C-63/13 e C-418/13. Su questo puntano i nostri emendamenti alle Legge di Bilancio ora all’esame della Camera”.

Anief ricorda che domani avrà luogo il webinar riguardante proprio le proposte emendative presentate.

Tema Webinar: "Presentazione proposte emendative ANIEF

Data: lunedì 30 novembre 2020 – Ore: 16.30 - 17.30

Relatore: Marcello Pacifico - Presidente nazionale ANIEF

Link: https://register.gotowebinar.com/register/1266007786248871183

Quello delle difficoltà di reclutamento nella scuola diventa un tema del Disegno di Legge di Bilancio 2021, in questi giorni esaminato dalla Camera dopo il testo varato dal CdM: a porre il problema, che quest’anno ha toccato l’apice della consistenza con più di 250 mila supplenze annuali, 50 mila immissioni in ruolo saltate e oltre il 20% di supplenti rispetto al totale dell’organico, è il sindacato Anief con la proposta di alcuni emendamenti specifici. Ne ha parlato il presidente nazionale Marcello Pacifico in una intervista ad Italia Stampa: “Abbiamo chiesto da una parte l’applicazione delle assunzioni previste dalla Comunità Europea, ma anche in Italia nel settore privato. Si tratta di assunzioni che riguardano tutti i docenti e il personale della scuola con dopo 36 mesi di supplenze, ma anche con altri ruoli, pure nell’Università, nell’Afam e negli enti di ricerca”. Per raggiungere questo obiettivo sacrosanto, il sindacalista chiede “di riattivare quel doppio sistema di reclutamento che per la Cassazione italiana e la Corte Costituzionale, ma anche per la Corte di Giustizia europea, sono stati sempre lo strumento principale per evitare l’abuso dei contratti a termine”.

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