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È stata approvata in Conferenza Unificata l’intesa relativa al Piano di azione pluriennale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni per il quinquennio 2021-2025.
Nella Conferenza Unificata dell'8 luglio 2021è stata approvata l'Intesa riguardante il Piano di azione nazionale pluriennale, dal 2021-2025, per il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni.
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È stato adottato il “Piano Triennale delle Arti” per gli anni 2020, 2021 e 2022 contenente importanti indicazioni e proposte innovative, allo scopo di favorire lo sviluppo dell’arte, della musica e della creatività nelle scuole.
Con Nota n. 16254 del 12 luglio 2021, il Ministero dell'Istruzione ha fornito specifiche indicazioni circa l'adozione, attraverso il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 maggio 2021, del nuovo Piano Triennale delle Arti (2020-2022).
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Comunicazione dell’Ufficio III: si comunica che all’Albo Pretorio dell'Ufficio Scolastico regionale è pubblicato il Decreto, di cui all’oggetto.

Decreto AOODRVE REGISTRO DECRETI n. 2091 del 19-07-2021 e Albo n. 223/2021
Ripartizione provinciale dei posti messi a bando dai concorsi ordinari regionali D.D. 498/2020 e 499/2020, da accantonare ex art. 59, c. 4 e ss D.L. 73/2021

Scarica il decreto e il file con la ripartizione.

A margine nella riunione tra Ministero e sindacati rappresentativi sul contingente delle nomine in ruolo e le procedure informatizzate per la fase straordinaria di immissioni utilizzando le Graduatorie Provinciali delle Supplenze, l'Anief ha esternato contrarietà alla decisione Ministeriale di riconoscere l'abilitazione all'insegnamento e il conseguente diritto all'inserimento negli elenchi aggiuntivi di I Fascia solo ai candidati del concorso straordinario che nell'a.s. 2020/2021 abbiano stipulato un contratto almeno al 30 giugno nel sistema nazionale di istruzione. Marcello Pacifico (Anief): “Con l'intervento del decreto Sostegni Bis sulla norma che regolamentava il concorso straordinario prevedendo la semplificazione della procedura di riconoscimento dell'abilitazione e, di fatto eliminando la prova disciplinare, il Ministero ben avrebbe potuto riconoscere a tutti gli i candidati la relativa abilitazione. Non dimentichiamo che sono docenti che da anni lavorano nella scuola come precari. Valuteremo le giuste azioni legali”.
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