Concorsi

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  • Per gli oltre 60mila partecipanti le procedure delconcorso ordinario per le discipline scientifiche STEM si stanno rivelando oltremodo severe: a superare la prova scritta delle prime due prove sarebbero stati meno di un terzo dei candidati. 

    Anief ribadisce che bisognava abbassare la soglia da 7/10 a 6/10 e raddoppiare il tempo a disposizione, altra richiesta che il giovane sindacato ha fatto all’indomani dell’uscita del nuovo bando. Anche perché se quei posti erano vacanti, vuol dire anche il prossimo anno chiameremo supplenti a raffica. “Urge più che mai l’approvazione, in V commissione Bilancio, dell’emendamento 59.76 al DL 73/2021 - ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - attraverso il quale sieliminerebbe il vincolo del servizio per le assunzioni da prima fascia Gps e si autorizzerebbero pure le assunzioni da seconda fascia con un TFA-PAS straordinario.

  • Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto per parlare di Concorsi e riforma reclutamento all’interno dellatrasmissione radiofonica di Italia Stampa: “In futuro ci saranno concorsi annuali, che grazie ad Anief saranno semplificati anche per la scuola. È necessario garantire il diritto di tutti i cittadini ad accedere ai concorsi pubblici, ma anche avere i migliori insegnanti in cattedra. Queste sono le proposte che presenteremo in parlamento quando si discuterà della semplificazione dei concorsi ordinari e di come semplificarli in base alle norme volute dal ministro Brunetta”

  • Sul concorsobando del concorso ordinario docenti 2020 per le discipline riconducibili alle classi di concorso A020, A026, A027, A028 e A041, c’è un problema di fondo: “era stato bloccato da un anno e quindi tutti noi coloro che nel frattempo si sono laureati o comunque sono oggi in possesso dei requisiti e vogliono fare domanda ne hanno pieno diritto. Invece sono impossibilitati a farlo”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief nel corso di un’intervista all’agenzia Teleborsa. "Abbiamo consigliato – ha detto ancora Pacifico - di presentare comunque un'altra domanda cartacea, che abbiamo messo a disposizione entro il 30 giugno, così da mettere in modo per partecipare alle prove anche in data diversa, perché il bando cambia le regole: chi aveva presentato un anno fa la domanda sapeva che il concorso si svolgeva in un certo modo e che i posti erano 3.000 e non 6.000. È evidente quindi che ci potrebbe essere oggi un interesse a partecipare a questo concorso. Bisogna quindi presentare una domanda e, se non accolta, ricorrere in Tribunale". Ecco perché Anief ha deciso di impugnare il DM n. 826/21 di rettifica laddove non riapre i termini per la partecipazione a tutti i candidati con i titoli d'accesso validi, viste le modifiche intercorse del numero dei posti e dello svolgimento delle prove. Per aderire all'iniziativa legale bisogna inviare lavoro domanda cartacea all’Ufficio Scolastico della Regione di proprio interesse: adesioni al ricorso aperte fino al 30 giugno

  • Cosa dobbiamo aspettarci dopo i47.230 trasferimenti di docenti su 90.876 domande presentate? È quello che si chiedono tantissimi insegnanti precari, ma anche tutti gli operatori della scuola, compresi gli studenti e le loro famiglie, coscienti del fatto che ora serve una risposta importante da parte del Governo e dell’amministrazione scolastica: perché oltre 112mila cattedre vacanti e almeno altrettante in organico di fatto, di cui 80 mila di sostegno in deroga, non possono essere affrontate con le modalità di reclutamento classiche, senza doppio canale e con concorsi lenti e spesso ingiusti. Anche adottando l’attuale testo del decreto Sostegno-bis, si andrebbe ad assumere solo su un quarto dei posti vacanti. Con 200mila supplenze annuali da sottoscrivere. 

    “Questi numeri – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci danno conferma ancora di più dell’importanza di approvare gliemendamenti al decreto legge 73: il DL Sostegni-bis così come è stato approvato serve a ben poco. Vanno utilizzati i precari della seconda fascia Gps, bisogna allargare i concorsi veloci e le regole delle procedure Stem anche alle altre classi di concorso, vanno cancellati tanti vincoli che oggi tengono bloccate immissioni in ruolo e trasferimenti di sede. Tutto questo era stato fatto presente e anche in larga parte recepito dal ministro dell’Istruzione ormaipiù di un mese fa, all’interno del Patto per la Scuola poi definito nero su bianco il 20 maggio. Di quell’accordo rimane però ora ben poco. E noi non ci stiamo: per questi motivi domani saremoin piazza in diverse città d’Italia, anche davanti a Montecitorio, per dire in modo unitario, con gli altri sindacati della scuola, che di fronte a una pandemia straordinaria e a dei numeri eccezionali di posti vacanti, servono risposte dalla politica altrettanto importanti. È bene che i nostri deputati e senatori sappiano fin d’ora che se non arriveranno modifiche nero su bianco, stavolta noi non ci fermeremo: la scuola non può più aspettare, il tempo dell’attesa è finito”.

  • Da quello che emerge dai risultati delle prove del concorso straordinario, un posto su tre tra quelli banditi rimarrà vacante. Sarà escluso dunque uno su due candidati che hanno partecipato alle prove. Ricorri con Anief per far valere i tuoi diritti, sei ancora in tempo

  • Gli attuali concorsi ordinari e straordinari non bastano a salvare la scuola dall’eccesso di cattedre vacanti: occorre introdurre delle modifiche all’attuale regolamento, così da permettere, già nei prossimi tre mesi, di portare all’immissione in ruolo meritocratica tanti candidati altrimenti destinati alle supplenze. Le proposte di modifica sono state tradotte dal sindacato Anief in una serie diemendamenti alDecreto Sostegni-bis, già fatti pervenire alla V commissione Bilancio che li esaminerà a breve, non appena terminata l’attuale fase di audizioni sull’intero impianto normativo approvato dal Consiglio dei ministri. In sintesi, le richieste di integrazioni e modifiche al decreto legge prevedono la valorizzazione dei precedenti idonei, il superamento delle prove con la sufficienza, la riapertura dei bandi, la partecipazione a tutte le sessioni, a prescindere dall’esito delle precedenti, l’uniformità delle prove e delle loro valutazioni. 

    Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “non si deve fare l’errore di semplificare solo una parte dei concorsi, perché si cadrebbe nella differenziazione di trattamento. Come sbaglia anche chi pensa che le procedure che chiediamo siano delle scorciatoie o sanatorie, perché comunque rimangono in vita delle prove di verifica da sottoporre a del personale già titolato e in alta percentuale che ha già ampiamente dimostrato sul campo le proprie competenze e capacità d’insegnamento. Negli altri Paesi europei, dove già la stabilizzazione dei precari storici è un normale epilogo professionali, non si organizzano concorsi pubblici con regole diversificate, in base alle classi di concorso, né si negano gli accessi alle future sessioni solo perché si è partecipato o meno, in modo positivo o negativo, alle precedenti. La ricerca del merito non può essere foriera di discriminazioni”.

  • Il sindacato ricorre, al Tar del Lazio, per ottenere il superamento del limite dei vincitori rispetto al 32mila posti messi a bando, dando la possibilità a tutti gli idonei di essere individuati quali vincitori del concorso per scorrimento delle graduatorie. L’adesione al ricorso è riservata ai candidati che hanno superato la prova concorsuale del concorso straordinario 2020. C’è ancora tempo, per aderire cliccare qui

  • Il concorso straordinario della secondaria si conferma con un’alta percentuale di posti vacanti, pari a quasi il 30% dei partecipanti: finora sono state corrette poco più della metà delle prove scritte svolte e in termini assolutii posti vacanti superano le 3mila unità, dice Tuttoscuola. La rivista specializzata si è anche soffermata sulle possibili “cause di insuccesso” avanzando “due ipotesi, complementari tra loro: l’eccessiva difficoltà dei quesiti e l’impreparazione di molti candidati. C’è anche un’altra possibile causa dietro quegli esiti negativi del concorso straordinario: il poco tempo a disposizione”. In effetti, come pureevidenziato dall’Anief in tempi non sospetti, “150 minuti, due ore e mezzo a disposizione secondo il bando, possono sembrare tanti, ma se servono a svolgere cinque mini-tematiche diverse e a scegliere le risposte esatte da un testo in lingua inglese possono diventare drammaticamente insufficienti”.I risultati degli scritti corretti fino ad oggi. 

    Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questi risultati stravolgono la logica del concorso riservato. I 150 minuti massimi per rispondere a quesiti disciplinari complessi e ad ampio raggio, per molti sono diventati motivo di esclusione, tanto che a fine concorso straordinario potremmo arrivare a 8-10mila esclusi dopo avere partecipato alle prove. Una circostanza aggravata dal fatto che la soglia minima per ottenere l’idoneità è stata portata a un livello troppo alto. La verità è che andrebbe allestita una semplice graduatoria di merito finale, dove includere pure coloro che hanno presentato domanda per ulteriori suppletive, considerando che è stata accolta la richiesta di un decreto monocratico da noi prodotto per delle esclusioni non legittime”.

  • Il presidente della terza sezione bis del Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto, con decreto monocratico, la richiesta di procedure cautelare con la partecipazione dei ricorrenti alle prove aggiuntive avanzata dall'avvocato Patrizia Gorgo di Anief che già in passato aveva permesso l'inserimento di altri candidati. Il provvedimento è importante perché la nota ministeriale ammetteva alle suddette prove suppletive soltanto chi avesse ottenuto entro il 16 aprile un provvedimento cautelare e non già chi avesse comunque presentato diffida al ministero dell'istruzione. Contro il decreto 510/2020 già il tribunale amministrativo si era espresso rinviando in Consulta la Legge 159/2019, laddove aveva escluso gli specializzandi del TFA sostegno dalla partecipazione alle procedure concorsuali ordinarie e straordinarie. Per adesioni vai al seguente link.

  • Un posto su tre tra quelli banditi rimarrà vacante - 9 mila -. Escluso uno su due candidati che hanno partecipato alle prove. Un idoneo su sei tra chi le ha superate rimarrà fuori dalle graduatorie a esaurimento utili per i ruoli nonostante abbia vinto. Anief ribadisce la necessità di ricorrere al Tar dopo i ricorsi vinti in passato dai propri legali convenzionati

  • Il ricorso mira a far accedere alle graduatorie del concorso straordinario 2020 per la scuola secondaria tutti i docenti che si sono sottoposti alla selezione, a prescindere dal punteggio raggiunto. Per tutte le informazioni, cliccare qui; le adesioni sono aperte fino al 31 maggio

  • Anief ricorre al Tar del Lazio per ottenere il superamento del limite dei vincitori rispetto ai posti messi a bando per ciascuna regione e dare la possibilità a tutti gli idonei di essere individuati quali vincitori del concorso, per scorrimento delle graduatorie. Per aderire, cliccare qui

  • Anief ricorre al Tar del Lazio per ottenere il superamento del limite dei vincitori rispetto ai posti messi a bando per ciascuna regione e dare la possibilità a tutti gli idonei di essere individuati quali vincitori del concorso, per scorrimento delle graduatorie. Per aderire,cliccare qui. C’è tempo fino al 30 aprile per partecipare

  • Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha oggi annunciato che il governo varerà, nel decreto Covid del 31 marzo, anche lo sblocca concorsi pubblici. Considerando i dati Forum PA, sono almeno 60 i concorsi pubblici a livello nazionale che attendevano lo sblocco. Nella scuola vi sono tra gli 80 mila e i 90 mila posti da assegnare: i primi 32.000 riguardano la procedura straordinaria di cui al DD n. 510 del 23 aprile 2020; ancora più alto il contingente da assegnare per il concorso ordinario per infanzia e primaria con 12.861 posti da assegnare, oltre che il VI ciclo TFA sostegno, per il quale sono previsti 6.191 posti. 

    Anief reputa positiva l’intenzione dell’amministrazione di riprendere le procedure concorsuali. Tuttavia ricorda che i posti da coprire sono ormai tre volte tanto, considerando le 220 mila supplenze annuali sottoscritte quest’anno e i 35 mila pensionamenti in arrivo solo tra il personale docente. “Per superare il problema endemico del precariato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – parallelamente ai concorsi va seguita la strada avviata oltre vent’anni fa con la Direttiva 70/99 della stessa Commissione UE che ha introdotto l’immissione in ruolo automatica di chi ha svolto 36 mesi. Una posizione ribadita dal Comitato dei diritti sociali europei che, accogliendo il ricorso Anief n. 146/2017 sulla reiterazione dei contratti a termine, ha aperto la strada ai concorsi riservati per titoli e servizi. Quelli che ora il Governo è tenuto a varare,anche assumendo da Gps, Gae e graduatorie d’istituto, per evitare che a settembre il sistema scolastico imploda per via della supplentite”.

  • Continuano gli incontri telematici organizzati dal sindacato: è la volta di un webinar pensato per i docenti che hanno partecipato al concorso straordinario e si terrà martedì 23 marzo, dalle ore 17 alle 18 

    “Concorso straordinario, pubblicazione graduatorie: quali tutele per i partecipanti e per gli esclusi?”

    Data: martedì 23 marzo, ore 17-18

    Relatori: il presidente Anief, prof. Marcello Pacifico, e il legale Anief, avv. Walter Miceli 

    Link: https://register.gotowebinar.com/register/8657882625261518349

  • Come riporta Orizzonte scuola, giungono le prime bocciature per i docenti che hanno già insegnato almeno per tre anni scolastici: “arrivano i primi risultati della prova scritta e anche le prime delusioni”. Il sindacato Anief non è d’accordo e ha sempre sottolineato come sia indispensabile tutelare i docenti che hanno insegnato presso le nostre scuole per anni e che in questo modo hanno portato avanti la scuola stessa. Dunque, al fine di tutelare tutti i candidati, il sindacato rilancia il ricorso per l’accesso alla graduatoria a prescindere dall’esito della selezione. Per preaderire, cliccare qui    

  • La sessione aggiuntiva del concorso straordinario della scuola secondaria si dovrà organizzare quando vi saranno le condizioni di sicurezza sanitaria: lo ha detto il Tar del Lazio che ha accolto i ricorsi dei candidati che non hanno potuto partecipare alle sessioni ordinarie per via del Covid e disposto l’effettuazione di prove suppletive quando sicure dal punto di vista sanitario. “Lo abbiamo sempre detto – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, la mancata partecipazione al concorso a causa della pandemia non può penalizzare due volte i candidati che non hanno potuto svolgere la prova unica”.

  • Sul concorso dei docenti religione cattolica da svolgere entro la fine dell’anno arriva l’ufficialità: la norma è diventata legge da ieri, con l’approvazione del Decreto Milleproroghe. Secondo quanto contenuto nel testo, il ministero dell’Istruzione è autorizzato a bandire il concorso per i docenti di religione cattolica entro il 2021. I posti destinati al concorso sono quelli che si prevedono vacanti nell’arco di tempo che va dal prossimo anno scolastico e il 2023/2024. Anief ricorda che si tratta di un atto dovuto: la stessa Legge 159 del 2019 ha previsto che bisogna tenere conto dei docenti con almeno 36 mesi di supplente, già provvisti di idoneità dai loro ordinari diocesani. 

    Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “per il reclutamento dei docenti di Religione è necessario non solo prevedere concorsi triennali ordinari, come disposto dall'art. 3, comma 2 della Legge 186/2003, ma occorre garantire l'accesso di tutti gli idonei nelle graduatorie di merito: pertanto, sia gli idonei nell’ultimo concorso sia i candidati che verranno valutati tali nella prossima procedura vanno gradualmente immessi in ruolo. Inoltre, i tempi sono però anche maturi per l’avvio di una procedura automatica riservata a chi ha svolto almeno 36 mesi di servizio, con la quale riconoscere il servizio specifico svolto da ogni docente di Religione, così che vengano anche valutati”.

  • Anief ricorre al Tar Bolzano per ottenere il superamento del limite degli idonei rispetto al numero dei posti messi a bando per avere la possibilità, per tutti gli idonei, di essere individuati quali vincitori del concorso con scorrimento delle graduatorie. L’adesione al ricorso è riservata ai candidati che hanno superato tutte le prove concorsuali e sono stati inseriti nelle graduatorie di merito del concorso straordinario di Bolzano. Per aderire, cliccare qui. C’è tempo fino al 22 febbraio

  • Sono riprese le prove del concorso straordinario per le assunzioni di 32 mila insegnanti della scuola secondaria: a causa dell’alto numero di casi di Covi-19, la procedura, introdotta con il DD n. 510 del 23 aprile 2020 e DD n. 783 dell’08 luglio 2020, è stata contrassegnata da uno lungo stop, interrotto solo ieri con il riavvio della prova unica alla quale fino a venerdì prossimo si sottoporranno meno di 20 mila candidati su oltre 64 mila partecipanti. 

    Anief ritiene che continuino a permanere dei dubbi sulle possibilità effettive che i vincitori vengano assunti il prossimo 1° settembre: dopo il termine delle prove ordinarie, bisognerà infatti anche attendere l’esito delle prove suppletive ordinate dai giudici per via delle immotivate esclusioni di tanti candidati che non hanno potuto partecipare alle prove a causa dello stesso Covid, per i quali il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni perpresentare ricorso. Una circostanza, quella di allestire le prove suppletive per chi non ha potuto partecipare a causa del Covid-19, confermata ancheper espressa disposizione del TAR del Lazio. Inoltre,il Consiglio di Stato ha emesso un’Ordinanza esemplare, ottenuta dagli avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo ed emanata sempre in favore di quei candidati che, secondo il DD n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al concorso straordinario perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione sostegno (TFA) perché non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine fisso previsto. Marcello Pacifico, presidente Anief, ritiene che “a questo punto oltre che a permettere il prima possibile lo svolgimento delle prove di tutti gli esclusi in modo illegittimo, ci aspettiamo pure soluzioni a favore dei tanti precari che continuano a coprire250 mila cattedra a supplenza annuale, in alto numero con oltre i 36 mesi di servizio minimo indicato anche dall’Unione europea come requisito sufficiente per la stabilizzazione”.

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