La stampa scrive

In Francia 1.400 euro in più ad ogni insegnante che già oggi guadagna più di un preside italiano. Perché il nostro Governo è fermo a 17 euro d’incremento? Grazie ad un investimento di un miliardo, promosso dal ministro della pubblica istruzione transalpino, Najat Vallaud-Belkacem, la busta paga dei docenti d’Oltralpe presto arriverà in media a 3.900 euro lordi: una cifra vicina a quanto dovrebbe essere assegnato ai tre milioni di dipendenti pubblici italiani, se solo si allineassero gli stipendi alla metà degli aumenti dell'inflazione cresciuti negli ultimi otto anni.
Con i salari dei docenti, fermi a 1.300-1.500 euro, scivolati sotto pure a quelli degli impiegati.

Per questo, Anief ribadisce la necessità di ricorrere al giudice del lavoro per ottenere giustizia.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): si tagliano i fondi per adeguare gli stipendi, fermi dal 2009, al costo della vita e per diversi anni si blocca pure la progressione di carriera (tanto che nel DEF 2016 l'indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale viene bloccata almeno sino al 2018 e forse anche fino al 2021), salvo poi mettere nel piatto delle briciole frutto di ulteriori risparmi e tagli che dovrebbero premiare solo alcuni dimenticando il lavoro di tutti.

"Nel DEF sembra chiaro che fino al 2021 l’indennità di vacanza contrattuale, la quale attualmente è ancora bloccata ai valori del 2008 fino al 2018, di fatto rimarrà bloccata fino al 2021".

Questo il quadro fatto dal Presidente Anief Marcello Pacifico in un’intervista il quale prosegue spiegando che tutto ciò significa che negli ultimi anni il costo della vita è aumentato, addirittura negli ultimi 7-8 anni è aumentato del 20% mentre l’indennità di vacanza contrattuale, che dovrebbe corrispondere al 50% del costo dell’aumento della vita, mensilmente da versare sugli stipendi dei lavoratori e dipendenti pubblici, è rimasto bloccato. "Significa stipendi sempre più poveri – sottolinea Pacifico – si va verso la proletarizzazione dei dipendenti pubblici e addirittura per agli aumenti di stipendio, quelli previsti nel DEF si parla soltanto dell’utilizzo dei 150 milioni già stanziati nella legge di stabilità che equivalgono per 3 milioni di dipendenti pubblici per 3 anni, ad aumenti di 17 euro l’uno all’anno, una cosa veramente ridicola, quando invece gli aumenti dovrebbero crescere almeno del 10% dal mese di agosto". Fa sapere il presidente Anief che lui ed il suo sindacato ribadiscono "la necessità di richiedere l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale ai valori reali dell’inflazione, come prevede la legge e dato che il contratto è sbloccato continueremo nuovamente in corte costituzionale qualora il Governo non si renda conto che non è possibile ignorare alcuni articoli della Costituzione, che non sono stati cambiati, come il 36 ed il 39. Il lavoratore ha una sua dignità nel lavorare per il benessere della nazione, questa dignità va rispettata ed adeguata al costo della vita”.

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Query Database