L’Aula del Senato ha convertito in legge decreto PA bis (Dl 22 giugno 2023, n. 759) che contiene una serie di disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle PA, agricoltura, sport, lavoro. Il testo, grazie agli emendamenti promossi dal sindacato Anief ed in parte approvati a fine luglio alla Camera, contiene anche norme in materia di Scuola. In tutto, Sono otto le modifiche ottenute da Anief sull'accesso e la semplificazione del percorso di formazione iniziale, sui docenti di ruolo fantasma esui docenti precari ingabbiati,nelle scuole statali, paritarie e Iefp e, ancora, dell'ultimo concorso straordinario, sulla trasformazione ad esaurimento delle graduatorie già precedentemente reintegrare con gli idonei dell'ultimo concorso ordinario, sulla riassegnazione di un organico aggiuntivo per il PNRR alle scuole, sulla formazione del personale ATA.
Marcello Pacifico spiega che “si poteva ottenere di più ma la nostra filosofia è quella di guardare avanti con ottimismo: nella prossima legge di bilancio, infatti, Anief chiederà di introdurre altre norme, al fine di completare il percorso di riforma, tutelare ancora di più il personale scolastico e garantire un servizio scolastico migliore ai cittadini. Nel frattempo, va preso atto che con nella versione definitiva del decreto PA bis abbiamo chiesto e ottenuto diverse cose: 50 milioni di euro per assicurare un organico aggiuntivo per lo sviluppo del Pnrr, anche se solo per gli Ata e i primi tre mesi dell'anno scolastico e per questo noi cercheremo di trovare altre risorse. Finalmente, è riuscita a passare l'idea di riaprire una quota di posti riservata a quei precari, anche delle paritarie, che da tanti anni insegnano e che devono conseguire l'abilitazione. Porte aperte anche ai vincitori del concorso straordinario bis. Infine, ma non per ultimo, il decreto PA bis darà la possibilità anche al personale ATA di poter fare quella formazione fino ad oggi esclusiva per i docenti”.
I RISULTATI OTTENUTI CON IL DECRETO PA BIS
Per la scuola sono diversi i risultati ottenuti con il testo finale del decreto PA bis diventato legge:
- quiz alle prove selettive su formazione inziale su area psico-pedo-sociologica e docimologica e non su disciplinare che sarà valutato all'orale;
- trasformazione ad esaurimento graduatorie concorso ordinario (docenti idonei);
- accesso su quota riservata precari del sistema nazionale di istruzione a percorso 60 CFU con soppressione tetto massimo abilitazione (docenti ingabbiati);
- accesso docenti di ruolo ad abilitazione ulteriori con 30 CFU senza tirocinio (docenti fantasma);
- percorsi di formazione in modalità telematica effetto tirocinio;
- accesso precari e partecipanti del concorso straordinario bis a percorso 30 CFU (docenti ingabbiati);
- dal 50 al 70% aumento quota accesso riservato concorso precari insegnanti di religione cattolica;
- organico aggiuntivo per 10-12 mila Ata fino a dicembre per realizzare PNRR;
- utilizzo dei soldi della formazione anche per personale ATA.
Anief ha già annunciato che nella Legge di bilancio di fine 2023 chiederà ulteriori modifiche importanti per la scuola, ancora di più perché su diversi di quei temi, ad iniziare dall’assorbimento del precariato attraverso l’adozione del doppio canale di reclutamento, quindi le immissioni in ruolo da Gps pure su materia, vi sono precisi impegni presi dal Governo attraverso degli ordini del giorno già approvati. A breve, il testo del decreto legge 75/2023 sarà all’esame del Senato per l’approvazione definitiva da attuare entro il prossimo 20 agosto.
LE MODIFICHE PER LA SCUOLA CON IL DL 75 PA BIS
Di seguito, i testi delle modifiche approvate con incidenza diretta sull’Istruzione:
Concorsi scuola: cambiano le prove
Prima di tutto partiamo con i prossimi concorsi ordinari: le prove scritte saranno caratterizzate da domande a risposta multipla con tematiche pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche, oltre a questioni su informatica e lingua inglese. Al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze. Il testo stabilisce inoltre che la prova orale verificherà competenze disciplinari, didattiche e relative all’abilità nell’insegnamento. Le graduatorie dei prossimi concorsi potranno essere integrate con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo, in caso di rinunce.
Da sottolineare l’abolizione della norma che dava la precedenza agli insegnanti abilitati. Inoltre, i quesiti dei concorsi ordinari potranno essere predisposti da Università, consorzi universitari, enti pubblici di ricerca o Formez PA.
Graduatorie concorsi ordinari ad esaurimento
Le graduatorie dei concorsi ordinari 2020 e concorsi STEM, comprensive degli idonei, sono prorogate fino al loro esaurimento. Da considerare che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, queste graduatorie saranno utilizzate in coda rispetto a quelle del PNRR.
Corsi abilitanti
Modifiche anche per il percorso di formazione degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, in misura non superiore al 50 per cento del totale (attualmente è al 20%). Inoltre, il limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso è stato soppresso. Questo significa che non esisteranno più restrizioni al numero di docenti che possono ottenere l’abilitazione in una particolare classe di concorso. I corsi da 30 CFU, rivolti ai docenti in cerca di un’ulteriore abilitazione, saranno erogati online. Questo riguarda sia i docenti specializzati sul sostegno che non sono ancora abilitati, sia quelli che cercano di acquisire una seconda abilitazione.
Assunzioni al Ministero dell’Istruzione e del Merito
Sono previste misure per il rafforzamento delle funzioni di controllo e ispettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardanti le istituzioni scolastiche, l’organizzazione e il funzionamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP). Per questo motivo l’organico del Ministero è stato incrementato di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale. Questa riorganizzazione è stata avviata con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in conformità con l’articolo 13 del decreto-legge n. 173 del 11 novembre 2022, convertito in legge n. 204 del 16 dicembre 2022. Il Ministero è inoltre autorizzato a reclutare, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 40 unità di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021, attraverso procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici. Per l’anno 2023 è stata autorizzata una spesa di 635.507 euro, inclusi 300.000 euro per la gestione delle procedure concorsuali e 167.754 euro per le spese di funzionamento legate alle nuove assunzioni e posti dirigenziali.
Organico aggiuntivo ATA
Dall’attività parlamentare invece, in seguito alla seduta delle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati sono stati approvati alcuni emendamenti importanti. Fra questi c’è quello relativo all’organico aggiuntivo ATA. Con emendamento dei relatori, nella consapevolezza della necessità di rafforzare le segreterie scolastiche in questa fase nella quale le scuole sono chiamate ad attuare la parte più consistente delle azioni previste dal PNRR, si è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2023, così che, già a partire da settembre, le scuole possano dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo, ivi compreso quello ausiliario. I fondi sono stati reperiti nella disponibilità del ministero dell’istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.
Abilitazione precari
Inoltre, con emendamento sostenuto dall’intera maggioranza, sui percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi. Poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede con tale intervento che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.
Punteggio aggiuntivo sostegno nelle GPS
A decorrere dalla costituzione delle graduatorie provinciali delle supplenze per i posti di sostegno successive alla pubblicazione del relativo regolamento in aggiunta a quanto riconosciuto per il servizio, è riconosciuto un punteggio ulteriore di 3 punti per ciascun anno di servizio prestato su posto di sostegno successivamente al conseguimento del titolo di specializzazione sul sostegno.
Dirigenti scolastici asteriscati
Il decreto PA bis contiene anche una misura per i dirigenti scolastici asteriscati.
6-bis. All’articolo 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 11-quinquies:
1) alla lettera a) le parole: «ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato» sono soppresse;
2) alla lettera b) sono aggiunte alla fine le seguenti: «ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato»;
b) dopo il comma 11-novies sono aggiunti i seguenti:
«11-decies. I soggetti che alla data di entrata in vigore della presente disposizione sono in servizio presso istituzioni scolastiche quali dirigenti scolastici a seguito di immissione in ruolo con riserva per aver partecipato al concorso indetto con decreto del direttore generale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 90 del 24 novembre 2017, superando la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, sono confermati definitivamente in ruolo a condizione che abbiano superato il periodo di formazione e prova.
11-undecies. I soggetti destinatari di provvedimenti di revoca della nomina o di risoluzione del contratto di dirigente scolastico, adottati in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali, che hanno partecipato con riserva al concorso indetto con decreto del direttore generale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 90 del 24 novembre 2017, superando la prova scritta e la prova orale, e a condizione che abbiano superato il relativo periodo di formazione e prova, sono immessi in ruolo con decorrenza 1° settembre 2024 sui posti vacanti e disponibili con precedenza rispetto alle assunzioni per l’anno scolastico 2024/2025, fatta salva la necessità di eseguire i provvedimenti giurisdizionali che dispongono l’immissione in ruolo dei partecipanti alla procedura concorsuale indetta con D.D.G. 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2011 – IV serie speciale n. 56.».
Borse di studio e contributi economici
Infine, per quanto riguarda l’erogazione di contributi economici a studenti e famiglie, il MIM potrà acquisire dall’INPS i dati relativi all’indicatore sulla situazione economica equivalente (ISEE), rendendo così più agevole l’individuazione dei beneficiari e l’erogazione dei sostegni economici (per esempio borse di studio, contributi per viaggi di istruzione).
Istituzione della piattaforma «Famiglie e studenti»
Il Ministero dell’istruzione promuove la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione della piattaforma «Famiglie e studenti», come canale unico di accesso al patrimonio informativo detenuto dal Ministero medesimo e dalle istituzioni scolastiche ed educative statali.
Nell’ambito dei servizi digitali a sostegno del diritto allo studio, al fine di
- semplificare l’erogazione delle prestazioni a favore delle famiglie e degli studenti,
- ottimizzare le attività del Ministero e delle istituzioni scolastiche ed educative statali
- alimentare la sopra indicata piattaforma,
il Ministero dell’istruzione è autorizzato ad acquisire i dati, in forma aggregata e privi degli elementi identificativi, suddivisi per fasce, relativi all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) delle famiglie di cui fanno parte studenti iscritti presso le istituzioni scolastiche, al fine di ripartire le risorse tra queste ultime, privilegiando quelle con un maggiore numero di studenti appartenenti a famiglie bisognose.
Concorso religione cattolica
La quota percentuale alle assunzioni da realizzarsi con procedura straordinaria viene innalzata dal precedente 50% al 70%, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avrà una quota del 30%.
PER APPROFONDIMENTI:
Carta docente anche ai precari, quarta sentenza a Vercelli: una docente recupera 2mila euro
Card docente 500 euro ai precari, pure il giudice di Marsala è d’accordo
SCUOLA – Decreto PA Bis, gli emendamenti Anief salva-anno passano il primo round