Sale l’interesse per l’organico aggiuntivo 2023 della scuola pubblica utile a favorire lo sviluppo del Pnrr. Con la versione definitiva approvata alla Camera del decreto 75 PA bis sono stati infatti stanziati per questo scopo 50 milioni di euro per assicurare un surplus di personale ATA, anche se solo per i primi tre mesi dell'anno scolastico e per questo noi cercheremo di trovare altre risorse. A questo punto, ci si chiede: quanti saranno i posti autorizzati? Secondo il sindacato Anief, tra i promotori più convinti del provvedimento attraverso anche emendamenti ad hoc, è tempo di fare chiarezza. Alcune riviste di settore hanno infatti calcolato che prendendo uno stipendio lordo stato di 2.100 euro mensile medio a dipendente per tre mesi, con i 50 milioni di euro di finanziamento si arriverà ad assumere 6 mila unità di personale Ata e ausiliario.
“Occorre premettere – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che l'emendamento nella versione iniziale prevedeva di utilizzare le risorse del 10% del Pnrr, a discrezione di ogni scuola, mentre nel testo approvato si parla di finanziamento di 50 milioni ‘iniziali’ dello Stato italiano, utile a sviluppare i progetti concordati con l’Ue, come chiesto da Anief da un anno, a partire dalla manifestazione della scorsa estate dopo l’ingiustificato anno di blocco del provvedimento. Il nostro sindacato aveva ottenuto questo organico aggiuntivo nella scorsa legislatura per il Covid, all'inizio composto da 80 mila unità di personale docente e Ata, quindi ridotto l’anno scolastico successivo a poco più di 40 mila unità, poi nel 2022 cancellato”.
“Nel merito delle quote di unità autorizzate fino a dicembre 2023 – continua il leader dell’Anief – il nostro sindacato ha calcolato almeno 10 mila unità di personale Ata aggiuntive. Perché in primo luogo non si può condividere la stima di 6 mila posti in più, perché se fossero la maggior parte collaboratori scolastici come sarà probabilmente il costo deve essere rivisto a 1.700 euro lordo stato: questo aumenterebbe a 9 mila unità la previsione, sempre che si pubblichi ad agosto il decreto ministeriale di determinazione degli organici aggiuntivi e le scuole procedano subito alla nomina dalle graduatorie. È presumibile che di fatto a ottobre prenderanno servizio e a questo punto circa 12 mila le unità”.
Il sindacato Anief ricorda che alla Camera nei giorni scorsi è passato il principio di ripristinare un organico aggiuntivo alle scuole non più per la gestione del Covid ma per quella del Pnrr. “Il ministero dell’Economia e delle Finanze – continua Pacifico - ha autorizzato lo storno del finanziamento inziale di 50 milioni, da considerare utile fino a dicembre perché bisogna aspettare la prossima Legge di Bilancio. Con il sostegno e la mobilitazione degli iscritti ad Anief - continua il leader del giovane sindacato - potremmo anche pensare di fare finanziare l’organico aggiuntivo per tutto il prossimo anno scolastico e poi per il prossimo triennio. E anche aumentarlo almeno fino alle unità di ATA e collaboratori degli anni precedenti”.
LE MODIFICHE PER LA SCUOLA CON IL DL 75 PA BIS
Le modifiche approvate dalla Commissione Lavoro della Camera con incidenza diretta sull’Istruzione sono diverse:
Concorsi scuola: cambiano le prove
Prima di tutto partiamo con i prossimi concorsi ordinari: le prove scritte saranno caratterizzate da domande a risposta multipla con tematiche pedagogiche, psicopedagogiche e didattico-metodologiche, oltre a questioni su informatica e lingua inglese. Al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze. Il testo stabilisce inoltre che la prova orale verificherà competenze disciplinari, didattiche e relative all’abilità nell’insegnamento. Le graduatorie dei prossimi concorsi potranno essere integrate con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo, in caso di rinunce.
Da sottolineare l’abolizione della norma che dava la precedenza agli insegnanti abilitati. Inoltre, i quesiti dei concorsi ordinari potranno essere predisposti da Università, consorzi universitari, enti pubblici di ricerca o Formez PA.
Graduatorie concorsi ordinari ad esaurimento
Le graduatorie dei concorsi ordinari 2020 e concorsi STEM, comprensive degli idonei, sono prorogate fino al loro esaurimento. Da considerare che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, queste graduatorie saranno utilizzate in coda rispetto a quelle del PNRR.
Corsi abilitanti
Modifiche anche per il percorso di formazione degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale possono essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, in misura non superiore al 50 per cento del totale (attualmente è al 20%). Inoltre, il limite numerico precedentemente imposto sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso è stato soppresso. Questo significa che non esisteranno più restrizioni al numero di docenti che possono ottenere l’abilitazione in una particolare classe di concorso. I corsi da 30 CFU, rivolti ai docenti in cerca di un’ulteriore abilitazione, saranno erogati online. Questo riguarda sia i docenti specializzati sul sostegno che non sono ancora abilitati, sia quelli che cercano di acquisire una seconda abilitazione.
Assunzioni al Ministero dell’Istruzione e del Merito
Sono previste misure per il rafforzamento delle funzioni di controllo e ispettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardanti le istituzioni scolastiche, l’organizzazione e il funzionamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP). Per questo motivo l’organico del Ministero è stato incrementato di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale. Questa riorganizzazione è stata avviata con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in conformità con l’articolo 13 del decreto-legge n. 173 del 11 novembre 2022, convertito in legge n. 204 del 16 dicembre 2022. Il Ministero è inoltre autorizzato a reclutare, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 40 unità di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021, attraverso procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici. Per l’anno 2023 è stata autorizzata una spesa di 635.507 euro, inclusi 300.000 euro per la gestione delle procedure concorsuali e 167.754 euro per le spese di funzionamento legate alle nuove assunzioni e posti dirigenziali.
Organico aggiuntivo ATA
Dall’attività parlamentare invece, in seguito alla seduta delle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati sono stati approvati alcuni emendamenti importanti. Fra questi c’è quello relativo all’organico aggiuntivo ATA. Con emendamento dei relatori, nella consapevolezza della necessità di rafforzare le segreterie scolastiche in questa fase nella quale le scuole sono chiamate ad attuare la parte più consistente delle azioni previste dal PNRR, si è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2023, così che, già a partire da settembre, le scuole possano dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo, ivi compreso quello ausiliario. I fondi sono stati reperiti nella disponibilità del ministero dell’istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.
Abilitazione precari
Inoltre, con emendamento sostenuto dall’intera maggioranza, sui percorsi di abilitazione del personale precario della scuola, sia statale sia paritaria, valorizzando per entrambe le categorie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 CFU: sarà necessario per partecipare aver svolto sevizio per almeno tre anni, anche non continuativi, negli ultimi cinque, di cui uno almeno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi. Poiché l’avvio dei percorsi abilitanti necessiterà di tempo per entrare a pieno regime e soddisfare, anno per anno, la richiesta di abilitazioni da parte di tutti gli interessati, si prevede con tale intervento che per i prossimi tre anni, nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.
Punteggio aggiuntivo sostegno nelle GPS
A decorrere dalla costituzione delle graduatorie provinciali delle supplenze per i posti di sostegno successive alla pubblicazione del relativo regolamento in aggiunta a quanto riconosciuto per il servizio, è riconosciuto un punteggio ulteriore di 3 punti per ciascun anno di servizio prestato su posto di sostegno successivamente al conseguimento del titolo di specializzazione sul sostegno.
Dirigenti scolastici asteriscati
Il decreto PA bis contiene anche una misura per i dirigenti scolastici asteriscati.
6-bis. All’articolo 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 11-quinquies:
1) alla lettera a) le parole: «ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato» sono soppresse;
2) alla lettera b) sono aggiunte alla fine le seguenti: «ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato»;
b) dopo il comma 11-novies sono aggiunti i seguenti:
«11-decies. I soggetti che alla data di entrata in vigore della presente disposizione sono in servizio presso istituzioni scolastiche quali dirigenti scolastici a seguito di immissione in ruolo con riserva per aver partecipato al concorso indetto con decreto del direttore generale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 90 del 24 novembre 2017, superando la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, sono confermati definitivamente in ruolo a condizione che abbiano superato il periodo di formazione e prova.
11-undecies. I soggetti destinatari di provvedimenti di revoca della nomina o di risoluzione del contratto di dirigente scolastico, adottati in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali, che hanno partecipato con riserva al concorso indetto con decreto del direttore generale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 90 del 24 novembre 2017, superando la prova scritta e la prova orale, e a condizione che abbiano superato il relativo periodo di formazione e prova, sono immessi in ruolo con decorrenza 1° settembre 2024 sui posti vacanti e disponibili con precedenza rispetto alle assunzioni per l’anno scolastico 2024/2025, fatta salva la necessità di eseguire i provvedimenti giurisdizionali che dispongono l’immissione in ruolo dei partecipanti alla procedura concorsuale indetta con D.D.G. 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2011 – IV serie speciale n. 56.».
Borse di studio e contributi economici
Infine, per quanto riguarda l’erogazione di contributi economici a studenti e famiglie, il MIM potrà acquisire dall’INPS i dati relativi all’indicatore sulla situazione economica equivalente (ISEE), rendendo così più agevole l’individuazione dei beneficiari e l’erogazione dei sostegni economici (per esempio borse di studio, contributi per viaggi di istruzione).
Istituzione della piattaforma «Famiglie e studenti»
Il Ministero dell’istruzione promuove la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione della piattaforma «Famiglie e studenti», come canale unico di accesso al patrimonio informativo detenuto dal Ministero medesimo e dalle istituzioni scolastiche ed educative statali.
Nell’ambito dei servizi digitali a sostegno del diritto allo studio, al fine di
- semplificare l’erogazione delle prestazioni a favore delle famiglie e degli studenti,
- ottimizzare le attività del Ministero e delle istituzioni scolastiche ed educative statali
- alimentare la sopra indicata piattaforma,
il Ministero dell’istruzione è autorizzato ad acquisire i dati, in forma aggregata e privi degli elementi identificativi, suddivisi per fasce, relativi all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) delle famiglie di cui fanno parte studenti iscritti presso le istituzioni scolastiche, al fine di ripartire le risorse tra queste ultime, privilegiando quelle con un maggiore numero di studenti appartenenti a famiglie bisognose.
Concorso religione cattolica
La quota percentuale alle assunzioni da realizzarsi con procedura straordinaria viene innalzata dal precedente 50% al 70%, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avrà una quota del 30%.
PER APPROFONDIMENTI:
Carta docente anche ai precari, quarta sentenza a Vercelli: una docente recupera 2mila euro
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SCUOLA – Decreto PA Bis, gli emendamenti Anief salva-anno passano il primo round