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° Artt. 2 e 14 DPR 122/2009: studenti timorosi, proteste, ricorsi.
Il Miur è tassativo (C.M. n.20 dello scorso 4 marzo) sul criterio della validità dell’a.s. al fine della valutazione degli alunni nella scuola secondaria (artt. 2 e 14 del DPR 122/2009). I dd.ss. e i consigli di classe conformarsi, in sede di scrutinio conclusivo.
Riportiamo passi della C.M. n.20 sulla validità dell’a.s. nella secondaria di II grado.
la disposizione di cui all’articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122 prevede che “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”… la medesima disposizione… era già prevista per gli studenti della scuola secondaria di I grado.... per la determinazione del limite minimo di presenza, il monte ore annuale delle lezioni consiste nell’orario complessivo di tutte le discipline e non nella quota oraria annuale di ciascuna disciplina.In tale prospettiva risulta improprio e fonte di possibili equivoci il riferimento ai giorni complessivi di lezione previsti dai calendari scolastici regionali, anziché alle ore definite dagli ordinamenti della scuola secondaria di primo grado e dai quadri-orario dei singoli percorsi del secondo ciclo. Infatti va precisato che il numero dei giorni di lezione previsto dai calendari scolastici regionali costituisce l’offerta del servizio scolastico che deve essere assicurato alle famiglie, mentre il limite minimo di frequenza richiesto dalle menzionate disposizioni inerisce alla regolarità didattica e alla valutabilità del percorso svolto dal singolo studente. Per le stesse ragioni, considerato il riferimento al monte ore annuale, è ininfluente il fatto che l’orario settimanale delle lezioni sia organizzato su sei o cinque giorni. … devono essere considerate, a tutti gli effetti, come rientranti nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe … le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Spetta, dunque, al collegio dei docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale deroga è prevista per casi eccezionali, certi e documentati. È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano di procedere alla fase valutativa, considerata la insufficiente permanenza del rapporto educativo.
Ad ogni buon conto, a mero titolo indicativo e fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, si ritiene che rientrino fra le casistiche apprezzabili ai fini delle deroghe previste, le assenze dovute a: - gravi motivi di salute adeguatamente documentati; - terapie e/o cure programmate; - donazioni di sangue; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo… L’istituzione scolastica comunica all’inizio dell’a.s. ad ogni studente e alla famiglia il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno; pubblica all’albo della scuola le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti.
Si segnala inoltre la necessità di dare, secondo una periodicità definita autonomamente da ciascuna istituzione scolastica e comunque prima degli scrutini intermedi e finali, informazioni puntuali ad ogni studente e alla sua famiglia perché sia loro possibile avere aggiornata conoscenza della quantità oraria di assenze accumulate. … Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del Regolamento prevede in ogni caso che “Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del consiglio di classe. Per le assenze dovute allo svolgimento della pratica sportiva agonistica , si fa rinvio alla specifica nota n 2065 del 2 marzo u.s. Dir.Gen. per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione…

° Si parla e straparla della Scuola
Berlusconi ha straparlato sulla scuola pubblica, lo scorso 27 febbraio. Il Cardinale Bagnasco e il vescovo di Piazza Armerina Pennisi hanno mostrato di non gradire l’appoggio del governo alla scuola privata, se il premier penalizza la scuola pubblica. Generale compiacimento, a Sinistra. Il 12 marzo, il PD si mobilita in difesa della Scuola; riportiamo dichiarazioni di rappresentanti PD in VII Commissione del Senato.
Marilena Adamo: “Commentare le parole di Berlusconi contro la scuola pubblica… sarebbe perfino superfluo, soprattutto dopo la ferma presa di posizione del cardinale Bagnasco, se esse non fossero esemplificative del degrado a cui sta portando il discorso politico in Italia“. Vittoria Franco: "Le dichiarazioni di Berlusconi sono offensive della scuola pubblica e umilianti per i suoi insegnanti… Fa inorridire che il ministro dell'Istruzione non senta l'esigenza di difendere gli insegnanti e la scuola pubblica, ma difenda invece il Presidente del Consiglio… Si capisce finalmente anche il senso dei tagli praticati dal governo in questi anni: lo scopo finale era ed è la demolizione della scuola pubblica". Giuseppe Lumia: “Il prossimo 12 marzo bisogna scendere tutti in piazza per difendere la scuola pubblica dagli attacchi del Presidente del Consiglio”. Albertina Soliani: "In tutti i paesi del mondo viene potenziata la conoscenza e anche la formazione dei giovani, non riducendo i corsi degli studi ma qualificandoli. Il Ministro Gelmini vuole tornare all'avviamento scolastico: giovani poco istruiti e subito a lavoro". Le autorità religiose hanno auspicato una “alleanza educativa” tra servizio statale e privato:“Bisogna superare la contrapposizione tra scuola pubblica e scuola cattolica”, ha detto a Radio Vaticana monsignor Michele Pennisi delegato CEI per l’educazione cattolica, la scuola e l’università: “Vogliamo che lo Sato investa di più, anche dal punto di vista economico, in tutta la scuola, sia nella scuola statale come in quella paritaria, per garantire effettiva libertà di educazione”. E’ ragionevole che la CEI voglia il bene della scuola pubblica; meno lineare e ragionevole è l’espressione di compiacimento de il Manifesto (2 Marzo) che plaude alla CEI come al baluardo della difesa della scuola pubblica (e le polemiche contro la legge Berlinguer sul finanziamento ? E le campagne sul finanziamento regionale in Lombardia e altre regioni ?). Così si fa confusione; si rischia di confondere le idee perfino a gente con 50 anni di studi storici e politici. Compiacimento strumentale ? Eccesso di diligenza aziendalistica ? Lo speriamo (e lo comprenderemmo); in alternativa, resterebbe il gioco cinico delle parti… Ma speriamo di no.

 
° Mobilità - Personale della Scuola. Errata corrige. Qualche chance per i trasferimenti
Nel sito del Miur è stata pubblicata la Nota prot. n. 1571 del 3 marzo 2011.
Occorre fare attenzione a qualche errore, segnalato dal Ministero, relativo alla normativa sulle domande di mobilità per l'a.s. 2011/2012. Può capitare che si sbagli ma di recente gli errori del Miur non sono stati infrequenti. Per gli insegnati che aspirano al trasferimento, qualche buona notizia arriva dai dati sulle domande di pensionamento che sono state in numero superiore rispetto agli anni precedenti; i dati dicono che una metà circa dei richiedenti sarebbero potuti restare in servizio ancora qualche anno ma non lo hanno ritenuto vantaggioso. Tra le ragioni che hanno incentivato a presentare le dimissioni, la nuova normativa sul limite d’età per le donne, la paura che nel futuro i benefici previdenziali perdano consistenza, e la delusione per le crescenti difficoltà di lavoro; qualcuno ha dichiarato – e ci fa piacere – di aver preso la decisione anche per far posto ai giovani, in questi anni di grande disoccupazione. Le regioni nelle quali più alto è stato il numero delle dimissioni sono Lombardia, Campania e Sicilia (circa 4mila domande), seguono Puglia e Lazio (3 mila). Molte le domande di pensionamento a Palermo (oltre seicento, con un incremento del 22% rispetto allo scorso anno).

 
° L’andamento paradossale di un’iniziativa “salva precari” in Liguria
Ma non ci sorprende, perché la “salvaprecari” è stata assurda fin dall’origine.
L’iniziativa, progettata da Regione Liguria e da USR-Liguria, era stata decisa nello scorso novembre e finanziata dal Fondo Sociale Europeo con una dote di 3 milioni. Ne sarà utilizzato, si prevede, per un trentesimo perché, a fronte delle decine di migliaia di precari della scuola che si progettava di coinvolgere (160 docenti e per il resto assistenti amministrativi e tecnici), da impiegare per il potenziamento dell’offerta formativa e per l’orientamento scolastico, sono pervenute soltanto una ventina di domande, per cui basteranno 100000 euro di finanziamento.
(Fonte: Corriere mercantile di Genova, 4 marzo)

° Esami conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di II grado
Torniamo (Aggiornamento del 21 febbraio) a parlare della C.M. 16 febbraio 2011 n. 14, aggiungendo particolari sulla formazione delle commissioni a.s. 2010/2011.
- Devono compilare il modulo-domanda di nomina nelle commissioni d’esame, tutti i docenti con contratto a t.i. che insegnano, negli istituti statali d’istruzione secondaria di II grado, materie rientranti nei programmi dell’ultimo anno di corso o materie afferenti alle discipline assegnate ai commissari esterni;
- Devono compilare il modulo-domanda di nomina nelle commissioni d’esame, tutti i docenti compresi in graduatorie di merito per dirigente scolastico, o che svolgano o abbiano svolto la funzione di preside incaricato, anche per un solo anno, nell’ultimo triennio negli istituti statali d’istruzione secondaria di II grado.
- Per quel che riguarda gli insegnati nominati a t.d. anche questi sono tenuti a compilare il modulo-domanda di nomina, ma ad essi non incorre l’obbligo di accettare eventuale nomina ministeriale se, in base al contratto, cessano dal servizio al termine delle attività didattiche.
- Sono esclusi dalle nomine a commissario esterno gli insegnanti ai quali sia stata inflitta e sia vigente la sanzione disciplinare della sospensione, o altra sanzione superiore alla censura.

 
° In Sicilia, ritarda l’inizio dei progetti per le attività di potenziamento didattico
Per la convocazione e nomina del personale (insegnanti, assistenti scolastici e applicati di segreteria) si seguiranno le graduatorie vigenti
Secondo l’accordo Stato-Regione, dovevano avere inizio a febbraio ma il decreto per l’anno in corso, predisposto dall’assessorato regionale alla P.I., è ancora alla Corte dei Conti, per la registrazione. Si replica, dunque, il grave ritardo prodottosi lo scorso anno, e che ha prodotto conseguenze paradossali: si iniziò a maggio (a fine anno scolastico, quasi) e si riprese in autunno, nell’anno scolastico 2010/2011: davvero una efficace programmazione didattica !

 
° Accesso al credito per l’acquisto della prima casa
Il Fondo di cui al d.n.256 del 17.12.2010 (GU n.27 del 3.2.1011), dotato di 50 milioni, dispone garanzie (pari al 50% del finanziamento) per accedere a mutui agevolati a favore dei giovani sposi (età inferiore ai 35 anni) e dei genitori single a basso reddito
Si accede al fondo alle seguenti condizioni: - reddito complessivo non superiore a 35mila euro l’anno, solo in parte (fino al 50% dell’imponibile Irpef) formato con reddito da lavoro dipendente a t.i.; - mutuo ottenuto non superiore a 200mila euro, e con tasso massimo contenuto nei limiti stabiliti dal decreto; caratteristiche stabilite dell’immobile da acquistare (superficie non superiore a 90 metri quadrati e di categoria non di lusso).

 
° Trasformazione rapporto di lavoro a tempo parziale: personale docente, educativo ed A.T.A - A.S. 2011/12.
Riportiamo, in merito, alcuni passaggi della circolare n.4 del 25 febbraio del Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio - Ufficio X. La materia trattata è regolata dalle seguenti norme: artt. 39 e 58 C.C.N.L. 2006/2009, O.M. n. 446/97, O.M. n. 55/98, D.Lgs. n. 61/2000, come modificato dal D.Lgs. n. 100/2001, L. n. 133/2008.
Con la presente si intende richiamare l'attenzione sul termine ultimo, fissato dall’ O.M. n.
55 del 13/02/1998 al 15 marzo di ciascun anno, per la presentazione delle domande intese ad
ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.
Il personale docente, educativo e ATA che vi abbia interesse dovrà pertanto presentare
alla istituzione scolastica di titolarità o di servizio, entro la predetta data, la relativa domanda,
redatta in conformità dell'allegato n. 1 comprensivo degli allegati n. 2 e n. 3. Di norma il rapporto di lavoro a tempo parziale avrà la durata di due anni scolastici; non sarà tuttavia necessaria alcuna richiesta di proroga se al termine del biennio scolastico il personale
interessato decida di proseguire il rapporto di lavoro a tempo parziale… Si fa presente che il termine del 15 marzo p.v. non riguarda il personale che sarà collocato a riposo a decorrere dal 1° settembre 2011, che ha già dovuto manifestare, entro il termine dell’11 febbraio 2011, la volontà di continuare a prestare servizio in regime di tempo parziale”. Alla circolare sono allegati 6 modelli da utilizzarsi dal personale docente e non docente: per la stipula dei contratti di trasformazione del rapporto di lavoro in part-time; per la modifica del rapporto di lavoro a tempo parziale, per il personale che sarà collocato in quiescenza dal 1° settembre 2011.

° Il primo raccolto della nostra semina
E’ raro leggere sulla stampa e nei siti dei sindacati il nome di chi, l’ANIEF ha portato la questione delle graduatorie precari fino all’Alta Corte. Le vittorie hanno molti padri. Comunque, diciamo ai nostri supporter di cominciare a studiare la situazione per la scelta della provincia, perché in futuro il quadro potrebbe complicarsi.
Su ItaliaOggi del primo marzo, Alessandra Ricciardi valuta che il Miur, dopo il fallimento del tentativo di blocco, sarebbe pronto ad aggiornare le graduatorie,. Le assunzioni di cui Gelmini chiede l’autorizzazione in totale (docenti e ATA) per 30-35mila assunzioni. Gli insegnanti verrebbero, ovviamente, inseriti “a pettine”, ma per limitare le doglianze della Lega (timoroso della invasione dei meridionali) il Ministro limiterebbe ad una sola provincia la possibilità di inserimento; in sostanza, si tornerebbe alla disciplina ante 2004. Vediamo che cosa vogliono combianre, adesso. Stiano attenti al Ministero a non inventarsi altre martellate sulle ginocchia.

 
 
° La casella personale istituzionale di posta elettronica va adoperata attivamente
Insegnanti e dirigenti scolastici che non l’abbiano adoperata dallo scorso aprile, rischiano di vedersela disattivata dal Miur
Non basta che l’intestatario adoperi il dominio istituzionale su Istruzione.it, per leggere quanto il ministero comunica; occorre anche che comunichi a propria volta, per scambiare informazioni e comunicare, a propria volta, con l’amministrazione.
(fonte: ItaliaOggi– 1 marzo 2011)
 
° Adesso la castagna bollente è nelle mani dei direttori generali degli UUSSRR
L’ufficio scolastico regionale del Veneto e quello del Piemonte si attivano per non subire il contraccolpo del contenzioso suscitato dalla insipiente politica del Miur. Il loro è un ruolo scomodo: prendere iniziative che hanno l’efficacia dei pannicelli caldi, a fronte di un male gravissimo.
In prima linea, a fronteggiare le azioni legali mosse dai precari contro l’Amministrazione, ci sono i direttori generali degli UU.SS.RR. E come il console romano Quinto Fabio Massimo, la sola strategia possibile è temporeggiare, guadagnare tempo con ogni mezzo. Per fare fronte ai precari richiedenti il riconoscimento degli scatti di anzianità e la conversione del contratto da t.d. a t.i., la direzione generale dell’Ufficio del Veneto segnala (con una nota del 14 febbraio) ai dd.ss. e agli uffici periferici che non è opportuno procedere a conciliazione stragiudiziale, e mette a disposizione memorie difensive nelle quali l’avvocatura distrettuale di Venezia ha ottenuto che i tribunali rigettassero i ricorsi dei precari. Si forniscono, poi, disposizioni per procedere in appello, in tutti i casi di sentenza avversa. Campa cavallo… Non meno prudente è la direzione generale dell’Ufficio del Piemonte nel disporre che gli uffici periferici e i dirigenti, prima di apportare modifiche alle graduatorie correggendole nel senso che gli eventi ormai impongono, si attengano scrupolosamente al dispositivo della legge 241/90 sui procedimenti amministrativi, in particolare all’obbligo di inviare ai contro interessati la comunicazione di avvio del procedimento. Scrupolo sicuramente doveroso (siamo noi a volere che la legge sia sempre osservata) ma in questa circostanza quanto mai gradito al Miur.
(Fonte: ItaliaOggi– 1 marzo 2011)

 
° "Ansie e paure del bambino: comprenderle assieme per superarle"
Dipartimento di Salute Mentale, Via De Paoli, 21, Pordenone, 4 marzo 2011alle 18.30 L’incontro - ad ingresso gratuito – è promosso dall'Associazione onlus APA - Ansia Panico Agorafobia - di Pordenone, in collaborazione con il DSM dell'A.S.S. n. 6 "Friuli Occidentale" e il Centro Servizi Volontariato.
(Fonte: Infohandicap - ANNO VI - NEWSLETTER N. 15 DEL 01/03/11)

° Il temporale delle proteste, dopo l’uscita di Berlusconi sulla Scuola pubblica
L’opposizione politica di mobilita. Il quotidiano l’Unità pubblica un documento di solidarietà al personale scolastico. Il premier dice d’essere stato travisato, e di aver solo voluto ribadire di tutelare la libera scelta delle famiglie, in materia di istruzione.
Il segretario del PD Bersani chiede alla Gelmini di difenderne la onorabilità dimettendosi: “Da Berlusconi arriva uno schiaffo inaccettabile. La scuola pubblica è nel cuore degli italiani… Se la Gelmini fosse un vero ministro… dovrebbe prendere atto degli inaccettabili attacchi che il premier ha rivolto agli insegnanti e alla scuola pubblica”. Ieri, esponenti e simpatizzanti del PD hanno effettuato un sit-in davanti Palazzo Chigi, a sostegno della Scuola pubblica. 20mila firme sono state apposte su un appello pubblicato su l'Unità: “E' paradossale e inaccettabile che un presidente del Consiglio, chiamato a incarnare e tutelare la cosa pubblica, attacchi frontalmente la scuola statale pubblica e quindi milioni di persone che in questa credono e alla quale quotidianamente dedicano, in condizioni spesso molto difficili, la loro personale fatica”. L’UDC evidenzia come il governo, alla scuola pubblica, abbia fatto solo danni. Sullo stesso tono, le dichiarazioni di ITaliaFutura (presieduta da Luca C. di Montezemolo): “Esistono limitialle esternazioni in libertà… Lo spettacolo di un capo del governo che attacca sul terreno morale gli insegnanti della scuola pubblica è l’ennesima imbarazzante novità che l’Italia offre al mondo”. Per conto del FLI, Bocchino ha precisato che Fini sta con la scuola pubblica.

 
° Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze per gli studenti delle scuole secondarie superiori
Nel sito Istruzione.it, in evidenza la circolare n.17, 25 febbraio 2011, della DG Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica, uff.VII
L’oggetto è: Richiesta di riconoscimento di gare/competizioni/olimpiadi/certami. Si forniscono indicazioni in merito alla presentazione di proposte di gare/competizioni/olimpiadi/certami da parte delle istituzioni scolastiche o uffici dell'Amministrazione scolastica e da parte di Enti/Associazioni esterni accreditati, al fine del riconoscimento nel Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze degli studenti delle Secondarie superiori, statali e paritarie. 

 
° Il Governo costretto a ritirare la norma-vergogna sulle graduatorie della scuola
Con questo titolo, l’On.Russo che, con la sua attività parlamentare, ha affiancato l’Anief in un biennio di battaglie segnala l’eliminazione, dal decreto Milleproroghe, della norma, voluta dalla Lega, per le graduatorie provinciali della scuola.
Il Governo ha dovuto prendere atto che la norma-vergogna sulle graduatorie della scuola rendeva il Milleproroghe palesemente incostituzionale, calpestando la sentenza della Consulta di qualche giorno fa. …. Speriamo che, dopo l’ennesima bocciatura, prenda atto che il criterio meritocratico è l’unico che può e deve essere applicato per la formulazione delle graduatorie. La sentenza della Consulta ha certificato fondatezza e lungimiranza della battaglia politica che, da due anni, abbiamo portato avanti, a sostegno dei docenti ingiustamente discriminati”.
(Fonte:Newsletter Tonino Russo, del 26 febbraio)

 
° Sui banchi di scuola l’abc della finanza, per 900 alunni delle Secondarie romane
A Roma la settimana dell’educazione finanziaria organizzata da PattiChiari, in collaborazione con i maggiori istituti finanziari e banche nazionale
I giovani corsisti vengono introdotti all’ostica materia, con modalità didattiche semplici e accattivanti. In Italia, solo un laureato su 10 ha competenze in ambito finanziario, e pertanto la nostra nazione si colloca al posto 46° al modo per diffusione dell’educazione finanziaria.
(Fonte: Il Sole 24Ore- 28 febbraio 2011)

 
° Prospettive nere per il servizio di pulizia e sorveglianza, con il prossimo a.s.
Per il prossimo a.s. 2011/12, Miur e MET hanno un taglio del 50% del finanziamento statale. A rischio l’igiene degli utenti e 28mila posti di lavoro.
In applicazione della direttiva ministeriale 103 del 30 dicembre 2011, col prossimo settembre potrebbero perdere il posto di lavoro migliaia di lavoratori che fanno servizio nelle scuole. Si tratta della metà dei circa 25mila che adempiono al servizio esternalizzato, assunti a contratto per la pulizia e sorveglianza in circa 4mila scuole, e di 15mila unità di personale interno.
(Fonte: Leggo - 28 febbraio 2011)

 

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