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° Ok dal Tar Lazio all’ANIEF
Il Tar del Lazio ha ammesso, con riserva, circa 400 candidati ricorrenti, assistiti da noi dell’ANIEF, che il Miur aveva escluso. Continueremo ad adoperarci per la partecipazione dei precari al concorso dd.ss. Intervista di la Repubblica a Pacifico.

I beneficiari sono docenti di ruolo (con 5 anni di servizio tra ruolo e preruolo), o docenti precari (con cinque o più anni di servizio nella scuola pubblica). La ratio dell’ordinanza è quella stessa sussunta ad altre ordinanze favorevoli ai precari: una direttiva della UE impone il riconoscimento dei diritti del lavoratore precario, in analogia a quanto riconosciuto al personale di ruolo. Di seguito, riportiamo un brano dall’articolo di Salvo Intravaia (la Repubblica, 3 ottobre) Per la prima volta in Italia, al concorso a preside potranno partecipare anche i docenti precari. Lo ha deciso il Tar Lazio che, a seguito di un ricorso presentato nelle scorse settimane dall'Anief (l'associazione nazionale insegnanti ed educatori della formazione), ha sospeso la parte del bando di concorso che fa preciso riferimento al requisito del servizio di ruolo prestato per essere ammessi a partecipare alla selezione. Il bando prevede che, oltre alla laurea quinquennale, possano partecipare i docenti con almeno 5 anni di ruolo. Ma una direttiva dell'Unione europea stabilisce che il servizio prestato come precario debba essere valutato a tutti gli effetti. Anche, quindi, come requisito per l'ammissione al concorso a preside… Per Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, si tratta di una "vittoria". "Non può esistere un servizio di serie A (quello prestato dopo il ruolo) e uno di serie B (quello prestato da supplente). Questa decisione dei giudici - prosegue - conferma, ormai, come il diritto comunitario, spesso più attento alla tutela dei diritti fondamentali dell'uomo, sia vincolante per il diritto interno. Ora tocca agli aspiranti candidati dimostrare le proprie capacità per vincere un concorso difficile per esercitare il ruolo di dirigente nella scuola dell'autonomia".

° Provvedimenti di riconoscimento della professione di docente – Direttiva comunitaria 2005/36 - Inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto.
Il Miur, D.G. per gli Ordinamenti e per l’Autonomia Scolastica - Ufficio IX – ha diramato, in merito, una Nota di chiarimento. Ne riferiamo il contenuto, in parte.
L’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto dei cittadini comunitari in possesso di decreto di riconoscimento della professione di docente rilasciato dalla Direzione Generale è regolato da norme adottate ai sensi della direttiva comunitaria 2005/36 recepita dal d.lgs. n. 206 del 6 novembre 2007: è consentito accedere alla professione corrispondente per la quale gli interessati sono qualificati nello Stato membro d’origine e di esercitarla alle condizioni previste dall’ordinamento italiano. Il Miur, quindi, riconosce l’abilitazione all’esercizio della professione di insegnante di scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado ai cittadini comunitari abilitati nella corrispondente professione in Paesi diversi dall’Italia; chi ha il decreto di riconoscimento professionale rilasciato dal MIUR possiedono, conseguentemente, il titolo utile per l’accesso alle graduatorie d’istituto di II, così come, espressamente previsto dall’art. 2 del D.M.n.62 -13 luglio 2011. …Ai fini dell’inserimento nelle graduatorie, la scuola deve limitare il controllo all’accertamento del possesso, da parte della persona interessata, del decreto di riconoscimento adottato dal MIUR, dichiarato nelle domande dalle persone interessate, e alla coerenza tra l’insegnamento richiesto per l’inserimento nelle graduatorie e l’insegnamento o gli insegnamenti riconosciuti dal Miur, indicati per esteso nel dispositivo del decreto medesimo. La scuola non è tenuta a entrare nel merito della formazione professionale già analizzata dal Miur. L’istituto giuridico dell’equipollenza è cosa ben diversa dall’istituto giuridico del riconoscimento professionale. L’equipollenza dei titoli di studio accademici conseguiti all’estero, è l’esito della procedura mediante la quale l’Università, il Conservatorio o l’Accademia determina l'equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un titolo di studio conseguito in un Paese diverso dall’Italia con un determinato titolo presente nell'ordinamento italiano. Il possesso del decreto di equipollenza è titolo utile per l’accesso alla III fascia. In tali casi, oltre all’equipollenza del titolo deve richiedersi il requisito dell’accertamento della competenza linguistica italiana (terzo comma, art. 9 e D.M. 13 giugno 2007) che, secondo le disposizioni vigenti impartite con C.M. 81 del 26 settembre 2010 che annulla e sostituisce la CM n.39 del 21 marzo 2005, è attestata dall’università per stranieri di Perugia o di Siena. Per quanto riguarda, invece, la valutazione dei servizi prestati all’estero si rimanda alla Tab. A del decreto ministeriale 13 giugno 2007.

° Prova preselettiva del 12 ottobre: istruzioni per i candidati al concorso dd.ss
Le ha diramate il Ministero (30 settembre). Oggi sarà pubblicato l'elenco dei quesiti eliminati, che non entreranno quindi nel sorteggio dei 100 previsti per la prova. Il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova sarà di 100 minuti.

Con le istruzioni (le stesse che i candidati riceveranno il giorno della prova), il Miur ha prodotto un fac-simile del foglio a lettura ottica che riporterà i 100 quesiti. Tale foglio sarà distribuito in due serie (A e B) poichè la procedura prevede che ai candidati sia somministrata la stessa prova ma con due diverse distribuzioni casuali degli stessi quesiti. Ecco, in sintesi, la nota Miur.
La prova consta di 100 quesiti a risposta multipla, con 4 alternative di risposta di cui una sola corretta. I quesiti, riferiti alle aree tematiche previste dal bando, saranno sorteggiati, il giorno stesso della prova, presso il Ministero a Roma, utilizzando un sistema informatico che estrae casualmente i quesiti tra quelli predisposti e pubblicati del Miur. Tutte le domande della banca dati sono contenute in un volume sigillato, da utilizzare durante la prova. Le domande sono redistribuite casualmente all’interno di ogni area, e sono numerate in ordine progressivo. Le domande di lingua straniera, disposte nella parte finale del volume, riportano per ciascuna lingua lo stesso numero d’ordine, nella seguente successione: Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco (i candidati devono segnare, nello spazio previsto sul cartoncino anagrafico, la lingua straniera prescelta). I numeri che identificano i 100 quesiti estratti sono disposti su apposito modulo, inviato per via telematica in ogni sede concorsuale ed ivi riprodotto e distribuito ai candidati. Il modulo riporta, all’interno di appositi quadratini, i numeri corrispondenti ai 100 quesiti estratti; i quadratini sono preceduti dal numero d’ordine (da 1 a 100), e dall’indicazione dell’area di riferimento. Il candidato deve ricercare sul volume i 100 quesiti estratti e riportare le risposte sull’apposito foglio a lettura ottica. Dato il sistema di lettura ottica per la correzione, è obbligatorio annerire completamente il cerchietto corrispondente alla risposta scelta, facendo attenzione a non apporre alcun segno o marcatura di alcun genere nelle altre caselle. Come minuta si può utilizzare il volume dei test o il modulo con i numeri che identificano i quesiti. Non è consentito, a pena di esclusione: - rimuovere il cellophane che sigilla il volume, prima del via; - consultare manuali, utilizzare strumentazioni di calcolo o dispositivi elettronici, comunicare con altre persone fuori o dentro l’aula; - apporre segni di riconoscimento sul foglio a lettura ottica o sulle buste; - continuare la prova allo scadere dei 100 minuti regolamentari. La prova è anonima. Allo scadere del tempo, il candidato deve: - inserire il cartoncino anagrafico, firmato in maniera leggibile, nella busta piccola; - sigillare la busta piccola, con all’interno soltanto il cartoncino anagrafico; - inserire nella busta grande il foglio a lettura ottica (senza piegarlo) e la busta piccola; - sigillare la busta grande. Il volume dei test e il modulo con i numeri delle domande estratte possono essere lasciati sul banco. Subito dopo la consegna, dinanzi a tutti i candidati che vorranno assistere, in ogni sede, il Comitato di vigilanza procederà all’apposizione dei codici anonimi; quindi verranno sigillati, in distinti plichi, le buste contenenti i cartoncini anagrafici e i fogli a lettura ottica. Mediante il sito internet http://riqualificazione.formez.it. è possibile accedere agli atti concorsuali usando la password stampata sull’etichetta anagrafica, e le istruzioni pubblicate dopo la correzione degli elaborati.

° La procedura di commissariamento degli atenei “in rosso”
Lo scorso 22 settembre, il CdM ha varato il decreto legislativo sul commissariamento degli atenei che presentano un bilancio economico-patrimoniale deficitario.

Il commissariamento di un ateneo in dissesto finanziario – spiega un articolo di AVVENIRE -avverrà per gradi e solo dopo un "giallo" di avvertimento. Il "rosso", cioè il commissariamento vero e proprio, scatterà per quelle università in disequilibrio economico-patrimoniale temporaneo che non metteranno i conti in ordine dopo un percorso di risanamento vigilato dal Miur; o che, in caso di dissesto finanziario acclarato, non rispetteranno il piano di rientro concordato in tempi certi. (Fonte: AVVENIRE - 28-09-2011)

° Servizio Civile Nazionale. Scadenza del bando: 21 ottobre 2011 alle ore 14.00.
L'Ufficio Nazionale del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Bando 2011 per la selezione di 10.481 volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile in Italia e all'estero. La durata del servizio è di 12 mesi e possono aderire le ragazze e i ragazzi di cittadinanza italiana d’età compresa fra i 18 e i 28 anni. (Fonte: www.gov.it)
 

° Personale A.T.A. – Assunzioni a tempo determinato fino alla nomina degli aventi diritto, per l'a.as. 2011/2012 – Graduatorie di circolo e d'istituto di III fascia
Riportiamo la Nota n. 7887, inoltrata (28 settembre 2011), dalla D.G. per il personale scolastico, agli Uffici Scolastici Regionali e a gli Uffici Scolastici Territoriali
E’ in corso di compilazione il D.M. concernente la formulazione delle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia relative al triennio scolastico 2011/14. In attesa, pertanto, dell'approvazione in via definitiva delle graduatorie di terza fascia di cui all'emanando citato D.M., i posti disponibili per l'a.s. 2011/12 per supplenze temporanee fino al termine dell'attività didattica, in caso di esaurimento delle Graduatorie permanenti dei concorsi provinciali per titoli di cui all'art. 554 del D.Lvo 297/94 e degli elenchi e graduatorie provinciali ad esaurimento predisposti ai sensi del D.M. 19.4.2001, n. 75 e del D.M. 24.3.2004, n.34, sono coperti mediante supplenze temporanee fino alla nomina degli aventi diritto, conferite dal competente d.s. ai candidati utilmente inseriti nelle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia di cui al D.M. 26.6.2008, n. 59 , sempre che non ci siano più aspiranti nella 1° e 2° fascia. Con i medesimi criteri saranno conferite le supplenze temporanee per la sostituzione di personale assente. E' fatta salva la validità dei titoli di studio posseduti da coloro che siano già inseriti nelle graduatorie permanenti, negli elenchi ad esaurimento e nelle graduatorie ad esaurimento di collaboratore scolastico, nonché, per gli altri profili, nelle graduatorie di circolo e d'istituto di 3a fascia di cui al D.M. 26.6.2008, n. 59.

° Ora di lezione alternativa all’IRC: nomine dei docenti
Su ItaliaOggi, Antimo Di Geronimo segnala una diversità interpretativa della norma, tra il Miur (Nota del 10 agosto) e l’USR per il Veneto. Riportiamo un passo dell’articolo
“Gli alunni che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica hanno diritto ad accedere alle attività alternative. E dunque i dirigenti hanno l’obbligo di organizzarle utilizzando prioritariamente i docenti con ore a disposizione… E’ quanto si evince da una circolare emanata dall’USR del Veneto, il 16 settembre scorso…… La direzione regionale ha spiegato, inoltre, che le ore di attività alternative non sono ore residue, e quindi la presenza di tali attività non determina modifiche dell’organico della scuola. Ciò comporta l’impossibilità di utilizzare tali ore per assorbire i docenti con cattedra oraria esterna nella sede di titolarità…. Quanto alla possibilità di disporre le attività alternative assegnando ore eccedenti, l’amministrazione ha chiarito che tale ipotesi è residuale rispetto a quella dell’utilizzo di docenti con ore a disposizione, che resta prioritaria. Non di meno, qualora tale soluzione dovesse esaurirsi o non risultasse percorribile, i dd.ss. dovranno proporre le attività alternative ai docenti interni, sotto forma di ore eccedenti. A questo proposito l’amministrazione ha ricordato che l’assegnazione spetta a coloro che, in servizio nella scuola come docenti a t.i. e come supplenti con nomina fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche, abbiano già completato l’orario di cattedra e abbiano manifestato la propria specifica disponibilità… La procedura indicata dalla DSR del Veneto sembrerebbe collidere con le disposizioni emanate dal Miur in materia di completamento; secondo l’amministrazione centrale, infatti, si può ricorrere all’attribuzione di ore eccedenti solo dopo aver consentito ai docenti precari spezzonisti interni di completare la cattedra. (Fonte: ItaliaOggi - 27-09-2011)

° Un allarme, per il bilancio dell’Istruzione: mancano i soldi per gli scatti dei dipendenti
Lo avrebbe evidenziato la Corte dei Conti, analizzando il decreto sul Fondo di Finanziamento Ordinario Miur 2011. Il blocco triennale degli scatti automatici di anzianità dei dipendenti pubblici è legge dal maggio 2010 ma per il Comparto scuola ci si deve avvalere (e per il 2010 così è stato) dei risparmi lucrati con i tagli agli organici
Il quotidiano AVVENIRE (28 settembre) riporta la denuncia del capogruppo PD in Commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, secondo la quale: “…la relazione della Corte dei Conti che accompagna il rendiconto 2010 bilancio Miur, in discussione alla Camera, segnala chiaramente la difficoltà”. Nell’articolo di AVVENIRE si legge: “Il Ministero dell’Istruzione non riuscirà a pagare, a un milione di docenti e personale ATA della scuola, gli scatti retributivi maturati quest’anno. Si tratta di 664 milioni di euro che, in gran parte, non sono disponibili nel bilancio 2011. Un taglio che dopo aver riguardato il 2010 e 2011, si riproporrà per altri tre anni e investirà anche la carriera economica dei neoimmessi in ruolo”. Il Miur rassicura: “Il tavolo paritetico con il MEF è ancora aperto: non c’è nulla di deciso”.

 

° OdG impegna il Governo a destinare all’edilizia scolastica una quota dell’8 per 1000
Giovedì scorso, alla Camera, nonostante il parere contrario espresso dal governo, l’OdG presentato dal PD ha ottenuto parere favorevole. Non ci sembra che, in questa legislatura il governo, prima di adesso, sia andato sotto in modo tanto clamoroso (-24 voti), sicchè la stampa nazionale - quotidiani e agenzie - ha dato grande risalto all’approvazione dell’Ordine del giorno impegnativo per il governo. L’Anief esprime la massima soddisfazione, i complimenti, e il ringraziamento (di tutti coloro che amano la Scuola) ai proponenti; in primo luogo al primo firmatario, l’On.Tonino Russso. Non è un caso che questi abbia condiviso le battaglie dell’ANIEF, spesso esponendosi, e ha mirato ai fatti piuttosto che alle buone intenzione o alle sterili polemiche.
La questione dell’edilizia scolastica è riassumibile attraverso dati accertati dalla relativa anagrafe: oltre il 50% dei 42 mila edifici in cui vivono milioni di studenti e di operatori scolastici non sarebbe a norma, 10 mila di essi dovrebbero addirittura essere abbattuti e circa 13 mila sono ufficialmente da ristrutturare, in 2.400 casi si riscontra addirittura la presenza di amianto. Come al solito la situazione ha connotati più preoccupanti al Sud: in Sicilia su 4.354 edifici 1.258 sono a rischio e andrebbero chiusi. “Credo – ha dichiarato l’On.Russo - sia arrivato il momento che il governo, dopo aver tolto alla scuola pubblica tutto il possibile, dopo averla impoverita e abbandonata, inizi a ripagare il debito contratto cominciando proprio dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici del nostro Paese e garantendo che l’esercizio de diritto di studio si realizzi in condizioni di agibilità e sicurezza”. Riportiamo, di seguito, il testo dell’OdG. 9/3261/6., a firma Antonino Russo, Ghizzoni, Bachelet, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Levi, Lolli, Mazzarella, Melandri, Nicolais, Pes, Rossa, Siragusa: Premesso che: il presente provvedimento è volto a modificare l'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, concernente la ripartizione della quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale; l'otto per mille è il meccanismo con cui lo Stato italiano ripartisce, in base alle scelte dei contribuenti, l'otto per mille dell'intero gettito fiscale IRPEF fra lo Stato e diverse confessioni religiose, per scopi definiti da legge; le quote dell'otto per mille sono utilizzate dallo Stato per interventi straordinari per la fame nel mondo, le calamità naturali, l'assistenza ai rifugiati e la conservazione di beni culturali; la scuola, che si occupa di formare i futuri cittadini, deve essere considerata come lo strumento principale per la crescita individuale e sociale e garantire che l'esercizio del diritto allo studio si realizzi in condizioni di agibilità e sicurezza; negli ultimi tre anni di governo Berlusconi, questo settore è stato colpito duramente tra tagli indiscriminati e provvedimenti arrangiati con il solo obiettivo di fare cassa, prevedendo la riduzione delle classi e l'aumento del rapporto alunni/docenti; con il decreto-legge 25 giugno 2008, n.112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, è stata imposta una riduzione della spesa per l'istruzione di circa 8 miliardi di euro in tre anni attraverso un taglio indiscriminato dei posti negli organici di oltre 87 mila docenti e di oltre 44.500 unità destinate al personale ausiliare, tecnico e amministrativo (ATA); oltre al taglio generalizzato del personale, il Governo ha operato anche un drastico ridimensionamento della rete scolastica. L'operazione è cominciata con il Piano programmatico nel 2008 – in cui è stata prevista la soppressione delle scuole con meno di 50 alunni (circa 4200 plessi) e l'accorpamento di quelle con un numero di alunni tra i 300 e i 500 (circa 700 plessi) – e si è conclusa con il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111; con la manovra di luglio, infatti, è stato previsto che le scuole primarie e quelle medie vengano aggregate in istituti comprensivi, perdendo nei fatti la loro autonomia, se hanno meno di 1.000 alunni, ridotti a 500 nelle zone più disagiate e a 300 nelle piccole isole e nelle scuole di montagna; per la prima volta i finanziamenti destinati all'autonomia scolastica sono scesi sotto i 100 milioni di euro, passando dai 269 milioni di euro del 2001 ai 79 milioni del 2011. In dieci anni, il finanziamento è stato ridotto del 71 per cento; per queste ragioni, in seguito al peggioramento della situazione finanziaria e ai pesanti tagli di organico e di tempo scuola, i dirigenti sono stati costretti a ricercare forme di autofinanziamento che si sono tradotte nella richiesta di contributi sempre più onerosi alle famiglie, impegna il Governoa modificare la legge 20 maggio 1985, n. 222, sull'otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la «scuola pubblica» come destinataria di una quota fiscale dell'otto per mille da utilizzare d'intesa con enti locali per la sicurezza e l'adeguamento funzionale degli edifici e a pubblicare ogni anno un rapporto dettagliato circa l'erogazione delle risorse e lo stato degli interventi realizzati. La stampa ? La citiamo con un brano soltanto, di un solo articolo (CORRIERE DELLA SERA - 30-09-2011): “Governo battuto su mozione del PD: 8 per mille alla scuola”. Otto per mille alle scuole pubbliche: il Governo è stato battuto alla Camera su una mozione del PD, che è passata in aula con 247 voti favorevoli e 223 contrari. Il documento, primo firmatario Antonino Russo, impegna il Governo affinché si consenta ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’8 per mille, da utilizzare d’intesa con gli EE.LL. per la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici scolastici… Il beneficio riguarda tutte le scuole pubbliche, statali e paritarie…”.

° Rapporto sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia - 2011.
Sarà presentato il 6 ottobre 2011, alle ore 9.00, presso l'Auditorium della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Via Sabbadini, 31 - Udine. INFO:Fiorella Bieker, tel. 040 3775106, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Fonte: Infohandicap ANNO VI - NEWSLETTER N. 65 DEL 29/09/11)
 

° Sedi per la prova preselettiva del concorso a dirigente scolastico
Gli UU.SS.RR hanno iniziato, ai sensi dell’art. 8 D.D.G. 13 luglio 2011, a comunicare le sedi e la ripartizione dei candidati per ciascuna sede.
In tutte le regioni, la prova preselettiva del concorso per 2386 dirigenti scolastici (scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e istituti educativi) - D.D.G. MIUR 13.07.2011, G.U. 4ª Serie Speciale Concorsi n.56, del 15.07.2011 - si svolgerà il 12 ottobre 2011. I candidati che non hanno ricevuto comunicazione di esclusione dal concorso e sono inclusi negli elenchi allegati agli avvisi diramati dagli UUSSRR sono tenuti a presentarsi nella suddetta data, alle ore 8, (orario inizio operazioni di riconoscimento dei candidati) muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e di penna biro nera. Ai sensi dell’art. 8, commi 6 e dell’art. 11 del bando, la mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, comunque giustificata e a qualsiasi causa dovuta, comporta l’esclusione dal concorso. Durante lo svolgimento della prova i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati, né possono comunicare tra loro. In caso di violazione di tali disposizioni è prevista l’immediata esclusione dal concorso. Di seguito riportiamo l’indicazione di alcune sedi: - L’Ufficio scolastico per il Friuli Venezia Giulia ha stabilito una sede unica (Liceo Scientifico “G. Oberdan” di Trieste) per la prova preselettiva del Concorso ordinario Dirigenti Scolastici, sia per le scuole con lingua d’insegnamento italiana, che per quelle con lingua d’insegnamento slovena. - L’Ufficio scolastico per la Calabria ha individuato, quali sedi della prova, dieci Istituzioni scolastiche di Catanzaro e Catanzaro Lido. - L’Ufficio scolastico per la Toscana ha individuato, quali sedi della prova, quattro Istituzioni scolastiche di Firenze e una di Scandicci. - L’Ufficio scolastico per la Campania ha individuato, quali sedi della prova, diciassette Istituzioni scolastiche di Napoli. - L’Ufficio scolastico per il Molise ha indicato come sede unica della prova il Liceo scientifico “A.Romita” di Campobasso. - L’Ufficio scolastico per l’Emilia Romagna ha individuato, quali sedi della prova, quattro Istituzioni scolastiche di Bologna. - L’Ufficio scolastico per l’Abruzzo ha individuato, quali sedi della prova, quattro Istituzioni scolastiche de L’Aquila. - L’Ufficio scolastico per le Marche ha individuato, quali sedi della prova, tre Istituzioni scolastiche di Ancona. - L’Ufficio scolastico per la Basilicata ha individuato, quali sedi della prova, due Istituzioni scolastiche di Potenza. - L’Ufficio scolastico per il Piemonte ha individuato, quali sedi della prova, cinque Istituzioni scolastiche di Torino. - L’Ufficio scolastico per il Lazio ha individuato, quali sedi della prova, dodici Istituzioni scolastiche di Roma. - L’Ufficio scolastico per la Puglia ha individuato, quali sedi della prova, dieci Istituzioni scolastiche di Bari. - L’Ufficio scolastico per la Liguria ha individuato, quali sedi della prova, due Istituzioni scolastiche di Genova. - L’Ufficio scolastico per l’Umbria ha indicato come sede unica della prova l’ITI “A.Volta” di Perugia.

° Controllo dei titoli dei docenti trasferiti di provincia, e loro diritto alla riservatezza
Da qualche mese, il Miur – pressato, oltretutto, da esponenti della Lega Nord – preme sugli uffici periferici perché intensifichino i controlli di legge. Riportiamo passi di un articolo in cui Mario D’Adamo spiega quali siano i modi e i limiti di tali controlli. L’accesso agli atti è limitato a casi specifici, e va motivato.
Per gli UUSS provinciali e regionali si è aperta una stagione di frenetiche attività ostensive, per consentire agli iscritti nelle GaE di prendere visione, su loro richiesta, della documentazione relativa ai docenti trasferiti da altre province …I docenti che hanno stipulato contratti di lavoro a t.d. o a t.i. non devono presentare alcuna documentazione che già non sia in possesso delle scuole o degli uffici scolastici territoriali… Quanto ai fascicoli dei docenti trasferiti da altre province, il diritto di accesso può essere esercitato nel rispetto delle disposizioni contenute nella legge n.241 del 1990 e del relativo regolamento n.184 del 2006, e cioè motivatamente, e “da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso”…. E poiché i titolari di tali fascicoli sono riconosciuti dalla legge come “contro interessati”, che dall’esercizio del diritto all’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza, a essi l’amministrazione scolastica dovrà inviare una raccomandata, per avvertirli della richiesta di accesso, allegandone copia… (Fonte: ItaliaOggi - 27-09-2011)
 

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