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Tutti i ricorsi riguardanti i il personale di ruolo

L’Aran non transige: anche per loro si cancella l’incremento stipendiale dopo 3 anni di anzianità e vale la soluzione penalizzante (niente aumenti per 8 anni) introdotta con la Legge 106 del 12 luglio 2001 e inclusa nel CCNL sottoscritto il 4 agosto dello stesso anno. Pacifico (Anief-Confedir): una delle più brutte pagine del sindacalismo italiano accondiscendente. A questo punto solo il tribunale può mettere le cose a posto.

“L’accordo raggiunto sui neo assunti, cui vengono illegittimamente negati gli scatti stipendiali per 8 anni, rappresenta una delle più brutte pagine del sindacalismo italiano: anche perché ora l’Aran ci dice che quell’accordo verrà addirittura anticipato di un anno, andando a colpire pure i docenti assunti nel 2011 con nomina retroattiva al 1° settembre 2010”: così Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, commenta l’interpretazione penalizzante assunta dall’Aran a proposito della posizione economica riguardante i docenti immessi in ruolo con decorrenza giuridica 1° settembre 2011, retrodatata al 1° settembre 2010.

Anche questi docenti, contraddicendo quanto espresso dal Mef, pur avendo avuto retrodatazione giuridica dell'immissione in ruolo in un periodo antecedente all’approvazione della nuova legge, non potranno usufruire delle clausole di salvaguardia inserite nel CCNL 4/08/2011. Ciò significa che quelli assunti a partire dal 1° settembre 2011 con retrodatazione giuridica al 1° settembre 2010 verranno sottoposti allo stesso regime previsto dalla Legge 106 del 12 luglio 2001 e, conseguentemente, dal CCNL sottoscritto il 4 agosto dello stesso anno. Che prevede l’inserimento di sei posizioni stipendiali, anziché sette, e la cancellazione di quella oggi esistente al compimento dei 3 anni di anzianità di servizio.

“Ancora una volta – continua Pacifico – non si è tenuto conto minimamente delle indicazioni sovranazionali, non aggirabili, incluse nella direttiva 1999/70/CE, facendo non solo prevalere le logiche dell’invarianza finanziaria, ma annoverando questa necessità addirittura come principio imperativo. Continuando, in tal modo, a negare la parità del trattamento stipendiale di dipendenti che operano nel medesimo comparto della pubblica amministrazione. Una parte di loro, in pratica, viene ‘punita’, bloccandogli la carriera, semplicemente perché è stata assunta in anni di crisi economica. L’Anief non può accettare questa iniquità e spera che il tribunale restituisca giustizia a chi oggi vede illogicamente fermo lo stipendio, già tra i più bassi dell’area Ocse, per ben 8 anni consecutivi”.

 

Un’ingiustizia che li costringe a rimanere per troppi anni fermi al loro “magrissimo” stipendio iniziale.

Prenderanno il via il 6 maggio i corsi di formazione rivolti al personale docente ed educativo assunto in ruolo nell’anno scolastico 2012/13: oltre 20mila docenti saranno chiamati a svolgere, dai loro rispettivi Uffici Scolastici Territoriali, 50 ore (25 in presenza e 25 a distanza gestiti dall’Indire) per completare il loro anno di “prova”. A darne notizia è stato il Miur, ricordando anche che la formazione in ingresso costituisce un obbligo contrattuale.

Anief coglie l’occasione per ricordare a loro, come ai circa 60mila assunti in ruolo nell’estate del 2011 e a coloro che firmeranno il contratto a tempo indeterminato (si spera!) nella prossima estate, che il nuovo CCNL firmato il 4 agosto 2011 da tutti i sindacati (esclusa la Cgil-Flc) abolisce un gradone stipendiale a tutti i neo-immessi in ruolo con meno di 8 anni di servizio pre-ruolo: si tratta di una norma emanata per garantire l’invarianza finanziaria per la copertura dei posti vacanti e disponibili, conseguenza della solita abitudine all’italiana di penalizzare il personale precario. Come se l’Italia non facesse parte dell’Unione Europea. E come se la stessa Ue non avesse mai introdotto, 13 anni fa, una direttiva (la 1999/70/CE) che riguardo alle condizioni d'impiego mette tutti i lavoratori sullo stesso piano.

Così se dal 2011 chi gestisce le sorti della scuola italiana ha deciso di non limitarsi a negare i diritti dei precari, ma anche quelli dei neo-immessi in ruolo, la nostra organizzazione sindacale ha a sua volta deciso di ergersi a difensore di entrambi. I primi privati di essere assunti benché abbiano svolto più di 36 mesi di servizio; i secondi vittime di un contratto “aggiustato” che li costringe, al contrario di quello che sostengono almeno cinque articoli della Costituzione, a rimanere per troppi anni fermi al loro “magrissimo” stipendio iniziale.

A tal proposito, tutti i docenti interessati a ricorrere contro l’ingiustizia dell’eliminazione della prima fascia stipendiale (che sarebbe scattata dopo due anni di anzianità), quindi della mancata ricostruzione di carriera, possono chiedere informazioni scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ancora più paradossale è poi la situazione di oltre 5mila unità di personale Ata: la loro assunzione è stata accordata dalla scorsa estate, ma ad oggi ancora non si è proceduto nemmeno alle loro individuazioni per via della vicenda, altrettanto assurda, dei circa 3mila docenti reputati inidonei da far transitare coattivamente tra il personale Ata o in altri comparti pubblici. Anche su questa questione, Anief sta vigilando e appena ne scaturiranno le condizioni darà precise indicazioni ai danneggiati (inidonei e Ata assunti con ritardo abissale) su come procedere per tutelare la dignità personale, prima ancora che i propri diritti lavorativi.

 

Iniziato l’invio di istruzioni operative per l’adesione ai ricorsi con cui si richiederanno nominalmente al Giudice del lavoro risarcimenti danni fino a 2.500 euro per gli Ata e fino a 10.300 per i docenti. Possibile richiedere gli scatti biennali non percepiti durante il periodo di pre-ruolo e impugnare il blocco del CCNL. Adesioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Un esempio positivo di sindacato utile e di relazioni sindacali moderne”: così la Uil-Scuola ha definito lo scellerato patto dello scorso 4 agosto tra governo e sindacati scuola per autorizzare le assunzioni in cambio di tagli agli stipendi. Evidentemente non era bastato il placet al blocco triennale degli scatti di anzianità per il personale di ruolo, penalizzante anche ai fini previdenziali. Ci ha dovuto pensare la Cisl-Scuola a rassicurare (come aveva fatto anche in occasione del già citato blocco degli scatti, salvo oggi ripensarci) i docenti neo immessi in ruolo, sostenendo che “il prezzo pagato” sarebbe stato in parte assorbito dal fatto che “la stragrande maggioranza dei precari ha molta anzianità di servizio pregressa”, tacendo che il servizio prestato nel quadriennio 2010-2014 non era computabile ai fini della progressione di carriera: indipendentemente dall’anzianità di servizio, infatti, il già magro stipendio rimarrà bloccato ai valori del 2010, perdendo fino a oltre 10.000 euro, per il tristemente famoso blocco del CCNL, che, di fatto, farà scattare il secondo gradone solo nel 2014-2015.

Ma perché impiantare una trattativa sindacale per prevedere il blocco degli scatti e la fusione dei primi due gradoni stipendiali, quando la legge imponeva soltanto la quadratura dei conti pubblici, senza ulteriori costi per lo Stato? Forse, soltanto per prendersi il merito mediatico di un’operazione, quella delle immissioni in ruolo sui posti vacanti e disponibili, che il Miur avrebbe dovuto, comunque, fare, vista l’ondata di decine di migliaia di ricorsi per la stabilizzazione che aveva sommerso Viale Trastevere. Forse, per far dimenticare come l’Anief per prima da due anni aveva denunciato l’esistenza di 108.000 posti vacanti e disponibili, 38.000 per i docenti e 70.000 per gli ATA e la violazione sistematica della normativa comunitaria? Per non parlare del contenzioso contro le code, che ha materializzato altre migliaia di aventi diritto ad immissioni in ruolo per il biennio 2009-2011, contro il parere dei tecnici del tesoro. D’altra parte la stessa ex-Gilda, che pure si vanta di aver iniziato per prima i ricorsi per la stabilizzazione (dopo aver per mesi sbraitato contro chi – come l’Anief – persegue l’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola anche nei tribunali) aveva individuato nella necessità inderogabile di stabilizzare i precari sul piede di guerra la molla delle ultime 67.000 assunzioni. E allora perché ha firmato quell’accordo? Perché chiamare ad ulteriori sacrifici una categoria già sin troppo vessata dal precariato prima e dal blocco dei contratti e degli stipendi adesso. Perché? La risposta la conosce la CGIL-FLC che ha rimandato la propria firma in attesa di chiarimenti da parte del governo, senza, però, preventivare alcuna azione giudiziaria.

E la conosce l’Anief che denuncia un accordo, quello del 4 agosto, firmato da sindacati che hanno svenduto 65.000 docenti e ata, le loro aspettative e la loro professionalità, neanche a diritto, visto che la proroga della loro rappresentatività è stata stabilita ope legis, attraverso il sistematico rinvio delle elezioni RSU che il precedente Governo aveva gentilmente offerto. Anche per questo, e nonostante tentazioni di nuovi rinvii di cui abbiamo già denunciato l’apparizione, le elezioni RSU del prossimo marzo saranno un’occasione imperdibile per cambiare aria nelle stanze chiuse a doppia mandata del sindacalismo da salotto italiano. Non dovete permettere a questi vecchi sindacalisti di screditare ancora l’istituzione che rappresentato e i diritti dei lavoratori che svendono sistematicamente.

Per questa ragione, Anief ha deciso di avviare la fase operativa per il deposito dei ricorsi per rivendicare ai neo-immessi in ruolo i mancati aumenti di stipendio stabiliti dal contratto vigente per tutti gli altri 700.000 lavoratori della Scuola. Nel ricorso nominale, Anief impugnerà l’accordo sottoscritto il 4 agosto 2011 dalle altre OO. SS. con risarcimento danni e recupero delle somme spettanti, chiederà la remissione alla Corte costituzionale della legge 122/2010 e sue modificazioni che ha bloccato il CCNL, e il recupero degli scatti biennali eventualmente maturati durante il periodo di pre-ruolo (a titolo meramente indicativo, altri 10.000 euro per cinque di servizio). Sarà possibile, inoltre, nello stesso ricorso richiedere la retrodatazione giuridica ed economica se aventi diritto a uno dei posti assegnati negli anni precedenti in base al contenzioso vittorioso patrocinato dall’Anief (ad es., inserimento a pettine o 6 punti aggiuntivi del titolo SSIS), e/o ottenere gli scatti biennali di stipendio maturati durante il periodo di pre-ruolo.

Per ricevere le istruzioni operative, è necessario inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Gli altri con meno anni, se ATA possono perdere fino a 2.500 euro e se docenti fino a 10.300 euro in 8 anni per il blocco del contratto, della progressione della carriera, e per l’eliminazione del primo gradone stipendiale. Anief ricorre al GdL per ottenere gli euro tolti o bloccati. Per adesioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fuorvianti le indicazioni fornite da alcune OO. SS. nazionali che hanno sottoscritto con il CCNL firmato in data 4 agosto 2011 la modifica della tabella stipendiale del personale docente e ata neo-immesso in ruolo nel contingente disposto per il 2011, annullando il primo gradone stipendiale 3-8 anni e il primo gradino 0-2 anni, dietro indicazione del legislatore che aveva previsto nella legge 122/2010 soltanto l’invarianza finanziaria senza alcuna esplicita penalizzazione o discriminazione dei lavoratori precari assunti. Mentre il Miur ha già chiarito cone la nota 6705 del 24 agosto 2011 che le disposizioni si applicano anche agli assunti con le immissioni retrodatate al 2010, con palese discriminazione nei confronti di chi è stato assunto proprio l’anno scorso, per non parlare egli anni precedenti. Fuorvianti perché queste stesse tabelle non tengono conto della tredicesima, analizzano soltanto i casi con 5 anni di pre-ruolo ignorando gli altri, e infine non esplicitano che il sevizio svolto nel 2011-2012 come quello che sarà svolto nel 2012-2013 e nel 2013-2014 non sarà valido e cumulabile con gli anni pregressi perché non valutabile per la progressione di carriera, visto il blocco degli scatti e del contratto.
Risultato: anche chi ha 11 anni di servizio di pre-ruolo dovrà attendere l’a.s. 2014-2015 per avere l’aumento di stipendio previsto per il nuovo gradone 9-14 anni, mentre tutti gli altri a partire da quella data potranno maturare il servizio mancante per raggiungere la nuova anzianità tabellare contrattata dalle OO. SS. con una perdita che oscilla dai 2.500 ai 10.500 euro. Dall’anno scolastico 2014-2015, infatti, i 65.000 docenti e ATA potranno maturare il primo scatto di carriera qualora abbiano 8 anni di servizio, al raggiungimento del 9 anno di servizio tra ruolo e pre-ruolo essendo il servizio per espressa norma di legge non valutabile ai fini della progressione di carriera per gli anni 2010-2014.
Già Anief aveva deciso di ricorrere contro la norma che bloccava gli stipendi con un comunicato che trovate al seguente link: http://www.anief.org/content_pages.php?pag=640&sid=
Era evidente fin da allora come una decisione una tantum quella del ministro pro tempore dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di assegnare a suo buon cuore nelle tasche del personale della scuola gli aumenti di stipendio relativi al 2010 non poteva superare la previsione del legislatore di bloccare il contratto o la recuperabilità dei servizi resi, come oggi la Corte dei conti ribadisce. Soltanto un intervento del giudice delle leggi può eliminare i vizi presunti di non conformità alla Costituzione della norma introdotta, non certo la contrattazione con le OO. SS.
Pertanto, per i neo-immessi in ruolo Anief chiederà nello stesso ricorso la remissione alla corte costituzionale della legge 122/2010 e sue modificazioni, e l’impugnazione del contratto sottoscritto il 4 agosto 2011 dalle altre OO. SS. con risarcimento danni e recupero delle somme spettanti. E’ possibile, inoltre, nello stesso ricorso richiedere la retrodatazione giuridica ed economica se sei avente diritto a uno dei posti assegnati negli anni precedenti in base al contenzioso vittorioso patrocinato dall’Anief (es., inserimento a pettine o 30 punti aggiuntivi del titolo SSIS), e/o ottenere gli scatti biennali di stipendio o ancora le mancate mensilità estive (su posti vacanti e disponibili) maturate durante il periodo di pre-ruolo.
La precarietà non si baratta con la mortificazione degli stipendi. Già in Europa guadagnano in media il doppio dello stipendio. Chi vuole dare la sua pre-adesione al fine di ricevere le istruzioni operative per ricorrere deve inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


TABELLA relativa alla PERDITA di STIPENDIO dovuta all’eliminazione dei GRADONI
Eliminazione primo gradino e gradone 1-9 anni,
Perdita divisa:
Per mese
Per anno,
per 13 mensilità
 per ogni anno mancante per raggiungere
 il 9° anno di servizio
e maturare lo scatto
Senza pre-ruolo
per i prossimi 8 anni di servizio
(esclusi anni 2010-2014 bloccati)
Collaboratore scolastico
24,12
313,52
2.508,16
AA/AT
31,27
406,49
3.251,92
DSGA
53,56
696,27
5.570,16
Docente infanzia/primaria
43,50
565,53
4.524,24
Docente con diploma di II°
43,50
565,53
4.524,24
Docente di scuola media
48,25
627,20
5.017,60
Docente laureato di scuola superiore
99,01
1.287,14
10.297,12

 

 
Ricorso contro il blocco del contratto e delle progressioni stipendiali.

 DESCRIZIONE: Ricorso per ottenere lo sblocco del contratto e il recupero, anche ai fini previdenziali, degli scatti di anzianità che l'art. 9 (commi 17, 21 e 23) della Legge 122/2010 blocca per il periodo 2011-2013.

REQUISITI: Docenti e ATA di ruolo

MODALITA' DI PREADESIONE: Inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo come oggetto “PREADESIONE RICORSO SCATTI STIPENDIO” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (indirizzo COMPLETO – via, comune, provincia - della sede STATALE di attuale servizio).

MAGGIORI INFORMAZIONI: Vai al link

ISTRUZIONI OPERATIVE: Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva adesione al ricorso. L'invio della e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

SCADENZA: Adesioni Aperte

COSTO: € 150

 
Ricorso per ottenere la valutazione, ai fini della mobilità e nelle graduatorie interne d'istituto, dei titoli e dei servizi cui la tabella di valutazione titoli non attribuisce alcun punteggio o cui attribuisce punteggio solo parzialmente.

 DESCRIZIONE: Ricorso per ottenere la valutazione, ai fini della mobilità e nelle graduatorie interne d'istituto, dei seguenti titoli: abilitazioni diverse dal Concorso Ordinario (12 punti), titolo SSIS o specializzazione sostegno (5 punti), servizio pre-ruolo (da far valutare 6 punti invece di soli 3 punti), incarico in qualità di supervisore Tirocinio (12 punti), incarico di presidente o commissario interno/esterno agli esami di maturità dopo l'a.s. 2000/2001 (1 punto per ogni servizio).

REQUISITI: Docenti di ruolo in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: abilitazione tramite SSIS o concorsi riservati, specializzazione sul sostegno, incarico di Tutor di Tirocinio, servizio di insegnamento pre-ruolo, servizio post 2000/2001 come presidente o commissario interno/esterno agli esami di maturità.

NOTE: Per aderire a questo ricorso è necessario indicare, sia nella domanda di mobilità on-line, sia nella dichiarazione cartacea per la graduatoria interna d'istituto, i titoli di cui si chiede la corretta valutazione.

MODULO DI PREADESIONE: Scarica il modulo

MODALITA' DI PREADESIONE: Scaricare e inviare in allegato il modulo di preadesione all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo come oggetto “PREADESIONE RICORSO TABELLA TITOLI” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (indirizzo COMPLETO – via, comune, provincia - della sede STATALE di attuale servizio).

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ISTRUZIONI OPERATIVE: Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva adesione al ricorso. L'invio dell'e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

SCADENZA ADESIONI: 9 aprile 2013. PROROGA: 11 aprile 2013Adesioni aperte.

COSTO: € 150

 
Ricorso per ottenere l'interruzione della trattenuta obbligatoria in busta paga di un ente (Enam) ormai completamente privo di utilità

 

DESCRIZIONE: Ricorso per ottenere l'interruzione della trattenuta Enam sullo stipendio e far risarcire le quote illegittimamente trattenute, al netto degli interessi maturati, a far fede dalla soppressione dell’ente (30 luglio 2010).

REQUISITI: Docenti di ruolo e dirigenti della scuola dell'Infanzia e della Primaria

MODELLO REVOCA ENAM: Inviare il modello di revoca della trattenuta Enam a mezzo raccomandata a/r alla Ragioneria provinciale dello Stato di propria pertinenza (provincia della sede di servizio) e per conoscenza all’INPS. Contestualmente si deve inoltrare, in allegato alla mail di preadesione, copia del modello di revoca inviato e qualsiasi eventuale risposta ricevuta dall'amministrazione all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

MODALITA' DI PREADESIONE: Dopo aver spedito il modello di revoca per raccomandata, allegarlo tramite mail e inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo come oggetto “PREADESIONE RICORSO ENAM” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (INDIRIZZO COMPLETO – via, comune, provincia - della sede statale di attuale servizio).

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ISTRUZIONI OPERATIVE: Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva adesione al ricorso. L'invio dell'e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

SCADENZA: Adesioni Aperte

COSTO: € 100

 

 
Ricorso per recuperare il 2,69% per gli anni 2011 e 2012 e il 2,50% trattenuto negli ultimi 5 anni 

 

DESCRIZIONE: Il D.L. 185/2012 ripristina per il TFR dei precari e dei neo-assunti dopo il 2001, contro la Costituzione, quota 6,91% e trattenuta 2,5%. Per gli assunti prima del 2001, invece, ritornati a quota 9,60%, mistero sul 2,69% in più che lo Stato dovrebbe versare per il 2011 e il 2012. Mef e Inps bloccano, per ora, tutto al 30.12.10, al netto delle riliquidazioni entro un anno previste. Procedure per ottenere quanto dovuto, almeno 1.000 euro a lavoratore, attraverso l'invio di una diffida e di un modello di decreto ingiuntivo in caso di risposta negativa. 

REQUISITI: Docenti e ATA precari e di ruolo

MODELLO DIFFIDA TFRI nuovi modelli di diffida sono disponibili online a questo link.

MODALITA' DI PREADESIONE: Scarica gratuitamente e invia le nuove diffide, che puoi scaricare da questo link

MAGGIORI INFORMAZIONI: Vai al link

ISTRUZIONI OPERATIVE: Richiedi le istruzioni per ricorrere scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

SCADENZA: Adesioni Aperte

COSTI: Modello di diffida: gratuito. Ricorso: € 100

NEWS RICORSO TFR/TFS

 

 
Ricorso contro la valutazione parziale dell'esperienza pre-ruolo ai fini della ricostruzione di carriera.

 

DESCRIZIONE: Ricorso per ottenere la valutazione per intero di tutto il periodo pre-ruolo oggi illegittimamente valutato per intero solo fino a 4 anni, con la parte eccedente valutata per soli 2/3 ai fini giuridici e il restante 1/3 ai soli fini economici.

REQUISITI: Docenti e ATA di ruolo con più di 4 anni di servizio pre-ruolo.

MODALITA' DI PREADESIONE: Inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo come oggetto “PREADESIONE RICORSO RICOSTRUZIONE CARRIERA” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (indirizzo COMPLETO – via, comune, provincia - della sede STATALE di attuale servizio).

MAGGIORI INFORMAZIONI: Vai al link 

ISTRUZIONI OPERATIVE: Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva adesione al ricorso. L'invio dell'e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

SCADENZA: Adesioni Aperte

COSTO: € 150

 

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