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Per il rinnovo del contratto non bastava l’ingiustificato fermo dovuto alla scarsità di finanziamenti per produrre aumenti decorsi: a complicare l’approdo alla firma, adesso ci sono anche le proposte irricevibili formulate dall’Aran ai sindacati nel corso dell’ultimo incontro. Affrontando gli aspetti generali del nuovo contratto, l’amministrazione ha infatti presentato alcune novità che rappresenterebbero un ulteriore arretramento dei diritti dei lavoratori: l’Aran ha prospettato, riassume oggi la stampa specializzata, l’impossibilità di ricorrere ad una visita specialistica, esaurite le 18 ore disponibili, in assenza di una patologia; l’eliminazione dell’assenza per malattia retribuita per 9 mesi al 100%, del 90% per i tre mesi successivi e al 50% negli ulteriori sei mesi: l’impossibilità di usufruire delle ferie, se si è superato l’8° mese nell’anno scolastico successivo: la mancata comprensione del viaggio negli otto giorni per la partecipazione a concorsi ed esami. Dulcis in fundo, l’amministrazione, ha espresso la volontà di procedere alla separazione del personale in relazione alla tipologia di contratto adottato, quindi distinguendo tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato.
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Si torna a parlare dei vincoli della mobilità del personale docente: sia per via della sentenza del Tribunale di Roma dello scorso luglio, che ha messo in discussione l’accordo in essere con un solo sindacato, sia per le modifiche legislative che intervenute nell’ultimo periodo che hanno reso ancora più impellente l’esigenza di revisione del sistema vigente. Nell’incontro del 19 ottobre, riferisce la stampa specializzata, l’amministrazione ha presentato alle organizzazioni sindacali una bozza, con cui “ha cancellato le parti che riguardavano la titolarità di sede dei docenti che si otteneva con il trasferimento; ha introdotto una durata biennale del contratto (a.s 2023/24 e 2024/25) e i nuovi blocchi di mobilità previsti dal Decreto-Legge 36/2022 per tutti i docenti neo immessi in ruolo a partire dall’anno scolastico 2022/23. La bozza prevede anche un altro blocco, quello di 3 anni per tutti i docenti che per l’anno scolastico 2022/23 hanno ottenuto un trasferimento interprovinciale su qualunque sede espressa”.
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È stato attivato Corso ALFO 566 da 40 ore

Il corso è dedicato ai docenti che hanno superato con esito positivo la procedura concorsuale straordinaria per l’accesso ai ruoli della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune (ai sensi dell’art.59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, come sostituito dall’articolo 5, comma 3-quinquies, del decreto-legge 30 dicembre 2021. N. 228, convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n.15), finalizzata al reclutamento a tempo indeterminato di personale docente non compreso tra quello di cui al comma 4 del medesimo articolo 59.
L'esame finale si svolgerà in modalità orale entro e non oltre il 15 Giugno 2023. I primi appelli partiranno a Dicembre 2022, e ci saranno ogni mese a seguire.

Se sei interessato invia subito una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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