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Resoconto sciopero ANIEF del 3 novembre 2010

Resoconto audizione ANIEF VII Commissione Senato del 3 novembre 2010

Si è tenuto il 3 novembre l'incontro tra la delegazione delll'Anief guidata dal Presidente Marcello Pacifico e la VII Commissione Cultura del Senato presieduta dal senatore Possa. Il presidente Pacifico, dopo aver ringraziato il Presidente senatore Possa e gli altri senatori per aver reso possibile l'incontro, ha chiarito in primo luogo il senso della richiesta – inclusa nella piattaforma dello sciopero – di stabilizzare i docenti precari. Il Presidente Pacifico ha ricostruito la situazione che permane nel comparto scuola: l'assegnazione reiterata di cattedre a tempo determinato su posti vacanti. E' possibile verificare – a partire dal numero di cattedre che ogni anno sono disponibili per mobilità e assegnazione provvisoria - che la quasi totalità delle cattedre date in supplenza annuale non appartiene ad alcun titolare. L'amministrazione continua tuttavia a sottoscrivere contratti di 10 mesi (fino al 30 giugno), caso unico nella pubblica Amministrazione, ignorando – apparentemente – che di quei docenti che assume a TD ha in effetti bisogno in modo permanente. Per di più, sottolinea il Presidente Pacifico, il risparmio che deriva dalla mancata assunzione per i mesi di luglio e agosto viene in buona parte compensato dall'erogazione dell'indennità di disoccupazione. Anche le ragioni economiche della scelta di non stabilizzare i precari risultano perciò meno consistenti.

Viene presentato il caso di coloro che, abilitati in Italia dopo il 2009 non possono inserirsi nelle Gae a differenza di chi consegue analoga abilitazione in Spagna. Questo paradosso esemplifica un'anomalia tutta italiana: i docenti italiani sono considerati cittadini extracomunitari all'interno del loro stesso Paese.

Alla soluzione proposta dal Senatore Asciutti (PdL), che ipotizza la soppressione delle graduatorie e l'istituzione di in concorso pubblico, la replica di Pacifico è chiara: non si può risolvere il problema eliminando le graduatorie sia perché coloro che sono presenti nelle Gae sono abilitati S.S.I.S., dei corsi riservati e del concorso ordinario e devono essere considerati a tutti gli effetti già vincitori di un concorso pubblico, sia perché i docenti non possono continuare a collezionare titoli quando, sulla loro professionalità di docenti, ha investito quello stesso Stato che adesso la azzera.

A questo proposito viene fatto dal Presidente dell'Anief un breve excursus della storia della precarietà in Italia per chiarire come sia stata una politica estremamente miope a creare e a ingrandire la sacca del precariato. Basta pensare all'ultimo concorso pubblico bandito contemporaneamente al primo ciclo SSIS o ai diversi corsi abilitanti speciali banditi contemporaneamente all'abilitazione ordinaria. Il Presidente Pacifico pone anche la questione dell'assenza di un sistema di reclutamento.

Il senatore Rusconi (PD) interviene a favore della difesa delle graduatorie. Interviene il Senatore Pittoni (Lega Nord) proponendo come soluzione l'introduzione degli albi regionali. La sua proposta riguarda anche il nuovo sistema di reclutamento. Il senatore Pittoni suggerisce di reclutare la metà dei docenti tramite gli albi regionali e l'altra metà dalle Gae. Sul tema dell'inserimento degli abilitati nelle GaE è intervenuto il Prof. De Angelis, spiegando di fronte ai senatori i motivi per i quali l'Anief chiede una specifica norma di legge che preveda l'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento 2011-2013 dei docenti che stanno per conseguire o che hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento in seguito alla frequenza dei corsi abilitanti attivati ogni anno dal Governo dal 2008 al 2010. Il sen. Possa si è congratulato per la relazione e ha espresso l'attenzione della commissione alle tematiche poste; il sen. Rusconi ha auspicato almeno un po' di buon senso oltre che di coerenza nel prevedere l'inserimento degli specializzati presso le accademie, i conservatori e le facoltà di SFP nelle GaE, mentre il sen. Pittoni ha rassicurato sul mantenimento delle GaE anche nel suo nuovo ddl sul sistema di reclutamento.

 
 
 
Resoconto dell’incontro ANIEF/MIUR del 3 novembre 2010 
 

Si è tenuto presso il MIUR, in concomitanza con lo sciopero nazionale docenti e Ata dello scorso 3 novembre proclamato dall’ANIEF, l’incontro tra una delegazione del sindacato, guidata dal Presidente del Consiglio Nazionale prof. Ettore Michelazzi, e alcuni dirigenti del Ministero facenti capo alla Direzione Generale per il personale Scolastico e guidati dal Dirigente dell’Ufficio Affari generali dott. Giampaolo Pilo.

L’incontro si è aperto con una dettagliata analisi della piattaforma rivendicativa alla base dello sciopero ANIEF, con particolare riferimento all’esigenza imprescindibile di superare la logica dei tagli a tutti i costi sulla scuola e iniziare un corposo percorso di stabilizzazione del personale docente e Ata, anche alla luce delle recenti sentenze che impongono al MIUR il rispetto delle regole dettate dall’Unione Europea in tema di precariato e della dignità dei lavoratori della scuola. I rappresentanti del Ministero hanno espresso la loro piena condivisione di tali esigenze, pur ribadendo di aver dovuto dare seguito a precise disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo ai tagli nel comparto scuola. ANIEF, esprimendo la propria convinzione che la scuola abbia già contribuito in maniera oltremodo pesante alla sistemazione dei conti pubblici del nostro paese, ha espresso l’auspicio che lo stesso MIUR voglia prendere atto dell’esigenza di aprire una nuova stagione di investimenti per la scuola italiana, anche sull’esempio degli altri paesi europei che su cultura e istruzione hanno visto e continuano a vedere non un bacino da cui recuperare risorse finanziarie ma un settore strategico da tutelare per una più rapida fuoriuscita dall’attuale crisi economica mondiale.

L’incontro è stato anche l’occasione per valutare lo stato di avanzamento dei contenziosi in corso tra ANIEF e MIUR: preso atto del permanere dell’atteggiamento di chiusura totale del Ministero sui ricorsi per l’inserimento a pettine, sui quali l’ANIEF ha ricordato come sia tuttora pendente il giudizio della Corte costituzionale che dovrà mettere la parola fine alla vicenda, si è passati ad esaminare la questione dei ricorsi Anief 7.1, 7.2, 7.3 e 7.3bis.

Per il ricorso 7.1 (reinserimento nelle GaE 2009-2011 dei docenti abilitati che non produssero domanda di aggiornamento/permanenza in tali graduatorie per il biennio 2007-2009) e per il 7.2 (inserimento nelle GaE 2009-2011 dei docenti abilitati che non chiesero un loro primo inserimento nelle GaE 2007-2009) i dirigenti Pilo e Artigliere hanno ricordato che il Governo concesse già un’opportunità di ultima inclusione nelle GaE a tutti i docenti interessati, quindi per loro non verrà più ipotizzata alcuna ulteriore possibilità di inserimento. L’Anief, non condividendo tale chiusura, continuerà a sostenere fermamente i motivi dei ricorrenti 7.1 e 7.2 e insisterà nel chiedere un loro prossimo inserimento nelle GaE 2011/2013.

Per il ricorso 7.3 (inserimento con riserva, sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa, nelle GaE 2009-2011 dei docenti iscritti nel 2008/2009 al primo anno dei corsi COBASLID, AFAM A77 di II ciclo e Scienze della Formazione Primaria) e per il 7.3bis (inserimento con riserva, sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa, nelle GaE 2009-2011 dei docenti iscritti nel 2008/2009 - ad anni successivi al primo - al corso quadriennale di Scienze della Formazione Primaria) i dirigenti del MIUR hanno espresso la loro solidarietà, in quanto tutti i docenti interessati si iscrissero ai corsi abilitanti autorizzati dal Governo quando ancora si attendeva un nuovo sistema di reclutamento.

Gli stessi dirigenti hanno però ribadito che solo il Parlamento potrà decidere una eventuale prossima riapertura delle GaE, in quanto i docenti esclusi dalle GaE risultano essere troppo numerosi. Secondo il dirigente Pilo, le GaE dovrebbero esaurirsi ragionevolmente nel giro di 8/10 anni e l’idea dell’attuale Governo è quella di organizzare, entro un anno, un concorso al quale potranno accedere tutti i docenti abilitati, sia quelli inclusi nelle GaE che quelli esclusi, con modalità di reclutamento ancora da definire.

L’ANIEF ha ribadito la propria posizione favorevole all’inserimento nelle prossime GaE 2011-2013 di tutti i docenti abilitati o che si stanno per abilitare, in quanto la stessa Legge 296/2006, che trasformò le Graduatorie Permanenti in Graduatorie ad Esaurimento al fine di dare adeguata soluzione al precariato storico, contestualmente ipotizzò una fase transitoria che prevedesse eventuali adattamenti in attesa di un nuovo sistema di reclutamento. Un primo adattamento venne già applicato nel 2008, con l’approvazione di un emendamento alla legge 169 che riaprì le porte delle GaE solo ai docenti iscritti ai corsi abilitanti attivati nel 2007, ma per gli anni successivi non furono previsti analoghi adattamenti. La delegazione Anief ha chiesto che venga applicato un principio di uguaglianza tra lavoratori e ha ricordato che nel 2009 il Senato, in sede di conversione del decreto-legge 134, approvò un ordine del giorno che impegnava il Governo ad affrontare tempestivamente la questione, dandole definitiva soluzione.

Si è passato quindi a trattare anche alcuni temi inerenti i costituendi licei musicali. Si è fatto notare l'incresciosa situazione per cui ognuno dei 37 nuovi licei musicali ha emanato un bando ad hoc per le supplenze, senza che sia stato possibile così riuscire a garantire una certa uniformità a livello nazionale. Questo ha creato molti problemi nel reclutamento, con chiare disparità nelle valutazioni.

L'ANIEF ha fatto anche presente che sarebbe stato opportuno prevedere un canale preferenziale solamente per coloro i quali avevano svolto negli anni passati un servizio vero e proprio presso licei e corsi sperimentali musicali, e non anche per chi aveva svolto unicamente dei laboratori musicali generici.

Riguardo al reclutamento, il Ministero ha risposto che per il prossimo anno scolastico si dovrebbero avere pronte le nuove classi di concorso, ivi comprese quelle per i licei musicali, e quindi questo regime transitorio (piuttosto impreciso, aggiungiamo noi) dovrebbe cessare, rientrando nell'ambito del normale reclutamento previsto per la scuola secondaria di secondo grado, con le medesime regole. Resta però ancora da stabilire come verranno inseriti eventuali abilitati nelle graduatorie per i licei musicali, essendo considerate le stesse ad esaurimento. Sembra possibile allo stato attuale il riconoscimento in via transitoria del titolo conseguito con il DM 137/07 come abilitante anche per il liceo. L'ANIEF ha richiesto anche l'apertura di ulteriori Licei e classi, sia  musicali che coreutici, per il prossimo anno scolastico, vista la forte richiesta a livello nazionale da parte dell'utenza. Si è chiesto anche  il ripristino della musica nei programmi della scuola secondaria di secondo grado, attualmente relegata ad attività facoltativa, ma sembra non ci siano affatto dei margini di reintegro di tale materia.

Infine, sono stati trattati gli argomenti del nuovo sistema di formazione dei docenti (TFA) e dell’ipotesi di area unica per l’insegnamento di sostegno alle superiori. Sul TFA, il MIUR ha annunciato che è ormai imminente la pubblicazione dei bandi e che l’inizio dei nuovi corsi dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2011. ANIEF, tra i molti nodi critici ancora da risolvere, ha messo in evidenza l’esigenza di valorizzare l’esperienza dei supervisori di tirocinio, cardine insuperato della precedente esperienza delle SSIS, anche nel nuovo sistema di formazione. Inoltre, il Ministero si è dichiarato disponibile a valutare l’ipotesi di riconoscere la spendibilità del titolo di supervisore di tirocinio anche ai fini della mobilità professionale docenti, così come richiesta dal nostro sindacato.

Riguardo, infine, all’ipotesi di creazione di un’area unica per il sostegno alle superiori, ANIEF ha espresso la propria netta contrarietà in quanto l’attuale quadripartizione delle aree risponde a criteri oggettivi per  l’individuazione dell’insegnante di sostegno sulla base delle effettive esigenze dell’alunno disabile. Di contro, l’unificazione delle aree non avrebbe alcun fondamento didattico e rischierebbe di rivelarsi un’operazione puramente demagogica volta ad accontentare i docenti delle varie aree che, di provincia in provincia, lamentano danneggiamenti per la propria area. Il fatto che tali presunti danneggiamenti, sostiene ANIEF, siano presenti – a parità di area - in alcune provincie ed assenti in altre dimostra come, allargando lo sguardo su base nazionale, ci troviamo di fronte ad un falso problema. Piuttosto, ANIEF ha ribadito la necessità che gli Uffici Scolastici Regionali ed i loro Ambiti territoriali provinciali si adoperino per garantire che le richieste di insegnanti di sostegno delle varie aree da parte dei Dirigenti scolastici rispettino le indicazioni provenienti dal profilo dinamico-funzionale e dal conseguente piano educativo individualizzato dell’alunno disabile. Tanto basterebbe per garantire la corretta assegnazione di docenti di preparazione adeguata alle esigenze degli studenti disabili. Dopo oltre un’ora e trenta minuti, l’incontro si è concluso con il reciproco impegno ad incontrarsi nuovamente per valutare congiuntamente l’evoluzione delle numerose questioni in agenda.

 

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