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Sentenza Liceo Darwin - Anief-Confedir: prima di dare giudizi leggiamo le motivazioni dei giudici

Il sindacato invita gli attuali docenti e Ata incaricati di sorvegliare la sicurezza di oltre 40mila edifici scolastici di attendere il testo della sentenza: la ‘deresponsabilizzazione’ di massa creerebbe uno stato di insicurezza ancora maggiore. Nel frattempo, di certo ci sono le responsabilità dello Stato e dei legislatori, che tra proroghe sulla messa a norma degli edifici e mancati finanziamenti ci hanno portato allo stato attuale.

In attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato alla sentenza di Appello sul crollo al liceo Darwin di Rivoli, con sei condanne per la tragedia che nel 2008 colpì gli studenti e il personale, Anief-Confedir sottolinea all’opinione pubblica due dati inequivocabili. Il primo è la mancanza di finanziamenti da parte dello Stato, che continua a far vivere oltre 8 milioni di alunni e 1 milione di dipendenti della scuola in edifici scolastici in balia degli eventi atmosferici e del logorio delle suppellettili scolastiche.

Il secondo dato certo è quello delle continue proroghe di adeguamento di messa a norma degli stessi edifici scolastici: oltre 40mila strutture facenti capo a poco più di 8mila dirigenze, che il legislatore italiano continua ad approvare sulla spinta di motivazioni puramente finanziarie. Non è un caso che l’anagrafe dello stato edilizio delle scuole italiane sia rimandato di anno in anno e che ormai il suo aggiornamento si attenda da quasi due decenni.

Detto questo, rimane da capire quali possano essere le colpe da addossare ai docenti addetti alla sicurezza. A meno che siano incorsi in comportamenti omissivi, come la mancata denuncia di rischi noti, rimane difficile immaginare che possano essere loro addebitate colpe relative alla mancata messa in sicurezza dell’edificio che ospitava il liceo Darwin: questa competenza, infatti, rimane per legge ad esclusivo appannaggio delle istituzioni preposte.

“Il condizionale è d’obbligo – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – visto che ancora non conosciamo il testo della sentenza e non è possibile esprimere giudizi. Come sindacato, comunque, confermiamo la nostra piena solidarietà agli studenti, alle famiglie e al personale scolastico che ogni giorno operano in ambienti in certi casi al limite della sicurezza. Lo dicono, del resto, rapporti nazionali circostanziati e come è stato anche rilevato in queste ore da Legambiente. È evidente che le colpe non possono non ricadere su uno Stato inadempiente, che non pone la sicurezza dei suoi cittadini al primo posto, riducendo al minimo i rischi che si ripetano tragedie come quella del liceo Darwin di Rivoli”.

“A questo punto – continua Pacifico – è bene anche che tra il personale della scuola non prevalga lo scoramento o la sfiducia. Il rischio, infatti, è che nelle migliaia di unità di docenti e Ata incaricati della sicurezza degli istituti possa prevalere una sorta di ‘rigetto’ verso il ruolo assunto. È bene che anche loro conoscano le motivazioni e non procedano verso quelle temute dimissioni di massa, verso una ‘deresponsabilizzazione’ generalizzata, che renderebbero le nostre scuole ancora meno sicure di quanto sono oggi”.

 

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