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Scuola: Gelmini continua a sbagliare nel citare Treelle. Dati sbagliati, non aggiornati

Basta guardare gli ultimi dati su “Regards sur l'éducation 2012: Les indicateurs de l’OCDE” per comprendere come la fondazione si sia ancora una volta sbagliata. È ora di cambiare, per troppi anni associazioni fantasma o corporative hanno fornito dati inutili.

Sbagliate le conclusioni sul rapporto alunno/studente e sulla percentuale di spesa pubblica dedicata all’istruzione. Altro che troppi soldi: gli investimenti devono ancora arrivare dopo i tagli che hanno cancellato 200.000 posti negli ultimi sei anni anche per colpa di analisi errate, purtroppo ascoltate dalla politica, come ha dimostrato il recente intervento dell’ex ministro Gelmini.

Le spese in rapporto a studente/insegnante sono nella media internazionale, lievemente superiori rispetto al primo ciclo d’istruzione per la media OCDE e UE e altrettanto inferiori rispetto alla scuola superiore, con una forbice che oscilla al massimo, in difetto e in eccesso, intorno ai mille euro.

Anche il PIL dedicato dal governo italiano all’istruzione è tra i più bassi della media: la percentuale di spesa del PIL (4,9%) che l’Italia dedica al settore della conoscenza è inferiore alla media del 6,2%.

È vero che lo studio consta di circa 600 pagine, ma vale la pena leggerle.

Leggi il rapporto

Il precedente comunicato dell’Anief

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