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Attentato Brindisi: sgomento e dolore. Urge risposta immediata dello Stato

L'attentato di oggi davanti una scuola di Brindisi, di matrice mafiosa secondo le prime valutazioni degli inquirenti, deve essere punito in maniera esemplare e deve convincere lo Stato a essere più presente in quelle scuole che in molte realtà del sud e delle zone di periferia rappresentano l'ultimo baluardo di legalità”. Così commenta a caldo Marcello Pacifico, presidente dell'Anief.

Devono essere assicurati alla giustizia – continua Pacifico – quei vigliacchi traditori che oggi hanno distrutto più di una famiglia. L'occasione delle manifestazioni che si terranno a Palermo il 23 maggio prossimo davanti alle più alte autorità del governo per ricordare l'impegno della lotta a ogni tipo di mafia deve essere seguito da un serio piano di intervento del MIUR per fornire risorse, strumenti e finanziamenti adeguati che non possono esseri quelli dedicati alla sola celebrazione di alcune ricorrenze, pure necessarie ma non esaustive. Basta iniziare da piccole risposte come quella ancora non data alle strutture vandalizzate della scuola dello Zen di Palermo”.

Bisogna affiancare all'insegnamento di ‘cittadinanza e costituzione’ comportamenti etici corretti e privilegiare la partecipazione democratica degli studenti alla vita della scuola e della nostra società, nel massimo rispetto e con grande fiducia nelle nostre istituzioni. Come sindacato – conclude il presidente Anief –  ci battiamo fin dalla nostra fondazione per il rispetto della legalità e del diritto: il 23 chiuderemo la Segreteria nazionale, in segno di lutto per le vittime di oggi e di ieri che ricorderemo in piazza e nei convegni organizzati per confermare la scelta per il partito della giustizia”.

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