Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 15 gennaio 2011

 

Il Sole 24Ore – 7 gennaio 2010
Il Codacons: una class action per i precari”
░ Lo stile ANIEF di fare sindacato fa nuovi proseliti; siamo orgogliosi di aver fatto da apripista: in discesa sulla pista della magistratura troviamo adesso i vari sindacati, e anche il Codacons.
Una class action per i precari della scuola. L’iniziativa è del Codacons che propone a tutti i precari della scuola appunto una class action gratuita contro il Ministero dell’Istruzione per l’adozione degli atti amministrativi generali necessari ad ottenere la definitiva immissione in ruolo degli insegnanti inseriti nelle graduatorie a esaurimento, e la conseguente conversione dei contratti di lavoro a tempo determinato.

 
Domani.Arcoiris.tv – 7 gennaio 2010
Le ambigue medaglie della Gelmini: come non premiare gli insegnanti meritevoli”
Marina Boscaino giudica che il “Progetto sperimentale per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento all’interno della scuola” sia null’altro che un’applicazione della strategia del bastone e carota: riconoscimenti in denaro non quantificati, in cambio di tagli certi agli organici del personale scolastico.
Sfoglio le “slide di Stato”, fatte pervenire dal ministero ai presidi delle scuole delle città – Torino, Napoli, Pisa, Siracusa – scelte per sperimentare la perestrojka del premio al merito… L’ambiguità dell’operazione – la demagogia ad essa sottesa che occhieggia a parole d’ordine di facile impatto (merito, premio, rendimento, performance) – è stata evidente per i collegi docenti di Torino, chiamati a discutere la propria adesione al progetto entro la pausa natalizia e che si sono in massa rifiutati, salvo il caso di un liceo, sulla cui delibera si è irritualmente espresso in modo decisivo il preside. Tra le operazioni mediatiche gelminiane si tratta della più imbarazzante: non riuscendo a trovare 15 scuole nella città di Torino il ministero ha rilanciato infatti all’intera provincia; a Napoli – l’altra città campione – stessa storia: cercasi disperatamente cavia per istituzionalizzare guerra tra poveri. Intanto, considerando la mancanza di protagonisti, il termine per la presentazione delle candidature è stato spostato dall’inizio della pausa natalizia al 7 febbraio e sono state coinvolte anche le scuole della provincia di Milano…. I premi promessi da Gelmini (destinati in due città a intere scuole medie; altrove a singoli insegnanti) presentano un concetto di “merito” fantasma, fondato su successo nei test Invalsi e “indice di gradimento” di studenti e famiglie. Un parametro che ignora variabili che chiunque viva nella scuola conosce e considera; un’entrata a gamba tesa sulla libertà di insegnamento, sancita dalla Costituzione.
Del resto è evidente la volontà di ridurre luoghi di esercizio del pluralismo a erogatori di pensiero unico: rende di più nel produrre consumatori acritici e crea meno problemi. Le slide citano una commissione, cooptata dal ministero lo scorso anno: un partnerariato tra Fondazione Agnelli, San Paolo e Treellle è responsabile della progettazione, i cui risultati – se si riuscisse a coinvolgere le scuole – saranno monitorati da un Comitato tecnico-scientifico di indubbia fedeltà e innegabile spirito aziendalista… Anche per la valutazione, come per tante altre partite, altrettanto significative, il ministero preferisce la strada dell’improvvisazione e dell’incertezza del diritto.
Non è una novità. La novità – interessante e positiva – è il fatto che, dopo un disperante sopore, le scuole rialzino la testa, esigendo rispetto delle professionalità e della propria funzione culturale: non è il battere di tacchi e la posizione di attenti allo sventolio di un pugno di euro, che Gelmini si aspettava.
 
Il Sole 24Ore – 7 gennaio 2010
Gelmini: accolti i rilievi del Colle”
░ Eugenio Bruno intervista la Ministro Gelmini, la quale dichiara che nel decreto Milleproroghe il Governo recepirà i suggerimenti di Napolitano.
D. Il Presidente Napoletano ha chiesto di intervenire su quattro articoli della legge. A che punto è il cantiere? R. Ci stiamo lavorando proprio in questi giorni, anche con il Presidente Berlusconi. Si tratta di dettagli tecnici che non incidono sulla sostanza della riforma. Detto questo intendiamo proporre soluzioni operative nel più breve tempo possibile.
D. Uno degli appunti del Colle riguarda la riserva del 10% dei fondi per il merito agli studenti che risiedono nello stesso luogo in cui si trova l’ateneo. Questa norma sopravviverà? R. Stiamo valutando la reale portata di questa norma e le sue implicazioni. Riteniamo che sia necessario un approfondimento dal punto di vista tecnico (…)
D. Come eliminerete invece la doppia modifica alla legge Moratti del 2005 sui professori aggregati che al senato non si è riuscita a rimuovere?
R. Si tratta solo di rimediare ad un errore formale che non è stato sanato alla Camera, in fase di coordinamento finale del testo: basta eliminare un comma che risulta ridondante rispetto al corpo della legge.
D. E sui lettori di lingua straniera come intendete procedere? R. Stiamo analizzando le indicazioni del Presidente per valutare se siano necessarie modifiche alla formulazione dell’articolo, fermo restando che la sostanza dell’articolo stesso non è in discussione.
D. L’ultimo rilievo del Quirinale interessa i contratti per gli esperti. Il requisito di un reddito di 40mila euro verrà rimosso? R. Si tratta di un emendamento voluto dal Pd che il governo ha accolto, pur con qualche perplessità, perchè il problema di evitare che i contratti per l’insegnamento diventino precariato sottopagato esiste(…)anche in questo caso stiamo valutando possibili correttivi.

 
CORRIERE DELLA SERA – 7 gennaio 2010
Via libera del TAR agli sponsor a scuola”
░ CGIL e genitori non riescono a tenere fuori dalla scuola la pubblicità.
Via libera del Tar di Bari agli sponsor per finanziare l’acquisto degli arredi scolastici. L’idea è della provincia di Barletta-Andria-Trani, resa possibile da una norma della Finanziaria 1998. Il ricorso è stato presentato dalla Cgil e da associazioni di genitori e studenti.

 
Corriere della sera – 8 gennaio 2010
Senza lavoro il 29% dei giovani, mai così dal 2004”
░ Il tasso di disoccupazione in Italia è stabile al 8,7%. Il ministro del welfare, Sacconi sottolinea che il dato è migliore rispetto alla media europea (10,1%), ma c’è da considerare la percentuale di occupati che in cassa integrazione. Si riunirà la Cabina di regia per l’occupabilità.
Un giovane su tre è disoccupato. E’ il dato record, da sei anni a questa parte, registrato ieri dall’Istat e relativo al novembre 2010…. L’aumento è del 2,4% rispetto al novembre 2009…. Il tasso di occupazione femminile, seppure ancora basso (46,3%), a novembre risulta cresciuto di 0,3 punti percentuali su ottobre e dello 0,4 su base annua… Nei prossimi giorni il governo incontrerà le Regioni sugli ammortizzatori sociali in deroga, mentre si riunirà la cabina di regia per l’attuazione del piano nazionale per l’occupabilità dei giovani… Tra i sindacati serpeggia preoccupazione… La Cgil sottolinea come il “poco lavoro che si crea è quasi esclusivamente precario o frutto della regolarizzazione di lavoratori stranieri”.
 

 
LA STAMPA – 8 gennaio 2010
Stiamo regredendo agli anni Ottanta”
░ Il parere di Emilio Rayneri, ordinario di Sociologia del lavoro all’Università Milano-Bicocca.
Si torna al modello degli anni Ottanta, quello in cui lavoravano solo i maschi adulti, e la disoccupazione era quasi tutta fenomeno giovanile…. Di recente sono aumentati i giovani che non trovano neanche il primo impiego precario. C’è poi il problema della crescente incapacità del nostro sistema produttivo di creare posti di lavoro di alto livello, tendenza che la crisi ha accentuato. Tutti i paesi europei hanno perso occupazione. Ma hanno perduto posti non qualificati, mentre nella fascia alta hanno registrato stabilità o un ulteriore aumento, come è avvenuto in Germania. In Italia succede l’esatto contrario: tenuta del lavoro meno qualificato; persa occupazione nella fascia alta. Una qualificazione del lavoro che spiega i drammatici problemi dei neolaureati…. C’è un’area i 30-40enni ad alta qualificazione professionale che in Italia non trova quasi nessuno sbocco.

 
AVVENIRE – 8 gennaio 2010
Scatti di anzianità per gli insegnanti, i sindacati: accelerare l’iter per le risorse”
░ I sindacati si appellano all’impegno preso dal governo, in riferimento agli scatti già maturati. Ma l’articolo di AVVENIRE ci appare alquanto ottimista nel passaggio riferito agli anni 2011 e seguenti, alla luce del messaggio n.181 diramato dal MEF lo scorso 29 dicembre. Non per niente l’on. Manuela Ghizzoni (PD) ha presentato un’interrogazione al riguardo.
Impegni” – spiega Cisl Scuola – che devono concretarsi quanto prima nella pubblicazione definitiva del decreto, già trasmesso al ministro dell’Economia dal ministro dell’Istruzione che lo ha firmato lo scorso dicembre”. …. Sulla questione è intervenuta anche Uil Scuola sottolineando che, per quanto riguarda il pagamento degli scatti di anzianità con decorrenza dal lo scorso gennaio, in base al testo del decreto interministeriale presentato dal ministro Gelmini ai sindacati, c’è piena copertura finanziaria. “Il ministero dell’Economia, con una circolare del 29 dicembre, non interviene sul blocco degli scatti maturati dal primo gennaio 2010. Di conseguenza, coloro per i quali è previsto il pagamento dello scatto dovrà avere regolarmente l’aumento dello stipendio. Per i periodi successivi, per i quali la stessa circolare congela la progressione, si tratta probabilmente del mancato perfezionamento del decreto… la copertura finanziaria, comunque, sulla base delle verifiche fatte, è stata assicurata.

 
Il sole24Ore – 10 gennaio 2010
Lavoro e giovani, un miliardo dalle regioni”
░ Risorse per rilanciare l’occupazione: borse di studio, aiuti alle imprese che stabilizzano i contratti atipici e bonus per la casa.
Il 2011 vedrà il debutto di nuove misure regionali, tra luci ed ombre. Difficile quantificare il budget totale a disposizione, perché ogni regione ha fissato programmi di spesa secondo regole autonome e su orizzonti temporali differenti. Una stima prudente quantifica tra 900 milioni e un miliardo la dote per i giovani nell’arco temporale di tre anni… Le note dolenti, però, non mancano. In Lombardia e Veneto il rigore delle leggi finanziarie regionali ha tagliato il budget degli assessorati al lavoro, e ci sono anche iniziative stonate, come quella della Regione Sicilia… per l’ennesima misura che crea precari…. Il centro studi Datagiovani ha tratteggiato una cartina dell’Italia dove le isole felici per gli under 35 sono Molise, Marche e Friuli Venezia Giulia…
 
ItaliaOggi Sette – 10 gennaio 2010
L’UE apre ai giovani”
Ripartono i tirocini in Commissione: Bando per stage presso la sede della UE. Domande entro il 31 gennaio. I giovani selezionati riceveranno un assegno di mille euro.
Fare capolino negli ingranaggi della Commissione europea per apprendere come nascono e si sviluppano le politiche di integrazione UE. E, ricevendo per questa stimolante e preziosa attività formativa e professionale, una borsa di studio mensile del valore di oltre mille euro. Con l’arrivo del nuovo anno, infatti, si rinnovano le offerte di stage di Bruxelles, destinate ai neolaureati dei 27 Paesi che compongono l’organismo, interessati a conoscere da vicino come opera l’istituzione comunitaria. Si tratta di un trampolino di lancio da cui possono decollare brillanti carriere internazionali: per accedere a queste opportunità, che partono ad ottobre 2011 e potranno durare da tre a cinque mesi, occorre presentare una domanda online attraverso il sito della Commissione (http:IIec.europa.eu/stages/index_en.htm) fino al 31 gennaio. Ai candidati viene richiesto, oltre al possesso di una laurea, un’ottima padronanza di una lingua a scelta tra inglese, francese, tedesco, nonché la conoscenza di un altro idioma comunitario; non bisogna, inoltre, avere fruito in precedenza di altri stage in istituzioni europee…. Prima della sessione autunnale l’UE propone anche un’altra tranche di percorsi formativi che comincia a marzo e si conclude a giugno. Le mansioni che verranno affidate ai giovani che verranno selezionati per il tirocinio vanno dallo studio dei processi decisionali alla stesura di progetti, report e altri documenti….. Il compenso è di 1.047 euro al mese, l’equivalente del 25% della remunerazione base di un funzionario europeo di grado AD51…

 
Giornale di Brescia – 10 gennaio 2010
All’ombra della Torre Eiffel per insegnare l’Italiano”
░ Bando del Miur per 279 posti di professore assistente della nostra lingua in istituti dell’UE. Riportiamo le informazioni essenziali.
Spesso si sogna di trasferirsi all’estero e, perché no, mantenersi al contempo con un lavoretto, ma capita di desistere dinanzi allo scoglio della lingua straniera. C’è però la possibilità di spostarsi in terra straniera senza dover imparare un nuovo idioma, anzi insegnare il proprio… Tutto questo è possibile grazie all’avviso pubblicato nelle scorse settimane dal MIUR che mette a disposizione degli studenti universitari o neolaureati di cittadinanza italiana 279 posti retribuiti di assistente di lingua italiana offerti da Paesi dell’UE er l’a.s. 2011/2012. I Paesi coinvolti sono 7, laddove la parte del leone, con 180 richieste, è in carico alla Francia, seguita da Germania (30), Regno Unito (25), Spagna (23), oltre a 12 in Austria, 6 in Irlanda e 3 in Belgio… Per potersi candidare occorre non aver compiuto il trentesimo anno d’età alla data di scadenza dell’avviso (venerdì 14 gennaio) e essere iscritti o laureati a un corso di laurea specialistica o magistrale, a Scuola di specializzazione o Master o Dottorato… E’ richiesto essere liberi da obblighi militari e da rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione da settembre 2011 a maggio 2012 e non aver già ricoperto il medesimo ruolo per incarico del Miur, né avervi eventualmente rinunziato in assenza di validi motivi. Gli assistenti di lingua opereranno in scuole di ogni ordine e grado, sotto la supervisione del docente di lingua italiana cui saranno affiancati per 12 ore settimanali: a loro carico rimarranno le spese di viaggio e soggiorno, a fronte di uno stipendio che varia da dai 780 euro in Francia a oltre 1000 in Austria e Inghilterra….. La domanda di partecipazione- da compilare on-line all’indirizzo www.trampi.istruzione.it/asl/ può essere presentata per uno solo dei Paesi. Entro una settimana dalla scadenza dei termini di presentazione, il Miur pubblicherà una graduatoria provvisoria:a questo punto i candidati idonei dovranno sottoscrivere la domanda cartacea stampata alla chiusura della procedura informatica e inviarla tramite raccomandata a/r all’indirizzo specificato nell’avviso. Possono essere richiesti chiarimenti telefonici al numero 06-58493777 (fax 06-58492776), dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle 15,00, esclusi prefestivi.

 
AVVENIRE – 11 gennaio 2010
Università. Studenti al Quirinale”
░ Napolitano ha ricevuto i vertici del CNSU, il Consiglio nazionale degli universitari, che gli hanno presentato una fitta agenda di problemi: dalle risorse economiche all’autonomia.
Il presidente Napolitano li aveva invitati, durante il discorso di fine anno, a “rendersi protagonisti con spirito critico e seria capacità propositiva, dell’indispensabile rinnovamento dell’istruzione universitaria e del suo concreto modo di funzionare”…. Ieri mattina in CNSU è salito al Quirinale per illustrare al capo dello Stato la situazione dell’Università italiana, soprattutto alla luce della legge di riforma approvata dal Parlamento 20 giorni fa. Dice il presidente del Cnsu Mattia Sogaro: “… abbiamo cercato di entrare nei vivo dei problemi. Dal tema bruciante delle risorse economiche a quello dell’autonomia universitaria (siamo infatti di fronte a un testo di legge dal forte impianto centralistico), da quello della governance e della presenza degli esterni nei consigli di amministrazione, all’esigenza vitale di una differenziazione del nostro sistema universitario, dal diritto allo studio e dalla valorizzazione del merito alla prospettiva di ingresso dei giovani nella carriera universitaria…. Occorrerà lavorare, nei prossimi mesi, per far sì che i numerosissimi decreti ministeriali che il testo richiede vadano nella direzione di un vero rilancio…”. Soddisfazione per l’incontro è stata espressa dal ministro per la Gioventù, Giorgia Meloni…

 
ItaliaOggi Sette – 11 gennaio 2010
Decreto salva scatti, Tremonti firma”
░ Risolto il giallo sul provvedimento che ripristina le progressioni di carriera del personale scolastico. Per il 2010 vengono utilizzati 320 milioni di risparmi che erano destinati a premiare il “merito”. Amar, per i giovani precari, le parole che chiudono l’articolo: “Visto come procede il piano tagli al personale, la copertura dovrebbe essere piena”; insomma la generazione dei genitori mantiene il livello di welfare, i figli…..
Il ministro Giulio Tremonti, secondo quanto riferito dalla Cisl scuola, ha controfirmato il decreto che salva le progressioni di carriera di docenti, ausiliari, tecnici e amministrativi. Gli scatti maturati nel 2010 saranno regolarmente pagati e saranno utili per la progressione di carriera…. Per il 2011 e 2012, gli altri anni di blocco degli scatti, il decreto prevede che siano sempre le risorse dei risparmi della scuola a essere utilizzate a copertura… Si chiude così una vicenda che aveva tenuto col fiato sospeso la categoria… Per il recupero 2011 saranno necessari 600milioni e 900 milioni per il 2012. E visto come procede il piano tagli al personale, la copertura dovrebbe essere piena.

 
Messaggero Veneto – 11 gennaio 2010
Supplenti, convocazioni soltanto on line”
░ Allarme tra i precari che non hanno possibilità di accedere alla rete.
Il Miur, in una nota (11052 del 20 dicembre 2010) ha comunicato le nuove modalità di convocazione delle graduatorie di circolo e d’istituto, per il personale docente ed educativo: a partire dal 22 dicembre sono i messaggi sms a informare l’aspirante in merito alla convocazione, e le email conterranno informazioni più dettagliate sulla convocazione. L’indirizzo e mail utilizzato dal Miur sarà quello indicato dagli aspiranti nelle domande compilate on-line oppure, se più recente, l’indirizzo istituzionale (@istruzione.it). L’aspirante che avrà ricevuto la comunicazione potrà poi contattare la scuola per accordi o rinunce… Seguirà l’uso della posta elettronica certificata. C’è un’eccezione, perché il personale inserito nelle graduatorie prioritarie, per le proposte derivanti dallo scorrimento dei relativi elenchi, continuerà ad essere convocato con le modalità tradizionali, giacchè per essere inseriti in tali elenchi il Miur non richiedeva l’iscrizione on line.

 
Il Giornale.it – 11 gennaio 2010
I giudici: «Più ore di sostegno» Ma gli insegnanti non ci sono
░ I giudici accolgono il ricorso delle famiglie e il provveditorato si troverebbe nella condizione di nominare docenti non di ruolo. L’articolo di Marta Bravi è riportato dall’agenzia Press-IN anno III/n. 83, che è un'iniziativa del Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia.
MILANO. I giudici fanno scuola. E stabiliscono quante ore di sostegno siano necessarie agli alunni disabili per essere integrati. Come se le ore di sostegno di per sé, avulse dal contesto di una classe, fossero sufficienti per garantire l’integrazione dei bambini. L’inclusione si misura «ragionieristicamente » in ore di sostegno? si chiedono polemicamente dall’Ufficio scolastico regionale…. Ieri il tribunale civile ha accolto il ricorso presentato dai genitori di 17 alunni disabili contro il ministero dell’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale e quello provinciale per il ridimensionamento del numero di insegnanti previsto dalla finanziaria. I genitori, sostenuti dall’associazione Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), dall’istituto comprensivo Cavalieri, dalla scuola primaria Ferrante Aporti e dall’ITSOS Albe Steiner, nel ricorso presentato il 10 novembre, chiedevano al tribunale di «accertare e dichiarare il carattere discriminatorio del comportamento tenuto dal ministero e dagli uffici scolastici regionali e provinciali per aver previsto una dotazione di organico di insegnanti di sostegno scolastico inferiore a quello necessario». Nell’ordinanza, cui seguiranno le motivazioni, il giudice Patrizio Gattari ritiene «accertata la natura discriminatoria della decisione delle amministrazioni scolastiche di ridurre le ore di sostegno scolastico per l’anno in corso rispetto a quelle fornite nell’anno scolastico precedente (2009/2010)» e pertanto «ordina alle amministrazioni convenute la cessazione della condotta discriminatoria e condanna i convenuti, ciascuno per le rispettive competenze, a ripristinare, entro trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, per i figli dei ricorrenti il medesimo numero di ore di sostegno fornito loro nell’anno scolastico 2009/ 2010». Nel documento di 36 pagine i legali, pur riconoscendo lo «sforzo» del provveditorato (ha autorizzato altre 490 cattedre di sostegno per tutta la Lombardia, facendo salire a 12154 i posti, cui sono stati aggiunti altri 554 «in deroga») lamentano la progressiva riduzione del numero di insegnanti a fronte dell’aumento dell’8% degli studenti disabili… L’USR sta valutando se ricorrere contro la sentenza per salvaguardare la linea tenuta dall’amministrazione. Intanto provvederà a ottemperare all’ordinanza ma, avverte, le ore aggiuntive verranno coperte con insegnanti non specializzati perché nelle province della Lombardia, per le scuole elementari e medie non ci sono a disposizione insegnanti di ruolo.

 
ItaliaOggi Sette – 11 gennaio 2010
Senza genitore, l’alunno non esce”
░ Una sentenza del Tribunale di Trieste ha stabilito che da scuola il minore non può essere prelevato se non dal genitore. A nulla vale la “liberatoria” sottoscritta dai genitori stessi, perché i minori devono essere nella diretta responsabilità dei genitori.
Il d.s. ha pieno titolo a trattenere a scuola l’alunno di 10 anni. Anche se i genitori depositano a scuola una dichiarazione liberatoria dalle eventuali responsabilità. L’obbligo di vigilanza incombente sull’istituzione scolastica, infatti, è ultrattivo rispetto al termine delle lezioni. E quindi perdura fino al subentro (quanto meno potenziale) dei genitori o di chi per essi. Così ha deciso il Tribunale di Trieste, con un’ordinanza collegiale in sede di reclamo, il 2 dicembre scorso. …
E’ prassi che i docenti dell’ultima ora accompagnino gli alunni alla porta dell’edificio scolastico e si assicurino della presenza dei genitori nell’arco di qualche minuto oltre la prestazione normale…. Di solito gli alunni in tenera età che non siano stati prelevati in tempo dai genitori vengono affidati alla vigilanza dei collaboratori scolastici. Fermo restando che, se il ritardo si protrae oltre modo, è necessario l’intervento diretto del d.s., su cui grava, se del caso, anche l’obbligo di denuncia di cui agli artt. 361 e 362 del Cp.

 
ItaliaOggi Sette – 11 gennaio 2010
Se il dirigente rende lo sciopero dei docenti selvaggio”
░ Gli scioperi del personale spesso creano disagi nelle scuole; i dd.ss. non sempre li affrontano con criteri adeguati, adducendo la spiegazione di non essere informati per tempo delle adesioni agli scioperi.
I numerosi scioperi che hanno contraddistinto il 2010, soprattutto tra settembre e dicembre, hanno creato disagi anche oltre le intenzioni delle OO.SS.… La suddivisione degli alunni tra le classi è uno dei casi più frequenti di disordine nelle giornate di sciopero, spesso provocata dall’essente o incompleta informazione data alle famiglie circa la sospensione totale o parziale delle lezioni…. La giustificazione addotta dai dd.ss., che non hanno dato la dovuta informazione alle famiglie, è il fatto di aver avuto l’adesione oltre il termine previsto dal codice di autoregolamentazione del diritto di sciopero. Il quale prevede che gli insegnanti che vogliano liberamente comunicare l’adesione allo sciopero lo debbano fare entro il decimo giorno precedente la data di svolgimento dello sciopero (quinto giorno, se sono interessati più comparti), e che almeno entro 5 giorni prima della sua effettuazione, il d.s. avverta le famiglie circa i servizi che possono essere garantiti. Il codice è ancora quello allegato al contratto di lavoro del personale della scuola del 31 maggio 1999)…. Gli alunni si possono ripartire tra le classi solo se, nonostante siano state avvertite le famiglie, si presentino lo stesso a scuola, e non possano essere subito rimandati a casa…

 
Il Sole 24Ore – 12 gennaio 2010
Il merito non sale in cattedra”
░ Difficile fissare i criteri di giudizio del merito degli insegnanti: chi è contrario ad incaricare gli ispettori della valutazione, chi ai premi individuali; e comunque la maggioranza degli interessati è favorevole. Negli atenei, si va di fretta per adeguare gli Statuti, nei sei mesi assegnati dal Governo; incombe il commissariamento. L’articolo riporta una riflessione di Andrea Ichino, membro del comitato tecnico-scientifico che ha ideato la sperimentazione già in atto in alcune città.
Sono poche le scuole che hanno accettato di ospitare le 2 sperimentazioni ministeriali finalizzate a disegnare un sistema di valutazione e di riconoscimento del merito nel mondo dell’istruzione…. Il Miur si era proposto di sperimentare da un lato un sistema di valutazione delle scuole basato sulla misurazione dell’incremento dei livelli di apprendimento a parità di contesto e su indicatori qualitativi forniti da valutatori esterni. Dall’altro di avviare un sistema di valutazione dei singoli insegnanti che, attraverso una commissione interna di “pari”, consentisse di premiare quelli la cui buona reputazione fosse comprovata e indiscussa anche tra le famiglie. E’ soprattutto contro quest’ultimo progetto che si è manifestata una plateale opposizione da parte degli insegnanti interessati… Chiunque veda in queste sperimentazioni un singolo aspetto che non corrisponde alle sue convinzioni a priori conclude che il progetto vada rifiutato per intero. Così, ad es., chi ritiene che la valutazione degli insegnanti possa solo basarsi su parametri oggettivi, boccia tutto perché una delle due sperimentazioni studia proprio se sia possibile identificare quell’imponderabile complesso di caratteristiche che fa la reputazione del “buon maestro”. Dimentica però che l’altra sperimentazione si bassa invece sui parametri quantitativi costruiti dall’Invalsi per misurare in modo oggettivo, a livello di scuola, gli incrementi di apprendimento a parità di contesto, dove questo è possibile (attualmente solo nelle medie inferiori, per matematica e italiano). Viceversa, proprio l’uso dei test Invalsi è ragione sufficiente per buttare tutto amare da parte di chi è convinto che essi non possono cogliere interamente ciò che una scuola può fare…
Quanto ai valutatori, c’è chi lamenta l’uso di ispettori esterni per le scuole, ma non per questo approva il tentativo di verificare come invece funzionerebbe una commissione interna, nella sperimentazione che si propone di identificare gli insegnanti di buona e comprovata reputazione. Oppure vorrebbero vedere burocraticamente dettagliati i criteri usati da chi deve valutare gli insegnanti – non rendendosi conto che una delle sperimentazioni fa proprio questo – nelle griglie che verranno utilizzate dagli ispettori esterni, mentre l’altra lascia liberi i “pari” di definire, entro binari ampi, i parametri. Altro oggetto di forte opposizione è l’idea di premiare…. Singoli insegnanti perché questo minerebbe la cooperazione tra docenti di una scuola… ma chi così obietta trascura che nell’altro progetto le scuole valutate come migliori riceveranno un finanziamento premiale che potrà essere distribuito…; faccio davvero fatica a capire perché questo desiderio di comprendere sperimentalmente non debba essere da tutti condiviso…

 
L’Unità (ed.Bologna) – 12 gennaio 2010
La CGIL: ecco perché conviene assumere i precari della scuola”
░ La Flc avvia l’Operazione centomila: tanti sono i precari che da giugno potrebbero essere immessi in ruolo, e con risparmio per l’erario.
Certezza e stabilità per i lavoratori della conoscenza. E’ la richiesta della FLC CGIL… I precari della conoscenza sono un totale di 230mila. Secondo il sindacato, l’assunzione di 100mila precari farebbe risparmiare lo Stato… infatti nei prossimi tre anni andranno in pensione 7omila persone, solo tra i docenti con fascia retributiva tra i 28 e i 35 anni. Il loro costo si aggira su tre miliardi circa; se al loro posto fossero assunti un corrispondente numero di docenti con relativa ricostruzione di carriera, il costo sarebbe di mezzo miliardo in meno. … Se un docente precario di una scuola superiore viene licenziato ogni anno a giugno…. Fra disoccupazione, ferie e Tfr, lo Stato va a spendere 706 euro di più rispetto a uno che invece ha un contratto fino al 31 agosto. Inoltre questo favorirebbe il mantenimento dello stesso posto ogni anno, anche se precario, portando dei vantaggi al lavoratore e soprattutto alla scuola, che non si ritrova un continuo turn over di personale….
 
LA STAMPA – 13 gennaio 2010
Rivoluzione Invalsi: Il test per gli studenti sbarca alle superiori”
░ A maggio si effettueranno le provein Italiano e Matematica.
Da quest’anno, test Invalsi anche alle scuole superiori. La notizia è arrivata ieri dal Miur: le prove standardizzate in Italiano e Matematica dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e formazione che servono a conoscere le competenze degli studenti saranno estese da questa primavera alche alle secondarie superiori. La Ministra lo aveva annunziato tempo fa: ora la novità è ufficiale. I quindicenni al secondo anno delle superiori, proprio gli studenti che vengono presi in considerazione nelle rilevazioni europee, saranno quindi sottoposti a verifica…. Gli istituti superiori hanno tempo fino al 2 febbraio per registrarsi sul sito internet www.invalsi.it; poi,entro la fine di febbraio, i dd.ss. dovranno inserire nello stesso sito i “dati di contesto”. A metà aprile arriveranno alle scuole le prove di verifica; i risultati sono previsti verso ottobre…. Il 10 maggio sarà la volta dei ragazzi delle scuole secondarie superiori (esclusi quelli che frequentano corsi serali e i centri di istruzione per gli adulti); l’11 verranno sottoposti ai test i bambini di seconda della primaria, pochi minuti di prova per monitorare il livello acuisito nella lettura e nella decodifica di un testo, e quelli della quinta classe, pure loro impegnati con l’Italiano. Il 12 maggio, Italiano per le prime medie, e infine il 13 maggio test di matematica per gli alunni della primaria. “Il fatto che si intervenga sulla scuola superiore con prove che valutano l’apprendimento degli studenti è un fatto positivo”, giudica Massimo Di Menna della UIL scuola, “…Sarebbe importante che, per le scuole superiori, vi siano batterie di prove simili a disposizione degli insegnanti e degli studenti, perché vi sia una preparazione. Infine, siccome le prove richiedono un particolare impegno degli insegnanti, sarebbe necessario che venisse retribuito…”.

 
LA NUOVA SARDEGNA – 13 gennaio 2010
Due docenti precari ottengono novemila euro per i mesi non pagati”
░ Ricorsi vincenti, per due insegnanti in Sardegna:non hanno ottenuto l’incarico a t.i. ma hanno comunque ottenuto un importante risultato nella causa contro il MIUR.
Ed è così che due insegnanti hanno ottenuto dal giudice del lavoro Maddalena Della Casa, del tribunale di Oristano (zona nella quale erano stati impiegati), il riconoscimento dei danni subiti dal fatto di essere perennemente precari…. Il giudice ha sancito che gli insegnanti precari, quelli che vengono chiamati a coprire le cattedre dal primo settembre per poi essere licenziati il 30 Giugno, subiscono un innegabile danno, per via della condizione di instabilità lavorativa, che si ripercuote sugli istituti contrattuali riconosciuti ai docenti assunti a t.i.; tra questi: la tredicesima e il trattamento di fine rapporto; oltre che la cosa più macroscopica: la mancata retribuzione dei mesi di luglio e agosto…. Il giudice ha disposto che fosse un consulente tecnico ad occuparsi dei calcoli relativi a questa situazione di svantaggio….. danno quantificato in circa 9000 euro che dovranno essere corrisposte dal MIUR. E’ prevedibile che seguiranno altri ricorsi, che però devono essere inoltrata, per motivi legati alla entrata in vigore della normativa, entro 60 giorni a partire dal 26 novembre.

 
Cronache di Napoli – 13 gennaio 2010
Insegnanti, nuove regole per il reclutamento: è polemica tra i precari”
░ L’istituzione di albi professionali regionali degli insegnanti potrebbe dovere comportare che i precari delle graduatorie GaE debbano sottoporsi ancora ad un’altra prova selettiva (un test), come se non bastasse l’abilitazione. E’ una assurdità disconoscere il valore legale del concorso abilitante. Per l’ANIEF sarebbe la madre di tutte le Battaglie.
1) Chi vorrà cambiare regione dovrà sostenere nuovamente il test per entrare nell’albo regionale. 2) L’istituzione di un doppio canale per i precari storici iscritti nelle attuali graduatorie. Da questo canale, alle cui modalità di accesso non si fa ancora menzione, si pescherà una quota maggioritaria per le prossime assunzioni. 3) Il blocco della mobilità, con la conseguenza che il docente assunto dovrà restare nella stessa scuola per un minimo di cinque anni. Saranno queste, per sommi capi, le nuove regole per il reclutamento degli insegnanti previsto dal Governo. Ancora da definire, però, le modalità di bando dei concorsi che, comunque, saranno a numero chiuso. Dal Sud partono le prime proteste. E sembrerebbero essere i precari quelli più infuriati per l’ennesimo “atto scellerato nei confronti degli insegnanti e della scuola pubblica”.

 
La Repubblica – 13 gennaio 2010
Addio al tempo pieno nelle scuole;
alle medie resiste una classe su cinque”
░ Salvo Intravaia informa sul crollo del numero di classi a tempo pieno, dopo i tagli programmati dal duo Tremonti-Gelmini. I genitori protestano.
Crolla il tempo prolungato alla scuola media. In meno di cinque anni, le classi che offrono mensa e lezioni pomeridiane ai ragazzini della secondaria di primo grado sono diminuite drasticamente. E addirittura quelle che offrono 37/40 ore settimanali si sono più che dimezzate (…). “Il ministro Gelmini non ha abolito ufficialmente il tempo prolungato - spiega Angela Nava, del Coordinamento genitori democratici - ma con una serie di provvedimenti l’ha reso nei fatti sempre più faticoso (…) Le famiglie continuano a chiedere il servizio scolastico pomeridiano che le scuole spesso possono offrire soltanto a pagamento”. Bastava leggere attentamente il regolamento della riforma della scuola media per intuire come sarebbero andate le cose. “Le classi a tempo prolungato - recita infatti il decreto - sono autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata a ciascuna provincia (…) per un orario settimanale di 36 ore. In via eccezionale fino a 40 ore solo in presenza di una richiesta maggioritaria delle famiglie. (…) In appena due anni scolastici (dal 2008/2009 al 2010/2011), nonostante il numero di alunni si sia incrementato di 33 mila unità, la scuola media è stata colpita da un taglio di quasi 14 mila cattedre. Operazione possibile soltanto alleggerendo i curricula e la permanenza a scuola degli studenti.

 
Il Sole 24Ore – 14 gennaio 2010
Decollo difficile per i riconoscimenti a istituti e docenti”
░ Posticipando al 7 febbraio il termine dell’adesione ed estendendo l’iniziativa a Cagliari e Milano, il MIUR cerca di incentivare le adesioni alla sperimentazione della valutazione di qualità: comporta un premio al merito professionale – la “ buona reputazione” - dei singoli docenti (una mensilità una tantum) e un premio alle scuole nelle quali si registri un incremento del profitto degli alunni (un bonus di importo fino a 70mila euro).
Non decollano i progetti sperimentali per premiare scuole e insegnanti più bravi, e il MIUR corre ai ripari. Annunziati prima di Natale in 4 città, Torino e Napoli per i docenti, e le province di Pisa e Siracusa, per le scuole, al momento hanno fatto registrare poche adesioni…..Disco rosso da parte del segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo: “Basta improvvisazioni. Meglio sospendere tutto e ritornare a ragionare di un nuovo impianto di valutazione della scuola”.
 

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