Rassegna stampa

Rassegna stampa sugli stipendi dei docenti inferiori del 30% rispetto a quelli degli operai specializzati, sulla mancanza nelle scuole del sud di scale e servizi igienici a norma per gli studenti disabili e sull'Italia maglia nera nel recepimento delle di

Pubblichiamo alcuni articoli sugli stipendi dei docenti inferiori del 30% rispetto a quelli degli operai specializzati, sulla mancanza nelle scuole del sud di scale e servizi igienici a norma per gli studenti disabili e sull'Italia maglia nera nel recepimento delle direttive Ue.

Gli insegnanti lavorano 36 ore a settimana come gli operai specializzati, ma guadagnano il 30% in meno

Il Gazzettino vesuviano: Gli insegnanti lavorano 36 ore a settimana

Adnkronos: Scuola: Anief, insegnanti lavorano come operai ma -30% guadagno=enorme mole di impegno sommerso
Roma, 11 mag. - (Adnkronos) - Gli insegnanti italiani «svolgono un'enorme mole di lavoro sommerso: lavorano in media 1.643 ore annue, che equivalgono ad un normale impiego a tempo pieno, pari a circa 36 ore a settimana per 45 settimane l'anno. Peccato che guadagnano un buon 30% in meno di altre categorie, anche non intellettuali, come gli operai specializzati». Il dato è riferito dall'Anief ed è contenuto in un'ampia ricerca commissionata della Giunta provinciale dell'Alto Adige, che è andata a indagare sull'impegno lavorativo annuale di 5.200 insegnanti su 7.400 complessivi della provincia trentina. La ricerca, riferisce ancora l'Anief, «ha fatto emergere che i prof delle scuole superiori, con 1.677 ore annue, lavorano poco più di quelli delle medie (1.630 ore). Quelli di ruolo sono impegnati per 1.660 ore, mentre i supplenti poco meno (1.580 ore). Ma soprattutto, la ricerca ha fatto emergere che il lavoro 'oscurò, la metà delle 1.643 ore complessive, si deve alle tante incombenze burocratiche che un insegnante italiano è chiamato quotidianamente ad assolvere: colloqui con i genitori, riunioni con i colleghi, compilazione dei registri, stesura di relazioni e programmazioni e progetti, preparazione delle lezioni, correzioni dei compiti degli alunni. Oltre che per la formazione, peraltro quasi sempre a proprie spese».

L'Adige: «Gli insegnanti prendono meno di un operaio»

ANSA: Scuola: Anief,insegnanti guadagnano il 30% in meno di operai
(ANSA) - ROMA, 11 MAG - "Gli insegnanti italiani svolgono un'enorme mole di lavoro sommerso: lavorano in media 1.643 ore annue, che equivalgono a un normale impiego a tempo pieno, pari a circa 36 ore a settimana per 45 settimane l'anno. Peccato che guadagnano un buon 30% in meno di altre categorie, anche non intellettuali, come gli operai specializzati". Lo afferma Marcello Pacifico, presidente di Anief e segretario organizzativo di Confedir, commentando i dati di una ricerca commissionata della Giunta provinciale dell'Alto Adige, che ha analizzato l'impegno lavorativo annuale di 5.200 insegnanti su 7.400 complessivi della provincia trentina. "La ricerca ha fatto emergere - si ricorda - che i prof delle scuole superiori, con 1.677 ore annue, lavorano poco più di quelli delle medie (1.630 ore). Quelli di ruolo sono impegnati per 1.660 ore, mentre i supplenti poco meno (1.580 ore). Ma soprattutto la ricerca ha fatto emergere che il lavoro 'oscuro', la metà delle 1643 ore complessive, si deve alle tante incombenze burocratiche che un insegnante italiano è chiamato quotidianamente ad assolvere: colloqui con i genitori, riunioni con i colleghi, compilazione dei registri, stesura di relazioni e programmazioni e progetti, preparazione delle lezioni, correzioni dei compiti degli alunni, oltre curare la propria formazione, peraltro quasi sempre a proprie spese". "Il problema - afferma Pacifico - è che nell'opinione pubblica prevale l'idea del docente che svolge solo le ore frontali con gli alunni. Ma questo errore di fondo - conclude - lo fa anche il ministro Giannini quando dice che vuole presentare un nuovo contratto con aumenti solo legati al merito".(ANSA).

La Discussione: Gli insegnanti italiani lavorano in "silenzio"

Virgilio: "Gli insegnanti prendono meno di un operaio"

Scoop Square: «Gli insegnanti prendono meno di un operaio»

News Locali: «Gli insegnanti prendono meno di un operaio»

IMG Press: Gli insegnanti lavorano 36 ore a settimana come gli operai specializzati, ma guadagnano il 30% in meno

Italpress: Scuola: Anief "Docenti lavorano come operai specializzati, guadagno -30%"

 

Alunni disabili, negli istituti del Sud mancano scale e servizi igienici a norma

ANSA: In scuole Sud no servizi per disabili

Corriere della Sera: Disabili: Anief, in scuole Sud mancano scale e servizi a norma

ANSA: Scuola: disabili; Anief, a Sud mancano scale e servizi a norma
Agli ultimi posti Molise, Basilicata Calabria e Campania
(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Per gli studenti disabili del Sud andare a scuola rappresenta sempre più un percorso ad ostacoli: è quanto denuncia l'Anief, per la quale "non bastava che lo Stato riducesse il numero di docenti di sostegno, con oltre 4 mila posti tagliati negli ultimi anni di cui 2.275 solo in Sicilia e 900 in Campania". Ora si scopre anche che "il Mezzogiorno presenta la percentuale più bassa di scuole con scale e servizi igienici a norma", strutture indispensabili per favorire un apprendimento migliore e una vera integrazione scolastica". A Nord invece, osserva ancora l'Anief, le cose vanno molto meglio, come dimostra l'incrocio degli ultimi dati Miur e Istat, sono gli organizzatori di Exposanità, l'evento nazionale dedicato alla sanità e all'assistenza che si svolgerà a Bologna dal 21 al 24 maggio. I ricercatori, viene ricordato, hanno sottolineato che gli alunni con disabilità non necessitano solo del docente di sostegno, ma anche "di servizi con determinate caratteristiche per il superamento delle barriere architettoniche, come le scale a norma, gli ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti". Analizzando le scuole con scale e servizi igienici a norma è emerso che agli ultimi posti figurano Molise, Basilicata, Calabria e Campania. Mentre le Regioni Settentrionali sono quelle più attrezzate, in particolare Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Lombardia. "Ancora una volta - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - ci ritroviamo a commentare la carenza di supporto e di strutture adeguate a dei ragazzi già deprivati che non meritano proprio trattamenti discriminanti. Il Sud e le Isole già vantano la più alta concentrazione tra le province più depresse economicamente del Paese, il più alto tasso di dispersione scolastica, di Neet, di disoccupati. Con punte superiori al 40%. Non è possibile accettare che lo Stato si dimentichi pure di assistere adeguatamente i disabili. E poi - conclude - ci si lamenta se le famiglie ricorrono in tribunale".(ANSA).

Virgilio: In scuole Sud no servizi per disabili

Catanzaro Web Oggi: Disabili a scuola, Anief: al Sud mancano i servizi a norma

Repubblica: Fermare la dismissione dell’istruzione

Il Fogliettone: Alunni disabili, al Sud mancano strutture a norma

Italpress: Scuola: Anief "Al Sud mancano strutture a norma per alunni disabili"

 

Festa dell’Europa, ma l’Italia è la maglia nera per mancati recepimenti direttive UE

Notizie 23 e 59: Festa dell’Europa, ma l’Italia è la maglia nera per mancati recepimenti direttive UE

IMG Press: Lavoro: oggi è Festa dell’Europa, ma l’Italia è la maglia nera per mancati recepimenti direttive UE

Italpress: Lavoro: Anief "Italia maglia nera per mancati recepimenti direttive Ue"

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