Rassegna stampa

Rassegna stampa sull'aumento di 64mila alunni negli ultimi due anni a parità di docenti e sull'attesa del parere del Consiglio di Stato sul concorso DS

Pubblichiamo alcuni articoli sull'aumento di 64mila alunni negli ultimi due anni a parità di docenti e sull'attesa del parere del Consiglio di Stato sul concorso DS.

Negli ultimi due anni 64 mila alunni in più, ma i docenti non aumentano

TMNews: Anief: 64 mila alunni in più in 2 anni, no a classi pollaio
Fermo il numero dei docenti, cresce solo quelli di sostegno
Roma, 4 apr. (TMNews) - Nell'ultimo biennio il numero di alunni è aumentato di circa 64 mila unità, a seguito di un incremento di 30 mila iscritti in più nell'anno in corso e di 34mila nel prossimo, che corrispondono a circa 3mila nuove classi. Il numero di insegnanti è rimasto sempre lo stesso: 600.839 posti di docente comuni. Lo rivela il sindacato Anief-Confedir. "Questo significa - spiega una nota - che gli alunni nuovi arrivati si sono in larga parte accomodati nelle classi esistenti: allargando il già alto numero, che nei primi anni di medie e superiori arriva sempre più spesso alle soglie dei 30 iscritti. Violando, in questo modo, le misure in vigore che, soprattutto in presenza di spazi ridotti, impongono precisi vincoli per non ledere il diritto allo studio. E superando i limiti previsti dalle norme sulla sicurezza e dalla prevenzione degli infortuni". Gli unici docenti che aumenteranno - sottolinea l'Anief-Confedit - sono quelli di sostegno. Che da 63.348 saranno incrementati di circa 20mila unità. Ma si tratta, anche in questo caso, di una notizia che stona con la realtà. Quella che deve fare i conti con un organico di diritto sottodimensionato del 30%. Tanto è vero che anche se entro tre anni i docenti di ruolo specializzati nell'insegnamento ai disabili saliranno a 90.032, pari all'organico di quasi 10 anni fa, nello stesso periodo i docenti di sostegno di cui avranno bisogno i nostri alunni saranno molti di più degli attuali 110.216: basti pensare il trend positivo a partire dal 2001, quando gli iscritti nelle scuole con handicap certificato erano appena 138.000, mentre oggi sono diventati 222.000.Per ovviare a questo problema, il sindacato ha chiesto fin da subito di autorizzare almeno altre 25.000 assunzioni su sostegno in più: ciò eviterebbe inevitabili disagi didattici e problemi di apprendimento per migliaia di disabili, ma anche tantissimi ricorsi in tribunale con danno erariale per lo Stato di chi, gioco forza, dimostrerà di essere stato chiamato per più di 36 mesi su posti liberi. Inoltre, seppure più contenuto rispetto a 10 anni fa, continua ad aumentare il numero di alunni stranieri: appena pochi giorni fa il Miur ha rilevato, assieme all'Ismu, che "dall'analisi statistica emerge che gli alunni con cittadinanza non italiana continuano a crescere di numero e anche di percentuale: sono 786.630, l'8,8% sul totale degli iscritti nelle scuole italiane". Come se non bastasse, nel prossimo anno alcune zone d'Italia avranno meno cattedre per tutte le discipline: in Sicilia, ad esempio, si perderanno più di 500 insegnanti. La rivista specializzata 'Orizzonte Scuola', nell'articolo riassuntivo, suddiviso per regioni e ordine di scuola, sugli organici degli insegnanti 2014/15 messi a confronto con quelli dell'anno in corso, ha rilevato che "come nel gioco delle tre carte, poiché gli organici non possono essere modificati e gli alunni in talune regioni aumentano, spostiamo cattedre da una regione all'altra. A saldo invariato". "Governo e Miur - afferma Marcello Pacifico (Anief-Confedir)-facciano una seria riflessione sugli organici, iniziando a cancellare la norma che prevede il loro blocco contenuta nella Legge 111/2011. Quando fu approvata, il legislatore pensò solo a risparmiare sugli stipendi, ma non ha fatto i conti con l'aumento demografico e l'ulteriore incremento di alunni stranieri.

La Voce Sociale: Scuola, allarme Anief: in due anni 64 mila alunni in più, no alle “classi pollaio”

ANSA: Anief, si moltiplicano le classi-pollaio
(ANSA) - ROMA, 4 APR - Si moltiplicano le classi-pollaio. A lanciare l'allarme è l'Anief. Nell'ultimo biennio il numero di alunni è aumentato di circa 64 mila unità, ma siccome il numero di insegnanti, in seguito alla Legge 111/2011, è rimasto sempre lo stesso, 600.839, questo significa - spiega il sindacato - che gli alunni nuovi arrivati si sono in larga parte accomodati nelle classi esistenti: allargando il già alto numero, che nei primi anni di medie e superiori arriva sempre più spesso alle soglie dei 30 iscritti. Violando, in questo modo, le misure in vigore che, soprattutto in presenza di spazi ridotti, impongono precisi vincoli per non ledere il diritto allo studio. E superando i limiti previsti dalle norme sulla sicurezza e dalla prevenzione degli infortuni. Gli unici docenti che aumenteranno - osserva l'Anief - sono quelli di sostegno. Che da 63.348 saranno incrementati di circa 20mila unità. Ma si tratta, anche in questo caso, di una notizia che stona con la realtà. Quella che deve fare i conti con un organico di diritto sottodimensionato del 30%. Per ovviare a questo problema, il sindacato ha chiesto di autorizzare almeno altre 25.000 assunzioni su sostegno in più: ciò eviterebbe inevitabili disagi didattici e problemi di apprendimento per migliaia di disabili, ma anche - fa notare - tantissimi ricorsi in tribunale con danno erariale per lo Stato di chi, gioco forza, dimostrerà di essere stato chiamato per più di 36 mesi su posti liberi. Inoltre, seppure più contenuto rispetto a 10 anni fa, continua ad aumentare il numero di alunni stranieri. E nel prossimo anno alcune zone d'Italia avranno meno cattedre per tutte le discipline: in Sicilia, ad esempio, si perderanno più di 500 insegnanti. "E' giunto il momento di fare una seria riflessione sugli organici" afferma il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, che chiede al Governo e al Miur di "mettersi all'opera per cancellare la norma anacronistica che vieta di incrementare i posti complessivi di insegnamento nella scuola pubblica: il comma 7 dell'art. 19 della legge 111 del 2011 aveva il compito di frenare l'innalzarsi delle cattedra, calmierando in tal modo la spesa per gli stipendi del personale. Ma il legislatore non aveva di certo fatto i conti con il ritorno all'aumento demografico e all'incremento costante di alunni stranieri".(ANSA).

Yahoo notizie: Anief: 64 mila alunni in più in 2 anni, no a classi pollaio

IMG Press: Negli ultimi due anni 64 mila alunni in più, ma i docenti non aumentano

Corriere del web: Negli ultimi due anni +64mila alunni ma i docenti non aumentano: si moltiplicano le classi pollaio

Italpress: Scuola: Anief "In due anni +64 mila alunni ma docenti non aumentano"

Giornale di Sicilia: Più alunni e meno docenti. Anief: “Aumentano le classi-pollaio”

Scoop Square: In Sicilia scompariranno 500 insegnanti

Italy Work News: Aumentano gli alunni, docenti carenti

AgenParl: Scuola: Anief, negli ultimi 2 anni i docenti non aumentano

Resto al Sud: In Sicilia scompariranno 500 insegnanti

 

Caos concorso presidi: il Governo tampona con i decreti legge, ma in migliaia attendono il parere del Consiglio di Stato

Corriere della Sera: Pasticcio presidi toscani, resteranno in servizio fino al nuovo concorso

Repubblica: Concorsi a scuola e all'università, aboliti per farsa

Mister X: Caos concorso presidi: il Governo tampona con i decreti legge, ma in migliaia attendono parere CdS

Italy Work News: Anief: concorso dirigenti resta nel caos

ANSA: Scuola: Anief, concorso per dirigenti resta nel caos
Decreto emanato é solo 'ennesima toppa'
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Il concorso per dirigenti scolastici "rimane nel caos. Il decreto emanato in settimana dal Consiglio dei Ministri, per mantenere in servizio sino alla fine di quest'anno scolastico i 112 vincitori della selezione in Toscana, rappresenta l'ennesima 'toppa' alla procedura concorsuale per 2.386 posti a disposizione bandita il 13 luglio 2011, cui parteciparono oltre 33 mila aspiranti". Lo sostiene l'Anief secondo cui la parola fine "é ancora lontana dall'arrivare". "I tribunali della Repubblica devono ancora esprimersi in via definitiva - osserva - su tante situazioni, che hanno avuto destini diversi a livello regionale: si va dall'esclusione illegittima di tanti docenti dalle prove alla cancellazione inaspettata, a pochi giorni dall'avvio della prova iniziale, di 975 domande su 5.500 ufficiali pubblicate dal Miur. Dalla fuga di notizie sui contenuti della preselettiva, ai tanti quiz somministrati errati (almeno 38 su 100). Dalla scelta di buste semi-trasparenti per contenere i dati degli aspiranti a quella, altrettanto incauta, di alcuni componenti delle commissioni d'esame con evidenti incompatibilità di ruolo". "E' evidente - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief - che se a fine giugno queste irregolarità venissero ribadite aumenterebbero in modo esponenziale le prospettive di decadimento. Con alcune regioni, come la Lombardia, che si ritroverebbero a dover iniziare la selezione per la terza volta in tre anni". L'Anief a giugno, in occasione dell'udienza di merito tenuta dai giudici di Palazzo Spada, chiederà la trattazione congiunta dei ricorsi già pendenti e proporrà l'intervento ad adiuvandum di tutti i ricorrenti costituitisi nei giudizi di primo grado: "stavolta, se l'appello verrà accolto, il Miur dovrà rinnovare integralmente per loro la procedura, mentre potrebbe salvare con un nuovo decreto-legge i vincitori che hanno superato tutte le valutazioni delle prove successive". "In questo modo - conclude Pacifico - si darebbe un'altra opportunità di diventare dirigenti scolastici a coloro che hanno svolto delle prove selettive nate male e finite peggio. Ma, come indicato da più parti della giurisprudenza, si permetterebbe anche di non penalizzare coloro che hanno dimostrato, superando tutte le prove selettive, scritte e orali, di meritare di mettersi a capo di un istituto scolastico autonomo". (ANSA).

Corriere del web: Caos concorso presidi: il Governo tampona con i decreti legge, ma in migliaia attendono parere CdS

IMG Press: Caos concorso presidi: il Governo tampona con i decreti legge

Orizzonte Scuola: Caos concorso presidi: il Governo tampona con i decreti legge, ma in migliaia attendono il parere del Consiglio di Stato

Italpress: Scuola: Anief "Concorso presidi rimane nel caos"

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