Rassegna stampa

Rassegna stampa sulla minaccia di sospensione delle immissioni in ruolo su sostegno programmate e sul ritardo per le iscrizioni al nuovo anno scolastico

Pubblichiamo alcuni articoli sulla minaccia di sospensione delle immissioni in ruolo su sostegno programmate e sul ritardo per le iscrizioni al nuovo anno scolastico.

Bluff sulle immissioni in ruolo su sostegno

Repubblica: Scuola, polemica su 27mila insegnanti di sostegno. I 5S: Mef li blocca. La replica: "Falso, noi favorevoli"

Ansa: Scuola: disinnescata mina prof sostegno, sblocco assunzioni

Superabile: Sostegno scolastico, stop alle nuove assunzioni di 27mila insegnanti

Leonardo: Assunzione insegnanti precari: in sospeso l’assunzione dei 27.000 prof. di sostegno

Il Sussidiario: Scuola - scoppia il caso dei 27mila insegnanti di sostegno da assumere

Tiscali: Scuola, disinnescata mina insegnanti di sostegno: sbloccate le assunzioni

Blitz Quotidiano: Scuola, 27mila insegnanti di sostegno. Ma l’assunzione è congelata

Tecnica della Scuola: Sostegno, è allarme assunzioni. Ma il Mef smentisce

Tecnica della Scuola: Assunzioni 4.447 prof di sostegno, Saccomanni firmerà nelle prossime ore

IMG Press: Bluff sui docenti di sostegno, il MEF si mette di traverso sulle assunzioni stabilite per legge

Italpress: Scuola, Anief "Bluff docenti sostegno, Mef di traverso su assunzioni"
ROMA (ITALPRESS) - "Dopo gli scatti automatici, le indennita' al personale Ata e ai dirigenti scolastici, anche le immissioni in ruolo dei docenti di sostegno rischiano di trasformarsi in una telenovela. Sempre per volere dello stesso 'protagonista': il ministero dell'Economia. La decisione del Governo di assumere 26.684 insegnanti di sostegno in un triennio - 4.447 nell'anno in corso, 13.342 nell'a.s. 2014/15 e 8.895 nel 2015/16 - si starebbe infatti infrangendo contro il volere del Mef". Lo afferma in una nota l'Anief. "Vanificando, in tal modo, quanto stabilito dal decreto 104 'La Scuola riparte', convertito nella Legge n. 128 dell'8 novembre 2013, con cui si e' stabilito l'incremento dal 70% all'80% dell'organico di diritto di riferimento, il 2006/07 - prosegue il sindacato -. A denunciarlo e' l'onorevole Luigi Gallo, del Movimento 5 Stelle, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un intervento dal titolo 'I numeri fasulli delle assunzioni nella scuola. Il Ministro dell'Economia non firma il decreto'. Secondo quanto riferisce l'onorevole Gallo, riportato nelle ultime ore anche dalla stampa specializzata, il Ministero dell'Economia e la Ragioneria generale dello Stato 'disconoscono i 26.684 docenti di sostegno previsti dal decreto'. A rischio sarebbe, nell'immediato, la prima tranche di assunzioni: i 4.447 di quest'anno. Ma anche le rimanenti 22mila del prossimo biennio. E una parte delle 69mila assunzioni di docenti di disciplina e delle 16mila immissioni in ruolo del personale Ata: la causa va trovata principalmente nella riforma delle pensioni, che ha ridotto il turn over. Lasciando in servizio sempre piu' docenti italiani con i capelli bianchi, gia' oggi tra i piu' vecchi al mondo".
"Se dovesse verificarsi quanto denuncia oggi il deputato del M5S, che sul pericolo delle mancate assunzioni ha 'preparato un atto ispettivo per avere chiarezza prima che sia troppo tardi', il mondo della scuola si ritroverebbe davanti all'ennesima beffa - sottolinea l'Anief -: anziche' dare seguito al potenziamento del corpo insegnante specializzato nel sostegno, poiche' negli ultimi 10 anni il numero di alunni disabili e' raddoppiato, passando da 110mila a 222 mila unita', si persevera nel mantenere in vita la politica dei calcoli ragionieristici a vantaggio dello Stato. A discapito dei cittadini piu' deboli". "In realta', la direttiva 1999/70/CE puo' giustificare le supplenze sul sostegno soltanto se i posti non sono vacanti e disponibili, ma se deve essere rispettato il rapporto medio di 1 a 2 tra insegnanti ed alunni e' evidente che il fabbisogno naturale dei docenti di sostegno deve essere almeno di 100 mila unita' in organico di diritto - spiega il sindacato -. Ogni diversa soluzione alimenterebbe il contenzioso delle famiglie per l'assegnazione del docente di sostegno e degli insegnanti per la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato e l'assegnazione della domanda risarcitoria". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, "anziche' calpestare il diritto allo studio dei disabili con dei meri calcoli di ragioneria statale, il Governo dovrebbe rompere gli indugi e collocare tutti i 110mila posti di sostegno nell'organico di diritto. Varando, parallelamente, 50mila assunzioni su posti vacanti e un piano di inserimento degli alunni disabili nel mondo del lavoro al termine del percorso formativo. E procedere, naturalmente, alle oltre 26mila assunzioni programmate. Non bastava - continua Pacifico - la programmazione delle assunzioni dimezzata. A cui si e' aggiunta la pessima distribuzione delle cattedre a livello regionale, con diverse regioni del Sud danneggiate". (ITALPRESS).

Tuttoscuola: Smentita dal Mef la notizia del blocco delle assunzioni di sostegno

Il Fatto Quotidiano: Scuola, congelati i 26mila nuovi insegnanti di sostegno. Riparte il rimpallo tra ministeri

Corriere dell'Università: Sospese le assunzioni di 27 mila docenti di sostegno previste dal decreto scuola

La Voce sociale: Scuola, Anief: ennesima beffa sugli insegnanti di sostegno

Il Giornale del Lazio: Scuola – Bluff sui docenti di sostegno, il MEF si mette di traverso sulle assunzioni stabilite per legge

 

Iscrizioni al nuovo anno in alto mare

Il Messaggero: Scuola, iscrizioni on line al via dal 3 febbraio

Asca: Scuola: iscrizioni nuovo anno in alto mare. 1,5mln di alunni in attesa

Ansa: Scuola: da 3 febbraio partono iscrizioni per prossimo anno
Ministero a presidi, non selezionate con test di valutazione
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Dal 3 al 28 febbraio. Sono stati stabiliti, con una circolare del ministero dell'Istruzione emanata oggi, i tempi per le iscrizioni al prossimo anno scolastico (2014-2015) che interessano le classi prime di elementari, medie e superiori e che anche quest'anno dovranno essere fatte on line. Sono escluse da questa modalità le scuole dell'infanzia per le quali rimane in vigore la procedura cartacea mentre per le scuole paritarie non c'è l' obbligo di adesione alla procedura informatizzata. In caso di genitori separati o divorziati con affidamento non congiunto, la domanda di iscrizione presentata on line dovrà essere perfezionata presso la scuola entro l'avvio del nuovo anno scolastico. Il provvedimento era pronto da settimane ma viale Trastevere ha aspettato che tutte le regioni completassero il dimensionamento della rete scolastica per il prossimo anno ed é per questo motivo - sottolinea l'Anief - che la data di inizio e' stata posticipata, di una decina di giorni rispetto allo scorso anno. Le novità di quest'anno sono che una settimana prima del 'calcio d'inizio', dal 27 gennaio dunque, le famiglie potranno registrarsi sul sito dedicato del Miur e che é stato facilitato - assicura viale Trastevere - il processo di recupero delle password e del nome utente in caso di smarrimento. Per le famiglie prive di computer o in difficoltà con la tecnologia le scuole destinatarie delle domande offriranno un servizio di supporto e, se necessario, anche le scuole di provenienza offriranno un aiuto. Inutile affannarsi per sbaragliare la concorrenza: non é infatti previsto che le domande arrivate per prime siano accolte con priorità dalle scuole. In previsione di richieste di iscrizione in eccedenza, la scuola definisce criteri di precedenza nella ammissione come, ad esempio, la vicinanza della residenza dell'alunno alla scuola o particolari impegni lavorativi dei genitori. L'eventuale adozione del criterio dell'estrazione a sorte rappresenta - avverte il ministero - l'estrema "ratio" ed é da evitare il ricorso ad eventuali test di valutazione come metodo di selezione delle domande nei corsi sperimentali. Il sistema 'Iscrizioni on line' avviserà le famiglie in tempo reale, via posta elettronica, dell'avvenuta registrazione o delle variazioni di stato della domanda. Le famiglie, inoltre, potranno in ogni momento seguire l'iter della domanda inoltrata. Una nuova funzione consente anche l'iscrizione degli alunni stranieri sprovvisti di codice fiscale attraverso la generazione di un codice provvisorio. Lo scorso anno il 70% delle famiglie ha iscritto i propri figli da casa, 1.000 scuole paritarie hanno aderito nonostante non fosse obbligatorio e la nuova modalità on line - ricorda il Miur - ha consentito di risparmiare 5 milioni di fogli e 84 mila ore di lavoro delle segreterie. (ANSA).

Sardinia Post: Scuola: iscrizioni nuovo anno in alto mare. 1,5mln di alunni in attesa

Italpress: Scuola, Anief "Per 1.5 mln alunni scelta istituto slitta di un mese
ROMA (ITALPRESS) - "Altro che procedura da avviare in anticipo: circa un milione e mezzo di alunni, oggi iscritti alla quinta classe primaria e alla terza media, dovranno attendere almeno i primi di febbraio per poter scegliere il nuovo istituto a cui iscriversi il prossimo anno scolastico. Al contrario di quanto aveva fatto intendere il Ministero dell'Istruzione appena qualche settimana fa, annunciando una conclusione anticipata delle operazioni rispetto alle consuete scadenze di inizio febbraio, oggi la stampa specializzata ha rivelato che 'a conti fatti si entrera' nel vivo non prima del 4-5 febbraio e, dovendo lasciare alle famiglie un certo periodo di tempo per effettuare l'iscrizione, la conclusione di tutta la procedura e' prevista, a questo punto, per la fine di febbraio nella migliore delle ipotesi'". Lo afferma in una nota l'Anief-Confedir. "Il ritardo e' dovuto al fatto che la procedura informatica centralizzata delle operazioni, a livello ministeriale, prevede che tutte le regioni debbano avere completato il proprio piano di dimensionamento. E anche se la scadenza era stata fissata al 31 dicembre, 'pochi giorni fa mancavano ancora all'appello 5 regioni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania'. E cosi' anche nelle regioni in cui il piano era stato approvato in tempo, in certi casi anche prima delle vacanze di Natale, bisognera' attendere che quelle in ritardo presentino finalmente il nuovo elenco di scuole - sottolinea il sindacato -. Stavolta pero' il Miur non ha colpe. Attraverso la nota prot. n. 3 del 7 gennaio 2014 il Ministero ha predisposto tutte le operazioni propedeutiche all'iscrizione degli alunni al prossimo anno scolastico: le scuole avranno tempo fino al 24 di questo mese per personalizzare i moduli di iscrizione disponibili nel sito ministeriale. Successivamente, tra il 27 e il 31 gennaio, gli uffici di Viale Trastevere dovranno verificare che i moduli siano corretti e, in caso contrario, modificarli. Solo dopo le famiglie potranno registrarsi".
"E successivamente, entro la prima decade di febbraio, se va bene, potranno avere inizio le vere iscrizioni on line. L'incombenza riguarda, tra l'altro, solo gli alunni che escono da primarie e medie statali: negli istituti paritari la scelta di adottare le iscrizioni via internet rimane facoltativa. Mentre per le scuole d'infanzia la domanda continuera' a essere cartacea", prosegue
l'Anief. "Il vero problema - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - e' che nel 2013 e' clamorosamente naufragato l'accordo in Conferenza Stato-Regioni per stabilire i nuovi parametri minimi per mantenere in vita gli istituti. Ma siccome il comma 5 dell'art. 19 della Legge n.111 del 2011, quello che prevedeva l'innalzamento sensibile del numero di alunni per istituto, e' decaduto (perche' aveva efficacia solo fino all'anno scolastico in corso) non bisognava fare altro che tornare ai vecchi parametri numerici minimi: 600 alunni nelle aree urbane e 400 alunni in quelle montane. Come, del resto, stabilito dalla Corte Costituzionale attraverso la sentenza n. 147 del 2012". "Le regioni quindi - continua il sindacalista Anief-Confedir - farebbero bene a utilizzare questo periodo per pubblicare un piano di dimensionamento adeguato alla normativa vigente. E non alle imposizioni dell'amministrazione centrale. Mostrino coraggio, ripristinando, da subito, le 2 mila scuole autonome soppresse negli ultimi due anni a seguito della Legge 111 del 2011. Altrimenti le iscrizioni non si concretizzeranno solo in ritardo. Ma anche in modo illegittimo". (ITALPRESS).

 

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