Rassegna stampa

Rassegna stampa sul taglio di un terzo dei fondi destinati agli alunni, sul mancato pagamento delle ferie non fruite ai precari e sull'emendamento del Governo su ‘buco’ Inps

Pubblichiamo alcuni articoli sul taglio di un terzo dei fondi destinati agli alunni, sul mancato pagamento delle ferie non fruite ai precari e sull'emendamento del Governo su ‘buco’ Inps.

Tagliato di un terzo i fondi Miur destinati agli alunni 

Agenzia Repubblica: Istruzione: tagliati di un terzo i fondi del Miur destinati alle attività degli alunni

Ansa: Anief, tagliati di 1/3 fondi Miur destinati a alunni
(ANSA) - ROMA, 13 DIC - "Tagliati di un terzo i fondi del Miur destinati alle attività degli alunni. Trecentocinquanta milioni di euro su 985 saranno utilizzati per tamponare i mancati scatti di anzianità del personale: si riducono i progetti, le attività pomeridiane, i fondi per le visite culturali e per i docenti coordinatori di tutto ciò che va oltre la didattica". La denuncia e' dell 'Anief-Confedir), che parla di "soldi spesi male, il cui inutile sacrificio metterà a rischio il funzionamento degli istituti". Si tratta di una decisione presa dal'amministrazione scolastica, "d'accordo con i sindacati rappresentativi", denuncia il sindacato, secondo cui i soldi saranno presi "dal 'tesoretto' dei 985 milioni che il Miur destina ogni anno per le attività pomeridiane, i progetti a completamento della formazione ordinaria e le visite culturali". La riduzione di oltre un terzo di questi fondi determinerà, inoltre, "un compenso ridotto ai docenti coordinatori per le attività a supporto della didattica (le cosiddette le funzioni strumentali) e al personale Ata a supporto (gli incarichi specifici)". "È paradossale quanto accaduto - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - perché i sindacati che siedono al tavolo del Miur hanno fatto da sponda al governo, sottraendo preziose risorse alle scuole in cambio di un sacrificio inutile: il ridimensionamento dei progetti a sostegno delle scuole a rischio, delle cosiddette funzioni strumentali a completamento della didattica, degli incarichi specifici del personale non docente, dell'attività motoria nella scuola primaria, dei finanziamenti per le competenze accessorie del personale comandato e il dimezzamento del Fis, il fondo per l'istituzione scolastica, serviranno infatti solo a corrispondere una quota 'una tantum'. Senza alcun effetto sul recupero della ricostruzione di carriera". (ANSA).

Informatore Scolastico: Tagliati di un terzo i fondi del Miur destinati alle attività degli alunni

Italpress: Scuola, Anief "tagliati di un terzo fondi Miur per attività alunni"
ROMA (ITALPRESS) - "L'offerta formativa rivolta agli studenti italiani si assottiglia sempre di piu'. Quest'anno a complicare le cose ci si e' messa pure l'amministrazione scolastica. Che, d'accordo con i sindacati rappresentativi, ha deciso di andare a prelevare 350 milioni di euro dal 'tesoretto' dei 985 milioni che il Miur destina ogni anno per le attivita' pomeridiane, i progetti a completamento della formazione ordinaria e le visite culturali. La riduzione di oltre un terzo di questi fondi determinera', inoltre, un compenso ridotto ai docenti coordinatori per le attivita' a supporto della didattica (le cosiddette le funzioni strumentali) e al personale Ata a supporto (gli incarichi specifici)". Lo afferma l'Anief. "Attraverso una discutibile nota, il Miur ha sancito questa destinazione. Inviando alle 8 mila scuole italiane solo 521.036.414 euro complessivi - spiega ancora il sindacato in un comunicato -. Pari al 52,94% di quanto doveva essere loro destinato. E impegnandosi a corrispondere per intero solo l'importo totale per le ore eccedenti degli insegnanti. Mentre l'integrazione da dare agli istituti scolastici sara' decisamente ridotta, comunque distante dal miliardo di euro iniziale. Andando, in tal modo, a deprivare ancora di piu' le tante aree arretrate, dove la scuola rappresenta spesso l'unico riferimento dello Stato, della legalita' e della cultura in generale".
"Ma quel che fa piu' rabbia e' che il 'rosicchiamento' del Fondo delle istituzioni scolastiche, attraverso cui si finanziano attivita' basilari nelle nostre scuole, non servira' a molto. L'approvazione definitiva del D.P.R. n. 122 del 4 settembre 2013, pubblicato poco piu' di un mese fa in Gazzetta Ufficiale, ha purtroppo spazzato via ogni dubbio, sancendo la nullita', a partire dal 2011, dell'accordo sulla copertura degli scatti automatici: aumenti e arretrati da dare al personale, in pratica, vanno considerati come mere indennita'. E basta - spiega ancora l'Anief -. Perche' purtroppo non avranno effetti ai fini delle retribuzioni di carriera". "E' paradossale quanto accaduto - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - perche' i sindacati che siedono al tavolo del Miur hanno fatto da sponda al governo, sottraendo preziose risorse alle scuole in cambio di un sacrificio inutile: il ridimensionamento dei progetti a sostegno delle scuole a rischio, delle cosiddette funzioni strumentali a completamento della didattica, degli incarichi specifici del personale non docente, dell'attivita' motoria nella scuola primaria, dei finanziamenti per le competenze accessorie del personale comandato e il dimezzamento del Fis, il fondo per l'istituzione scolastica, serviranno infatti solo a corrispondere una quota 'una tantum'. Senza alcun effetto sul recupero della ricostruzione di carriera". (ITALPRESS).

 

Mancato pagamento delle ferie non fruire ai precari

Il Gazzettino: Brutta sorpresa natalizia per gli insegnanti precari: tagliati gli stipendi

Il Messaggero: Insegnanti, brutta sorpresa per i precari: stipendi tagliati

Blitz quotidiano: Scuola, no ferie pagate ai docenti precari: quasi mille euro in meno a dicembre

Huffington Post: Stipendi insegnanti, per i precari 1.000 euro in meno in busta paga. Professionisti sempre più poveri

Giornalettismo: I precari della scuola con mille euro in meno per Natale

Il Giornale d'Italia: Scuola, insegnanti precari e 'mazziati'

Lettera 43: Precari scuola: ferie non godute? Niente pagamento

Amministrazione.net: Stipendi ridotti per i precari della scuola

Menti informatiche: Scuola senza ferie: Per legge mille euro in meno ai precari

 

L'emendamento del Governo sul 'buco' Inps è solo un giro-conto

Il Velino: L. Stabilità, Pacifico (Anief): emendamento Governo su ‘buco’ Inps è solo un giro-conto

Newson 24: Pensioni: emendamento Governo su ‘buco’ Inps è solo un giro-conto, il debito di 23 miliardi rimane

Orizzonte Scuola: Confedir-Anief: emendamento Governo su ‘buco’ Inps è solo un giro-conto, il debito di 23 miliardi rimane. A rischio pensioni future precari

Italpress: Pensioni, Confedir-Anief "emendamento Governo è solo un giro-conto"
ROMA (ITALPRESS) - "Non solo esiste il buco di almeno 23 miliardi nel bilancio Inps, legato all'incorporazione dell'Inpdap. Il vero problema e' che rimangono a rischio le future pensioni, in particolare quelle degli attuali precari. Non risolve nulla l'emendamento del Governo alla legge di Stabilita': si tratta di un intervento tecnico-contabile che non neutralizza affatto la pregressa passivita' patrimoniale ex-Inpdap. Stiamo solo assistendo ad un giro-conto, che lascera' intatto il debito dello Stato nei confronti di centinaia di migliaia di lavoratori pubblici". Cosi' Marcello Pacifico, segretario organizzativo Confedir e presidente Anief, alle parole rassicuranti rilasciate oggi da Antonio Mastrapasqua, presidente Inps, per il quale non ci sarebbe "nessun buco" di "miliardi nella previdenza", si tratterebbe solo di "un'errata rappresentazione contabile che sarebbe meglio modificare proprio per non ingenerare equivoci" e "non c'e' alcun pericolo ne' presente ne' futuro, il sistema tiene" per cui "anche i giovani avranno la loro buona pensione, purche' lavorino 2 o 3 anni piu' della generazione precedente". "Si tratta di rassicurazioni di circostanza - ribatte Pacifico - perche' e' evidente che anche il Governo italiano si e' accorto dell'enorme buco dell'Inps. Ma anziche' affrontare il problema, coprendo finalmente il debito dovuto al mancato pagamento dei contributi pensionistici da parte dello Stato nei confronti dei suoi dipendenti a tempo determinato, sta utilizzando strumenti fantasiosi: si crea, in pratica, un'operazione contabile che lascia di fatto le cose come stavano. La realta' e' che servono soldi veri. E lo Stato deve trovarli. Altrimenti - continua il sindacalista Confedir-Anief - saranno presto i tribunali a prendere in mano la situazione, costringendo i nostri amministratori pubblici a pagare anche interessi e spese processuali".
"Anziche' cercare il modo di ridare il maltolto - spiega ancora Pacifico - il Governo non trova niente di meglio che realizzare operazioni di 'facciata': e' intollerabile che si cerchi di fare cassa sulle spalle dei pensionati e in particolare su quelle dei precari dello Stato". Per questi motivi Confedir e Anief hanno deciso di chiedere la certificazione dei crediti in tribunale. "Quanto sta realizzando lo Stato con i suoi lavoratori - continua Pacifico – rappresenta infatti una vera e propria evasione. E ha dell'incredibile, perche' l'amministrazione si rende artefice esattamente di quello che non permette di fare alle imprese private. Dimenticandosi di versare la parte pensionistica mensile di competenza di ogni suo lavoratore precario". Il sindacato conferma la volonta' di mettere a disposizione dei precari della PA un modello di diffida da inviare all'Inps e al ministero dell'Economia e delle Finanze, "per rivendicare il mancato pagamento dei contributi versati". (ITALPRESS).

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