Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 4 maggio 2012

www.governarelascuola.it  - 17 aprile 2012

“Il ddl Aprea”

░ Pietro Perziani interviene, con la consueta arguzia e competenza, con considerazioni sul tema che potrebbe prossimamente monopolizzare il dibattito sulla Scuola; esprime l’auspicio che la norma possa essere al più presto approvata. Riportiamo parte del quadro di sintesi del decreto.

Premessa: Il DDL Aprea sembra essere arrivato alla dirittura d’arrivo: è stata concessa la sede deliberante in commissione, c’è un sostanziale accordo tra le forze politiche, l’ulteriore passaggio al Senato per l’approvazione definitiva dovrebbe avvenire prima delle ferie estive. Il testo varato in Commissione lo scorso 23 marzo dovrebbe quindi essere quello definitivo… Il testo attuale è molto diverso da quello iniziale…; sono rimaste solo le norme sull’autogoverno delle istituzioni scolastiche… In effetti, il DDL è composto di 2 soli Capi: - il CAPO I, rubricato “AUTONOMIA STATUTARIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI”, fatto di 10 articoli, che ridefiniscono l’assetto istituzionale della istituzione scolastica autonoma; - il CAPO II “RAPPRESENTANZA ISTITUZIONALE DELLE SCUOLE AUTONOME”, fatto di 4 articoli, di cui 3 dedicati alle norme finali e alle abrogazioni, per cui il Capo di fatto si compone di un solo articolo, dedicato alle forme di rappresentanza della scuola autonoma…. L’oggetto della legge è l’autogoverno delle istituzioni scolastiche, con un’aggiunta finale che riguarda la rappresentanza delle scuole.

1 - LA SCUOLA AUTONOMA. Il punto di partenza è in ogni caso il DPR 275/1999, che ha istituito l’autonomia scolastica; si potrebbe dire che la Legge integra le primitive disposizioni del 1999 e le completa. L’autonomia statutaria. La rubrica del Capo I indica con chiarezza qual è la novità più importante del DDL: alle scuole autonome viene attribuita la potestà statutaria (Art. 1, comma 3); naturalmente non si tratta di un’autonomia assoluta, va esercitata nel rispetto delle norme generali di cui alla medesima legge. Gli Statuti delle scuole autonome hanno per oggetto gli organi interni dell’istituzione, la loro istituzione, composizione e funzionamento(Art. 1, comma 4); anche qui non c’è una libertà assoluta…  I rapporti tra scuola, Stato, Regioni ed EE.LL. Ogni scuola è parte del sistema nazionale di istruzione, costituisce un punto di riferimento per la comunità locale (Art. 1, comma 2); lo Stato, le Regioni e gli EE.LL. esercitano le funzioni e le competenze previste dal D.Lgs 112/1998…. I rapporti tra scuola, famiglia, studenti e comunità Locale.La scuola promuove il “patto educativo” con gli studenti, le famiglie e la comunità locale, valorizzando il diritto all’apprendimento degli alunni, il dialogo tra la funzione docente e le scelte educative delle famiglie, le azioni formative in rete (Art. 1, comma 5).

2 - GLI ORGANI DELLA SCUOLA AUTONOMA. La Legge enuncia con estrema chiarezza la distinzione delle funzioni tra i diversi organi della scuola: funzioni di indirizzo, funzioni di gestione, funzioni tecniche (Art.2, comma 1); se ne sentiva il bisogno, dopo la confusione e le invasioni di campo degli ultimi anni. Gli organi della scuola autonoma sono: - il Consiglio dell’Autonomia, normato dagli articoli 3 e 4; - il Dirigente, normato dall’articolo 5; - il Consiglio dei Docenti, che prevede diverse articolazioni, consigli di classe, commissioni e dipartimenti, normato dall’articolo 6; - il Nucleo di Autovalutazione, normato dall’articolo 8. Com’è evidente, si tratta degli stessi organi oggi esistenti, a cui si aggiunge un nuovo organo, il Nucleo di Autovalutazione….

3 - IL CONSIGLIO DELL’AUTONOMIA. Il Consiglio dell’Autonomia è l’organo che dà gli indirizzi generali dell’attività scolastica (Art. 3, comma 1); ha anche delle competenze specifiche… Il Consiglio è composto da un

minimo di 9 ad un massimo di 13 membri (Art. 4, comma 1); come detto, in merito decide lo Statuto, ma la Legge fissa alcuni paletti: - il dirigente scolastico è membro di diritto;genitori e docenti hanno esprimono una rappresentanza paritetica; nelle scuole superiori va assicurata la rappresentanza degli studenti; va prevista la presenza di non più di due membri esterni, espressione di realtà istituzionali o della società; questa è una novità, che fa entrare la società e l’Ente locale nella scuola, sia pure con una rappresentanza minima. Il Consiglio è presieduto da un genitore. Il DSGA fa parte del Consiglio, senza diritto di voto, svolgendo le funzioni di segretario… il personale ATA non è rappresentato, a meno che non sia lo Statuto a prevederlo.

4 - IL DIRIGENTE SCOLASTICO. All’articolo 5 viene definito il ruolo del Dirigente Scolastico, in modo molto scarno, riprendendo sostanzialmente quanto stabilito dal D. Lgs 165/2001 (Art. 5, comma 1). L’unica novità: il Dirigente risponde dei risultati non solo agli organi istituzionali, che sono esterni alla scuola, ma anche a quelli statutari, che sono invece interni alla scuola; la formulazione è molto generica, non vengono individuati quali siano questi organi statutari, lasciando così campo libero alla formulazione degli Statuti dei singoli statuti….

5 - IL CONSIGLIO DEI DOCENTI. Lo Statuto disciplina l’attività del Consiglio dei Docenti e delle sue articolazioni, attività che è finalizzata alla programmazione della didattica e alla valutazione collegiale degli alunni (Art. 6, comma 1). Il Consiglio è composto da tutti docenti ed è presieduto dal Dirigente Scolastico; si può articolare in commissioni, dipartimenti, consigli di classe.

6 - NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E LA CONFERENZA DI RENDICONTAZIONE. In ogni scuola viene istituito un Nucleo di Autovalutazione dell’efficacia, dell’efficienza e della qualità del servizio, in rapporto con l’Invalsi. Lo Statuto ne determina la composizione, prevedendo da tre a sette membri, di cui almeno uno esterno e almeno un rappresentante delle famiglie, mentre il Regolamento ne fissa le modalità di funzionamento….

7 - RETI, CONSORZI, ASSOCIAZIONI. Le scuole possono promuovere o partecipare a reti, consorzi ed associazioni, in linea con il DPR 275/1999; le scuole possono ricevere contributi da Fondazioni.

Rispetto al DPR 265/1999, alle reti e ai consorzi è stata aggiunta la forma dell’associazione; soprattutto, si prevede una regolamentazione che è anche un’istituzionalizzazione dell’associazionismo delle scuole….

8 - LA RAPPRESENTANZA ISTITUZIONALE DELLE SCUOLE AUTONOME.  1- A livello nazionale, viene istituito dal MIUR il “Consiglio Nazionale delle Autonomie Scolastiche”, che è composto da rappresentanti eletti dai dirigenti, dai docenti e dai presidenti dei Consigli dell’Autonomia; è prevista anche la partecipazione delle Regioni e degli EE.LL., nonché del presidente dell’INVALSI….  2- A livello regionale, sono le Regioni che costituiscono gli organi di rappresentanza (Art. 11, commi1-6)…. Forma di rappresentanza è la “Conferenza regionale del sistema educativo, scolastico e formativo”; 3- A livello locale, le Regioni, d’intesa con le istituzioni scolastiche e gli EE.LL., che istituiscono le Conferenze, con funzioni consultive. È difficile sfuggire all’impressione che anche per il livello regionale e territoriale ci si muova sostanzialmente sul terreno dei vecchi OO.CC. territoriali… (Pietro Perziani).

 

La tecnica della Scuola n.17 – 25 aprile 2012

“Le priorità del ministro Profumo”

░ Il ministro Profumo ha emanato (3 aprile 2012) l'atto di indirizzo sull'impegno del Miur per il 2012 (attualizzando le indicazioni tracciate dalla Gelmini, lo scorso novembre), anche alla luce della delega  conferitagli dal Presidente del Consiglio lo scorso 13 dicembre, che esercita in materia di innovazione tecnologica per migliorare i rapporti tra cittadini e P.A. Riportiamo alcuni passaggi del commento che ne ha fatto Reginaldo Palermo

E’stato firmato il 3 aprile dal ministro Francesco Profumo l’atto di indirizzo che individua le priorità politiche sulle quali concentrare l’impegno del Miur nel 2012…. Alcuni obiettivi ricalcano esattamente le indicazioni già contenute nel provvedimento della Gelmini, mentre altri sono del tutto nuovi…. Alcuni obiettivi indicati nell’atto della Gelmini non compaiono più nel nuovo provvedimento: - assicurare il mantenimento degli obiettivi di contenimento e razionalizzazione della spesa del sistema scolastico; - sostenere e qualificare la ricerca pubblica per l’economia della conoscenza, dell’innovazione e del recupero di competitività del Sistema Paese e porre in essere una forte iniziativa di contrasto alla crisi economica; - razionalizzare e ottimizzare l’offerta formativa delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e valorizzare i poli di eccellenza. Una parte significativa dell’atto… è dedicata esclusivamente al tema dell’innovazione tecnologica. Cosa ha in mente il Ministro in quest’ambito è presto detto: consolidare e diffondere i servizi telematici per migliorare i rapporti fra cittadini e Pubblica Amministrazione; realizzare progetti finalizzati a garantire la piena trasparenza dei dati pubblici, favorire e promuovere l’alfabetizzazione informatica…. Per questa ragione è prevista una sempre maggior diffusione di strumenti, come per esempio la Pec, che consentano non solo una maggior fruibilità dei servizi della Pubblica Amministrazione ma anche una significativa riduzione della spesa pubblica. Ma, secondo il Ministro, la questione delle tecnologie va tenuta presente anche nella scuola puntando molto alla digitalizzazione dei servizi di interfaccia con le famiglie, agli ebook e ad altri contenuti digitali per le attività scolastiche da svolgere a casa….

Atto di indirizzo del Ministro Profumo. Semplificare la complessità organizzativa del sistema di istruzione e dare valore ad un’autonomia scolastica responsabile, Completare l’attuazione del sistema nazionale di valutazione, con l’obiettivo di offrire alle istituzioni scolastiche e formative gli strumenti per attuare piani di miglioramento della qualità e dell’offerta formativa. Avviare tempestivamente la nuova modalità di formazione iniziale dei docenti e individuare nuove modalità di reclutamento per favorire l’ingresso nella scuola di giovani meritevoli. Completare il processo di riforma del primo ciclo di istruzione, a partire dalla revisione delle indicazioni nazionali e del secondo ciclo del sistema educativo. Promuovere il recupero delle aree scolastiche più compromesse e potenziare le azioni di orientamento scolastico e professionale, di educazione alla cittadinanza e alla legalità. Potenziare l’istruzione tecnico-professionale sino al livello post-secondario. Promuovere interventi nell’edilizia scolastica secondo nuovi standard energetici ed interventi straordinari di messa in sicurezza di edifici che mancano dei prescritti requisiti minimi. Promuovere l’innovazione digitale nella scuola. Favorire la mobilità degli studenti per estenderne le possibilità di studio e di lavoro all’estero.

 

Asasi - La Letterina n.320 - 26 aprile 2012

 “La Scuola, agenzia di viaggio ?”

░ Riportiamo parte della nota di Bianca Boemi.

Il 21 marzo segna l’inizio della primavera e della frenetica attività “turistica” delle scuole, negli ultimi decenni anche di quelle di base, con grande soddisfazione delle agenzie di viaggio, che vivono un momento di grave crisi per la concorrenza spietata di internet. ….Non posso sottrarmi alla necessità di riflettere su alcuni quesiti relativi al “viaggio di istruzione” per non dimenticarne il valore educativo, didattico e relazionale. Chi lo progetta? 1) Come vengono scelti gli accompagnatori? 2) L’attività è indirizzata alla classe? 3) Come sono valutati i risultati dell’esperienza? 4) Chi paga? In genere la scuola si limita a individuare la meta e chiede all’agenzia di proporre il programma, che preveda, in genere, anche una guida che, di fatto, si sostituirà, senza averne titolo e competenza, al docente. … Gli accompagnatori vengono scelti sulla base della rotazione e/o della disponibilità e spesso… gli allievi vengono affidati a docente di classe diversa. …  Il gruppo quindi è raccogliticcio e, al di là dei rapporti personali, si scioglie a conclusione dell’esperienza. Nessun consiglio di classe individua gli strumenti di valutazione dell’esperienza né si preoccupa di riflettere, a conclusione, sulle sue ricadute. Last, but not least, la scuola paga la fattura utilizzando il contributo “volontario” delle famiglie. Come mai non si organizza questo tipo di viaggio in periodi di vacanza? A buon intenditore poche parole!

 

www.aipd.it/cms/schedenormative   27-04-2012

Corsi di specializzazione di sostegno per docenti soprannumerari (DDG 7/12)

░ Riportiamo passi della Nota n.382 dello Sportello informativo AIPD sulla normativa (Osservatorio Scolastico sull’integrazione). Ne è autore l’avv. Salvatore Nocera, Responsabile dell'area Normativo-Giuridica. A proposito delle specificità del D.D.G. n.7/12, evidenziate da Salvatore Nocera, rispetto al D.M. del 30/09/11 (ai corsi possono partecipare anche docenti in possesso del solo diploma di scuola superiore, purché già di ruolo), ricordiamo che già il D.M. n.249/2010 e l’art.5 del D.M. 30/09/2011 avevano previsto che ai corsi di sostegno potessero partecipare tutti i docenti abilitati (e quindi anche maestri, itp e altri docenti in possesso del solo diploma).

In applicazione del D.M. n° 249/10 sulla formazione iniziale dei docenti e su quella per la specializzazione per il sostegno, il MIUR tra settembre 2011 e aprile 2012 ha emanato una serie di Decreti che riguardano la formazione dei docenti.Si è cominciato con due Decreti dell’11/11/11 che fissano le norme per il conseguimento per l’abilitazione all’insegnamento… È seguito il Decreto sui nuovi corsi di specializzazione emanato il 30/09/11, ma pubblicato sulla gazzetta Ufficiale n° 78 del 2/4/12… Adesso stato pubblicato il D.D.G. n° 7/12 concernente la riconversione professionale di docenti soprannumerari che scelgano di dedicarsi all’attività di sostegno. Quest’ultimo Decreto si rifà quanto ai principi ispiratori ed ai contenuti dei programmi al precedente D.M. del 30/09/11, e però presenta alcune specificità rispetto a questo: ai corsi possono partecipare anche docenti in possesso del solo diploma di scuola superiore purché già di ruolo; a differenza dei corsi ordinari di specializzazione, che debbono svolgersi senza oneri aggiuntivi o ulteriori per l’erario, questi sono a carico dell’Amministrazione, sempre perché trattasi di docenti già di ruolo; a questi aspiranti alla specializzazione è consentito svolgere programmi con un monte ore globale inferiore di oltre la metà rispetto a quelli dei corsi ordinari; a differenza dei corsi ordinari…, ai partecipanti previsti da questo Decreto è consentito il 50% di insegnamenti on-line; data la necessità di non aggravare l’erario, il MIUR ha stabilito che i docenti soprannumerari frequentanti i corsi potranno ricevere l’incarico su posto di sostegno a partire da settembre prossimo anche se ancora non hanno completato il corso, purché abbiano completato almeno i 2/3 del corso (40 dei 60 Crediti Formativi Universitari) o addirittura anche solo 1/3 (20 dei 60 CFU), ovviamente solo se non vi siano nelle graduatorie docenti aspiranti a supplenze già specializzati. OSSERVAZIONI. Pur non condividendo noi la novità dei corsi di riqualificazione per la specializzazione di sostegno, è da tener presente che tali corsi non sono un’invenzione ministeriale, ma sono espressamente previsti da una precisa normativa: l’art. 19, comma 11 della L. n° 111/11. Pertanto le Associazioni della FISH e della FAND, non essendo legittimate a sollevare la questione di incostituzionalità della norma, si sono adoperate per cercare di migliorare al massimo i contenuti dei corsi, inizialmente previsti con un monte ore risibile (120 ore) e per giunta tutte on-line. Si è riusciti così ad allineare la logica e la struttura dei corsi a quelli ordinari previsti dal D.M. del 30/09/11. Contro i corsi per il TFA, le cui prove d’ingresso sono previste in luglio 2012, si sono levate molte critiche da parte di quanti, docenti precari abilitati in precedenza, temono una forte concorrenza dei nuovi abilitati che, avendo molta più anzianità di servizio, potrebbero superarli nelle graduatorie, specie quelle ad esaurimento. Contro i corsi di riqualificazione per la specializzazione su sostegno per i docenti soprannumerari di prossimo avvio sono state levate dure critiche da parte di docenti collocati in posizione ottimale nelle graduatorie ad esaurimento per l’immissione in ruolo, giacché vedono spostarsi di molto la data auspicata, dal momento che il numero dei docenti soprannumerari si aggira intorno alle 10.000 unità, in maggioranza nelle scuole superiori. Critiche contro i due decreti sulla specializzazione per il sostegno si sono levate da parte di specializzati in possesso di laurea contro i prossimi specializzandi diplomati. Il MUR ed i Sindacati replicano che i diplomati sono stati ammessi sia ai corsi per il TFA sia ai corsi di riqualificazione per la specializzazione di sostegno trattandosi di personale che insegnava da tempo e non poteva essere abbandonato durante la carriera scolastica. Quanto alle critiche sulla riduzione di orario nei programmi dei corsi di riqualificazione per la specializzazione per il sostegno essa è giustificata dal MIUR con il fatto che trattasi di docenti di ruolo e quindi con l’esperienza di moti anni d’insegnamento. Certamente è da rilevare che questi corsi ritardano o riducono addirittura le possibilità di insegnamento per docenti neo-laureati. In conclusione può rilevarsi che i contenuti dei programmi dei corsi di riqualificazione per la specializzazione, anche se ridotti quantitativamente, sono identici a quelli dei corsi ordinari previsti dal D.M. del 30/09/11, come pure sono identiche le modalità di svolgimento (eccetto il 50% di lezione on-line) ed i requisiti che debbono essere posseduti dalle Università organizzatrici e dai docenti e dai tutor dei corsi. Per questa serietà si è adoperata, come detto, l’apposita commissione composta da esperti delle Federazioni FISH e FAND coordinate da un Dirigente Tecnico del MIUR che hanno preteso ed ottenuto la revoca di un bando dell’ANSAS comparso a fine dicembre 2011 nel quale non si davano garanzie di professionalità dei tutor e dei contenuti dei futuri corsi.

 

La Stampa - 30 aprile 2012

“Scuola, risparmi in 4 mosse ma senza toccare gli insegnanti”

Oggi pomeriggio, dunque, il Consiglio dei Ministri esaminerà il piano di spending review predisposto dal ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda per ridurre di almeno 4 miliardi la spesa pubblica. TuttoscuolaNEWS (n. 534, 30 aprile 2012) ipotizza che gli ex-Provveditorati agli studi (poi Uffici Scolastici Provinciali, ora Uffici Territoriali) possano essere allocati presso l’Utg, ufficio territoriale di governo, unitamente ad altri uffici periferici della P.A. Flavia Amabile, invece, in questo articolo, riporta la previsione di risparmi con l’accorpamento di uffici e biblioteche del Ministero dell’istruzione (ma non delle scuole) con una riduzione del 75% sul costo attuale di 12 milioni di affitti per le sedi periferiche del Ministero. Anche si Ipotizzano risparmi con la razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi, e delle supplenze. A parte quest’ultima voce, c’è il nostro gradimento per l’iniziativa dei ministro Giarda e Profumo.

Segreterie e biblioteche delle scuole in comune, una riorganizzazione del personale del Miur, riduzione delle sedi: anche il Miur è al lavoro in queste ore per l’esame della spending review, la revisione mirata della spesa pubblica, necessaria ad assicurare il pareggio di bilancio nel 2013… Le strutture dell’amministrazione centrale del Miur costano ogni anno 12 milioni di euro di canoni. I dipendenti sono suddivisi in due sedi… a piazzale Kennedy-Eur lavorano 400 dipendenti. A disposizione hanno 40mila metri quadrati… Si concentrerà tutto tra la sede centrale di Trastevere e gli uffici di viale Cercani. Totale del risparmio circa 9milioni di euro…. Un’altra quota di risparmi arriverà dai beni e servizi. Quando si faranno le gare si cercherà di aumentare l’uso dell’e-procurement. Si ricorrerà, cioè, all’acquisto on line, in genere meno costoso: il risparmio atteso è di circa 100 milioni, il 15% della spesa attuale.

 

la Repubblica  - 3 maggio 2012

“E per la scuola si profilano nuovi tagli”

░ Le sedi romane del Miur saranno accorpate; i dirigenti pensionati o che hanno lasciato per altro motivo on saranno sostituiti); 500 scuole con meno di 600 alunni saranno accorpate. Riportiamo, di Salvo Intravaia.

Scuola ancora all’insegna del segno meno: meno sedi centrali e periferiche, meno istituzioni scolastiche, meno docenti “imboscati”, meno dirigenti e probabilmente anche meno insegnanti. Con la spending review (revisione della spesa) la scuola pubblica italiana si appresta all’ennesimo taglio. …cSono quattro le leve che il governo conta di azionare per raschiare il fondo del barile: “snellimento della struttura centrale”, “riorganizzazione della struttura territoriale”, “razionalizzazione di distacchi e comandi” e “riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni”. … Lo “snellimento della struttura centrale” prevede la riduzione ad una soltanto delle due sedi – viale Trastevere e piazza Kennedy – del ministero: a rimanere dovrebbe essere soltanto la prima. Ma anche un maggiore utilizzo dei sistemi informatici disponibili e una riduzione degli organici dei dirigenti. Attualmente, sono 159 i posti vacanti di dirigente amministrativo di prima e seconda fascia, sui 371 previsti in totale (il 43 per cento). Il ministero conta di tagliarne una parte. E per ridurre ancora le spese prevede la “riduzione delle articolazioni provinciali”: quelli che un tempo si chiamavano “provveditorati agli studi”, trasferendone le relative funzioni alle scuole e agli Uffici scolastici regionali. Ma non solo. Per effetto della “razionalizzazione di distacchi e comandi” i 300 docenti comandati negli uffici periferici dell’amministrazione, presso enti e associazioni, con tutta probabilità, ritorneranno in classe ad insegnare. Il “riequilibrio della rete scolastica regionale” dovrebbe passare attraverso l’accorpamento delle oltre 500 istituzioni scolastiche ancora sottodimensionate – con meno di 600 alunni – mentre resta sibillino il “riequilibrio della proporzione tra docenti e classi di alunni”, perché potrebbe nascondere un taglio al personale.

 

La Stampa – 3 maggio 2012

Rivoluzione Invalsi: entrano più materie, via libera al computer- Valutazioni anche su discipline scientifiche e inglese

░ Preannunzio di un potenziamento delle prove, dal prossimo anno scolastico. Riportiamo parte dell’articolo di Flavia Amabile.

Aumentano le domande, le materie e i controlli…. La svolta avverrà a partire dall’anno scolastico 2013-14 quando saranno introdotte altre materie oltre all’italiano e alla matematica: si sta pensando a prove anche nelle discipline scientifiche e in inglese, in questo caso proseguendo la sperimentazione già in corso sulla terza media che coinvolge oltre 2mila studenti. Si sta pensando di introdurre test anche nelle secondarie e in terza o quarta elementare. Infine una parte dei test sarà svolta anche con l'uso del computer…. . Saranno rafforzati i sistemi di controllo durante lo svolgimento delle prove, per evitare che i prof aiutino i propri studenti. E chi si rifiuterà di partecipare sarà segnalato al dirigente responsabile e agli uffici regionali…. A essere sottoposti ai test Invalsi quest'anno saranno oltre due milioni di ragazzi dalla primaria alle superiori. … L’Invalsi ha deciso di accelerare già da quest’anno la riconsegna dei dati e distribuirà un vademecum per gli insegnanti che avranno più informazioni: non solo i risultati dei ragazzi, ma anche dati sull’ambiente di provenienza delle classi e sulle differenze nei risultati.

 

La Stampa – 4 maggio 2012

“Sprechi, lo sfogo dei 40 mila”

░ Boom di segnalazioni online al governo. Gli italiani attaccano auto blu e stipendi dei politici (di Alessandra Barbera)

Hanno «espresso un parere» più di quarantamila italiani: 18.820 mercoledì (uno ogni quattro secondi), altri 21.540 ieri, più o meno uno al secondo. La pagina segnala-il-tuo-spreco voluta da Palazzo Chigi ha fatto il boom. Cosa ci sia fra quelle quarantamila segnalazioni, a Palazzo Chigi non hanno l’autorizzazione a dirlo. L’Autorità per la Privacy ha immediatamente scritto al governo per diffidarlo dal diffondere dati sensibili. Però - racconta chi quei dati li ha già scorsi - i temi ricorrenti sono due: le auto blu e gli stipendi dei parlamentari. Più che una raccolta di segnalazioni, un enorme sfogatoio contro gli abusi dello Stato e per i sentimenti dell’antipolitica. Il compito ingrato di spulciare fra quelle quarantamila mail per ora spetta a otto funzionari di Palazzo Chigi. Si chiama ufficio «dialogo con il cittadino»…. Nella relazione presentata lunedì scorso al governo il ministro delegato alla spending review, Piero Giarda, ha segnalato l’«anomalia del finanziamento degli enti locali». Dei 240 miliardi che nel complesso spendono, solo cento sono frutto di tributi propri. Il resto (140 miliardi) sono risorse che Comuni, Province, Regioni spendono senza risponderne di fronte ai cittadini…. A partire dagli anni Ottanta la pubblica amministrazione ha accumulato inefficienze: se non fosse accaduto - calcola il ministro Giarda - oggi lo Stato costerebbe 73 miliardi di meno. Ora bisogna «concentrare gli sforzi per alleggerire il prelievo fiscale». Nel breve periodo la possibilità che ciò avvenga è pari a zero: di qui alla fine dell’anno occorre risparmiare 13 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva di quattro punti percentuali.

 

 

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