Rassegna stampa

Recensioni dalla stampa al 12 novembre 2011

ASASi - La Letterina n. 297 - novembre 2011
“I presidi indignati”
░ L’articolo è a firma del preside Salvatore Indelicato, Vicepresidente regionale ASASi. Auspica giustizia retributiva per i dd.ss., la reclama dati alla mano, in un momento politico-economico non propizio e, però, con una indicazione assai ragionevole: “….si realizzi una perequazione esterna prelevando le risorse dal montante complessivo del Pubblico Impiego anche a costo di limare al ribasso la retribuzione di posizione degli altri dirigenti del Pubblico Impiego”.
Nell’arco di due mesi in rapida successione abbiamo assistito a un taglio delle presidenze pari a 1.812 con il primo decreto di agosto, subito dopo aggravato dal ddl allegato al bilancio 2012 che apporta un ulteriore taglio di 1331 unità mediante l’artificio dell’innalzamento della soglia minima degli istituti comprensivi a 600 e 300 studenti. Si tratta di un risparmio strutturale per l’amministrazione notevole, se consideriamo che il trattamento lordo Stato di un dirigente scolastico, inclusa la retribuzione di posizione fissa, variabile e di risultato sia in media pari a 80.024 euro. Per i dirigenti scolastici il calcolo per montante della riduzione di spesa per il 2012-13 pari a 251.115.312 milioni di euro. Già da questo solo risparmio si capisce che ci sarebbe ampiamente la copertura dei fondi per colmare il differenziale di retribuzione per i dirigenti del concorso ordinario 2004 che ancora soffrono di una sperequazione rispetto ai loro colleghi. Basterebbero 5 milioni per coprire questo gap: ebbene come si fa a dire da parte del governo che non c’è disponibilità? Non solo ma con questa somma si potrebbe ampiamente coprire anche il differenziale che separa la dirigenza scolastica da tutte le altre dirigenze del pubblico impiego (sperequazione esterna) che essenzialmente è legata alla diversa retribuzione di posizione e di risultato. Dal confronto con i dirigenti tecnici (ex ispettori)emerge un differenziale di 28.000 euro in media che riferito ora all’organico residuo pari a 10.415 (dotazioni organiche dirigenti scolastici a.s. 2010/2011) depurato dei 3138 decurtati fa 7.277, senza tenere conto delle vacanze e carenze attuali che abbassano ulteriormente questa cifra (basterebbe sottrarre le reggenze attuali), da un calcolo di 203 milioni di euro. Insomma i risparmi attuali basterebbero a rendere giustizia retributiva alla categoria senza ulteriori aggravi o appesantimenti su altre poste di bilancio dello Stato. E comunque se neanche dopo questa possibilità di realizzare una copertura finanziaria si appalesasse una volontà politica di rendere giustizia retributiva a una categoria in forte sofferenza allora extrema ratio si realizzi una perequazione esterna prelevando le risorse dal montante complessivo del Pubblico Impiego anche a costo di limare al ribasso la retribuzione di posizione degli altri dirigenti del Pubblico Impiego…. Insomma i dirigenti scolastici di seconda fascia dopo dieci anni di presa in giro vogliono e devono essere equiparati subito e bene a tutta la dirigenza di seconda fascia del Pubblico Impiego non importa come e non importa se devono essere richiesti sacrifici di solidarietà agli altri colleghi delle altre amministrazioni. Vedremo che cosa ne penseranno al più presto i giudici.

ItaliaOggi 8 novembre 2011
“Concorso a dirigente, che bagarre”
░ Chi ha superato la preselezione contesta i ricorsi degli esclusi; c’è già la sentenza su un caso analogo (di Mario D’Adamo)
Continua inesorabile la raccolta delle adesioni al ricorso contro la preselezione svoltasi il 12 ottobre…. Mentre si moltiplicano le proteste di singoli e di associazioni proprio contro chi si appella al giudice… Alle due prove potrebbero essere ammessi, se otterranno un provvedimento d’urgenza, anche gli esclusi che, con i loro ricorsi, contestano l’erroneità, l’equivocità, la cattiva formulazione dei quesiti… Le attenzioni sono ora puntate sulla magistratura, la quale com’è ovvio non deciderà di far superare una prova a chi è privo di requisiti per partecipare o manca di competenze tecniche o culturali per svolgere il ruolo di d.s.. Verificherà solo che le regole siano state rispettate… Se dovesse accertare che un numero elevato di domande si prestava a equivoci o non conteneva risposte esatte o ne conteneva più d’una, si dovrà ammettere che qualcosa non ha funzionato…. In effetti, un precedentedi controversia giudiziaria relativa a una prova selettiva si ha in una decisione del Tar del Lazio di un anno fa, contraria ai ricorrenti (sentenza n.33.368 del 10 novembre 2010)…. La contestazione dei ricorrenti non riguardava l’erroneità o la equivocità dei quesiti… bensì la loro idoneità ad accertare effettivamente il grado di cultura generale posseduto da ciascun candidato… I giudici hanno respinto il ricorso perché l’operato dell’amministrazione, sotto questo profilo, era del tutto insindacabile….

ItaliaOggi 8 novembre 2011
“Nuovi prof., spazio solo per 13mila”
░ A gennaio le selezioni per il TFA (corsi da 1500 ore); il Miur più che dimezza la offerta formativa proposta dalle università.
C’è posto per 12.778 nuovi insegnanti, quelli che potranno seguire i tirocini formativi attivi… A definire il fabbisogno, per gradi di scuola e classi di concorso, è stato il Miur che ha freddato le aspirazioni di molti nuovi docenti, e soprattutto delle università, pronte a sfornare corsi per 32410 abilitandi… Una differenza che la dice lunga sulla diversa prospettiva che ministero e università hanno sulle potenzialità della scuola… Il fabbisogno non tiene conto del Sostegno, che il ministero vorrebbe utilizzare per ricollocare il personale in esubero: in questo caso i corsi verrebbero gestiti dall’Ansas e non dagli atenei… Ma del resto correre troppo, a questo punto, non ha molto senso, anche perché manca il decreto sul reclutamento. E soprattutto la certezza che il governo vada avanti.

ItaliaOggi 8 novembre 2011
“Per i docenti in esubero spunta la casa integrazione
░ Di Alessandra Ricciardi.
La norma è meno dura di quanto era prevedibile all’inizio, perché saranno i contratti collettivi (e non la sola legge) a definire con quali criteri si potranno gestire le eccedenze di personale anche attraverso il passaggio ad altra amministrazione, anche fuori dal territorio regionale.
Ma il maxiemendamento al dl di Stabilità, in discussione al Senato, contiene comunque una certezza, per quanto concerne lo sbocco finale: esaurite tutte le procedure, il personale che non può essere ricollocato, oppure non vuole, va messo in cassa integrazione… Il maxi era atteso per ieri in Commissione Bilancio di Palazzo Madama, ma vi arriverà probabilmente non prima di domattina, dopo nuove limature, e soprattutto dopo il voto sul Rendiconto dello Stato, alla Camera. I docenti in esubero nella scuola, circa 10mila, stando all’articolato, avranno l’obbligo di essere ricollocati in altre funzioni e amministrazioni. Il personale che non sarà possibile rimettere al lavoro, o che si rifiuti di farlo, sarà messo in disponibilità, con diritto a una indennità pari all’80% dello stipendio, e per durata massima di 24 mesi. Una sorta di cassa integrazione, al termine della quale v’è il licenziamento. ….


Il Sole24 Ore - 9 novembre 2011
“Si comincia da apprendisti”
░ Le assunzioni nelle società di consulenza: il primo contratto è, nella maggior parte dei casi, di apprendistato.
A seconda del tipo di laurea, triennale o specialistica, la durata è di 24 o 36 mesi e, come spiegano i partner responsabili delle risorse umane di diverse grandi società, nella consulenza il contratto di apprendistato si trasforma in contratto a t.i., con percentuali che vanno dal 95 al 99% dei casi…. I contratti a cui fanno riferimento le società di consulenza sono il commercio, in prima battuta, e per i dirigenti il contratto Manageralia oppure Federmanager…


ItaliaOggi - 9 novembre 2011
“Concorsi, un dpcm permette più di mille assunzioni”
░Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 28 ottobre riguarda parecchie amministrazioni centrali, l’INAIL e le agenzie fiscali (triennio 2011/2013).
E’ quanto mette nero su bianco il dpcm pubblicato ieri (8 novembre) sul sito internet della Funzione pubblica, che autorizza a bandire le procedure concorsuali per molte amministrazioni centrali e per le Agenzie delle entrate, dogane e territorio. La parte del leone la fa il Mineconomia. Il dicastero di via XX Settembre, infatti, potrà bandire concorsi per funzionari di II area e per dirigenti di seconda fascia, per complessive 249 unità. Un gradino sotto, l’Agenzia delle entrate che potrà assumere 232 funzionari con il profilo di terza area.F1. Secondo il dpcm in esame, le procedure di reclutamento possono essere avviate tenuto conto della effettiva e concreta vacanza di posti in organico nell’ambito delle aree, alla data di emanazione dei relativi bandi, ma ad una condizione: che le amministrazioni abbiano già operato la riduzione degli assetti organizzativi, come prevista dall’art.2 comma 8bis del dl n.194/2009….

ItaliaOggi - 10 novembre 2011
“Buonuscita. Differimento per tutti
░ Una circolare dell’Inpdap (n.16/2011) illustra le novità della legge 148/2011, per i dipendenti pubblici: scatta per ogni cessazione dal servizio, il rinvio della liquidazione.
L’allungamento dei tempi di riscossione della buonuscita comprende tutte le cessazioni dal servizio e tutti i trattamenti di fine rapporto comunque erogati dall’Inpdap, inclusi i dipendenti di enti che, pur avendo perso la natura di pubblica amministrazione, hanno invece conservato la disciplina del trattamento di fine servizio…. La finestra nella scuola. La circolare interviene sulle nuove norme in tema di decorrenza della pensione per il personale della scuola. Dal prossimo anno, chi matura i requisiti in un anno solare andrà in pensione dall’anno scolastico (o accademico) dell’anno solare seguente, e non più dall’anno scolastico o accademico dello stesso anno solare di maturazione dei requisiti, cosa che resta possibile soltanto per chi maturerà i requisiti entro il prossimo 31 dicembre 2011. L’Inpadap spiega che nel comparto scuola rientra anche il personale dipendente da istituzioni scolastiche pubbliche non statali (ad ese. Scuole comunali), nonché il personale appartenente al comparto dell’AFAM (conservatori, accademie bella altri ecc…). Pertanto, per coloro che matureranno i requisiti per il diritto, a partire dal primo gennaio 2012, l’accesso alla pensione avverrà dal primo settembre o dal primo novembre dell’anno successivo.
La buonuscita può attendere. Per quanto riguarda i nuovi termini di pagamento delle buonuscite, poiché la novità è introdotta con una modifica della disciplina vigente dal 1997 (legge 104/1997), l’ambito di applicazione, spiega l’Inpdap, comprende tutte le cessazioni dal servizio e tutti i trattamenti di fine rapporto, comunque denominati, erogati dall’istituto, con le sole eccezioni stabilite dalla medesima norma di riforma. Vale a dire: lavoratori che hanno maturato i requisiti contributivi e anagrafici per il pensionamento, sia di anzianità che di vecchiaia prima del 13 agosto (data di entrata in vigore della riforma); personale del comparto scuola e delle istituzioni AFAM.

Domani – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 10 novembre 2011
Scuole pollaio: 3138 dirigenti a casa, 30 ragazzi per classe. La sicurezza è l’optional che infastidisce la Gelmini
░ Marina Boscaino e Luca Kocci criticano i nuovi tagli nella Scuola (questa volta di dirigenti e personale ATA, e la mancata presentazione, da parte del Miur, del Piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica
Sono 1.300 le scuole che dovrebbero essere soppresse per conseguire appieno gli obiettivi del dimensionamento fissati con la manovra della scorsa estate e proseguiti nel disegno di legge di stabilità del 14 ottobre. L’obiettivo è avere istituti con non meno di mille alunni, che scendono a 500 nel caso di comuni montani e isole piccole, con creazione di istituti comprensivi per il primo ciclo di istruzione (infanzia, primaria e secondaria di I grado). A cosa è finalizzata un’operazione del genere?. Saranno 3.138 i dirigenti che verranno eliminati dal nuovo provvedimento, con un’ulteriore incursione dello Stato in materia di competenza esclusiva regionale (l’organizzazione della rete scolastica)….
Il 28 ottobre il Tar del Lazio ha emesso un’ordinanza – su ricorso del Codacons – secondo la quale «il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ordina al ministero Istruzione, Università e Ricerca di depositare nel termine di giorni dieci decorrenti dalla comunicazione il Piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica». Il limite di 30 alunni, infatti, previsto dalla 133/08 non tiene conto del fatto che molti edifici scolastici non hanno aule idonee ad ospitare tanti alunni, se non violando le norme di sicurezza vigenti: sarebbero 17 su 100 le aule che quest’anno sono occupate da più di 25 alunni.

 

 

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