Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 28 maggio 2010

“Rinnovo contratto per 10mila presidi”

“Gli studenti promuovono gli insegnanti”

“Scuola al collasso, il governo sospenda i tagli”

“Un risparmio da sei miliardi”

“Schiaffeggia uno studente. Prof nei guai al Majorana”

“Limina censura presidi e insegnanti”

“Maturità, martedì le commissioni”

“A Palermo, 2500 ragazzi ricordano Falcone”

“Gelmini: Siamo pronti a dare più armi all’esercito degli insegnanti”

“Giusto fare le vacanze lunghe.. meno stanno a scuola e meglio è”

“Scuola a ottobre, bufera sul Pdl. Gelmini:”Un aiuto al turismo”

“Ma quante assurdità negli orari di lezione”

“Il collegio docenti può fare politica ?”

 

Il Sole 24 ORE – 21 maggio

“Rinnovo contratto per 10mila presidi”

░ Nelle Notizie in breve

Sindacati e amministrazione pubblica hanno firmato il rinnovo del contratto ei 10mila dirigenti scolatici di tutta Italia; l’accordo è stato sottoscritto con la parte pubblica presso L’ARAN, dai sindacati di categoria ANP Cida; CISL Scuola, FLC Cgil, SNALS Confsal e UIL Scuola, e riguarda il quadriennio normativo 2006/2009, e i due bienni economici compresi. Per il primo biennio economico verranno corrisposti 2015 euro mensili mentre sul secondo biennio l’aumento sarà di quasi 150 euro.

 

CORRIERE DELLA SERA (ed.Roma) – 21 maggio

“Gli studenti promuovono gli insegnanti”

░ All’Istituto Newton, l’esito di una campionatura della “satisfaction” degli alunni è la seguente: bene la didattica; male la pulizia dell’istituto; bocciate le gite scolastiche.

Collegio dei docenti a porte aperte, ieri, nell’aula magna del liceo scientifico Newton. Normalmente off limits, come vuole la norma, il Consiglio d’istituto si è trasformato in un dibattito a più voci: Professori, genitori e studenti a confronto…. Dialogo schietto, e qualche faccia sorpresa, si sono avuti quando gli studenti hanno esposto i loro voti a prof, scuola preside. Note dolenti, pulizia e stato dell’edificio scolastico… Bene il rapporto con i docenti e i compagni di classe. Ottima la didattica. Non piacciono invece le gite scolastiche (“disorganizzate”). Anche genitori, docenti e personale ATA hanno espresso il loro giudizio sulla scuola, tramite questionario. Al Newton sono, non a caso, campioni di “finanza creativa”: mercatini, concerti, mostre, prof e studenti si impegnano a scovare fondi per finanziare i progetti scolastici. “L’autovalutazione, rilancia il preside Rusconi – e i consigli a porte aperte dovrebbero essere obbligatori”.

 

La Repubblica (ed.Roma) – 21 maggio

“Scuola al collasso, il governo sospenda i tagli”

░ Sara Grattoggi riferisce del sit-in dei docenti in protesta davanti al ministero. Il presidente della Provincia Zingaretti se ne fa interprete “gli studenti sono danneggiati dall’incapacità del governo”. Anche i dd.ss si attivano inviando una lettera a 200 mila famiglie, sui tagli.

La denunzia dei presidi laziali sullo stato di sofferenza della scuola pubblica rilancia la protesta dei coordinamenti romani e trova sponda nel mondo politico. Il documento inviato a 200 mila famiglie, dai dirigenti dell’Associazione scuole autonome del Lazio “conferma che le scelte del governo sino un colpo mortale all’istruzione pubblica”, secondo il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ha lanciato un appello all’esecutivo perché cambi rotta…. Dopo giorni di mobilitazioni, in serata arriva una buona notizia da viale Trastevere, dove alcune centinaia di insegnanti e di famiglie del Coordinamento permanente delle scuole di Roma hanno protestato ieri pomeriggio. Il direttore generale per il personale della scuola del Ministero, Luciano Chiappetta ha assicurato che il prossimo settembre sarà attivato un numero di classi a tempo pieno pari a quello dell’a.s. 2009-10.

 

AVVENIRE – 22 maggio

“Un risparmio da sei miliardi”

░ Enrico Lenzi riporta i dati Agesc che suggeriscono quanta riconoscenza lo Stato, cioè tutti noi, debba avere nei riguardi della scuola paritaria

Sei miliardi di euro. A tanto ammonta il risparmio che lo Stato ogni anno realizza con la presenza della scuola paritaria. Un conteggio realizzato dall’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc) prendendo in esame quanto lo Stato, cioè tutti noi, spende per l’istruzione per ogni singolo studente, sia nella scuola statale che in quella paritaria. Si scopre così che nella materna statale, lo Stato spende per ogni bambino 6.116 euro, mentre ne stanzia 584 se è iscritto in una paritaria. La differenza: 5.532 euro. Non solo,. Se tutti i bambini delle materne paritarie traslocassero in blocco nella materna statale, lo Stato dovrebbe aumentare la propria spesa di tre miliardi e 436 milioni di euro. Stesso discorso per le elementari: 7.366 euro per studente nella statale e 866 per quello della paritaria. In questo caso, la presenza delle paritarie procura allo Stato un risparmio di un miliardo 202 milioni di euro. Nelle medie inferiori, il risparmio statale si ferma a 496 milioni di euro (7.688 contro 106), mentre per le superiori si supera di poco il miliardo. … Le regioni intervengono prevalentemente nel settore della scuola materna. Quasi tutte, tranne Lazio, Marche e Campania… prevedono contributi (con uno spettro decisamente ampio). Si va dalla completa parità Si va dalla completa parità di Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, tra tutte le scuole, indipendentemente dal gestore, agli stanziamenti, anche milionari delle altre regioni…. Lombardia, Veneto e Sicilia si sono dotate di una legge regionale che introduce un buono scuola per le famiglie con i figli iscritti alle paritarie, mentre le altre prevedono contributi inseriti, però, nelle leggi sul diritto allo studio.

 

LA REPUBBLICA – 22 maggio

“Schiaffeggia uno studente. Prof nei guai al Majorana”

░ Un trafiletto amarissimo, nella edizione di Palermo.

Uno schiaffo allo studente che lo aveva insultato ha nesso nei guai un professore di lungo corso dell’ITI Ettore Maiorana. Il d.s. della scuola di via Astorino ha avviato l’iter disciplinare nei confronti del docente. Intanto, ieri mattina il padre del ragazzo – che non ha ancora presentato denuncia - è arrivato davanti all’istituto per avere spiegazioni sull’accaduto. Il dirigente ha deciso di avvertire la polizia, per paura di un’aggressione ai danni dell’insegnante. Secondo una prima ricostruzione, il professore avrebbe reagito con uno schiaffo al volto di uno studente di IV anno che aveva rimproverato e che, per tutta risposta, lo aveva offeso con alcune parolacce.

 

LA REPUBBLICA (ed.Bologna) – 22 maggio

“Limina censura presidi e insegnanti”

░ La Cgil chiede le dimissioni del direttore dell’USR; aveva detto che è dovere dei dipendenti pubblici non criticare l’amministrazione. Ilaria Venturi riferisce della dichiarazione del funzionario e delle reazioni.

No al bavaglio a presidi e insegnanti. E’ bufera sul richiamo di Marcello Limina a non parlare male dell’amministrazione scolastica sulla stampa. Pena, sanzioni disciplinari. Immediata la reazione della FLC Cgil: il segretario nazionale Mimmo Pantaleo e i segretari regionali Danilo Barbi e Raffaella Morsia ieri hanno chiesto le dimissioni del direttore dell’US dell’Emilia Romagna. La replica del direttore: “Ma quale bavaglio. La nota era riservata solo ai miei dirigenti provinciali,

una comunicazione tra me e loro… Per risolvere i problemi ci vuole una comunicazione adeguata, corretta, non urlata e sguaiata ”.

 

La Sicilia – 22 maggio

“Maturità, martedì le commissioni”

░ Un articolo di Mario Castro, riferito alle scuole della provincia di Catania, nell’imminenza della prova più attesa dagli studenti e dalle loro famiglie (e anche dalla Stampa, sempre coinvolta).

Martedì prossimo arriveranno i nomi dei componenti le 292 commissioni (se i in meno dell’ scorso a.s.)degli esami di Stato edizione 2009-10. Successivamente, gli assenti saranno sostituiti dall’USP (coloro i quali non si presenteranno comunicheranno le motivazioni dell’assenza il 21 giugno, all’insediamento delle commissioni)… Il condizionale sulla effettiva presenza dei candidati agli esami deriva dal fatto che essi, in sede di scrutinio finale, dovranno riportare la sufficienza in tutte le discipline. C’è una somiglianza con i vecchi esami di maturità, quando chi non superava la prova scritta d’Italiano non poteva sostenere l’orale. Però solo in detta disciplina (il colloquio era su tutte le altre materie). In questa edizione si è ancora più rigidi, dal momento che basta una insufficienza per non essere ammessi agli esami…. Ovviamente, questo farà aumentare il contenzioso, per cui è necessario che, anche se la valutazione è ormai numerica, e quindi non desta equivoci ci interpretazione, i verbali dovranno essere redatti con precisione, puntualità e opportune motivazioni… Per quanto concerne i privatisti, entro il mese di maggio dovranno sostenere esami di idoneità, per essere ammessi agli esami, e anche loro dovranno riportare la sufficienza in tutte le discipline…

 

Il Gazzettino - 24 maggio

“A Palermo, 2500 ragazzi ricordano Falcone”

░ Li hanno sbarcati nel porto di Palermo, due “navi della legalità” – provenienti da Napoli e Civitavecchia, ribattezzate coi nomi Giovanni e Paolo, dei magistrati simbolo caduti nella lotta alla mafia.

Obiettivo del viaggio, promosso dal Miur e dalla Fondazione Falcone, è stato quello di fare incontrare i coetanei palermitani, in occasione del 18/mo anniversario della strage, e con loro gridare il “no” alla mafia. Ad attenderli sul molo c’erano la sorella di Giovanni Falcone, Maria.. insieme a don Ciotti, presidente di Libera.. e al procuratore antimafia Piero Grasso… in cielo volavano palloncini tricolore e i ragazzi intonavano l’inno d’Italia.

 

il Giornale – 24 maggio

“Gelmini: Siamo pronti a dare più armi all’esercito degli insegnanti”

░ “Patto per la legalità” tra studenti, insegnanti e operatori della giustizia ricordando le vittime della strage di Capaci. La dichiarazione del Ministro nell’aula bunker dell’Ucciardone.

“Aveva ragione Bufalino quando diceva che per sconfiggere la mafia occorre un esercito di maestre, e la nostra intenzione è quella di fornire sempre più armi a questo esercito perché si può sconfiggere Cosa Nostra anche con gli strumenti della conoscenza”.

 

la Repubblica – 24 maggio

“Giusto fare le vacanze lunghe.. meno stanno a scuola e meglio è”

░ Caterina Pasolini firma questo articolo e magari anche lo straordinario titolo. Complimenti, a tutti in redazione; ora so che ho buttato 38 anni in cattedra. Continuateci a giocare con la scuola ! La frase messa nel titolo è tratta dalla intervista alla collega Paola Mastrocola, professoressa-scrittrice, la quale (con una risata enigmatica) auspica che i ragazzi abbiano più tempo “per guardarsi dentro”; giusto giusto il tempo della scuola. Così a lei stessa è accaduto:”Ero una ragazzina timida e solitaria, introversa. Per me stare via dalle aule quattro mesi era un sogno… passavo le ore sul balcone a leggere o giocare”. Ma che li buttiamo a fare questi soldi per la scuola? Viva, ancora e sempre, Deschooling Society, by Ivan Illich).

 

“A scuola il 30 settembre ? Io sarei entusiasta.. tra altro è anche il mio compleanno”. A dirlo senza remore, con una risata che dietro l’ironia nasconde scoramento, è Paola Mastrocola, docente, scrittrice, autrice tra glia altri libri di “La scuola insegnata al mio cane”. “Per come è oggi la scuola, meno ci stanno i ragazzi e meglio è. Come insegnante trovo più giusto che abbiano tempo per riflettere, stare da soli, trovare le passioni che hanno dentro si sé. – Scuola da buttare ? – Ora serve soprattutto come contenitore sociale visto che tutti i genitori lavorano, le famiglie sono desertificate. Comunque, meglio in classe che davanti ai mille schermi che rimbambiscono. Oggi la scuola dà infarinatura, non cultura e poi comunque dipende da chi incontri. Avrebbe bisogno di essere sconvolta, ripensata, altro che riformine, ma mancano le idee e sappiamo solo copiare il modello anglosassone che, tra altro, ha già fallito….

- Chi sarà contrario ?. – Soprattutto i genitori…

 

la Repubblica – 25maggio

“Scuola a ottobre, bufera sul Pdl. Gelmini:”Un aiuto al turismo”

░ Questo curatore della rassegna pregustava già il seguito, nella stessa testata giornalistica che il giorno 24 aveva ammiccato (articolo della Pasolini) al libero pensiero della Mastrocola (…”meno ci stanno i ragazzi e meglio è”). Marina Cavalieri ci informa che la Gelmini i ragazzi li manderebbe non sul balcone a guardarsi dentro, ma in spiaggia a guardare fuori. Aspettiamo, sempre meno pazienti, che di scuola si parli con argomenti pedagogici e non per esprimere giudizi immotivati, nè motivando con esigenze economiche (come ha fatto il ministro fin dal giorno dell’insediamento). Registriamo che la Mastrocola aveva azzeccato (- Chi sarà contrario ?. – Soprattutto i genitori…), perché il fronte dei genitori è compatto: riducendo i 200 giorni di scuola – dicono - si va al di sotto dello standard europeo e si fa cassa sulla pelle delle famiglie.

La Lega liquida tutto come una polemica inutile. I presidi si preoccupano. I sindacati si dividono. I genitori non ne vogliono sentire parlare. Favorevole, invece, il sindacato italiano balneari. La proposta di posticipare l’apertura dell’anno scolastico al 30 settembre, fatta da un senatore del PDL, scatena preoccupazioni e polemiche rituali, ma anche qualche consenso. A cominciare dal ministro Gelmini che, intervistata da Sky TG24 ha detto: “Io sono molto aperta su questo, se ne può discutere. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze”…. La paura di avere una scuola ridotta al minimo la esprime anche il PD. Secondo il capogruppo in commissione cultura della Camera… Tra interessi delle famiglie e quelli del turismo c’è però anche la delicata questione dell’apprendimento. “Sarebbe un errore. Il tempo dell’apprendimento è - Spiega Benedetto Vertecchi, pedagogista - il tempo dell’interiorizzazione, per imparare ci voglio tempi lunghi”.

 

la Padania– 26 maggio

“Ma quante assurdità negli orari di lezione”

░ Ancora in tema di calendario scolastico, e ancora una proposta minimalista; questa è argomentata con riferimento all’Europa, dove si fanno, mediamente 20 ore di lezione a settimana. - Perché farne trenta ? Si chiede Sergio Bianchini, presidente dell’Associazione “per una scuola nostra, regionale e federale”. Con i 2 precedenti fanno 3: per questo signore, le ore di scuola sono ore fagocitate ai giovani, dallo Stato

Il dibattito sulla data d’inizio della scuola… ha sicuramente fissato nella mente dei lettori una quantità: 200. Duecento sono i giorni di scuola in Italia. …La riduzione a 5, dei giorni di scuola si può fare ma lasciando inalterato il volume totale delle ore annuali e settimanali, cioè 30 ore (in media) per 33 settimane, pari a 990 ore annue. Quindi, nella scuola in cui si fa la settimana corta bisogna tenere l’alunno in classe sei ore al giorno… Per avere un ritmo ragionevole, pari a 4 ore al giorno per 5 giorni tipici della modernità, il curricolo deve arrivare

A 20 ore settimanali, che non sono un’assurdità bensì corrispondono al peso della scuola di 40 anni fa… Centralismo, meridionalismo, sindacalismo, alleati per la pelle, hanno caricato la vita del giovane di questo peso insostenibile, che è tale anche per la finanza pubblica. In Europa, il curricolo obbligatorio viaggia intorno alle 20 ore settimanali… In Danimarca, le ore annue obbligatorie variano da 600 a 660, e in ogni ora ci sono 15 minuti di pausa ritualizzata. In Finlandia – giudicato il Paese con la massima preparazione degli allievi –le lezioni obbligatorie durano tre ore al giorno.

 

Il Nuovo Corriere viterbese– 27 maggio

“Il collegio docenti può fare politica ?”

░ Cinzia Rossi riferisce della polemica scoppiata tra il sindaco di Viterbo e eurodeputato Pdl, Giulio Marini e un collegio dei docenti auto convocato come assemblea di protesta contro la politica scolastica del governo e alla riforma Gelmini. A questa si è rivolto l’eurodeputato con un’interrogazione a risposta scritta, in sede parlamentare.

Sulla protesta degli insegnanti dell’ISIS di Tarquinia contro la politica scolastica attuata dal governo, interviene il deputato Giulio Marini, che critica aspramente il comportamento del collegio docenti rivolgendosi direttamente al ministro: “Il collegio dei docenti può impartire a genitori e alunni un indirizzo politico?”...L’organo scolastico ha infatti approvato a maggioranza un documento nel quale si illustra la drammatica situazione in cui versa attualmente la scuola, e soprattutto le prospettive per il futuro alla luce della politica dei tagli posta in essere dal governo. Il collegio avrebbe, inoltre, convocato un’assemblea tra genitori e alunni per discutere quella che è stata definita “una dissennata politica di tagli..”. Al Ministro Marini chiede quali provvedimenti riterrà opportuno adottare nel caso venisse accertato un eccesso di competenza e il mancato rispetto di quelle che sono le attribuzioni spettanti all’organo scolastico “

 

 

 

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