Pubblichiamo alcuni articoli su nuovo anno con 1.700 istituti acefali, sull’organico potenziato nasce zoppo: tra i 5 e i 10mila posti rimarranno scoperti e su Roma il Comune anticipa l’epurazione dei precari storici decisa dal Governo.
Rassegna stampa su nuovo anno con 1.700 istituti acefali
ASKA NEWS - Scuola, Anief: 1.700 istituti senza preside, vicario e direttore
"Ecco come il Miur tradisce la scuola autonoma"
Roma, 24 ago. (askanews) - "Nuovo anno con 1.700 istituti acefali: partiranno senza preside, vicario e direttore", la denuncia arriva dall'Anief, che attacca "Ecco come il Miur tradisce la scuola autonoma". "A pochi giorni dall'avvio delle lezioni, una scuola ogni cinque sta per essere affidata dagli Uffici regionali alla gestione di dirigenti e Dsga di altre istituti. E in tutte le sedi mancherà anche il vicario, la storica e preziosa figura cancellata nell'ultima Legge di Stabilità per risparmiare un pugno di milioni di euro": ha spiegato Marcello Pacifico (Anief-Cisal-Confedir), sottolineando che "l'esito del nuovo anno scolastico si presenta a dir poco problematico. Perché è vero che con le nuove norme sono previsti tre membri dello staff a sostegno del dirigente scolastico, ma nessuno con la funzione di vicario. Con l'aggravante che si impianterà con un anno di ritardo. Urge l'avvio di un concorso per presidi e direttori dei servizi generali ed amministrativi".
ANSA - Scuola: Anief, 1.700 istituti acefali, né preside né vicario
Sindacato preoccupato per la direzione delle scuole
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - Nuovo anno con 1.700 istituti acefali: una scuola su cinque passerà l'anno scolastico senza il preside, il suo vicario e nemmeno il direttore dei servizi generali e amministrativi. La denuncia arriva dall'Anief. "Per quanto riguarda i dirigenti scolastici - spiega il sindacato - la riforma della scuola ha infatti lanciato un 'paracadute' solo per una parte dei tanti vincitori di concorso rimasti in stand by per via delle irregolarità amministrative accertate nello svolgimento delle ultime prove selettive: la Legge 107/2015, dal comma 87 in poi, ha dimenticato tutti i docenti vincitori e idonei che, dopo aver partecipato al concorso emesso dal Miur nell'estate del 2011, hanno oggi ancora attivo, in primo o secondo grado, un ricorso in tribunale. Solo alcune centinaia di docenti diventeranno presidi, dopo aver svolto dei corsi intensivi avviati dall'amministrazione, mentre gli altri sono stati clamorosamente abbandonati al loro destino". Oltre a tutelare la loro posizione, rivendicando al giudice anche per loro l'assorbimento nei quadri dirigenziali, Anief torna a chiedere l'avvio celere di un nuovo concorso per dirigenti. "Lo stesso concorso che si attende da quasi vent'anni per il Dsga, la figura professionale, che tra le altre cose gestisce i bilanci delle scuole e il personale Ata, valorizzata solo dalle norme ma mai nei fatti: a oggi, infatti, questo ruolo - osserva l'Anief - continua a essere coperto dall'abnegazione di migliaia di assistenti amministrativi, che senza nemmeno la dovuta preparazione (e nemmeno gli adeguati compensi) vengono caricati di responsabilità enormi e compiti complessi". Il sindacato, infine, torna a chiedere la soppressione della norma, prevista dall'ultima ex Legge Finanziaria, di cancellazione degli esoneri e semiesoneri per i vicari dei presidi: i dirigenti da settembre "si ritroveranno a gestire, senza i collaboratori diretti, una media di 5-6 sezioni distaccate a testa, collocate spesso anche a decine di chilometri di distanza l'una dall'altra". Per la direzione delle scuole "siamo davvero preoccupati. Perché è vero che con le nuove norme sono previsti tre membri dello staff a sostegno del dirigente scolastico, ma nessuno con la funzione di vicario. Con l'aggravante che i docenti, da cui pescare i nuovi collaboratori, si impianteranno con un anno di ritardo. Il potenziamento dell'organico dell'autonomia, infatti, da deliberare attraverso il Collegio e il piano triennale dell'offerta formativa nel prossimo autunno, sarà realizzato concretamente solo dal 2016: per quest'anno, le nomine arriveranno solo a livello giuridico".
Italpress - SCUOLA: ANIEF "NUOVO ANNO CON 1.700 ISTITUTI 'ACEFALI'"
ROMA (ITALPRESS) - "Quello che doveva essere l'anno del rilancio della scuola pubblica, si sta sempre piu' trasformando in un calvario per studenti, famiglie e personale. Alle tante problematiche e ingiustizie attuate sul fronte delle assunzioni, che di fatto vedra' realizzate la meta' delle 103mila assunzioni, quelle del potenziamento, solo a settembre 2016, e nemmeno una per il personale Ata, va aggiunto lo stato di abbandono dirigenziale in cui sono stati lasciati oltre 1.700 istituti autonomi piu' altri 500 sottodimensionati: in pratica, una scuola su cinque passera' l'anno scolastico senza il preside, il suo vicario e nemmeno il direttore dei servizi generali ed amministrativi". Lo afferma in una nota l'Anief.
"Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la riforma della scuola ha infatti lanciato un 'paracadute' solo per una parte dei tanti vincitori di concorso rimasti in stand by per via delle irregolarita' amministrative accertate nello svolgimento delle ultime prove selettive: la Legge 107/2015, dal comma 87 in poi, ha dimenticato tutti i docenti vincitori e idonei che, dopo aver partecipato al concorso emesso dal Miur nell'estate del 2011, hanno oggi ancora attivo, in primo o secondo grado, un ricorso in tribunale. Solo alcune centinaia di docenti diventeranno presidi, dopo aver svolto dei corsi intensivi avviati dall'amministrazione, mentre gli altri sono stati clamorosamente abbandonati al loro destino - sottolinea il sindacato -. Oltre a tutelare la loro posizione, rivendicando al giudice anche per loro l'assorbimento nei quadri dirigenziali, Anief torna quindi a chiedere pubblicamente l'avvio celere di un nuovo concorso per dirigenti".
ANSA - Con collegi docenti inizia anno della "Buona scuola"
Ma sindacati promuovono 'campagna di resistenza' dei prof
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Prima campanella del nuovo anno scolastico domani. A tornare in classe per il momento sono gli insegnanti (gli studenti lo faranno tra il 7 e il 15 settembre) che domani hanno in agenda la prima riunione dei collegi docenti. E proprio in vista di questo appuntamento i sindacati di categoria hanno inviato ai prof un documento che nel titolo riassume le intenzioni: "Risparmiamo alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107. I possibili comportamenti". "La legge 107 in molte sue parti - spiegano - confligge con principi costituzionali e disposizioni normative e contrattuali. Ciò avviene, ad esempio, nel momento in cui essa lede la libertà d'insegnamento, crea un'autorità salariale nella figura di una sola persona (caso unico nei rapporti di lavoro pubblici), introduce meccanismi di valutazione individuale a cui conseguono premi in denaro che dovrebbero invece seguire la disciplina contrattuale". Cosa fare allora? Si propone - spiega la Gilda - di non accettare la nomina a coordinatore di classe, dipartimento, coordinamento per materia; di rifiutare le funzioni di responsabile di laboratorio e l'incarico di responsabile di plesso; non accettare la nomina a staff della dirigenza e quella di collaboratori del dirigente scolastico, in particolare nelle scuole in cui manca il capo d'istituto e sono quindi in reggenza. E agli insegnanti vengono indicate istruzioni operative: "Nel primo collegio docenti, nel caso sia presente all'ordine del giorno l'elezione dei due membri del nuovo comitato di valutazione, bisogna presentare una mozione di rinvio, così da poter scegliere le colleghe e i colleghi più idonei. Inoltre è opportuno che, prima dei collegi dei docenti per l'elezione dei membri del comitato di valutazione e per la delibera del Pof triennale, in ogni scuola si svolgano riunioni delle Rsu e dei docenti per progettare la resistenza alla legge 107". Per quanto riguarda l'assegnazione del "bonus qualità", la Gilda sottolinea che "i docenti premiati con il fondo per il merito non possono essere riconosciuti per le stesse attività a livello di distribuzione del fondo dell'istituzione scolastica "perché non è possibile pagare una persona due volte per la stessa funzione". Insomma, la partenza della Buona scuola si preannuncia come una corsa a ostacoli. Sindacati e associazioni nelle scorse settimane hanno puntato l'indice contro presidenze vacanti (1.700 istituti acefali senza presidi né vicari, secondo l'Anief), potenziamento ridotto (circa 5-10 mila posti dell'organico aggiuntivo rimarranno non assegnati, ha denunciato Tuttoscuola), persistenza della "supplentite", esodi forzati di prof verso Nord. Il ministro Giannini ha assicurato un avvio d'anno regolare con tutte le cattedre coperte, ma timori e perplessità restano. Intanto, la macchina organizzativa di viale Trastevere oltre a lavorare per dare concretezza al piano di assunzioni varato dal governo Renzi, sta completando alcuni passaggi necessari per le novità che decollano da quest'anno come l'alternanza scuola-lavoro (tra pochi giorni verranno presentati la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e il Registro degli enti e delle imprese disponibili) e la valutazione di docenti e dirigenti (la direttiva è quasi pronta). (ANSA).
Alto Adige: Buona Scuola, partenza a ostacoli
Italia Oggi: Il 20% delle scuole senza preside
Repubblica.it: Scuola, al primo suono della campanella 1.700 istituti senza un dirigente
La Stampa: Anief, scuola al via con 1700 istituti senza preside
Corriere Univ: Scuola ai nastri di partenza, ma 1.700 istituti inizieranno senza preside
Il Secolo d’Italia: Scuola, il disastro di Renzi: mancano pure i presidi in oltre 1700 istituti
La Discussione: Scuola, Anief "Nuovo anno con 1.700 istituti 'Acefali'"
Blasting news: QUEI 1700 PRESIDI DESAPARECIDOS CHE GRAVANO SULL'AVVIO DELL'ANNO SCOLASTICO
Regioni.it: SCUOLA: ANIEF "NUOVO ANNO CON 1.700 ISTITUTI 'ACEFALI'"
Teleborsa: Scuola, al primo suono della campanella 1.700 istituti senza un dirigente
Img press: Nuovo anno con 1700 istituti acefali, partiranno senza preside, vicario e direttore
FLOxC: Anief, saranno 1.700 gli istituti acefali, né preside né vicario
Cervelliamo: MANCANO PRESIDI PER MILLE SCUOLE E MALCONTENTO ANIEF
Orizzonte Scuola: Anief, saranno 1.700 gli istituti acefali, né preside né vicario
Qui Finanza: Scuola, al primo suono della campanella 1.700 istituti senza un dirigente
News informer: Anief, scuola al via con 1700 istituti senza preside
Scuola press: 1.700 istituti “acefali” per il caos d’inizio anno scolastico
Yahoo Notizie: Scuola, Anief: 1.700 istituti senza preside, vicario e direttore
In Terris: NUOVO ANNO SCOLASTICO: 1.700 ISTITUTI SENZA PRESIDE
America Oggi: Istruzione. Al via l'anno della "Buona scuola"
Rassegna stampa su l’organico potenziato nasce zoppo: tra i 5 e i 10mila posti rimarranno scoperti
ANSA -Scuola: Anief, confermati timori per esclusi assunzioni
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - "Le stime che giungono da altri addetti ai lavori, non molto distanti dalle nostre, confermano che c'era la necessità, non solo giuridica ma anche pratica, di includere nel piano di assunzioni gli oltre 60mila abilitati e specializzati nel sostegno fuori delle GaE e dalle graduatorie di merito". Così Marcello Pacifico, presidente Anief, commenta le stime diffuse oggi dalla rivista Tuttoscuola secondo cui l'organico potenziato nasce zoppo visto che tra i 5 e i 10mila posti rimarranno scoperti. "Il vero paradosso è che si è tenuta chiusa la porta - osserva Pacifico - a decine di migliaia di abilitati nelle Università (Tfa e Pas) o che hanno conseguito una laurea abilitante sempre attraverso i corsi accademici (in Scienze della formazione primaria) o un'abilitazione all'estero, il cui numero è stato stabilito dallo stesso Miur sulla base delle stime dei posti vacanti in organico per il triennio successivo. Il risultato è che, come confermato da un nostro studio, ben 12.840 docenti hanno pagato 3 mila euro per specializzarsi sul sostegno, 10.489 per l'infanzia; 11.163 docenti si sono abilitati in materie scientifiche, 2.759 nella sola classe A59, quella esaurita per l'insegnamento di matematica nella scuola media. E a questi numeri bisogna sommare decine di migliaia di insegnanti abilitati dopo il 2011 attraverso gli altri canali". Anief, a fronte di diversi migliaia di posti che non andranno assegnati, ha quindi prorogato al 31 agosto 2015 i termini per aderire ai ricorsi per l'ammissione alle fasi nazionali (B e C) del piano straordinario di assunzioni di cui alla Legge 107/2015.
Italpress - SCUOLA: ANIEF "ORGANICO POTENZIATO NASCE ZOPPO"
ROMA (ITALPRESS) - "Circa il 15-20% delle 55mila assunzioni dell'organico aggiuntivo per il potenziamento della didattica non saranno assegnate: dopo l'Anief, anche le riviste specializzate concordano con questa tesi che conferma le incongruenze contenute nel piano di assunzioni della riforma della scuola confluito nella Legge 107/2015. Oggi Tuttoscuola ha infatti confermato che 'per mancanza di possesso della classe di concorso richiesta e i posti di sostegno per mancanza del titolo di specializzazione, rimarranno non assegnati 5-10 mila posti dell'organico aggiuntivo per il potenziamento'. Con il risultato che 'soprattutto al nord alcune scuole riceveranno un organico aggiuntivo ridotto rispetto alle richieste': cio' portera', stima sempre la rivista specializzata, 'risparmi per il MEF fino a 340 milioni di euro'". Lo afferma l'Anief in una nota. "E la beffa sara' doppia - prosegue -, perche' 'quei posti, per quest'anno come prevede la legge (comma 95), non potranno essere coperti con supplenza annuale'. 'Il Ministero dell'Economia sara' soddisfatto per l'inatteso risparmio di spesa. Infatti ogni mille posti dell'organico potenziato non coperti nemmeno con supplenza risparmiera' 34 milioni. Se lo scoperto sara' di 10 mila, il risparmio raggiungera' i 340 milioni. Bel colpo per le casse del Tesoro! Molto meno per chi aspirava a un posto da quest'anno, almeno da supplente, e rimarra' fermo ai box', conclude Tuttoscuola".
Virgilio: Scuola, assunzioni ancora al palo. Molti posti resteranno vacanti
Il Messaggero: In ogni scuola 2 prof in meno del previsto
Teleborsa: Scuola, assunzioni ancora al palo. Molti posti resteranno vacanti
La Discussione: Scuola, Anief "Organico potenziato nasce zoppo"
IMG press: Assunzioni scuola, l’organico potenziato nasce zoppo
Repubblica.it: Scuola, assunzioni ancora al palo. Molti posti resteranno vacanti
Blasting news: ASSUNZIONI SCUOLA E SUPPLENZE, 10.000 POSTI SCOPERTI: PRECARI, DOPPIA BEFFA IN ARRIVO
Blitz quotidiano: Scuola: mancano all'appello 15mila prof, 2 per istituto
Rassegna stampa su a Roma il Comune anticipa l’epurazione dei precari storici decisa dal Governo
ADNKRONOS -SCUOLA: ANIEF, A ROMA COMUNE 'EPURÀ 5MILA EDUCATRICI
Roma, 25 ago. (AdnKronos) - «A Roma il Comune anticipa l'epurazione dei precari storici decisa dal Governo: oggi tocca a 5mila educatrici, dal 2016 ai supplenti delle statali». Lo afferma l'Anief, che spiega: «La novità non è che siano venuti meno i posti da educatrice o maestra, ma è nelle recenti sentenze della curia europea, le quali impongono in modo inequivocabile l'assunzione di tutto il personale in possesso dei titoli di studio e abilitanti che ha svolto almeno 36 mesi di servizio su unità di lavoro prive del rispettivo titolare. Ora, anziché stabilizzare quel personale, il Comune capitolino decide di metterlo alla porta: troppo forte è il timore di incorrere nelle richieste di assunzione attraverso i tribunali. Che però in questo modo saranno numericamente maggiori, perché i precari messi alla porta non rimarranno di certo con le mani in mano». «A Roma come a Montecitorio - spiega Marcello Pacifico (Anief-Confedir): - si sta ribaltando quanto espresso dalla Corte di Giustizia europea. Creare artificialmente delle norme per togliere del lavoro a del personale precario, anziché assicurarglielo, è palesemente incostituzionale e ci allontana sempre di più dal diritto europeo: siamo pronti a inondare il Comune di Roma di ricorsi seriali per favorire la loro stabilizzazione e per permettergli, anche nel breve periodo, di mantenere il loro posto di lavoro come supplenti».
Italpress - SCUOLA: ANIEF "A ROMA COMUNE ANTICIPA EPURAZIONE PRECARI STORICI"
ROMA (ITALPRESS) - "Quanto sta accadendo alle educatrici storiche non di ruolo del Comune di Roma, messe alla porta dopo lunghi anni di precariato pur in presenza dei posti liberi, ha tutta l'aria di essere, nel piccolo, quel che attende i supplenti della scuola pubblica. I nuovi bandi per supplenze nei nidi e nelle scuole dell'infanzia del comune capitolino, infatti, hanno introdotto il divieto di assegnare le supplenze proprio a coloro che ne hanno piu' diritto e che per anni, in non pochi casi per decenni, hanno coperto i posti vacanti e permesso la funzionalita' del servizio". Lo afferma in una nota l'Anief. "La novita', pero', non risiede nel fatto che quei posti liberi siano oggi venuti meno, ma nelle recenti sentenze della curia europea, le quali impongono in modo inequivocabile l'assunzione di tutto il personale in possesso dei titoli di studio e abilitanti che ha svolto almeno 36 mesi di servizio su unita' di lavoro prive del rispettivo titolare - prosegue il sindacato -. Ora, anziche' stabilizzare quel personale, il Comune di Roma decide di espellerlo: troppo forte e', evidentemente, il timore di incorrere nelle richieste di assunzione attraverso i tribunali. Che pero' in questo modo saranno numericamente maggiori, perche' i precari epurati non staranno a guardare". Anief ritiene che "quanto sta accadendo nel Comune della citta' eterna non sono altro che le prove generali di quanto aspetta i precari delle scuole statali. Nel comma 131 della Legge di riforma, la 107/2015, viene infatti riportato che 'a decorrere dal 1 settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati, con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi'". "Peccato che in entrambi i casi, a Roma come a livello nazionale - ricorda Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal -, si sta ribaltando quanto espresso lo scorso 26 novembre a Lussemburgo dalla Corte di Giustizia europea, che ha indicato a chiare lettere il diritto dei lavoratori precari dell'amministrazione pubblica ad essere assunti in tutti quei casi che sono in possesso dei requisiti di accesso e che hanno svolto tre anni, anche non continuativi, di servizio. E non dimentichiamo che la Commissione europea ha aperto piu' di un fascicolo per le infrazioni, in particolare la 2124/10, aperte per motivi analoghi, con possibili esborsi miliardari dello Stato italiano proprio come risarcimento per l'abuso di precariato". "Detto questo, reputiamo inammissibile, stabilizzazione a parte, che ad un educatore che ha svolto per tanto tempo la sua professione venga improvvisamente messo alla porta: creare artificialmente delle norme per togliere del lavoro a del personale precario, anziche' assicurarglielo, e' palesemente incostituzionale e ci allontana sempre di piu' dalle direttive europee. Per questo motivo, l'Anief si schiera con le educatrici e maestre romane: siamo pronti a inondare il Comune di Roma di ricorsi seriali per favorire la loro stabilizzazione e per permettergli, anche nel breve periodo, di mantenere il loro posto di lavoro come supplenti", conclude il presidente Anief.
Mister X: SCUOLA: ANIEF, A ROMA COMUNE 'EPURÀ 5MILA EDUCATRICI
Scuola Press: A Roma il Comune mette le supplenti storiche alla porta
On line news: ANIEF/ Il Comune “epura” cinquemila educatrici
L’Unico: SCUOLA: ANIEF, A ROMA COMUNE 'EPURÀ 5MILA EDUCATRICI
Teleborsa: Precari della scuola, Roma mette alla porta 5 mila educatrici
Repubblica.it: Precari della scuola, Roma mette alla porta 5 mila educatrici