Corrieredellasera.it - 12/04/2015
“Classi pollaio, oltre 300 fuori legge. «Così diventa difficile insegnare»”
░ Classi formate anche con 30 ragazzi, italiani e stranieri. E la cubatura di legge ? E la qualità didattica ?
Mai più classi pollaio», è anche uno dei punti fondamentali della Buona Scuola del governo Renzi, le cose dovrebbero cambiare in meglio con le nuove regole, con le assunzioni di tanti precari e anche con l’impegno preso sull’edilizia scolastica. Intanto c’è chi ha scattato la fotografia dell’esistente. A Milano le classi fuori dai parametri, se si considerano quelli fissati dal ministero dell’Istruzione e quelli, più rigidi, della normativa sulla sicurezza, sono più di trecento. E sono quasi tutte, otto su dieci, nelle scuole superiori. Fare scuola in classi che superano anche il numero trenta è impegnativo per chi insegna e per chi deve imparare, soprattutto in istituti, come tanti in città, dove le classi sono multietniche. Fuorilegge sui numeri sono il 5,5 per cento delle classi di istituti cittadini: 326, di cui 273 sono superiori. La buona notizia almeno è che in città e nella regione (la percentuale in Lombardia è del 5,8%) la situazione è meno critica rispetto al resto del Paese, dove la classi fuori parametro sono più di 23 mila, il 6,4%. Così risulta dall’indagine sul sovraffollamento nelle istituti statali appena pubblicata dalla rivista Tuttoscuola… Giovanni Vinciguerra, direttore di Tuttoscuola, sulla sicurezza aggiunge: «Lo Stato dovrebbe fissare i criteri. Adesso c’è una norma, del ‘92 (del ministero degli Interni, sulla prevenzione incendi) che fissa un numero massimo di 25 studenti per aula mentre un’altra del 2009 (del ministero dell’Istruzione) dice che si può arrivare anche a trenta. … I presidi, che chiuse le iscrizioni a metà febbraio, cominciano a lavorare sulla formazione delle classi per il prossimo anno hanno ancora davanti i numeri noti: non più di 29 bambini nelle sezioni della scuola dell’infanzia, 27 alle elementari, 28 alle medie e 30 alle superiori. Si scende soltanto se ci sono alunni disabili. Sono i parametri fissati nel 2009 dal Miur. Poi c’è l’altra regola, quella relativa alla prevenzione incendi e l’indicazione è massimo 25 alunni per classe più l’insegnante. … Il dato sul sovraffollamento, dicono i presidi, andrebbe incrociato in una città come Milano con quello sugli alunni stranieri che qui e in tutta la regione sono più numerosi rispetto alla media italiana: il 14 per cento negli istituti della Lombardia, contro il 9 per cento in Italia.
Scuolaoggi.com - 13/04/2015
“La Buona Scuola senza Tempo Pieno”
░ Riportiamo parzialmente. D
Nella campagna elettorale del PD del 2013, la responsabile scuola di quel partito, on Puglisi , preannunciava una difesa strenua del Tempo Pieno e aggiungeva “con le compresenze” Anche l’impianto originario del progetto sulla Buona Scuola si occupava del tempo pieno, prevedendo addirittura un potenziamento e ampliamento nel meridione dove è carente. Poi arrivò il ddl sulla Buona Scuola e le 150mila assunzione si ridussero d’un sol colpo a 100mila. Si è detto, tutto colpa delle detrazioni a favore delle scuole private. Fatto sta che si persero per strada non solo 50mila posti ma anche tante buone intenzioni, come per l’appunto l’ampliamento del Tempo Pieno. Nel testo del ddl la parola tempo pieno non compare nemmeno una volta!.... Anomalia è l’assurdo blocco degli organici, fermi al 2011 con 600.839 unità, con un centro-nord che costantemente aumenta la popolazione scolastica e con un centro sud che, invece. Perde drammaticamente alunni e posti. Da qui la necessità di contenere politicamente e socialmente questo divario, dando al nord meno organico di quanto gli spetterebbe e al sud di riservare meno tagli del previsto. Il ddl sulla Buona Scuola, col suo carico di organico aggiuntivo, doveva servire a rendere più sostenibile questo squilibrio, facendo un’operazione più incentrata sull’offerta che sulla domanda. Ma di tutto ciò non v’è più traccia. Come non v’è più traccia d’un ritorno alle compresenze. Misteri della politica. Resta un tempo pieno azzoppato al nord e fermo ai blocchi di partenza al Sud. Una delusione in più per quanti avevano sperato in un cambiamento vero. Anche della scuola.
ItaliaOggi - 14/04/2015
“Buona Scuola, ecco le prime modifiche”
░ Sono quelle in pectore alla relatrice Coscia (Pd). Di Alessandra Ricciardi
È stata la relatrice, Maria Coscia a individuare i primi filoni di intervento che saranno concretizzati nei prossimi giorni in emendamenti, il cui termine ultimo è stato fissato per sabato 18 aprile… Tra le modifiche che si annunciano, la previsione di incarichi provvisori per il primo anno per i docenti che saranno assunti grazie alla riforma: dovrebbe consentire, precisa la Coscia, di gestire meglio la mobilità.
Nel mirino la previsione che a proporre l'incarico ai 110 mila neo assunti, un incarico triennale e rinnovabile, siano direttamente i dirigenti scolastici. Dalla formulazione della norma, sembrerebbe che la proposta di incarico possa riguardare anche i vecchi assunti e non solo quanti di questi faranno domanda di mobilità andando a ricadere nella nuova regolamentazione. «Ancora più in generale, occorrerà chiarire come si coordini la previsione di attribuzioni di incarichi triennali con la previsione che destinatario di tali incarichi risulti personale assunto a tempo indeterminato». La stessa perplessità è stata sollevata dai sindacati: cosa fare nel caso di un docente a cui non arrivano proposte di incarico oppure ne arrivano da più dirigenti ? Secondo la Coscia, è opportuno limitare anche discrezionalità dei dirigenti definendo «criteri di carattere generale da indicare ai dirigenti per l'individuazione dei docenti da reperire». Si prefigura poi come necessario anche un emendamento sull'indicazione obbligatoria da parte dei neo assunti di un ordine di preferenza tra tutti gli albi territoriali in cui essere iscritti, per garantire «il corretto funzionamento del meccanismo di assegnazione dei posti «e anche per evitare che nel caso di indisponibilità di cattedre vuote «non si proceda all'assunzione». Sarà certamente oggetto di numerosi emendamenti anche il divieto di assegnare incarichi di supplenza per più di tre anni, così come è prevedibile uno scontro sul destino degli iscritti in graduatoria di istituto. ….
larepubblica.it - 15/04/2015
“Scuola, per essere assunti i prof meridionali si apprestano a un nuovo esodo al Nord”
░ Assunzioni: i posti liberi sono in maggioranza nelle regioni del Nord mentre i precari sono prevalentemente al Sud. Secondo le proiezioni almeno in diecimila dovranno trasferirsi per lavoro. Di Salvo Intravaia.
… Per comprendere il complesso fenomeno della distribuzione dei 100mila posti del mega piano di assunzioni della Buona scuola, basta partire dalla relazione tecnica allegata al disegno di legge, che snocciola una serie di numeri. Le 100.701 cattedre che saranno assegnate dal prossimo primo settembre risultano dalla somma dei posti lasciati liberi dai pensionamenti, 18.536 in tutto, dalle assunzioni del cosiddetto Piano Carrozza per la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno - altri 8.895 posti - dalle 24.458 cattedre vacanti occupate a vario titolo dai supplenti e da 48.812 cattedre dell'Organico dell'autonomia con il quale la coppia Renzi-Giannini intende modernizzare la scuola italiana. Ma, senza quote compensative - in base ad una elaborazione di Repubblica su dati forniti dal Miur - oltre 45 cattedre su cento saranno disponibili nelle regioni settentrionali perché è proprio al nord che si sono registrati più pensionamenti e che il Piano Carrozza prevede di assumere più insegnanti di sostegno. E ancora: oltre metà dei 24mila posti vacanti, occupati quest'anno dai supplenti, sono nelle regioni del Nord. Soltanto i 48mila posti dell'organico dell'autonomia potranno equilibrare in parte la prevalenza di posti al Nord. Se la distribuzione dei posti dell'organico dell'autonomia - che in totale conta quasi 49mila posti - avverrà sulla base delle classi, le regioni meridionali e quelle settentrionali riceveranno lo stesso numero di posti: poco meno di 20mila. Ma al sud potrebbero andare più posti per contrastare la dispersione scolastica. Si tratta della quota perequativa su cui stanno lavorando i tecnici del ministero che da giorni effettuano simulazioni sulla distribuzione dei 100.701 posti del piano di assunzioni. Il problema è che 45 precari della scuola su cento sono inseriti nelle liste delle province meridionali, dove dovrebbero essere assegnate 33mila cattedre. La restante parte, circa 12mila supplenti, dovrebbe accettare un posto in una regione diversa da quella in cui è iscritto e dove probabilmente risiede. E anche se il ministero dovesse spostare 2mila cattedre da Nord a Sud per contrastare la dispersione scolastica, saranno almeno 10mila i supplenti meridionali che dovranno organizzarsi per una lunga permanenza al Nord.
orizzontescuola.it - 15/04/2015
“Precari con più di 36 mesi di servizio. Proposta shock del giudice: ruolo dal 1° settembre 2014 in cambio della rinuncia alle domande del ricorso”
░ Nell'ambito dell'ampio contenzioso pendente in oltre 150 Tribunali in Italia e partito nel 2011 per contrastare l'abusivo ed illegittimo ricorso al precariato scolastico, è sempre più frequente che sia proprio il Giudice ad invitare il MIUR ad avanzare ipotesi conciliative.
Sono gli Avvocati Bonetti e Delia a parlare: "Anche sulla spinta dell'importante sentenza del Tribunale di Fermo che ha per la prima volta immesso in ruolo un docente precario dalle Graduatorie di Istituto) della condanna a 2 milioni complessivi di euro per 50 giudizi al Tribunale di Roma, ed alle recenti vittorie in Lombardia; oggi arriva la proposta del Tribunale di Trapani e "sul piatto dell'offerta", c'è addirittura il ruolo. Il Tribunale ha chiesto alle parti di valutare la "rinuncia a tutte le domande di cui al ricorso a fronte dell'assunzione a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anche ai fini previdenziali dall'1 settembre 2014". "Ogni ipotesi transattiva", commentano ancora gli avvocati"è da prendersi positivamente e valutata in maniera approfondita ove non dimentichi, in maniera leale e ragionevole, gli sforzi ed i sacrifici dei nostri insegnanti precari". "Non accetteremo, come caldeggiato dal Premier Renzi in qualche conferenza stampa sulla "Buona Scuola", conclude Valeria Bruccola di Adida, "risarcimenti simbolici che mortificano, ancora una volta, il lavoro dei nostri docenti". "Questa del Tribunale di Trapani, all'opposto di quella caldeggiata dal Governo, concludono Delia e Bonetti, è una proposta seria ed equilibrata che riesce, nell'ottica transattiva, a tener conto degli interessi e delle responsabilità delle parti".
www.tecnicadellascuola.it/ 16/04/2015
“Furbetti della Legge 104 hanno le ore contate”
░ Il sottosegretario Faraone annuncia che è giunta l’ora di far pagare chi sbaglia, usando uno strumento di civiltà per i propri scopi, danneggiando gli alunni e di chi ne ha bisogno: saremo intransigenti. Presto a disposizione delle scuole gli “anticorpi”. Intanto, da un monitoraggio del Miur risulta che Piemonte e Veneto hanno le percentuali più basse di beneficiari tra i docenti di ruolo, meno del 10%, mentre nella provincia di Cagliari si arriva al 28,6% e a Perugia al 18%.
Il Governo torna alla carica per stanare coloro che abusano dei permessi presi dal personale per motivi di salute propria o di assistenza a parenti o affini con una patologia invalidante. A distanza di tre mesi dalle prime dichiarazioni di “guerra”, contro l’uso sconsiderato di tali ore, il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, ribadisce la posizione parlando del caso di una docente che nei tre giorni di permesso mensile, cosiddetto 104, non assisteva nessuno ma partecipava a gare europee di ballo. "Abbiamo avviato un procedimento disciplinare nei confronti della docente indagata – ha spiegato Faraone - … Dopo aver effettuato il monitoraggio sull'uso della legge, ora disporremo verifiche e controlli adeguati per stanare i furbetti della 104. Per questo abbiamo convocato per la settimana prossima un tavolo tecnico al Miur nel quale discuteremo le azioni che dirigenti scolastici e uffici scolastici regionali possono intraprendere per raggiungere questo obiettivo… Con il monitoraggio abbiamo notato dati anomali e macroscopiche differenze tra regioni e province - ha continuato - un po' ovunque in Italia: il Piemonte e il Veneto hanno le percentuali più basse di beneficiari tra i docenti di ruolo (rispettivamente l'8,96% e il 9,71%), mentre la Sardegna e l'Umbria raggiungono il primato con il 18,27% e il 17,17%, con picchi del 28,58% nella provincia di Cagliari e del 18,02% in quella di Perugia".
www.tecnicadellascuola.it/ 17/04/2015
“Assunzioni, i numeri. 100mila posti vacanti cui aggiungere organico funzionale. ANIEF: "avevamo ragione mancano appello 70mila posti". In GaE 50 mila diplomati magistrale”
░ Paolo Damanti intervista il presidente Marcello Pacifico, che dichiara: "avevamo ragione mancano appello 70mila posti".
Ieri il Governo ha fornito i dati sul precariato, i posti a supplenza e le posizioni degli aspiranti GaE, esclusi i vincitori di concorso, distribuiti per provincia e classe di concorso. Le supplenze dell'anno scolastico 2014/2015 sono state 15.735 mila per l'interno anno (fino al 31 agosto) e 85.544 quelle fino al termine dell'attività didattica (30 giugno). In totale sono state circa 100 mila (nei documenti il Miur specifica che per il calcolo delle supplenze - full time - si è basato sull'orario di cattedra previsto per il tipo posto/grado di istruzione: infanzia 25 ore, primaria 24 ore, secondaria di I e II grado 18 ore).
Per quanto riguarda le supplenze fino al 30 giugno, 13.713 hanno riguardato il sostegno della scuola elementare, 4.127,4 della scuola dell'infanzia, 10.069 le medie e 2.696 le scuole superiori. Per quanto riguarda quelle annuali: per il sostegno nella primaria sono stati assunti 1.764 insegnanti, per quella dell'infanzia 469, per le scuole medie 1.922 e le superiori 413. Tutto ciò si evince dall'allegato 5, pubblicato ieri in via esclusiva dalla nostra redazione. Si tratta, dunque di 100mila posti liberi, cui bisognerà aggiungere 48.800 posti circa di organico funzionale. Inoltre, sono 1.339 i soggetti vincitori del concorso a cattedre del 2012 già presenti nelle graduatorie a esaurimento. Tra questi, 255 sono per la scuola dell'infanzia e 297 per le scuole elementari. Nel documento vengono riportate anche tutte le suddivisioni per classi di concorso. I più numerosi sono gli abilitati in italiano, storia, educazione civica e geografia nella scuola media, nelle materie letterarie per le scuole superiori, educazione artistica e lingua inglese. Questi i numeri tratti dai documenti. Abbiamo raggiunto al telefono Marcello Pacifico, Presidente ANIEF.
D. Quindi, ci sono 100mila posti vacanti, cui aggiungere 48.800 posti in Organico funzionale?
Pacifico. No, delle cattedre al 30 giugno non tutti sono su posto vacante. O meglio non secondo il Governo, che ne conta 7mila. Secondo noi, invece, la percentuale oscilla tra il 60 e il 70%. Secondo noi le cattedre per le assunzioni derivanti dalle supplenze al 30 giugno sono 10 volte di più. Quindi ci sono 70mila posti in più rispetto ai 100.000 delle assunzioni promesse. Inoltre, di questi 70mila posti vacanti, più della metà sono sul sostegno e il prossimo anno gli alunni disabili aumenteranno. Il Governo non vuole ammettere che ci sono posti in più, anche perché se lo ammettesse soccomberebbe nei tribunali e dovrebbe assumere tutti quei docenti con 36 mesi di servizio su cattedra vacante.
D. Cosa ne faranno, dunque, dei posti che non andranno alle assunzioni?
Pacifico. Secondo noi, i posti che il prossimo anno resteranno liberi sono circa 100mila ed andranno a supplenza.
D. Adesso, a proposito di assunzioni, si apre la questione dei diplomati magistrale che dovranno essere inseriti in GaE. Si tratta dell'ultima vittoria dell'ANIEF.
Pacifico. L'idea del Governo, fino ad ora, è stata di non riconoscere il diritto ai diplomati di entrare in Graduatoria ad Esaurimento, ma davanti a questa sentenza dovranno cambiare idea. A breve avremo una nuova sentenza che costringerà il Governo a far entrare 4mila docenti, ma abbiamo riaperto i termini per i ricorsi.
D. Considerando che i diplomati magistrale sono in tutto circa 50mila, ci troviamo davanti ad un'emergenza da risolvere, alla vigilia dell'abolizione delle Graduatorie ad esaurimento.
Pacifico. L'unico modo per risolvere la questione è riattivare il maestro su moduli, si recupererebbero 30mila posti nella primaria. Oppure istituire una classe ponte e anticipare a 5 anni l'ingresso a scuola, con compresenza di maestri dell'infanzia e delle elementari. Si potrebbero liberare fino a 100mila posti e si anticiperebbe l'uscita dalla scuola a 18 anni.
www.corriere.it/ 17/04/2015
“Ddl scuola, i numeri dei prof. La «mina» dei diplomati magistrali”
░ La commissione cultura alla Camera ha tempo fino a lunedì sera per definire gli emendamenti. L’incognita dei 55 mila diplomati magistrali inseriti nelle Gae dai giudici. Di Valentina Santarpia
Mentre stringono i tempi per definire i nodi del disegno di legge della riforma della scuola, rischia di scoppiare la mina dei diplomati magistrali ammessi nelle Gae (graduatorie ad esaurimento) dal Consiglio di Stato. Venerdì dieci diplomati entro il 2011/2002 hanno vinto il ricorso in appello (contro una sentenza del Tar del Lazio che aveva negato il pieno riconoscimento), acquisendo così il diritto di essere inseriti nella lista delle future assunzioni. Una lista che potrebbe allungarsi in maniera spaventosa, considerato che i diplomati magistrali sono 55 mila. … Allo stato attuale dovrebbero essere 100.701 i nuovi ingressi nella scuola. Ad essere immessi in ruolo i vincitori dell’ultimo concorso del 2012 e gli iscritti nelle GAE, di cui circa 37.000 docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, oltre circa 17.000 per la scuola secondaria di primo grado, circa 44.000 per la scuola secondaria di secondo grado e oltre circa 1.200 insegnati tecnico pratici. In particolare, 18.456 copriranno i posti liberi per pensionamenti, 17.790 i posti di sostegno, 16.835 i posti vacanti e disponibili, 7623 gli «spezzoni di cattedra». Dalle tabelle del ministero dell’Istruzione sugli aspiranti delle Graduatorie ad esaurimento e dei vincitori di concorso, presi in considerazione solo nelle classi di concorso dove hanno ottenuto i punteggi più alti, c’è la conferma che tra i futuri prof ci sono tantissimi maestri di scuola dell’infanzia (oltre 31 mila) e di scuola primaria (31.410), insegnanti di musica e storia dell’arte, economia e diritto ma molti meno nelle classi più richieste: 4300 circa quelli tra matematica e matematica e fisica, con grande disponibilità al Sud più che al Nord (dove invece ci sono le cattedre scoperte). Saranno assunti poi più di circa 55.000 docenti - dei quali circa 7.000 specializzati sul sostegno e, quindi, impiegati a supporto degli alunni con disabilità - su nuovi posti di organico costituiti per rispondere ai fabbisogni delle scuole, per rafforzare l’offerta formativa e dare concreta attuazione all’autonomia scolastica sulla base delle «priorità strategiche» stabilite con la proposta di legge: è il cosiddetto organico funzionale. Ecco l'ultima versione del piano assunzioni, così come è stato presentato in commissione Cultura alla Camera, che proprio in questi giorni sta esaminando il ddl…. Il piano straordinario di assunzioni rispetterà delle tappe precise, sulla base di quelle che sono state individuate come le priorità della scuola. I neo docenti «saranno assunti prioritariamente nei ruoli del sostegno se in possesso del relativo titolo di specializzazione», in modo da « garantire ad alunni e studenti con disabilità l’indispensabile supporto di personale docente opportunamente provvisto del titolo di specializzazione nel sostegno». Solo una volta esaurite le esigenze di insegnanti di sostegno nell’ambito territoriale prescelto, il docente potrà essere assunto per le classi di concorso per le quali ha acquisito maggior punteggio: insomma, le materie in cui è più preparato. Chi avrà la precedenza nella scelta? Anche in questo caso, il piano prevede «tre fasi consequenziali e temporalmente determinate», con un principio preciso: i vincitori avranno precedenza sui precarie delle Gae nella scelta delle scuole dove andare ad insegnare. Nella prima fase sono assunti i vincitori nell’ambito della regione nella cui graduatoria di merito essi sono iscritti, nel limite del 50 per cento dei posti vacanti e disponibili dell’organico dell’autonomia, individuati a livello di albo territoriale. Nella seconda fase sono assunti gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente, nell’ambito della provincia relativa alla graduatoria in cui essi sono iscritti, nel limite del restante 50 per cento dei posti vacanti e disponibili dell’organico dell’autonomia, individuati a livello di albo territoriale, incrementati dei posti rimasti eventualmente vacanti e disponibili al termine della fase precedente. Nella terza fase sono assunti i vincitori, nonché gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento, che «avanzano» dalle fasi precedenti, nel limite dei posti rimasti eventualmente vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia nazionale individuati a livello di albo territoriale. Diversi i nodi ancora da sciogliere, a partire da quello degli idonei, che non è affatto un tema accantonato, ma su cui i deputati stanno cercando un accordo per trovare un sistema per includerli all'interno del ddl. Un altro punto chiave è quello della mobilità territoriale, necessaria per coprire tutti i posti in organico: l'aspetto critico è trovare un modo per non avvantaggiare i nuovi assunti rispetto ai vecchi, che aspettano di essere trasferiti. La commissione vorrebbe trovare una soluzione che risolva entrambi i problemi, ma i tempi sono molto stretti. Altro articolo su cui la discussione è ferma è l'articolo 12, quello che riguarda i docenti che hanno lavorato più di 36 mesi, ma non maniera non continuativa: evitare che continuino a lavorare, per non essere obbligati ad assumerli, o garantire loro un prosieguo? Dubbi pure sullavalutazione del dirigente scolastico, e sulla composizione degli albi territoriali: le famose reti di scuola potrebbero essere riattivate, anche per dare più stabilità a chi farà parte dell'organico funzionale. C'è poi sicuramente un articolo sull'apprendistato che va modificato perché in contrasto con il Jobs act.