Il decreto interministeriale, anche se in corso di registrazione, violerebbe due direttive comunitarie nel trasferimento di tale personale nei ruoli ata, che possono pure ricorrere ad adiuvandum per evitare la cancellazione di 3.582 posti. Contestata anche la mancata attivazione di percorsi abilitanti per i sovrannumerari prevista dalla legge. Richiedi le istruzioni operative per aderire entro il 19 giugno a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e discutere la richiesta di sospensione il 15 luglio.

L’ultimo stop imposto dal Governo all’iniziativa parlamentare tesa a sanare una grave ingiustizia ai danni di precise figure professionali sol perché non vuole introdurre un organico funzionale per ragioni di finanza pubblica, ci induce a organizzare con urgenza un ricorso al Tar Lazio per evitare fin dal prossimo anno scolastico il transito nei ruoli del personale Ata dei 3.084 docenti dichiarati non più idonei all'insegnamento, dei 460 insegnanti tecnico-pratici appartenenti alla classe di concorso C999 e degli altri 28 titolari nella C555.

Il ricorso mira a ottenere la sospensione del decreto interministeriale, firmato nel marzo scorso e ancora in corso di registrazione, attuativo degli artt. 13 e 14 della legge 135/12. Al ricorso può partecipare ad adiuvandum anche il personale ATA di ruolo e precario che intende contestare per via derivata l’adozione dell’atto amministrativo.

Richiedi le istruzioni operative per aderire entro il 19 giugno a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell’oggetto la categoria di appartenenza (docente inidoneo/ITP o ata), e nel testo i propri dati anagrafici, i recapiti e-mail e telefonici, la sede di attuale servizio (denominazione scuola, comune, provincia). Tutta la documentazione richiesta dovrà essere inviata ad Anief entro il 20 giugno 2013 attraverso il servizio poste italiane “RACCOMANDATA 1” per discutere la richiesta di sospensione del decreto nella Camera di Consiglio del 15 luglio prossimo. Tutti coloro che hanno già inviato nei mesi scorsi una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. riceveranno le istruzioni operative nella casella di posta elettronica utilizzata.

 

Per la firma del mandato e l’avvio dei ricorsi per il personale di ruolo e precario. Tutti i ricorrenti saranno convocati entro il 25 aprile 2013 dai legali incaricati sul territorio per la firma dei mandati e la consegna della documentazione, necessari per il deposito e l’avvio dei loro contenziosi.

In particolare, i ricorsi che sono in procinto di essere attivati sono quelli che riguardano:
- l’inserimento e il reinserimento in GaE per le categorie non previste dal DM 53/2012 (inserimento in IV fascia)
- il passaggio dalla IV alla III fascia delle GaE di coloro che hanno potuto inserirsi nel 2012
- il riconoscimento di titoli e servizi non valutati o valutati solo parzialmente nelle GaE
- lo sblocco degli scatti e del contratto per i docenti di ruolo
- la ricostruzione di carriera
- il blocco quinquennale della mobilità per gli immessi in ruolo dal 2011
- la valutazione dei titoli per la mobilità del personale di ruolo
- il recupero dei gradoni stipendiali per gli immessi in ruolo dal 2011

Coloro che, dopo il termine 25 aprile, non fossero stati contattati dal legale Anief, potranno segnalarlo inviando un’e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., specificando il ricorso a cui hanno aderito, i propri dati anagrafici ed i propri recapiti telefonici ed e-mail. Anief provvederà entro i successivi 15 giorni a fornire loro le indicazioni necessarie per l’avvio del ricorso. Invitiamo tutti gli interessati ad attendere il termine indicato prima di inviare la mail di segnalazione.

Coloro che hanno eventualmente già provveduto alla firma del mandato e/o alla consegna della documentazione del ricorso, riceveranno – entro il medesimo termine del 25 aprile – informazioni sui tempi di deposito dei ricorsi ai quali hanno aderito.

 

Mortificata la professionalità di migliaia di lavoratori della scuola. ANIEF annuncia un nuovo ricorso al Tar per annullare il provvedimento alla firma, nei prossimi giorni, del Mef e della Funzione Pubblica. I lavoratori inidonei e delle classi di concorso C999 e C555 che intendono partecipare al ricorso possono chiedere informazioni scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Dopo tanta inutile attesa il Miur conferma in toto la linea introdotta con la spending review di mezza estate, la Legge 135/2012, e dispone il passaggio tra il personale Ata sia di 3.084 docenti dichiarati non più idonei all'insegnamento, sia di 460 insegnanti tecnico pratici appartenenti alla classe di concorso C999 e altri 28 titolari nella C555. Per gli inidonei, inoltre, si profila la possibilità di essere trasferiti coattivamente presso un'altra amministrazione pubblica.

Non recependo quanto proposto per mesi dall'Anief, agli Itp non viene data invece la possibilità di abilitarsi, qualora in possesso del prescritto titolo, attraverso i Tfa. Né si concede loro di poter accedere a quell'organico funzionale (peraltro previsto dalla legge) che avrebbe fatto comunque valere le loro competenze sempre operando in ambito scolastico.

L'unica nota apprezzabile di questo decreto è che apre una 'finestra' di accesso per coloro che, avendo i requisiti previsti dalla normativa vigente, possono accedere al pensionamento. Tuttavia si tratta di una parte minimale degli oltre 3.500 docenti coinvolti nell'indegna operazione.

"La decisione del Ministero di cambiare unilateralmente il profilo professionale di tanti insegnanti della scuola - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola - rappresenta l'apice della cattiva gestione dell'istruzione pubblica italiana. Contemporaneamente si mortificano tantissimi professionisti, in buona parte vittime di seri problemi di salute, anche derivanti da cause di servizio, utilizzandoli su ruoli a loro sconosciuti; si lasciano prive del personale addetto le biblioteche scolastiche; si usa ancora una volta come 'ruota di scorta' il delicato comparto del sostegno agli alunni disabili".

"Per tutti questi motivi - conclude Pacifico - quella fatta dal Miur è una scelta davvero grave. Contro la quale, appena sarà resa efficace, a seguito delle firme apposte dagli altri ministeri competenti, il nostro sindacato si opporrà strenuamente. Rivolgendosi a tutte le sedi giudiziarie competenti".

I lavoratori che intendono partecipare al ricorso possono chiedere informazioni scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Verso il recupero di 2.611 scuole autonome? Aveva ragione l’Anief. La sentenza n. 110/2013 annulla il piano di fusione in 3 istituti comprensivi calabresi. Possono ancora ricorrere con il sindacato i dsga dichiarati sovrannumerari, gli ata e docenti perdenti posto, i dirigenti trasferiti coattivamente, dopo la sentenza n. 147 del 7 giugno 2012. Possibile ancora per le famiglie impugnare i nuovi piani disposti dalle Regioni in questi mesi su materia concorrente. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per far rivivere la tua scuola autonoma e recuperare i tuoi diritti.

Il presidente Anief e delegato Confedir alla Scuola, prof. M. Pacifico, lo aveva ribadito, commentando a caldo per la stampa la sentenza della Consulta una settimana dopo la sua pubblicazione, il 14 giugno 2012: il dimensionamento che aveva travolto 2.611 scuole autonome era illegittimo e pertanto dovevano essere annullati i tagli prima dell’inizio dell’a. s. 2012-2013. Conseguentemente, il sindacato aveva denunciato l’illegittimità sia del D.M. n. 55 del 25 giugno 2012 che collocava i dirigenti scolastici in mobilità coatta, sia la circolare n. 61 del 18 luglio 2012, relativa alla determinazione degli organici ata che tagliava rispetto all’anno precedente 2.223 posti di dsga e conseguentemente altrettanti di ata, perché entrambi gli atti si riferivano in premessa e per effetto al dimensionamento scolastico previsto dall’articolo 19, comma 4, della legge 15 luglio 2011, n. 111, cancellato dal nostro ordinamento dalla Corte Costituzionale. Nell’autunno 2012, grazie a una precisa denuncia e diffida, l’Anief era riuscita a salvare le prerogative delle RSU nelle scuole dimensionate ottenendo un’interpretazione favorevole dell’ARAN. All’inizio del nuovo anno, coerentemente, il presidente Anief aveva scritto, invano, ai Governatori delle Regioni richiamandoli al rispetto dei criteri generali fissati dal D.P.R. 233/98 e dal D.P.R. 81/09 sulla materia concorrente con lo Stato nella rideterminazione della rete scolastica in vista dell’approvazione dei nuovi decreti e aveva contestato anche la circolare ministeriale n. 96 del Miur trasmessa con nota prot. 8293 del 17.12.2012 con cui si disponevano per il 2013-2014 le pre-iscrizioni degli studenti anche in quelle scuole soppresse illegittimamente sul territorio nazionale: 1.404 dell’infanzia, primaria e circoli didattici di cui 2.375 dell’itero primo ciclo di istruzione, 39 istituti professionali, 174 istituti tecnici e 23 licei (quasi la metà dei tagli al Sud in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, anche il Lazio a quota meno 300 istituti).

Finalmente, la sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 fa chiarezza - commenta M. Pacifico - e ricorda come tutti gli atti emanati in nome di una norma di legge dichiarata incostituzionale perdono la loro validità ed efficacia dopo la pubblicazione della sentenza mentre tutti gli interessati (studenti, personale dirigente e dipendente) possono rivendicare la difesa dei propri diritti soggettivi lesa dall’adozione di norme cancellate dal nostro ordinamento.

Nel caso specifico, è stata annullata dai giudici amministrativi, su richiesta delle famiglie, la creazione di tre istituti comprensivi nel Comune di Castrovillari per l’a. s. 2012-2013 e la soppressione di diverse scuole primarie, circoli didattici e scuole medie determinata dalla regione Calabria.

Dopo aver difeso le RSU delle scuole dimensionate costringendo sindacati e governo a un’interpretazione autentica del contratto che salvasse le relazioni sindacali nelle stesse sedi di servizio ed evitasse condanne per attività anti-sindacale, l’Anief lancia l’ultimo appello a tutti coloro che vogliono salvare le scuole autonome: scrivete a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e ricorrete con noi ai tribunali della Repubblica per ottenere giustizia.

L’ELENCO DELLE SCUOLE SOPPRESSE

I comunicati precedenti
DIMENSIONAMENTO – SENTENZA CORTE
DIRIGENTI
DSGA e ATA
RSU
REGIONI
PRE-ISCRIZIONI

 

Sostegno negato agli alunni disabili: ancora una volta l’amministrazione latita e le famiglie per soddisfare un loro diritto sono costrette a rivolgersi al giudice. Il quale non può che applicare la legge e assegnare le ore.

Non si possono far pagare ai disabili le disfunzioni della macchina organizzativa scolastica. Secondo l’Anief è questo il senso della sentenza n. 8266, emessa il 3 ottobre dal Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso dei genitori di un alunno con deficit di apprendimento, iscritto alla scuola primaria, assegnandogli 22 ore settimanali di sostegno anziché le sole 6 di cui usufruiva nell'anno scolastico precedente.

Del resto, quanto espresso dal giudice amministrativo non fa altro applicare la normativa vigente sulla formazione degli alunni con bisogni “speciali”: si rifà, infatti, all’art. 12 della Legge 104/92, che tutela il diritto soggettivo all'educazione e all'istruzione degli individui disabili, e all’art. 40 della legge 449/97, che ha introdotto le assunzioni a tempo determinato degli insegnanti di sostegno in deroga al rapporto medio alunni-docenti.

Perentorio il testo della sentenza del Tar del Lazio: "l'esiguità dell'organico non può pregiudicare il diritto fondamentale all'istruzione del disabile grave, essendo tenuta l'Istituzione Scolastica a provvedere a soddisfarlo - in deroga al rapporti docenti-alunni ordinario - attraverso contratti a tempo determinato con insegnanti di sostegno".

Ancora una volta la giustizia deve così supplire all’assenza dell’amministrazione ed in particolare delle direzioni degli Uffici Scolastici Regionali, che hanno il dovere di autorizzare posti in deroga per il sostegno specializzato agli alunni con handicap o con limiti di apprendimento.

“Quanto è accaduto – sostiene il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – fa ancora più scalpore, perché avviene a poco tempo di distanza da una sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il limite dell’assegnazione dei posti in deroga. Costringere ancora le famiglie a ricorrere al giudice per vedersi assegnare un loro diritto significa che l’amministrazione scolastica continua a non volere ammettere l’ovvio”.

“In passato l’Anief – continua Pacifico – aveva convinto le direzioni scolastiche ad autorizzare le nomine di questo tipo, ma la spending review ha di nuovo fatto tornare indietro il nostro Paese sul fronte del diritto allo studio da garantire a tutti i nostri ragazzi. Per cui ancora oggi, incredibilmente, il ricorso al Tribunale amministrativo rimane l’unica soluzione. Le famiglie è bene che sappiano che possono farlo anche nel corso dell’anno scolastico: nessun giudice potrà infatti negare ai loro figli le ore di sostegno di cui hanno bisogno durante la permanenza a scuola”.

Per avere informazioni e/o adeguato supporto basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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