Scatti di anzianità: per Anief rimangono non valutabili ai fini previdenziali

Inutile per la pensione il decreto del Mef di concerto con quello del Miur. Il 22 gennaio potrebbero scadere i termini per ricorrere e rivendicare un diritto costituzionalmente garantito.

Il recupero degli scatti biennali per il personale di ruolo, infatti, che dovrebbe essere stato autorizzato per il 2010 dai ministri Gelmini e Tremonti per la gioia di alcuni sindacati che avrebbero trovato come investire i soldi risparmiati sugli stipendi dei precari e sulla qualità della didattica, non potrà, legittimamente, produrre la maturazione dei ‘consequenziali’ diritti previdenziali, negati da una precisa norma di legge, pertanto non assegnabili per semplice decreto ministeriale. E ciò vale anche per il biennio successivo 2011/2012, sempre se, grazie ai nuovi tagli - che, peraltro, non producono i risparmi sperati, sotto l’occhio vigile della clausola di salvaguardia - si troveranno spillate nuove gocce amare di sangue grazie a una reiterazione dei tagli.

L’Anief fornirà entro il 19 gennaio prossimo a tutti i propri docenti e ata iscritti, di ruolo, interessati a ricorrere contro questa iniqua e incostituzionale norma, il modello di messa in mora da inviare entro il 22 gennaio 2011 all’Amministrazione secondo precise istruzioni, al fine di evitare anche un possibile rigetto dell’istanza, in caso di interpretazione restrittiva da parte del giudice, della nuova normativa che rende facoltativo il tentativo di conciliazione in merito ai contratti in essere pregressi, da impugnare entro quella data e/o comunque entro 60 giorni dallo loro stipula originaria.

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L’articolo sulla pre-adesione ai ricorsi

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