Spending review – Ancora voci insistenti di tagli al sostegno: per il sindacato rimane un’ipotesi impraticabile

Marcello Pacifico (Anief-Confedir): negli ultimi 10 anni il numero di alunni ‘certificati’ è più che raddoppiato. Anziché fare cassa sui disabili, il governo provveda ad adeguare il numero di insegnanti specializzati, a collocarli tutti negli organici di diritto e a studiare il modo per favorire l’inserimento degli alunni disabili nel mondo del lavoro.

Si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni della stampa nazionale sull’ipotesi di tagli ai docenti di sostegno: il piano, come già rivelato lo scorso 23 novembre a Roma dal sindacato durante il convegno Confedir tenuto a Palazzo Bonadies, alla presenza del commissario per la spending review italiana Carlo Cottarelli, sarebbe in via di definizione in Via XX Settembre. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in buona sostanza, avrebbe l’obiettivo di approvarlo, attraverso un provvedimento legislativo di risparmio pubblico, già nella prossima primavera. E non tranquillizza affatto la risposta evasiva con cui il Miur sostiene di non saperne nulla.

Come indicato dal ‘Fatto Quotidiano’, i rappresentanti del Governo ritengono evidentemente troppo alta la spesa di 4 miliardi di euro l’anno per garantire la didattica ad oltre 220mila alunni. Ma come ricorda lo stesso quotidiano, si tratta di “una spesa comunque necessaria, visto che una sentenza della Corte Costituzionale del 2010 vieta ogni tipo di deroga all’assegnazione di personale qualificato nei casi di alunni con gravi disabilità. ‘Forse al Ministero dell’Economia se lo sono dimenticato…’, fanno notare da viale Trastevere”. Dove, quindi, in un certo senso hanno preso le distanze dall’operato del MEF. Ma preoccupa che il Fatto Quotidiano ritenga “probabile la fondatezza della notizia”.

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, quelle rilanciate in questi giorni sono “delle ipotesi chiaramente impraticabili: negli ultimi 10 anni – ricorda Pacifico - il numero di alunni ‘certificati’ che necessitano del docente di sostegno sono infatti più che raddoppiati. E per adeguare il numero di insegnanti specializzati al numero di alunni serve un incremento dell’organico. Soprattutto per alcune aree del Paese, dove siamo ancora lontani da quel rapporto 1 a 2 tanto sbandierato dal Miur”.

“Anziché cercare di calpestare il diritto allo studio con dei meri calcoli di ragioneria statale – continua Pacifico - i rappresentanti del Governo farebbero bene a varare un programma di graduale potenziamento del comparto sostegno. Trasferendo tutti gli oltre 100mila posti nell’organico di diritto, andando così oltre alle 27mila assunzioni già previste. Ne mancano all’appello altrettante. Ma anche approvando finalmente un serio piano di inserimento degli alunni disabili nel mondo del lavoro – conclude il rappresentante Anief-Confedir - una volta terminato il percorso di formazione scolastica”.

 

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