Sostegno: troppo poche le nuove assunzioni. Si rischia una nuova ondata di ricorsi

Dovevano essere il doppio le assunzioni, almeno 26.000 in più, per rispettare il rapporto uno a due tra alunni con handicap e docente specializzato previsto dalla normativa. Sono 223.000 gli alunni iscritti, il 2,5% del totale, ma quasi il doppio rispetto a dieci anni fa e 40.000 in più rispetto al 2006/2007, anno di riferimento per l’adeguamento dell’organico di diritto entro i prossimi anni.

Dovevano essere molte di più le assunzioni sui posti di sostegno fissate dal Governo attraverso il decreto 104 ‘La Scuola riparte’, convertito nella Legge n. 128 dell'8 novembre 2013 entrata in vigore quattro giorni dopo: rispetto ai 26.684 insegnanti di sostegno da immettere in ruolo in un triennio - 4.447 nell’a.s. 2013/14, 13.342 nell’a.s. 2014/15 e 8.895 nell’a.s. 2015/16 – mancano all’appello altrettanti posti. Il dato emerge chiaramente dalle anticipazioni dei dati statistici sugli alunni con disabilità e sul sostegno relativi all’a.s. 2013/2014 pubblicate in queste ore dal Ministero dell’Istruzione.

Anziché assumere sulla base dei posti reali dell’anno scolastico in corso, pari a oltre 110mila insegnanti di sostegno a “copertura” di circa 222mila alunni disabili certificati, lo Stato ha continuato a mantenere come riferimento (applicandovi gli incrementi progressivi dal 75% al 100% rispetto al 2006/2007) il contingente dell’anno scolastico 2006/07. Che corrisponde a poco più di 90mila posti di sostegno: è su questo parametro, conteggiato su un totale di alunni pari a circa 180mila iscritti anziché agli attuali 222mila, che sono stati collocati nell’organico di diritto i 26.684 posti da convertire in assunzioni. Le quali risultano, di conseguenza, fortemente sottodimensionate.

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, “dopo la pessima distribuzione delle cattedre a livello regionale, il Governo si è reso protagonista dell’ennesima manovra di assunzioni al ribasso. Procedendo a un numero di stabilizzazioni che rappresenta il minimo sindacale. Ciò comporterà un servizio didattico ancora contrassegnato da un’alta percentuale di docenti di sostegno che rimarranno precari. E costretti quasi sempre a cambiare scuola ogni anno, non garantendo – conclude Pacifico - quella continuità didattica necessaria, in particolar modo all’apprendimento degli alunni disabili. Anche per loro faremo ricorso contro la mancata stabilizzazione del personale”.

Faranno ricorsi i precari chiamati dopo tre anni a supplire sempre su posti vacanti e disponibili per ottenere la stabilizzazione e faranno ricorso le famiglie per i posti in deroga o le ore non assegnate secondo le certificazioni.

Nel frattempo, l’Anief continua a lottare per far riconoscere tutte le ore e i posti in deroga negati. Coinvolgi le famiglie, richiedi il patrocinio gratuito, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Per approfondimenti:
Sostegno: non un'ora di meno!

Evoluzione territoriale e nazionale dei docenti di sostegno nel sistema scolastico italiano

 
 
NORD
CENTRO
SUD
Totale
 
 
 
 
 
2001/02
23.402
11.691
36.101
71.194
 
 
 
 
 
2006/07
31.571
15.968
42.493
90.032
 
 
 
 
 
2012/13
37.978
19.464
43.823
101.265
 
 
 
 
 
2013/14
 
 
 
110.216

 

Evoluzione territoriale e nazionale degli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano

 
NORD
CENTRO
SUD
Totale
 
 
 
 
 
2001/02
 
 
 
142.774
 
 
 
 
 
2005/06
 
 
 
178.220
 
 
 
 
 
72.348
38.455
73.442
184.245
 
 
 
 
 
97.070
45.559
80.288
222.917
 
 
 
 
 

 

 

 

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