Inizia un nuovo anno. È tempo di resoconti: l’Anief si conferma vincente. Nel 2022 sono svariate le sentenze che hanno portato, nei tribunali nazionali ed europei, alla tutela di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Il sindacato ha rafforzato la propria rappresentatività nazionale, ha avuto un ruolo centrale nella firma del rinnovo contrattuale e nella formazione delle leggi di comparto avendo un ruolo attivo e permanente anche a livello di confronto con la politica.
Marcello Pacifico, presidente Anief, guarda al 2023, l’anno in cui l’Anief intende avere un ruolo più centrale all’interno di ognuna delle 8.200 scuole autonome sparse in Italia, ma anche nelle Università, negli Enti di ricerca, Accademie e Conservatori. Una presenza possibile dal 7 dicembre scorso, il giorno dopo la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale di lavoro, come pure rimarcato dall’Aran solo pochi giorni fa, per il quale “i dirigenti sindacali accreditati ed espressamente delegati dal sindacato Anief dal giorno successivo sono diventate pienamente operative e in sede di contrattazione hanno assunto una posizione a tutti gli effetti equivalente alle Rsu elette e agli altri dirigenti delle altre sigle sindacali”.
Pacifico annuncia cosa ha intenzione di fare l’Anief: “Nel 2023 faremo sindacato vero, ogni giorno in ogni sede di lavoro grazie a chi lavora ogni giorno nella scuola. Intendiamo nominare tanti nuovi docenti e Ata come dirigenti sindacali, così che possano partecipare alla contrattazione integrativa o anche per la sola promozione delle attività sindacali nel territorio. Possiamo cambiare, insieme ai dipendenti, i contratti di Istituto, di Ateneo ed Ente di ricerca, di Accademia e Conservatorio. L’obiettivo è accrescere la nostra rappresentatività con la nuova misurazione delle deleghe al 31 dicembre 2023 e il voto delle liste Anief alle elezioni RSU del 2024”.
“Nell’anno appena iniziato intendiamo attuare – continua Pacifico - il ripristino del doppio canale di reclutamento, la messa ad esaurimento delle attuali graduatorie concorsuali con l'inserimento di tutti i partecipanti, la conferma di un organico aggiuntivo funzionale al Pnrr, la revisione delle regole sulla mobilità e passaggi di ruolo senza vincoli e limitazioni, la stabilizzazione dei precari e la parità di trattamento, l'adeguamento degli organici alle situazioni di fatto o in deroga, la valorizzazione del personale Ata ed educativo, universitario, dei ricercatori e tecnologi, dell'Afam. Abbiamo un anno di tempo, insieme ci riusciremo. Questo è il nostro augurio”, ha detto il presidente Anief.
È tempo anche di resoconti. “Nel 2022 - continua Pacifico - con il nostro l’Ufficio legale abbiamo vinto il ricorso in Corte di giustizia europea sulla carta dei docenti, mentre quello sull’obbligo vaccinale si discuterà nel 2023. Con l’Ufficio legislativo Anief abbiamo confermato per l'a.s. 2021/2022 organico aggiuntivo, esteso per un triennio la fase transitoria per il reclutamento per i docenti specializzati inseriti negli elenchi di sostegno GPS, abbiamo introdotto 8 mila posti docenti in più dalla denatalità nelle scuole a rischio e inserito l’educazione motoria nelle classi terminali della primaria, abbiamo ottenuto una deroga ai vincoli sulla mobilità e l'inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito del concorso ordinario. Con l’Ufficio relazioni sindacali, esterne e con il pubblico, con le strutture regionali e dipartimentali Anief abbiamo aumentato dello 0,52% il tasso provvisorio di rappresentatività sindacale, abbiamo spinto e ottenuto la sottoscrizione del CCNL 2019/2021 parte economica con un incremento di 500 milioni rispetto agli altri comparti del pubblico impiego e il recupero del 2,5% punti sull'inflazione registrata dal blocco contrattuale del 2008”.
I SUCCESSI DI ANIEF DEL 2022
A gennaio, il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa si pronuncia sulla denuncia di Anief accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali confermando la necessità di approvare in Italia una norma tesa ad assumere anche attraverso procedure straordinarie i supplenti assunti con contratti a termine ripetuti.
A febbraio il ministero viene condannato a risarcire con 8mila euro la famiglia di un alunno disabile a cui erano stato tolte la metà ore per tutto l’anno scolastico. Nello stesso mese viene approvato un emendamento al decreto Milleproroghe, chiesto da Anief, per l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito del concorso Stem.
A marzo prende inizio la cavalcata sulla Carta dei docenti da 500 euro l'anno: per il Consiglio di Stato deve essere conferita anche ai precari: Anief aveva ragione e rilancia i ricorsi al giudice del lavoro per far ottenere quanto dovuto durante gli anni di precariato nell'ultimo quinquennio. È l’inizio di tantissime sentenze dei giudici che portano a fare recuperare ad ogni insegnante fino a 3mila euro per la formazione fatta a proprie spese.
Ad aprile tornano le elezioni Rsu per il triennio 2022-25: Anief non solo si conferma rappresentativa, ma aumenta (mentre quasi tutti gli altri sindacati perdono terreno) il consenso tra il personale del comparto Istruzione e Ricerca di oltre mezzo punto percentuale.
Maggio si apre con una bella notizia: più di 700 mila euro di risarcimento vengono assegnati, dal tribunale di Napoli, a 19 insegnanti di religione precari per abuso dei contratti a termine. Il mese si chiude con la posizione della Corte di giustizia europea che dichiara illegittima la legge italiana per la discriminazione dei precari sulla carta docente ed infine con lo sciopero generale Anief, con manifestazione a Roma, contro il Decreto Legge n. 36 sul reclutamento e la mancanza di risorse per il comparto.
A giugno – nei giorni in cui il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni rilancia il salario minimo caldeggiato dal giovane sindacato - entra nel vivo il confronto con l’Aran sul rinnovo contrattuale e l’Anief prende posizione con forza per la firma del contratto “ponte” che porterebbe subito al personale aumenti e arretrati per il rinnovo del Cnnl 2019-21.
A luglio la riforma ITS è legge: Anief apprezza perché in Europa siamo troppo indietro, ma chiede anche di cambiare il progetto Pnrr-Istruzione. In quei giorni arriva anche una importante sentenza della Cassazione sulla Ricostruzione di carriera: nel passaggio di ruolo il docente conserva l'anzianità maturata nel ruolo precedente e a tutti gli effetti.
Nel mese di agosto il sindacato pubblica il “Manifesto Anief” sulle elezioni politiche 2022 e avvia gli incontri con i responsabili scuola delle principali forze politiche perché “è necessario investire sull’istruzione, valorizzare la categoria dei lavorati, ancorare gli stipendi all’inflazione”. Il CSPI dà ragione ad Anief (per il quale agli insegnanti vanno date indennità di sede o di trasferta) bocciando il bonus 'farsa' assegnato ai docenti per continuità didattica. A fine mese si svolge a Roma una manifestazione, riuscitissima con grande eco della stampa, sulla mancanza di risorse e organici aggiuntivi. Vengono realizzate migliaia di assunzioni su sostegno da Gps, come chiedeva l’Anief.
La commissione Cultura del Senato boccia a settembre il docente esperto, merito dell’Anief che è sceso in piazza mettendo tutti d’accordo. In quei giorni, nasce l’Osservatorio182 per tutelare gli alunni disabili con diritti negati loro, assieme a famiglie e docenti, e la Corte Costituzionale conferma che l’imposizione ai lavoratori sull’obbligo vaccinale dei lavoratori ha violato gli articoli 1 e 2 della Costituzione.
Ad ottobre si insedia il nuovo Governo e vengono indicati i ministri Bernini e Valditara alla guida dei ministeri, rispettivamente, di Università-Ricerca e Istruzione: Anief chiede un incontro sui dossier urgenti, perché troppi istituti in ginocchio, servono modifiche urgenti su più fronti. Nel frattempo, le sentenze dalla Carta del docente per il periodo di precariato si allargano: è pioggia di sentenze favorevoli per i ricorrenti Anief.
A novembre un’altra buona notizia sulla Carta del docente da 500 euro l’anno: per la Cassazione va assegnata anche agli educatori. Esulta Anief: si allarga la platea di chi presentando ricorso recupera fino a 3 mila euro. Il 10 novembre arriva l’accordo con il ministro Giuseppe Valditara per il rinnovo del contratto di 1,4 milioni di lavoratori e lavoratrici. Per Anief più di così non si poteva fare, altro tempo non si poteva attendere.
Il 6 dicembre l’accordo sul Ccnl 2019-21 si trasforma in contratto: le firme si concretizzano all’Aran per dare aumenti e arretrati entro la fine del 2022. Anief: bene così, ma ora servono altri soldi, 6 miliardi, per allineare l’indennità di vacanza contrattuale. Sulla gestione del Pnrr, l’Anief ribadisce il “no” ad incarichi aggiuntivi senza ulteriori risorse. Sempre a dicembre Anief si conferma inarrestabile in tribunale: a Cuneo viene risarcito un docente con 27.567 euro e nella sola settimana pre-natalizia vengono recuperati 150 mila euro. Il sindacato propone decine di proposte emendative al decreto 176 Aiuti quater e alla Legge di Bilancio 2023, su organici, reclutamento, mobilità, precariato, valorizzazione professionalità anche Ata e tanto altro: le richieste vengono depositate in Parlamento, con l’appoggio di parlamentari della maggioranza, ma causa del caro energia e della poca sensibilità verso la scuola non vengono approvati. L’Aran ufficializza la rappresentatività sindacale, con Anief protagonista.
GLI AVVENIMENTI E LE SENTENZE SIMBOLO DI ANIEF DEL 2022
GENNAIO
L’inizio del nuovo anno coincide con il compimento del decennio di battaglie vinte dal giovane sindacato rappresentativo nei tribunali nazionali ed europei a tutela di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Ecco, in ordine cronologico, le fondamentali sentenze ottenute dall’Anief innanzi alle giurisdizioni superiori: Corte di Giustizia Europea, Corte Costituzionale, Suprema Corte di Cassazione e Consiglio di Stato.
Incontro Ministro-Sindacati su Legge di Bilancio e priorità del nuovo anno: c’è molto da fare
Marcello Pacifico (Anief) ha detto che bisogna sdoppiare le classi, aumentare gli organici, assumere i precari, eliminare i vincoli nei trasferimenti e favorire i passaggi di ruolo. Inutile sospendere il personale non vaccinato quando ormai la DAD appare necessaria o mettere in quarantena i soli alunni non vaccinati. Per fare lezioni in presenza, bisogna rendere gli spazi sicuri e rispettare le regole sul distanziamento.
Riallineamento della carriera - Nuove vittorie Anief a Milano e Marsala
Il riallineamento della carriera non sempre viene riconosciuto in automatico al lavoratore anche se la normativa lo prevede trascorsi da 16 a 24 anni dall'immissione in ruolo. I legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Giovanni Rinaldi, Francesca Lideo e Giuseppe Massimo Abate – patrocinando i ricorsi proposti dal nostro sindacato - hanno ottenuto ragione presso i Tribunali del Lavoro di Milano e Marsala (TP) con la conferma che il riallineamento è un diritto da riconoscere immediatamente alla scadenza dei termini di legge. Sempre aperte le adesioni allo specifico ricorso Anief sul riallineamento della carriera.
Nella decisione assunta nel giugno scorso e pubblicata nel sito ufficiale dell'alto organo europeo, si chiede all'Italia di continuare ad assorbire il precariato esistente, di prevedere una specifica norma tesa ad assumere anche attraverso procedure straordinarie i supplenti assunti con contratti a termine ripetuti, a informare lo stesso Comitato delle azioni poste in essere. Il Governo, in risposta al Comitato UE, ha assunto il tema del reclutamento come obiettivo prioritario da affrontare nel 2022 e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è impegnato a confrontarsi con otto sindacati sull'argomento.
Esulta Marcello Pacifico, presidente ANIEF, sindacato oggi rappresentativo che ha presentato la denuncia e che lotta dalla sua fondazione contro l'abuso dei contratti a termine: “Invito ora il Governo – dice il sindacalista autonomo - ad aprire alla proposta di ripristinare il doppio canale di reclutamento per assumere da una parte i candidati più giovani alla docenza attraverso concorsi ordinari regolari e dall’altra i precari con anni di servizio alle spalle, attraverso le graduatorie delle attuali supplenze (GPS) di prima e seconda fascia, permettendo ai docenti non abilitati di specializzarsi attraverso un corso post-universitario.
“Scuola al centro del Paese”: sono queste le parole di Marcello Pacifico, leader Anief, intervenuto oggi nel corso della conferenza stampa a cura dei parlamentari Francesco Verducci e Matteo Orfini sulla presentazione di due disegni di legge sulla scuola. Presenti i principali sindacati del mondo dell’istruzione.
Appena concluso l’incontro sulle modalità e i tempi per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio a decorre dal 01/09/2022
La scuola ha un nuovo contratto integrativo sulla mobilità del personale sottoscritto solo da un solo sindacato di categoria: nel testo, che varrà per il triennio 2022-25, sono contenute delle novità che lasciano sostanzialmente il quadro immutato, con l’inibizione a cambiare sede per un triennio che nei fatti viene solo spostata di 12 mesi. La scuola di assegnazione di servizio dell’immissione in ruolo, in questo modo, va a diventare una collocazione provvisoria di un solo anno.
Scatti e gradone stipendiale – Il Tribunale di Vicenza condanna il Ministero a 10.000 Euro
Un docente assunto a tempo indeterminato nell’a.s. 2015/2016 assistito e difeso dagli Avv.ti Maria Maniscalco, Walter Miceli Fabio Ganci e Nicola Zampieri, ottiene € 4.522,30 per gli scatti di anzianità mai riconosciuti durante il lungo periodo di precariato, oltre all'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dal CCNL del 19/7/2011 anche se immesso in ruolo successivamente al 2011 con il relativo computo e riconoscimento delle connesse progressioni economiche e la condanna del Ministero dell'Istruzione alle spese di soccombenza, per un totale che supera i 10.000 Euro.
FEBBRAIO
Ridurre a un alunno disabile grave le ore settimanali di sostegno indicate dall’equipe medico-pedagogica è un’operazione non solo indegna per un Paese moderno, ma anche non legittima sul piano normativo e del diritto allo studio: lo ha ribadito il Tribunale ordinario di Roma, diciottesima sezione civile, raddoppiando in primo grado di giudizio l’offerta formativa di sostegno a un allievo disabile a cui erano state assegnate 11 ore anziché 22, e risarcendo la famiglia con 8mila euro. È stato accolta in pieno, quindi, la tesi condotta dai legali che operano per l’Anief, secondo i quali l’amministrazione scolastica ha prodotto una “condotta discriminatoria” con “misure sufficienti per assicurare l’inclusione scolastica del” giovane in formazione.
Anief chiede nel prossimo Consiglio dei ministri lo stanziamento urgente delle risorse aggiuntive promesse nel Patto, l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale e nel Patto per la scuola per adeguare gli stipendi all’inflazione, riconoscere alcune specifiche indennità, retribuire la formazione, garantire la parità di trattamento economica e giuridica tra personale di ruolo e precari, rivedere i livelli e i profili professionali.
È appena terminato il webinar tenuto dal presidente dell’Anief, Marcello Pacifico: il leader del sindacato ha parlato di “stabilizzazione dei precari della scuola italiana, la decisione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, prospettive e relativi interventi”
Nuova vittoria del sindacato: aprovato al Milleproroghe emendamento Stem 1.99 riformulato chiesto da Anief per inserire gli idonei nelle graduatorie di merito. Marcello Pacifico (Anief): “Ancora una volta l’attività del sindacato porta a risultati concreti, gli idonei hanno tutto il diritto di rientrare nelle graduatorie di merito. Ma c’è molto ancora da fare. Combattiamo ancora, per una scuola più giusta, con un occhio sempre all’Europa che promuove le nostre battaglie
MARZO
Ora il giovane sindacato rilancia i ricorsi al giudice del lavoro per far ottenere quanto dovuto durante gli anni di precariato nell'ultimo quinquennio
Oggi ha avuto luogo il webinar con la Segretaria generale Anief, Chiara Cozzetto. L’incontro, “Il DM 60/22 di aggiornamento delle GaE I fascia Graduatorie di istituto” ha registrato molti partecipanti
“Ogni disparità di trattamento giuridica ed economica tra personale di ruolo e precario deve essere rimossa: scatti di anzianità, ferie, salario accessorio, formazione pagata e permessi devono essere gli stessi”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo che il Consiglio di Stato con la sentenza n.1842/2022 ha deciso di riconoscere la possibilità di ottenere il bonus carta docenti 500 euro anche ai docenti precari di religione. Per aderire al ricorso e recuperare fino a 2.500 euro di arretrati per la mancata erogazione della Card, vai al seguente link.
Durante tale periodo l'inflazione è salita di sei punti e le condizioni di lavoro sono peggiorate anche sulla sicurezza
Sono queste le novità emerse durante la discussione sul nuovo Protocollo sulla sicurezza che entrerà in vigore dal 1° aprile, ma che il sindacato Anief è orientato a non firmare nel caso in cui non sia garantito il rientro in classe in sicurezza di tutto il personale scolastico. Durante l’incontro con il ministero dell’Istruzione, rappresentato dal direttore del Dipartimento delle Risorse Jacopo Greco, per l’aggiornamento del Protocollo per l’a.s. 2021-22 da adattare alle nuove disposizioni, in particolare il sindacato Anief ha chiesto garanzie su una serie di interventi ritenuti indispensabili per le attività scolastiche in sicurezza: sdoppiamento delle classi, conferma dell’organico Covid, da collocare in quello di diritto, stop alla didattica digitale integrata, ammissione nella funzione docente del personale scolastico sospeso, ventilazione automatizzata delle aule, rispetto del distanziamento minimo, fornitura di dispositivi di protezione gratuiti, inclusi i tamponi per alunni e personale scolastico. Il sindacato contesta anche le 36 ore settimanali assegnate al personale docente non vaccinato che da domani riprednerà servizio. Dalle 18.30 è previsto un nuovo incontro per l’illustrazione del testo definitivo, proprio a seguito delle numerose richieste di modifica pervenute.
Protocollo di sicurezza, non c'è l’accordo tra Ministero e Sindacati per riaprire le scuole domani
La maggior parte dei sindacati è critica sul rientro a scuola così come lo vorrebbe il ministero dell’Istruzione dopo le nuove disposizioni governative. E sarà contenzioso: Anief, infatti, non firma la proposta e annuncia ricorsi contro la violazione delle norme contrattuali vigenti e la nota ministeriale che cambia il contratto dei 3.500 docenti sospesi a disposizione del dirigente scolastico a partire da domani 1° aprile, imponendo loro le 36 ore settimanali.
Oggi pomeriggio ha avuto luogo l’incontro promosso dal sindacato con relatori Marcello Pacifico, leader Anief, e i legali del sindacato, gli avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli. Il presidente Anief ha riportato le novità dell’incontro sul protocollo di sicurezza - che entrerà in vigore da domani – a cui ha partecipato. Presso il ministro dell’istruzione si è parlato di rientro a scuola del personale sospeso, ma anche a condizioni che il sindacato non ritiene idonei, come quella, per i docenti, di lavorare 36 ore.
I legali Fabio Ganci e Walter Miceli, grandi protagonisti della battaglia giudiziaria contro l’obbligo vaccinale insieme a Nicola Zampieri, hanno illustrato lo stato del contenzioso.
APRILE
Elezioni Rsu 2022-25, Anief aumenta il consenso tra il personale del comparto Istruzione e Ricerca
Le sedi sindacali stanno raccogliendo i primi dati sull’esito del rinnovo delle Rsu della scuola a di tutta la PA, le cui votazioni si sono svolte questa settimana come previsto dall’Aran: dalle prime proiezioni, le scelte cadute sul sindacato Anief aumentano di un quinto delle preferenze e delle deleghe rispetto alla precedente tornata, collocandosi a ridosso dei sindacati Confederali nel 65% delle scuole dove Anief ha presentato la lista. Vi sono delle città, come Bari, dove Anief è risultato il sindacato più votato, ma anche all'estero, come ad Addis Abeba, Parigi e Atene (dove è ancora la sigla con maggiori consensi). La stima è che al termine dello spoglio, oltre un migliaio saranno le RSU elette con Anief: saranno tutte affiancate, per la prima volta, dopo la firma del CCNL, in ogni sede di lavoro dai dirigenti sindacali nominati da Anief. L’ottimo risultato, configurandosi spesso come un “testa a testa” dove è presente la giovane organizzazione sindacale, si conferma pure presso il CNR e negli altri enti di ricerca, all’Università La Sapienza, Federico II e negli altri atenei, nei Conservatori. Nel prossimo mese si concluderanno le operazioni di voto dove non si è raggiunto il quorum e a Londra.
Su 1.180.351 contratti personale docente-Ata censiti al 31 dicembre dal Ministero dell’Istruzione, uno su quattro era a tempo determinato. Al Nord, numeri record in alcune città. A Milano, Torino, Modena, il doppio dei precari di Palermo, Bari Napoli. E il ministro convoca i Sindacati, martedì 12 aprile, dopo la richiesta di Anief, per aprire un tavolo sul reclutamento chiesto dall’Europa, inserito come punto nel PNRR.
“Serve ciò, Considerando che il distanziamento rimane l’arma principale per vincere il virus”
È da poco terminata l’informativa del ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa in merito all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: Marcello Pacifico è intervenuto sia come segretario confederale Cisal che come presidente nazionale Anief.
MAGGIO
È quanto ha disposto come giusto risarcimento il tribunale di Napoli nella persona del suo presidente per l'abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea che ha dichiarato illegittima la norma italiana. Fino a 28 mensilità assegnate per supplenze superiore a venti anni. Marcello Pacifico (Anief): “Ora il Governo predisponga un concorso per titoli con un doppio canale di reclutamento, così come abbiamo sempre proposto per non soccombere rispetto a migliaia di richieste di risarcimento. Intanto in molti hanno già aderito ai ricorsi promossi da Anief”.
Terminato incontro al ministero dell’istruzione su modifiche Mef accesso portale NoiPa
Si è appena concluso il primo incontro col Ministero della Pubblica istruzione in merito alle modifiche introdotte dal MEF sull’accesso al portale NOIPA da parte degli oltre 56mila operatori di segreteria, attualmente impiegati nella lavorazione delle pratiche amministrative della scuola nonché accreditati al caricamento dei dati sul portale della Pubblica amministrazione.
Le nuove modalità di accesso, ancora in fase transitoria, avverranno solo con SPID di livello 3, CNS o carta di identità elettronica; le modalità non sono completamente definite, pertanto gli operatori della scuola ancora per poco tempo accederanno con le usuali username e password, ma già dalle prossime settimane solo tramite SPID di livello 2.
Il grosso cambiamento avverrà nell’arco di qualche mese quando gli operatori della PA riceveranno le nuove credenziali tramite innovative card di livello 3 assimilabili a vere e proprie carte di identità digitali, distribuite e autorizzate tramite riconoscimento fisico presso uffici pubblici, caserme di forze dell’ordine ed altri enti autorizzati, mentre le funzioni di accesso per gli oltre 3 mln di utenti resteranno con SPID di livello 2.
“La riforma del reclutamento è sbagliata e deve cambiare: allunga i tempi per diventare insegnanti, con cinque procedure per fare il docente a scuola, mentre ai professori universitari ne bastano due. Porta tagli per 12.500 insegnanti e in pochi anni riduce alla metà la card docente: tra 10 anni ciascuno dei 700mila docenti di ruolo avranno perso 2.500 euro. Inoltre, i soldi non andranno a chi lavora in aula, che viene invece punito, ma a chi si formerà fuori le classi. Nei fatti, per dare circa 2-3mila euro lordi ad un docente su tre, si tolgono i fondi per l’aggiornamento di tutti gli altri. Non si considera minimamente il personale Ata e si va addirittura ad incentivare chi non partecipa alla mobilità, andando a ledere il diritto alla famiglia”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante il suo intervento pubblico in viale Trastevere, davanti al ministero dell’Istruzione, nella giornata di sciopero della scuola per chiedere di cambiare il Decreto Legge n. 36 su reclutamento, formazione e valutazione approvato dal CdM.
Se la riforma sul reclutamento e formazione dei docenti, contenuta nel Decreto Legge n. 36, dovesse andare avanti comprometterebbe anche il rinnovo del contratto della scuola: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ribadendo la richiesta di modifiche al testo del DL che da domani sarà esaminato dalle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Cultura: lo sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief. “Per firmare il CCNL bisogna cambiare la riforma su reclutamento e formazione e aggiornare le tabelle su aumenti salariali, profili e livelli stipendiali – dice oggi il sindacalista – venerdì scorso, 6 maggio abbiamo avviato la battaglia, ed ora siamo pronti a dire sì ad un nuovo sciopero generale con tutti i sindacati rappresentativi nelle more delle audizioni in Senato per il voto degli emendamenti”.
Il sindacato apre l'adesione ai ricorsi e invita a presentare domanda cartacea per i nuovi esclusi che per la seconda fascia conseguiranno il titolo (diploma ITP, laurea in Italia o all'estero) dopo il 31 maggio ed entro il 15 luglio o che non avranno il contratto perché ancora in attesa del riconoscimento del titolo in Italia o ancora per la prima fascia conseguiranno il titolo dal 21 al 31 luglio. Adesioni al link
Lo sciopero si svolgerà per l’intera giornata ed è rivolto a tutti i lavoratori in servizio nelle 8.300 istituzioni scolastiche ed educative italiane.
Nuovo contratto, oggi parte la trattativa con l’Aran. Anief: non c'è più tempo da perdere, servono risorse immediate per rispondere al 6.1% di inflazione. Di tutto il resto si parli per l'accordo relativo al nuovo triennio 2022-24
La pronuncia su un ricorso promosso dai legali di Anief dopo che nel mese scorso il Tribunale di Torino e il Consiglio di Stato si sono espressi già favorevolmente per i precari. Anief ha annunciato da tempo ricorsi per 5 mila ricorrenti ma sono in 200 mila che possono richiedere fino a 2.500 euro di bonus per gli ultimi cinque anni, mezzo miliardo per le casse dello Stato. Le adesioni sono ancora aperte al seguente link. Per il sindacato guidato da Marcello Pacifico ora la nuova frontiera è la retribuzione della formazione in orario di servizio non garantita in Italia e riconosciuta in Europa. La sentenza arriva proprio quanto il Governo ha deciso di ridurre il fondo nella riforma PNRR della carta docenti per finanziaria il modello di formazione incentivata in discussione in Parlamento.
Sciopero e manifestazione riusciti, Anief: se non basta andremo avanti
“Il Governo sulla scuola ha pensato bene di fare tutto e subito ma in solitudine, solo che sta facendo soprattutto male con un peggioramento della qualità della didattica visto che molti docenti continueranno a mancare a settembre: oggi tanti lavoratori hanno compattamente contestato questo modo di procedere; se non basta andremo avanti, anche nei tribunali”. Lo ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in Piazza Santi Apostoli a Roma, durante la riuscita manifestazione dei sindacati rappresentativi contro il Decreto Legge n. 36 sul reclutamento e la mancanza di risorse per il comparto, nel giorno dello sciopero generale del settore.
GIUGNO
Anche il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni rilancia il salario minimo: in un’intervista alla Stampa dichiara che “il tema della perdita del potere d’acquisto degli stipendi e dell’aumento delle diseguaglianze non può essere ignorato: serve il salario minimo, vanno garantiti diritti ai lavoratori”. Gentiloni parla anche dell’inflazione: secondo lui “frenerà nel 2023, ma il tema” degli stipendi troppo bassi “oggi è ineludibile. Tocca a parti sociali e governi affrontarlo. Anche qui il Pnrr avrà un ruolo decisivo”. Anche il commissario Ue, Nicolas Schmit, esponente del Lussemburgo che ha la delega al lavoro, riporta Il Fatto Quotidiano, dice a Rai Radio1, come fa Gentiloni, che “sono il governo e le parti sociali in Italia a dover decidere dell’importanza di introdurre un salario minimo”. Sull’inflazione, Schmit dice che “ci vuole dialogo sociale” il Governo deve “mettere insieme le parti sociali per discutere dell’aumento dei salari. Il potere d’acquisto deve restare a un livello valido. Non possiamo ignorare che molti lavoratori stanno soffrendo per il carovita”.
Stamattina ha avuto luogo una riunione in videoconferenza convocata dall’Ufficio del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione della Direzione Generale per il personale scolastico – Ufficio IV - Ministero dell’Istruzione con i rappresentanti sindacali
Rinnovo Ccnl, Anief insiste con la firma del contratto “ponte”: l’Aran può mediare
Prosegue la trattativa tra sindacati e amministrazione pubblica per il rinnovo del CCNL personale comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021. Oggi si è svolto il secondo incontro, durante il quale il sindacato Anief ha ribadito con forza la proposta di chiudere subito un contratto ‘ponte’ per il periodo 2019-20221, così da fare avere arretrati e rinnovare le tabelle economiche. “L’aumento dell’inflazione oltre il 7% - ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - impone al Governo un impegno preciso a trovare risorse adeguate nella prossima Legge di Bilancio e a tutti noi di pretendere un contratto ‘ponte’ che dia i 3.000 euro e i 107 euro di aumenti lordi subito, per poi rimandare nel merito al nuovo tavolo per il rinnovo del CCNL 2022/2024 tutte le questioni poste da parte sindacale e datoriale, con l'impegno di reperire nuove risorse legate all'inflazione registrata”.
La proposta di riforma previdenziale del segretario organizzativo Confedir, Marcello Pacifico, è stata presentata oggi a Verona nel corso del 57° congresso Federspev. “Non possiamo tornare ai parametri della Legge Fornero del 2011 – ha detto il sindacalista autonomo, ma occorre introdurre assegni allineati all'inflazione e liquidazione immediata TFS/TFS e anticipo di un anno per le mamme. Inoltre, è indispensabile che per professioni logoranti e con un’alta percentuale di burnout, come i lavoratori di Scuola e Sanità, si riconosca lavoro usurate e quindi l’uscita anticipata attorno ai 60 anni di età senza decurtazioni. C’è urgenza di introdurre delle deroghe, a partire dal 1° gennaio 2023: ne va di mezzo anche la qualità del servizio pubblico”, ha concluso Pacifico. Il sindacato ritiene fondamentale l’introduzione di queste novità: per questo motivo è favorevole a proposte che intendono superare la Legge Fornero introducendo Quota 100 o 102 "flessibile", come quella di Antonello Orlando, esperto della Fondazione studi consulenti del lavoro.
Con l’approvazione anche alla Camera e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nella serata del 30 giugno, si è ufficialmente chiusa la fase di conversione in legge del D.L. 36 contenente la riforma del reclutamento e della formazione dei docenti: il testo, che per la scuola ha subìto alcune modifiche attraverso l’approvazione di un maxi-emendamento, ma mantenendo ampi spazi di illegittimità al suo interno, si è trasformato nella legge n. 79 del 29 giugno 2022. In attesa dei decreti attuativi, Anief annuncia che presenterà un nuovo reclamo collettivo al Comitato europeo dei diritti sociali e avvierà dei ricorsi avverso l’esclusione dei precari dalle quote di riserva per conseguire la specializzazione o l’abilitazione. Il problema della supplentite non solo non viene risolto, ma si aggrava.
LUGLIO
Passa la riforma degli Its: si trasforma in Istituti Tecnologici Superiori e raddoppieranno gli iscritti. Tra gli scopi della riforma, la prima del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stata approvata in via definitiva anche dalla Camera dei Deputati, con in arrivo nuove aree tecnologiche di interesse, finanziamenti stabili e potenziamento dell’offerta formativa. Il nuovo sistema ITS Academy amplierà le partnership con le imprese del territorio, assumendo un ruolo sempre più centrale nei percorsi di studio post-diploma.
UNIVERSITÀ – In Aran il sindacato Anief interviene su ordinamento professionale
Stamani si è svolta la riunione all’ARAN sul proseguimento dei lavori per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca. All’ordine del giorno c’era il sistema di classificazione e dell’ordinamento del personale universitario
Ricostruzione di carriera, la Cassazione conferma le tesi Anief
Arriva dalla Suprema Corte di Cassazione la conferma delle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato in materia di ricostruzione di carriera in caso di passaggio di ruolo da scuola infanzia a scuola secondaria e conferma che il docente ha comunque diritto alla ricostruzione di carriera integrale degli anni di servizio svolti nel ruolo inferiore. Marcello Pacifico (Anief): “Avevamo ragione e la Corte di Cassazione ha confermato le nostre tesi: in ogni caso in cui l'ordinamento consente il passaggio di ruolo il docente conserva l'anzianità maturata nel ruolo precedente e a tutti gli effetti”. Ancora possibile aderire allo specifico ricorso Anief per il riconoscimento integrale del servizio svolto nella scuola infanzia in caso di passaggio di ruolo nella scuola secondaria.
Stamane si è tenuta una videoconferenza tra il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione - Direzione generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali sul tema “Informativa DM immissioni in ruolo IRC e PED”. Per Anief erano presenti per Alessandro Manfridi, Giuseppe Fusco e Vittorio Forgione. Ha presieduto l’incontro per il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione - Direzione generale per il personale scolastico il dottor Luca Volontè.
AGOSTO
Dal 5 al 23 settembre, ogni giorno Anief avvierà un dibattito live sul “Manifesto Anief #perunascuolagiusta” con i rappresentanti dei partiti alle elezioni politiche. Sono 13 i temi su cui si vuole puntare per la risoluzione dei problemi: precariato, organici, risorse, indennità, mobilità, pensioni, natalità, professionalità, formazione, luoghi di lavoro, contrattazione, tempo scuola, inclusione.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Rispetto alla media dei Paesi OCDE l’Italia spendeva meno dell'1% quindici anni fa, prima della crisi, oggi il doppio, il 2%. Bisogna fin dalla prossima legge di bilancio invertire il trend negativo e investire nell'istruzione anche per sviluppare l'economia nazionale. Oltre a risorse finanziarie, la scuola, l'università, la ricerca hanno bisogno di favorire le risorse umane con stipendi almeno ancorati all'inflazione e comunque senza più discriminazioni in base alla durata del contratto. Nel 2008 con la legge 133 sono stati sottratti 10 miliardi alla scuola che devono essere ripristinati.
Il Ministero dell’Istruzione ha fornito alcune importanti indicazioni sugli accantonamenti dei posti relative al concorso Straordinario bis, già contenute nella Nota di accompagnamento al D.M. 226 del 16 agosto scorso sul percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “le precisazioni sui posti accantonati servono a gestire le immissioni in ruolo, ma non risolvono i problemi delle liste ristrette di vincitori e del loro mancato utilizzo sino al completo esaurimento. Rimangono in piedi i nostri ricorsi al giudice e le forme di protesta del sindacato, a partire dalla manifestazione di piazza prevista martedì mattina a Roma”.
Premiare i docenti in base alla conferma sulla sede di servizio è un sistema che non piace nemmeno al Consiglio superiore della pubblica istruzione. Nel corso della riunione svoltasi oggi, il Cspi ha infatti espresso parere negativo sulla bozza di decreto ministeriale 36/2022 all’art. 45 comma 1 che tra i criteri per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale docente inserisce anche incentivi volti a favorire la permanenza dei docenti sulla stessa sede. “Anief è pronta a ricorrere in tribunale per opporsi a questo tipo di incentivazione economica che non può essere di certo la soluzione per favorire la continuità didattica”, è il commento di Marcello Pacifico presidente del giovane sindacato. Anief ribadisce anche la necessità di inserire nel contratto collettivo di lavoro l’indennità di sede disagiata con aumenti di almeno 300 euro mensili o indennità di trasferta di 46,48 euro giornaliere, già previste per i lavoratori del privato.
Si è svolta oggi a Roma la manifestazione organizzata dall’Anief e da alcuni coordinamenti dei precari per chiedere risorse economiche e aggiuntive indispensabili per l’avvio del regolare anno scolastico: in Piazza Santi Apostoli erano presenti diverse centinaia di lavoratori della scuola, ma anche parlamentari, deputati e senatori appartenenti a più schieramenti politici (Lega, Leu, Fratelli d’Italia, Unione Popolare e altri), docenti universitari e cittadini che hanno sostenuto la protesta. Dal palco, tutti hanno chiesto di incrementare il numero di insegnanti e Ata, in vista dell’imminente anno scolastico che si preannuncia non meno complicato degli ultimi due. La possibilità per intervenire c’è: è quella di introdurre delle modifiche al DL Aiuti bis che proprio oggi inizia il suo percorso di conversione a Palazzo Madama con il confronto in Commissione Cultura.
SETTEMBRE
Stanno producendo i primi frutti le azioni dell’Anief contro il docente esperto che premierebbe pochissimi insegnanti nel 2032: a seguito della manifestazione organizzata il 30 agosto a Roma dal sindacato in piazza Santi Apostoli a Roma e degli emendamenti Anief al decreto legge Aiuti Bis, la VII Commissione Istruzione del Senato ha infatti prodotto parere unanimemente negativo all’approvazione del provvedimento previsto nel DL 115. E anche gli altri sindacati hanno deciso di prendere posizione e fare quadrato contro il provvedimento inutile e discriminante.
Nasce l’Osservatorio182 in difesa dei diritti negati a scuola agli alunni disabili e alle loro famiglie: fornirà loro assistenza legale, a costo zero, oltre che interventi di informazione e di formazione in itinere ai docenti, di sostegno ma anche che insegnano su disciplina comune. “La struttura – spiega Walter Miceli, promotore dell’Osservatorio 182 - opererà su tutto il territorio nazionale ed è anche aperta alla partecipazione di tutte le Associazioni che chiedono di prendervi parte, contribuendo, in tal senso, a offrire, nel proprio territorio, un riferimento significativo”.
Con il voto odierno termina un ciclo politico durante il quale si sono succeduti tre governi. Diverse sono state le disposizioni e le norme introdotte per la Scuola, grazie al dialogo con il Parlamento e le vertenze legali di Anief durante la XVIII Legislatura, Complessivamente, si tratta di 20 le azioni attuate dal legislatore, che ha portato a termine specifiche norme di legge a seguito delle richieste pervenute in audizione da parte dell'ufficio legislativo del giovane sindacato. A questo, si sono aggiunti diversi scioperi, manifestazioni, assemblee, per conto del personale del comparto istruzione e ricerca. Nel corso dell’ultima legislatura, il 1° dicembre 2019, Anief è diventata anche rappresentativa per il comparto Scuola. Sono 10 invece, le azioni vinte nel contenzioso gestito dall'ufficio legale di Anief a favore di migliaia di insegnanti, educatori, Ata e delle famiglie dei alunni con disabilità.
Sull’obbligo vaccinale dei lavoratori, arrivano altre due ordinanze di remissione in Corte Costituzionale: i giudici si sono espressi sulla sospensione del personale sanitario che ha rifiutato l'obbligo vaccinale, confermato dalle sentenze n. 101 e 202 del Tribunale di Brescia, rilevando nella norma che ha imposto il vaccino la violazione degli articoli 1 e 2 della Costituzione.
OTTOBRE
Incontro organizzazioni sindacali - MAECI, informativa su graduatorie esaurite e stato delle nomine
Si è svolto l'incontro con il MAECI, con all’ordine del giorno l’informativa sullo stato delle nomine e le graduatorie esaurite.
Dopo l’ordinanza della Corte di Giustizia Europea che, su ricorso Anief patrocinato dagli avvocati Ganci, Miceli, Rinaldi e Zampieri, ha riconosciuto la spettanza dell’emolumento previsto dalla c.d. carta elettronica del docente anche per il periodo di precariato, arriva una pioggia di sentenze favorevoli per i ricorrenti Anief.
Tante nomine supplenti docenti e Ata da fare e rifare, oggi incontro Sindacati-Ministero
“Purtroppo le lezioni da oltre un mese sono iniziate, ma purtroppo gli alunni non hanno tutti gli insegnanti in classe, perché sono in corso ancora le operazioni per individuare i docenti precari da nominare. Come pure manca tanto personale ATA”, tra l’altro orfano di quell’organico aggiuntivo che era stato attuati negli scorsi due anni proprio per fare funzionare le scuole” in presenza del Covid”: lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno dell’incontro Sindacati-Ministero, previsto oggi alle 14,30, con al centro le problematiche che stanno caratterizzando le nomine tramite Graduatorie provinciali per le supplenze.
GPS: incontro ministero-sindacati, ANIEF propone modifiche sostanziali
Si è svolto oggi, 13 ottobre, l’incontro tra ministero e sindacati sulle procedure telematiche di aggiornamento delle GPS. L’incontro, che fa seguito a quello recentemente svoltosi sulle procedure di nomina informatizzate, aveva lo scopo di analizzare gli aspetti più critici della procedura di aggiornamento conclusa la scorsa primavera e proporre dei correttivi per gli anni a venire.
Sarà il professore universitario Giuseppe Valditara il ministro dell’Istruzione del Governo Meloni: la squadra dei 24 ministri, di cui sei donne, ha oggi giurato davanti al Presidente della Repubblica, sembra volere bruciare le tappe verso il cambiamento. Il nuovo Esecutivo ha già provveduto a mutare i nomi di alcuni ministeri: lo Sviluppo economico è diventato “Imprese e made in Italy”, le Politiche agricole in “Agricoltura e sovranità alimentare” e cambia anche il ministero dell’Istruzione al quale si aggiunge la parola “merito”.
“La scuola merita molto più rispetto, attenzione, ascolto e finanziamenti di quanto è stato fatto sino ad oggi. Perché dobbiamo portare tutti i ragazzi al successo formativo e sconfiggere la dispersione scolastica, facendo in modo che tutti possano arrivare a un buon livello di conoscenze e competenze: è un diritto degli studenti dei cittadini. Se è questo il senso del nuovo ministero dell’istruzione e del merito, va bene, ma lo vogliamo vedere nei fatti. Apriamo i dossier, incontriamoci, ci sono cose molto urgenti da affrontare e per le quali attuare dei primi provvedimenti: per la scuola, ad esempio, c’è il problema dell’organico aggiuntivo, del precariato, del contratto scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra e le regole da rivedere”.
NOVEMBRE
Ricco di contenuti, appassionato e colme di speranze perché si cambi in meglio la scuola. È l’intervento tenuto oggi da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante il primo incontro con il nuovo ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Il sindacalista autonomo si è dapprima soffermato sulla imminente Legge di Bilancio: “deve essere scritta e inviata in Europa entro pochi giorni e dentro, ha spiegato, ci devono essere pure i provvedimenti che riguardano la scuola e la formazione. Vi sono infatti alcuni problemi fondamentali da risolvere, con soluzioni che il sindacato si permette di indicare: le modifiche riguardano il reclutamento, gli organici, il contratto su mobilità, la formazione e la sicurezza. Sono temi legati anche al PNNR, quindi a finanziamenti della Commissione Europea e dell'Unione Europea”.
Si estende la platea del personale scolastico che ha diritto alla carta annuale del docente da 500 euro fornita dallo Stato all’inizio di ogni anno scolastico: dopo l’inclusione del personale docente precario, grazie ad una sentenza esemplare emessa dalla Corte di Giustizia europea che solo a Vercelli ha prodotto quattro sentenze favorevoli in pochi giorni, adesso tocca anche al personale educativo. Gli educatori potranno infatti usufruire della card annuale forti della sentenza della Cassazione Civile numero 32104/22, con la quale i giudici spiegano che svolgono la medesima funzione docente così come del resto indicato nel contratto collettivo nazionale di lavoro. Come per gli insegnanti precari, anche il personale educativo ha ora la possibilità concreta di recuperare l'assegno dell’aggiornamento degli ultimi cinque anni - pari a 3 mila euro – ricorrendo con Anief al giudice del Lavoro. Per aderire al ricorso gratuito cliccare al seguente link.
Oggi alle 12 incontro tra il ministro Valditara e i sindacati: il rinnovo del contratto si avvicina
Oggi si svolgerà un importante incontro, alle ore 12, sul rinnovo del contratto della Scuola, Università e Ricerca, scaduto dalla fine del 2018: a pochissimi giorni dalla prima convocazione, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha chiamato a raccolta le organizzazioni sindacali rappresentative per svolgere un confronto sulle possibili integrazioni sulla parte economica relativamente al rinnovo del Contratto collettivo nazionale e sulle novità che si prospettano anche rispetto alla Legge di Bilancio. È probabile che il ministro proponga di sottoscrivere subito il Ccnl 2019-2021, come chiede Anief da tempo, per poi rimandare al prossimo anno le economie per il successivo rinnovo contrattuale.
Domani si firma per 1,4 milioni di lavoratori e lavoratrici. Aumenti e arretrati in busta paga a dicembre. Raggiunto l'accordo politico tra il ministro Valditara e i sindacati. Passa il contratto ponte chiesto da #Anief sei mesi fa, quando è scoppiata la crisi energetica e l'inflazione è schizzata. A dicembre, in busta paga arretrati e aumenti di stipendio. Aumenti lordi sopra i 100 euro e più di 3 mila in media per gli arretrati. Domani la firma in Aran della sequenza contrattuale relativa alla parte economica per stipendio tabellare e salario accessorio parte fissa. Governo stanzia 100 milioni in più per retribuzione professionale docenti (85,8%) e contributo individuale accessorio (14,2%) una tantum per il 2022. A decorrere dal 2022, altri 89,4 milioni per RPD e 14,8 per CIA. Valditara si impegna a trovare risorse aggiuntive ulteriori in legge di bilancio per aumenti tabellari e in caso contrario a destinare alla contrattazione i 300 milioni del MOF.
DICEMBRE
Oggi pomeriggio all’Aran i sindacati rappresentativi hanno sottoscritto definitivamente la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro già definita lo scorso 11 novembre che coinvolge circa un milione e mezzo di dipendenti del comparto Istruzione e Ricerca: gli arretrati e gli aumenti in busta paga, che andranno ad incidere sulla parte fissa tabellare e sul salario accessorio, arriveranno in questo modo prima di Natale. L’accordo, che arriva dopo il via libera della Corte dei Conti, riguarda il triennio 2019/2021: a fronte dell'1,7% del tasso di inflazione programmata e dell'indennità di vacanza contrattuale erogata, si assegneranno arretrati per 2.400 euro e aumenti di 120 euro medi, con un incremento del 4,2%. Nelle prossime ore l’Aran trasmetterà il testo agli organi competenti per permettere il pagamento delle spettanze, arretrati e aumenti, entro Natale.
Il 14 dicembre si è svolto l’incontro con le parti sociali previsto per il PNRR su orientamento, scuole innovative e dispersione, presenti all’incontro Giovanni Portuesi e Daniela Rosano Segretari Generali Anief. Il Ministero ha illustrato le linee guida sull’orientamento che prevedono, a partire dall’a.s. 2023-2024, moduli di orientamento formativo degli studenti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di almeno 30 ore. Si prevede anche l’introduzione della figura del docente tutor dell’orientamento oltre che di una figura che sia a sostegno dell’orientamento, in ogni istituzione scolastica, nell’ambito del quadro organizzativo e finanziario.
L’azione vincente dell’Anief in tribunale procede a gonfie vele:nella settimana precedente al Natale, dal 19 dicembre al 23 dicembre, i giudici hanno sentenziato accogliendo i ricorsi presentati dai legali del giovane sindacato e condannando l’amministrazione scolastica a 146.900 euro di risarcimenti complessivi. È ampia e variegata la lista dei motivi delle doglianze dei lavoratori docenti e Ata che hanno prodotto ricorso: dai mancati pagamenti delle mensilità estive agli scatti di anzianità negati nei periodi di precariato; dalla ricostruzione di carriera orfana dei servizi di supplenza al non riconoscimento del salario accessorio (RPD/CIA) ai supplenti brevi e saltuari; dall’assegnazione della carta del docente anche ai precari alla monetizzazione delle ferie non godute dai precari.
“Per ragioni processuali”, la Corte Costituzionale ritiene legittimo l’obbligo vaccinale per il Covid e la sospensione degli stipendi per il personale sanitario e scolastico non vaccinato. Per l'ufficio legale Anief, unico sindacato a promuovere ricorsi per difendere i diritti di 4mila lavoratori, comunque la battaglia legale continua, perché ora la parola passa alla Corte di Giustizia europea.
Oggi scadono i termini per la presentazione degli emendamenti in V Commissione della Camera dei deputati. Come ha ricordato ieri il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, durante l’incontro – alla presenza del capo di Gabinetto Recinto, del capo ufficio legislativo Cerroni, del capo dipartimento per le risorse finanziarie Greco, del dirigente responsabile dell'ufficio delle relazioni sindacali Malacrino, del direttore Natali - “il Governo o con emendamenti riassuntivi o con un maxiemendamento può presentare sempre le sue proposte; è importante sottolineare le urgenze.
La commissione Giustizia del Senato ha approvato un emendamento al decreto Rave-Covid che sospende fino al 30 giugno 2023 “le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione” previste dalle norme sull’obbligo vaccinale contro il Covid: a chiedere la modifica è stato sono stati il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo e i suoi colleghi Erika Stefani e Manfredi Potenti. Le proposte di modifica presentate al decreto Rave avevano ricevuto parere favorevole del governo. “Il Parlamento – commenta la stampa specializzata - così compie un primo passo verso lo stop alle multe per chi ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid nonostante rientri nelle categorie per cui immunizzarsi era obbligatorio. Le sanzioni vengono, almeno per ora, slittate. La nuova data per il pagamento è il 30 giugno 2023”.
Il sindacato Anief avanza proposte sul personale Enti di ricerca, Università e Afam
Anna Maria Bernini, ministra ministro dell'Università e Ricerca, ha incontrato i sindacati: presente Anief con il suo presidente Marcello Pacifico, con la segretaria generale Stefania la Mantia, la delegazione dei dipartimenti Anief Università (Luigi Guerriero vice capod.), Enti di Ricerca (Roberto Papi capod.) e Afam Anief (Nuccio Santochirico vice capod.).
Diventano pubbliche le tabelle dell’Aran sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali nelle aree e nei comparti di contrattazione per il triennio contrattuale 2022-2024: si tratta di un accertamento definito ancora provvisorio, perché, ha precisato in queste ora la stessa Aran, “non è stato ancora stipulato il CCNQ di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2022-2024. A seguito di tale definizione potrà procedersi all’accertamento definitivo - per il triennio in parola – sulla base dei comparti e delle aree ivi individuati”.
PER APPROFONDIMENTI:
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