La notizia è di oggi: nel trevigiano, un dirigente scolastico per rintracciare un maestro ha inviato centinaia di messaggi di posta elettronica per riuscire a trovare un supplente della scuola primaria e dell’infanzia. Per coprire i “buchi” in organico, i presidi sono costretti a scorrere le liste dei docenti che danno la loro disponibilità, di scuole vicine e a rivolgersi alle Facoltà di Scienze della formazione primaria alla disperata ricerca di laureati o laureandi. La situazione non riguarda solo il Veneto, ma molte altre province sparse per l’Italia.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È paradossale che in questa situazione, fatta di tante realtà come quella del trevigiano, si debba ricorrere collettivamente al parere di Bruxelles, come abbiamo fatto noi solo pochi giorni fa, per chiedere il parere al Consiglio d’Europa sulle incomprensibili esclusioni dalle graduatorie pre-ruolo di decine di migliaia di docenti abilitati, ad iniziare dai diplomati magistrale, passando per i laureati in Scienze della formazione primaria e per tutti coloro che hanno conseguito l’abilitazione tramite corsi Tfa, Pas e all’estero. Perché invece di fare finalmente incontrare ‘domanda e offerta’, come chiede l’Anief da mesi, approvando un decreto legge ad hoc che inserisca una volta per tutte gli abilitati nelle GaE, al Miur continuano a tenere la testa sotto la sabbia? Ecco perché chiediamo di aderire allo sciopero orario dei primi due giorni di scrutini, in programma in questi giorni in occasione delle valutazioni del primo quadrimestre, e allo stop con manifestazione a Roma del 23 marzo, quando si insedieranno le nuove Camere dei deputati.
Mentre il Ministero dell’Istruzione e il Governo fanno di tutto per non stabilizzare i nostri docenti abilitati all’insegnamento, opponendosi in tribunale al loro inserimento in GaE e varando norme anti-Europa, come il comma 131 della Legge 107/2015, per stroncare la carriera ai precari che hanno svolto più di 36 mesi di servizio, la realtà scolastica è fatta di presidi obbligati ad inviare qualcosa come 400 email per riuscire a trovare un supplente della scuola primaria e dell’infanzia: è accaduto nel trevigiano, dove i presidi per rintracciare i maestri disponibili a coprire i “buchi” in organico sono costretti a scorrere persino le liste dei docenti di scuole vicine oppure a rivolgersi alle Facoltà di Scienze della formazione primaria alla disperata ricerca di laureati o laureandi.
«Si tratta di difficoltà all’ordine del giorno», spiega oggi alla Tribuna di Treviso il preside Antonio Chiarparin, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Stefanini in città. La sua testimonianza non lascia spazio a dubbi: «Nel nostro istituto ci siamo visti costretti a inviare addirittura 400 mail prima di riuscire a trovare una maestra. E ormai si è reso necessario mettere a disposizione della segreteria della scuola un dipendente che si occupa a tempo pieno del reclutamento dei supplenti».
«Chiamiamo anche i neo laureati che non sono inseriti nelle graduatorie ma che hanno mandato le lettere di disponibilità all’insegnamento», continua il preside Chiarparin. «E se ancora non bastasse nessuno arriviamo a cercare i supplenti tra gli studenti dell’università o per passaparola. Di questo passo arriveremo, come già accade in Inghilterra, a mettere le inserzioni nei supermercati».
Per il sindacato quello che sta accadendo è solo l’inizio di una sceneggiatura ampiamente già scritta. Tra l’latro, è bene sapere che la situazione non riguarda solo il Veneto, ma molte altre province sparse per l’Italia. “È paradossale – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - che in questa situazione, fatta di tante realtà come quella del trevigiano, si debba ricorrere collettivamente al parere di Bruxelles, come abbiamo fatto noi solo pochi giorni fa, per chiedere il parere al Consiglio d’Europa sulle incomprensibili esclusioni dalle graduatorie pre-ruolo di decine di migliaia di docenti abilitati, ad iniziare dai diplomati magistrale, passando per i laureati in Scienze della formazione primaria e per tutti coloro che hanno conseguito l’abilitazione tramite corsi Tfa, Pas e all’estero”.
“È come se la direzione di un ospedale – continua Pacifico - si rifiutasse di coprire i posti vuoti con i medici già selezionati e formati all’occorrenza, pronti a subentrare, per andare invece a cercare con il lanternino chi non è interessato e comunque non ancora all’altezza per ricoprire quel ruolo. E intanto, i pazienti continuano a star male, perché non vengono curati. Siamo all’assurdo, ma nella scuola sta andando più o meno così. Perché invece di far incontrare finalmente ‘domanda e offerta’, come chiede l’Anief da mesi, approvando anche un decreto legge ad hoc che inserisca una volta per tutte gli abilitati nelle GaE, al Miur continuano a tenere la testa sotto la sabbia? Ecco perché chiediamo di aderire allo sciopero orario dei primi due giorni di scrutini, in programma in questi giorni in occasione delle valutazioni del primo quadrimestre, e allo stop con manifestazione a Roma del 23 marzo prossimo, quando si insedieranno le nuove Camere dei deputati”.
Anief informa gli interessati che la scadenza dei ricorsi avverso la sentenza negativa dell'Adunanza Plenaria sui diplomati magistrale è stata prorogata al 15 febbraio 2018: vai ai ricorsi per diplomati magistrale.
PER APPROFONDIMENTI:
IL DECRETO LEGGE PROPOSTO DA ANIEF PER INSERIRE TUTTI I PRECARI ABILITATI NELLE GAE:
Misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico e la continuità didattica
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessità di adottare misure d'urgenza volte a garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico sull'intero territorio nazionale;
Ritenuta, in particolare, la straordinaria necessità ed urgenza di emanare, nelle more dell’attuazione del nuovo sistema di formazione e reclutamento del personale docente di cui all’art. 17 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, a seguito della sentenza n. 11 del 20 dicembre 2017 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, disposizioni finalizzate a consentire, nell’a.s. 2017/2018, nelle sedi di assegnazione, la continuità didattica del personale docente assunto a tempo indeterminato e determinato, già inserito nelle Graduatorie ad Esaurimento con riserva, nonché a garantire ai docenti in possesso di abilitazione entro la data di conversione del presente decreto, l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento di cui al comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, all’atto dell’aggiornamento previsto dal comma 10-bis dell’articolo 1 della legge 25 febbraio 2016, n. 21;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del _________;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
Emana il seguente decreto-legge:
Art. 1
Disposizioni urgenti per il corretto svolgimento dell'attività scolastica e per garantire la continuità didattica.
1. Al fine di garantire la continuità didattica del personale docente in servizio presso le Istituzioni scolastiche dell’intero territorio nazionale, a seguito della sentenza n. 11 del 20 dicembre 2017 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, e nelle more del processo di attuazione del nuovo sistema di reclutamento di cui all’art. 17 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, è disposto per l’a.s. 2017/2018, all’atto dell’aggiornamento, l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento di cui al comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione conseguita entro la data di conversione del presente decreto. A tal fine, l’art. 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296 si interpreta nel senso che hanno diritto all'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento gli insegnanti in possesso di un’abilitazione all'insegnamento comunque conseguita, ivi compresi gli insegnanti in possesso del diploma magistrale abilitante conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
2. Conseguentemente, è garantita per l’a. s. 2017/2018, nelle sedi di assegnazione, la continuità didattica del personale docente del primo e del secondo ciclo d’Istruzione assunto a tempo indeterminato e determinato con clausola rescissoria in attesa di definizione del giudice di merito, in quanto inserito nelle graduatorie ad esaurimento con riserva, a seguito di provvedimento cautelare del giudice amministrativo o del lavoro, purché in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002. Nel caso di superamento dell’anno di prova di cui ai commi 116 e seguenti della legge 13 luglio 2015, n. 107, anche se intercorso successivamente alla data di conversione del presente decreto, per il personale docente assunto in ruolo con riserva, è disposto il mantenimento in servizio e lo scioglimento della riserva con decorrenza giuridica dal 1° settembre dell'anno successivo alla conferma in ruolo. Sono fatti salvi i servizi prestati a tempo determinato e indeterminato nelle istituzioni scolastiche dal personale di cui al presente comma.
3. Dall'attuazione dei commi precedenti non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Art. 2
Entrata in vigore
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì ___________
I 10 PUNTI DELLA PIATTAFORMA ANIEF:
PIATTAFORMA Sciopero NAZIONALE - 8 gennaio 2018
10 PUNTI ESSENZIALI E UN PROVVEDIMENTO URGENTE
Vogliamo subito
Un decreto legge che consenta nel 2017/2018 l’inserimento nella terza fascia delle Graduatorie ad Esaurimento del personale docente in possesso dell’abilitazione, prima dell’attuazione del nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento previsto dalla legge 107/2015, e che confermi nei ruoli il personale assunto con riserva dalle Gae a tempo indeterminato e determinato in modo da garantire la continuità didattica.
Chiediamo a regime
- Abolizione del maestro unico e ripristino nella scuola primaria dei moduli organizzativi costituiti da tre insegnanti su due classi nell'ambito del plesso di titolarità o di plessi diversi del circolo o, qualora ciò non sia possibile, dell’utilizzo nel plesso di titolarità di moduli costituiti da quattro insegnanti su tre classi.
- Istituzione per la scuola dell’infanzia dell’organico di potenziamento.
- Un nuovo sistema di formazione e reclutamento che riguardi anche il personale dell’infanzia e della primaria e che consenta il reclutamento anche dei laureati in Scienze della Formazione primaria.
- Adeguamento dell'organico di fatto all'organico di diritto con conseguente piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato del personale docente e ATA nelle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado su tutti i posti vacanti e disponibili.
- Trasformazione in organico di diritto dei posti pluriennali attivati in deroga sul sostegno, e abolizione del limite assunzionale.
- Aggiornamento annuale delle Graduatorie ad Esaurimento.
- Trasformazione delle graduatorie di circolo e d'istituto in graduatorie per ambiti territoriali, da aggiornare annualmente e da cui attingere per il reclutamento del personale docente a tempo indeterminato a seguito di esaurimento delle graduatorie ex permanenti.
- Abolizione del vincolo triennale di permanenza nella provincia per i neo-assunti e ripristino del primo gradone stipendiale.
- Parità di trattamento giuridico ed economico tra personale a tempo determinato e indeterminato.
- Eliminazione del divieto di supplenze dopo i 36 mesi di servizio su posto vacante e disponibile ed emanazione di un provvedimento per la stabilizzazione del personale.
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